Strani Casi Di Parentela! Trampled Under Foot – Wrong Side Of The Blues

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Trampled Under Foot – Wrong Side Of The Blues – TUF Records

 

Gruppi musicali con fratelli in formazione me ne vengono in mente parecchi, dai leggendari Kinks dei fratelli Davies per arrivare fino ai Black Crowes o ai fratelli Dickinson dei North Mississippi Allstars o gli Allman Brothers e i Beach Boys (anche con cugini e amici) per citarne alcuni. Nel Blues ci sono state molte coppie di fratelli, Jimmie e Stevie Ray Vaughan o Buddy & Phil Guy sempre per procedere per esempi.

In anni recenti a proposito di trii ci sono stati i giovanissimi (e bravissimi) fratelli della Homemade Jamz Blues Band ma questo trio di Kansas City, i fratelli Schnebelen (un bel nome d’arte più facile, no?), forse costituiscono una primizia (attendo notizie o smentite, non ho indagato a fondo, lo ammetto). Tre fratelli con due di loro, il chitarrista e la bassista che sono mancini.

Ovviamente tutto questo sarebbe ininfluente se non fossero anche bravi e parecchio. Lei, Danielle, è la più giovane, si è studiata il basso per poter creare questo gruppo familiare (anche il padre e la madre sono musicisti)  ed è diventata più che adeguata, direi brava, nel suo strumento, ma soprattutto è in possesso di una gran bella voce sulla scia di quelle bianche che da Bonnie Raitt a Susan Tedeschi e Ana Popovic per citare delle chitarriste/cantanti ma anche Dana Fuchs o Michelle Malone potrebbero rientrare nella categoria, si sono create una reputazione di voci “importanti”. Ispirate dalle grandi voci del passato e la nostra amica cita soprattutto Etta James come fonte di ispirazione, queste vocalist cercano di fondere il meglio di blues, soul e rock e spesso ci riescono.

In questo Wrong Side Of the Blues i Trampled Under Foot (si, è un brano dei Led Zeppelin su Physical Graffiti) lo fanno bene, sicuramente aiutati dal fatto che il fratello Kris che è il batterista e soprattutto Nick che è il chitarrista, e ha vinto l’Albert King Award nell’International Blues Challenge del 2008 come chitarrista più promettente, sono anche loro ottimi musicisti. Se uniamo il fatto che la produzione di questo album è curata da Tony Braunagel, un batterista blues tra i migliori in circolazione che ha saputo catturare al meglio il sound del gruppo (batteria in primis, e questo già dà una carica di vitalità a un disco) che è al secondo album (oltre ad un live e a un EP solo per il download di difficile reperibilità) le premesse per “scoprire” un gruppo interessante ci sono tutte.

Il materiale è tutto originale, con un paio di brani firmati dal babbo Bob. Ci sono un terzetto di altri ospiti, Mike Finnigan che si occupa di organo e piano da par suo in alcuni brani, Johnny Lee Schell alla chitarra e armonie vocali e consigli chitarristici (così dicono loro nelle note) che con Braunagel suona nella Phantom Blues Band.  Oltre a Kim Wilson all’armonica in She’s Long, Tall and Gone che è un bluesaccio torrido cantato da Nick Schnebelen, anche ottimo vocalist in alternanza alla sorella Danielle e non è facile avere gruppi con due cantanti di questo livello. Lei è favolosa in brani come Goodbye una ballata soul gospel blues con l’organo di Finnigan e la chitarra di Nick in grande evidenza. Quelle voci roche e vissute, piene di personalità, che ti regalano grandi emozioni sin dall’iniziale Get it straight che ricorda la migliore Bonnie Raitt con i suoi ritmi mossi e incalzanti.  

Ottimi anche i ritmi alla Bo Diddley di Bad Woman Blues con le voci dei fratelli che si integrano (e canta anche il batterista) e una slide acustica che si adagia su una base ritmica quanto mai variegata (vi dicevo, batterista produttore). Però quando canta lei c’è un cambio di marcia come nella title-track, l’ottima Wrong Side Of The Blues o nelle sinuosità funky di Heart On the Line e un gruppo che sarebbe già buono diventa quasi irresistibile. Ancora ottima The Fool con un incipit quasi Hendrixiano e l’organo di Finnigan che fa il Winwood della situazione e un brano cantato da Nick  che lentamente si trasforma fino a prendere una andatura classica blues nel più puro stile Chicago alla Muddy Waters, bellissimo, veramente bravi questi ragazzi, non conoscevo (ma ci sono tonnellate di gruppi di valore nel sottobosco della scena musicale americana).

Have a Real Good Time ha l’attacco di batteria che è preso di sana pianta da Rock and Roll dei Led Zeppelin e poi diventa appunto un R&R scatenato con il pianino di Finnigan e le voci dei fratelli che si alternano con gusto.

Ma è bello tutto il disco, molto vario, anche se una citazione per lo slow blues It Would Be Nice cantato con passione da Danielle e con un assolo da manuale di Nick mi sentirei di farla. Ottimo e abbondante.    

Bruno Conti

Strani Casi Di Parentela! Trampled Under Foot – Wrong Side Of The Bluesultima modifica: 2011-05-16T19:42:00+02:00da bruno_conti
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