Un Doppio Omaggio (Sia Pure Tardivo) – Bert (Herbert) Jansch – Chitarrista – 3-11-1943/5-10-2011

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In questi giorni facendo delle ricerche per il breve spazio dedicato a John Fahey nelle anticipazioni ero capitato anche nel sito ufficiale di Bert Jansch e l’ultima notizia che riportava era che un concerto del 20 agosto che si sarebbe dovuto tenere a Edinburgo veniva cancellato perché il musicista scozzese non stava troppo bene. E’ ancora così, lo potete vedere http://www.bertjansch.com/

Purtroppo la situazione è drasticamente peggiorata e il cancro al polmone di cui Jansch soffriva da alcuni anni e per cui era stato anche operato nel 2009 alla fine ha avuto la meglio e la scorsa settimana se lo è portato via. Nel 2010 aveva anche fatto un tour degli Stati Uniti come supporto di Neil Young e la sua attività è proseguita fino all’ultimo. Il comunicato stampa con cui il musicista si rammarica di non poter fare quel concerto ad Edinburgo è addirittura commovente per la considerazione che Bert Jansch dedicava ai suoi fans.

Altri scriveranno più e meglio del sottoscritto sulla impronta importantissima che questo “chitarrista” ha lasciato sulla musica: Jimmy Page lo ha definito ” L’innovatore del tempo…tanto più avanti di quanto chiunque altro stesse facendo” e Johnny Marr “Imponente…uno dei più importanti e intriganti musicisti mai uscito dalla scena musicale inglese”.

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Il suo ultimo disco è stato “il Cigno nero”, The Black Swan, chissà se già nel 2006 sentiva il suo tempo che se ne andava (l’anno prima aveva subito anche una operazione al cuore) eppure questo disco, con la partecipazione di alcuni giovani leve, rappresentate da Devendra Banhart e Beth Orton, era ancora bellissimo e la sua partecipazione al Crossroads Guitar Festival di Clapton, nell’edizione di Chicago del 2010, ancora emozionante. Un uomo solo sul palco con la sua chitarra acustica in mezzo ai “giganti” della chitarra elettrica.

Ma prendiamo la macchina del tempo e ritorniamo al 1969. Questo è quello che scrisse Lillian Roxon nella sua Rock Encyclopedia sul musicista inglese (così faccio anche ammenda per non avere più parlato della scrittrice australiana, forse la prima grande giornalista rock donna della storia).

Bert Jansch” è apparso per la prima volta negli Stati Uniti nel 1966 con un album Lucky Thirteen costruito con il meglio dei suoi due primi album inglesi. In Inghilterra è stato a lungo considerato uno dei migliori chitarristi folk e ha suonato la chitarra solista in parecchi pezzi del primo album di Donovan. Bert’s Blues in Sunshine Superman e The House Of Jansch su Mellow Yellow fanno riferimento entrambi all’uomo che così tanto ha influenzato Donovan. Il suo stile viene dal Blues e dalla chitarra classica. I suoi assoli sono leggiadri e pieni di grazia. Hanno provato a dargli una grossa spinta promozionale per farlo diventare “il nuovo Donovan” ma lo cosa non è mai decollata. La sua fama in America è principalmente underground , anche se ha registrato parecchi album per il mercato inglese, dove è tenuto in grandissima considerazione. Nel 1968 ha messo insieme un gruppo chiamato Pentangle.” Rock Encyclopedia 1969-1971 ristampato 1976.

Era vero nel 1969 e si può sottoscrivere parola per parola ancora oggi.

Bert Jansch e John Renbourn (che è in tour in Italia in questo periodo) in una delle loro ultime apparizioni insieme al Festival di Cambridge del 2011.

Bert Jansch è morto ad Hampstead il 5 ottobre scorso all’età di 67 anni.

Riposa in Pace.

Bruno Conti

Un Doppio Omaggio (Sia Pure Tardivo) – Bert (Herbert) Jansch – Chitarrista – 3-11-1943/5-10-2011ultima modifica: 2011-10-14T00:22:00+02:00da bruno_conti
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