Attenti Alle “Tartarughe Musicali”! Trampled By Turtles – Stars And Satellites

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Trampled By Turtles – Stars And Satellites – Banjodad Records in uscita il 10-04-2012

Sulla scena da circa otto anni  i Trampled By Turtles sono uno dei gruppi di Alternative o Americana o Roots music, vedete voi, più interessanti e stimolanti dell’attuale scena a stelle e strisce. Non sono paragonabili a nessuno, ma, se proprio volete, fanno diretta concorrenza,  inizialmente, agli Old Crow Medicine Show, e ultimamente agli Avett Brothers. Non sono dei novellini, vengono da Duluth (Minnesota), la patria di un certo Bob Dylan e hanno sei dischi al loro attivo: Songs from a Ghost Town /2004), Blue Sky and the Devil (2005), il rarissimo Live at Lucè (2006), Trouble (2007), Duluth (2008) e Palomino (2010) che ha dato una certa visibilità alla Band, vendendo oltre 50.000 copie.

Oltre al leader indiscusso Dave Simonett (canta, compone, arrangia e produce), il gruppo è formato da Tim Saxhaug basso e voce, Dave Carroll banjo e voce, Erik Berry mandolino e Ryan Young al violino, e il loro “sound” spazia fra bluegrass, country, folk e una certa musica degli Appalachi. Per Stars and Satellites il quintetto si è rintanato in una capanna nei boschi di Duluth e le sessioni di registrazione si sono sviluppate musicalmente attraverso la convivenza e partecipazione del gruppo, con il risultato di sfornare un lavoro che mischia tradizione e attualità.

Indubbiamente non si resta indifferenti all’apertura di Midnight on the Interstate, voci all’unisono e una deliziosa melodia scandita da violino, mandolino e banjo, come nella successiva e bellissima Alone con una parte finale dirompente, con gli strumenti che si accavallano in modo vorticoso. Walt Whitman cresce immediatamente e ci porta nel mondo dei TBT, senza un attimo di tregua con un ritmo accesissimo, seguita da High Water una splendida oasi melodica, ballata di grande respiro con il violino di Ryan Young che le danza attorno. Si arriva con Risk al primo brano strumentale del lavoro, molto bluegrass, con gli strumenti che si rincorrono, mentre Widower’s Heart inizia come una ballata tradizionale, con il violino che traccia la melodia, mentre un banjo lo segue a ruota, e la voce di Simonett è molto simile a quella degli Avett.

Con Sorry si riprendono a macinare suoni, con un ritmo che diventa frenetico, per poi tornare ad atmosfere confessionali con Beautiful, brano lento scarnificato, ma decisamente bello. Don’t Look Down è un altro brano strumentale travolgente, con il banjo che va a mille, mentre Keys To Paradise con gli strumenti arpeggiati ad arte, dà la misura della bravura dei TBT. Chiude The Calm and the Crying Wind, e ancora una volta Dave mette da parte il ritmo, per proporre un valzerone nostalgico volutamente “old fashioned”.

Ascoltandoli con attenzione si scoprono sfumature e melodie, che rivelano passaggi e intuizioni che al primo ascolto possono essere sfuggiti, una musica in cui il bluegrass e il folk sono un patrimonio epico, su cui costruire il futuro. Se gli Avett Brothers sono uno dei vostri gruppi preferiti, chiudete gli occhi e vi troverete davanti una Band molto simile, dall’anima antica e dallo spirito giovane. Consiglio per l’ascolto: recatevi nel bosco più vicino (possibilmente non da soli), sdraiatevi sull’erba , guardate le stelle, e lasciatevi trasportare dalla musica dei Trampled By Turtles.

Tino Montanari

Attenti Alle “Tartarughe Musicali”! Trampled By Turtles – Stars And Satellitesultima modifica: 2012-04-07T09:25:00+02:00da bruno_conti
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