Il “Funky-Blues” E’ Il Nostro Credo! Big James And The Chicago Playboys – The Big Payback

big james and the chicago.jpg

 

 

 

 

 

 

Big James And The Chicago Playboys – The Big Payback Recorded Live – Blind Pig Records/Ird

Trombonisti che siano anche cantanti non ce ne sono moltissimi nell’ambito del rock o del Blues, penso a Trombone Shorty in anni recenti; suonatori di trombone e leader di una band forse anche meno, con una “grande” eccezione, ovvero Glenn Miller, ma musicisti che hanno legato il loro nome allo strumento soprattutto in quell’ambito musicale che sta tra pop, jazz e funky alcuni sicuramente sì. Da James Pankow dei Chicago a Dick Halligan dei Blood, Sweat & Tears passando per Fred Wesley dei JB’s di James Brown, per citarne alcuni che vengono in mente, che hanno militato in formazioni in grado di fondere i vari stili musicali: anche i Chicago Playboys sono un gruppo musicale sulla scena da molti anni, prima come band di supporto a Johnny Christian e poi sotto la guida di “Big James” Montgomery hanno sfornato una serie di album pubblicati a livello indipendente fino ad approdare nel 2009 alla Blind Pig per un album di debutto in studio e ora con questo The Big Payback, registrato dal vivo, sempre nel 2009, al Lionel Hampton Jazz Club di Parigi.

Il titolo ovviamente è tratto da quello del famoso brano dell’inarrestabile “Mr.Dynamite” o “The Hardest-Working Man in Show Biz”, James Brown, che insieme all’iniziale The Blues Will Never Die traccia le coordinate musicali di questo album dal vivo. Un funky-blues-jazz-rock fiatistico dove le capacità dei due solisti Joe Blocker alle tastiere e l’ottimo chitarrista Mike Wheeler si aggiungono alla voce rauca e vissuta del leader del gruppo per uno stile che mi ricorda moltissimo quello dei B S&T o dei Chicago dei primi album con uno spiccato senso del “fonky” che la sezione ritmica di Williams e Cole possiede insita nel proprio DNA come dimostra nella tostissima rilettura del classico di James Brown. Quando si dice “Ma dovreste sentirli dal vivo!”, pare scritto apposta per questo disco; la quota Blues è comunque presente in modo notevole, vista anche l’etichetta che li ospita, brani come Coldest Man I Ever Knew e ben due riletture di classici di Sam Maghett, in arte Magic Sam, lo stanno a testimoniare.

Spesso con i classici riff, come quello dell’immortale All Your Love, riletti dalla sezione fiati che vede Charles Pryor alla tromba accanto a Big James, anche nella lenta e sincopata That’s Why I’m Crying con una bella prestazione vocale di Montgomery che si ripete nell’ottima cover di Trying To Live My Life Without You dal repertorio di Otis Clay ma la faceva anche Bob Seger nel suo secondo torrido live Nine Tonight. Il lato South Side Chicago Blues è esplicato anche dai brevi e ficcanti solo di Wheeler che alza la quota Blues delle operazioni. I due stili, funky e blues, si fondono alla perfezione nella ripresa di I’ll Stay dei Funkadelic dove il brano firmato da George Clinton e dal chitarrista Eddie Hazel è l’occasione per un crescendo di assoli dei vari solisti della band, prima la tromba, poi la chitarra scaldano il pubblico parigino che sembra gradire molto lo spettacolo offerto da questo gruppo di veterani. Si conclude con una Low Down Dirty Blues che si presenta già dal suo titolo e nel “Chicago Blues” urlato da James a mo’ di presentazione. Si conclude con un altro dei classici riff del Blues (?!?), Smoke On The Water! Prego? E’ propria quella dei Deep Purple, strumentale, con fiati all’unisono, breve ma succosa, con Mike Wheeler libero di esplorare il manico della sua chitarra per un’ultima esplosione prima del commiato finale.

E la ricerca prosegue!

Bruno Conti

Il “Funky-Blues” E’ Il Nostro Credo! Big James And The Chicago Playboys – The Big Paybackultima modifica: 2012-05-15T12:04:00+02:00da bruno_conti
Reposta per primo quest’articolo