E Il 28 Agosto Ne Escono Altri 12. Proseguono Le Ristampe Della Discografia Di Frank Zappa In CD!

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Dopo i primi 12 titoli pubblicati in data 31 luglio dalla Universal prosegue la ristampa del catalogo di Frank Vincent Zappa con altre dodici perle (beh non proprio tutte perle!) della sua produzione:

13) Waka/Jawaka (1972)

14) The Grand Wazoo (1972)

15) Over-Nite Sensation (1973)

16) Apostrophe (‘) (1974)

17) Roxy & Elesewhere (1974)

18) One Size Fits All (1975)

19) Bongo Fury (with Captain Beefheart) (1975)

20) Zoot Allures (1976)

21) In New York (1978) 2 CD

22) Studio Tan (1978)

23) Sleep Dirt (1979)

24) Sheik Yerbouti (1979)

Come vedete anche in questa seconda serie di ristampe dedicate soprattutto agli anni ’70 ci sono molti capisaldi dell’opera Zappiana e alcuni dei suoi dischi di maggiore successo commerciale (per la verità uno, l’ultimo). Comunque tanta buona musica e alcuni brani celeberrimi, cito a caso: Camarillo Brillo, Don’t Eat The Yellow Snow, Apostrophe (con Jack Bruce al basso), I’m The Slime, Dinah-Moe Humm, Stink-Foot, Inca Roads, Debra Kadabra, Cucamonga, Black Napkins, The Torture Never Stops, Zoot Allures, Titties and Beer, The Illinois Enema Bandit, I Have Been In You, Baby Snakes e tantissimi altri. Se per caso non li avete acquistati nelle precedenti edizioni qualche pensierino dovreste farlo per questo nuovo giro.

Ci risentiamo, presumo alla fine del prossimo mese, per la terza tranche di ripubblicazioni. Sono tutti gli album originali, come li aveva intesi Zappa, senza bonus e solo alcuni di loro hanno subito una ulteriore rimasterizzazione dopo quelle effettuate dalla Rykodisc negli anni ’90.

Per i “maniaci sessuali” di Zappa questo è il risultato di una ricerca svolta da alcuni fans assatanati per i primi 24 titoli (la lista degli altri 12 la trovate in questo Post) musica.%20bruno%20conti.%20discoclub.%20frank%20zappa :

Freak Out!: Same as the old CDs. The vinyl mix is on MoFo (either version).
Absolutely Free: A huge upgrade and a new transfer; the tape shows its age, but whatever. No more reverb!
We’re Only In It For the Money: Same as the 1995 CD.
Lumpy Gravy: Same as the 1995 CD (with the mono glitch, unfortunately).
Cruising with Ruben and the Jets: Same as the old CDs. The vinyl mix is on Greasy Love Songs.
Uncle Meat: Same as the old CDs (exception: those with the old Zappa Records disc will find this to be a slight upgrade, but any old Ryko would be the same upgrade). The vinyl version has not been on CD.
Hot Rats: Reverts to the original vinyl mix for the first time–essential. But keep your old disc for the remix.
Burnt Weeny Sandwich: New remaster; eliminates the reverb and restores the “Little House” intro. Get it!
Weasels Ripped My Flesh: New remaster, fixing (among other things) the bad right channel. Your old disc (any) is essential for some slightly extended versions.
Chungas’s Revenge: New remaster. Removes the digital reverb and fixes the right channel. Great!
Fillmore East, 1971: New remaster. Removes reverb and echo and restores “Willie the Pimp Pt. 2.”
Just Another Band from LA: New remaster. Removes reverb and fixes the stereo spectrum.
200 Motels: N/A; not yet available (nor obviously planned for release).
Over-Nite Sensation: We’re not sure yet.
Apostrophe: Reverts to the original stereo mix (all non-Au20 CDs are made from the quad mix with added processing). May be the Au20 transfer or may be a new digital transfer.
Roxy and Elsewhere: Same as the old CDs. Find a first-version Barking Pumpkin or a Zappa Records CD for the original mix of “Cheepnis,” which is replaced here by a remix.
One Size Fits All: Probably reverts to the original vinyl version (no added reverb), but we’re not sure yet; this may be the Au20 master.
Bongo Fury: Not sure yet, but probably reverts to the LP version (no added reverb, fixed right channel).
Zoot Allures: New remaster, probably; no more reverb and with the intro to “Disco Boy” restored.
Zappa In New York: iTunes samples suggest that this is the same as the previous CDs.
Studio Tan: We’re not sure yet, but scuttlebutt suggests a new master.
Sleep Dirt: New remaster. NO VOCALS, nor any Chad Wackerman. Keep your old disc for the “Hutchentoot” vocal tracks and the Regyptian remix.
Sheik Yerbouti: New remaster (we think) that fixes right-channel problems and restores I’m So Cute.

Mi è venuta voglia di risentirne qualcuno, alla prossima!

Bruno Conti

Ho Come L’Impressione Che Mitt Romney Non Gli Piaccia (E Neanche Al Suo Cane)! Ry Cooder – Election Special

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Ry Cooder – Election Special – Nonesuch/Warner 21-08-2012

Questo Election Special è solo il suo 16° disco da solista, in una carriera iniziata nel lontano 1970, senza contare le innumerevoli collaborazioni e le colonne sonore, ma dal 2005, prima con Chavez Ravine e poi con la trilogia My Name Is Buddy, I, Flathead e Pull Up Some Dust And Sit Down, per non dire della notevole collaborazione con i Chieftains in San Patricio, la sua discografia ha ripreso vigore e qualità, oltre a un ritorno ai primi amori del blues e del folk, dopo gli anni della musica etnica e cubana e delle colonne sonore.

Cooder è sempre stato un grande musicista, riconosciuto come il più grande chitarrista slide bianco (anche se forse, per la potenza, Johnny Winter gli si avvicinava, con uno stile diverso, e negli anni a seguire ha(nno) creato molti discepoli) e uno dei più grandi ricercatori della musica popolare (e rock) americana. Ma nella sua scrittura è sempre stata presente anche una vena sarcastica, alla Randy Newman per intenderci, che negli ultimi anni si è trasformata in impegno politico, senza mai perdere di vista la forza della musica che in Cooder, come già ricordato, prende linfa soprattutto dal Blues in tutte le sue forme e generi. 

Un paio di settimane fa ha dato una bella intervista al quotidiano inglese The Guardian, che se volete potete leggere qui ry-cooder-mitt-romney-dangerous-cruel?newsfeed=true , (sempre citare la fonte), dove definisce il candidato presidenziale americano, il rivale di Obama, Mitt Romney “un uomo pericoloso, un uomo crudele”! E sarà anche per questo, visto attraverso gli occhi del suo setter e delle sue disavventure, raccontate dalla stampa americana e reiterate più volte da Letterman nel suo show, che gli ha dedicato un Mutt Romney Blues. Lui e il figlio Joachim alle percussioni, costruiscono un quadretto blues acustico degno delle migliori canzoni di Boomer’s Story o di Paradise And Lunch. Non entro nel merito del Cooder “politico” perché non sono in grado di giudicare (anche se Romney, oltre che al suo cane e al buon Ryland non ispira molta fiducia neppure al sottoscritto), se volete approfondire, l’intervista citata è molto esplicita.

Brother Is Gone, un delicato brano di impostazione folk guidato dal mandolino ma arricchito da una strumentazione avvolgente curata anche dalle percussioni del figlio, racconta la storia dei fratelli miliardari David e Charles Koch. Mentre in The Wall Street Part Of Town dedicata agli occupanti di Zuccotti Park comincia ad affilare la sua slide con un riff stonesiano, “tanto di cappello dinnanzi a Ry Cooder”, come ebbe a dire Keith Richards nella sua autobiografia Life. (pag.229)

Anche Guantamano ha quel drive tra soul, blues e rock che fa parte del Cooder che più amo, etnomusicologo e polemista, ma caspita se suona, il riff non è uno sconosciuto nel suo DNA, se Richards è il numero due tra i “riffmeisters” (naturalmente Chuck Berry è il capostipite), Ry è lì nella Top Ten. Un nervoso e inquieto Obama che si aggira nottetempo per la Casa Bianca è il soggetto di un fantastico slow blues cadenzato come Cold Cold Feeling, degno delle sue pagine migliori. Prego notare che in questo disco Ry Cooder sembra avere ritrovato anche una grinta e una capacità vocale che si credeva perduta dopo anni di musica strumentale. Il country-folk campagnolo da string band di Going To Tampa è un’altra delle molte sfaccettature della musica presente in questo album.

Se la rivista Uncut ha eletto questo Election Special “Disco del mese” una ragione ci sarà, oltre al fatto che il recensore Bud Scoppa è un compatriota di Cooder ed ha sempre amato l’opera del musicista californiano. Kool-Aid è un blues elettrico futuristico che per certi versi mi ha ricordato alcune cose dei sottovalutati Little Village, il gruppo dove Cooder militava con John Hiatt e Nick Lowe, e la slide qui viaggia alla grande! Nel centenario di Woody Guthrie, Cooder ha composto anche un brano antimilitarista come The 90 and The 9, degno erede delle parabole guthriane, coro singalong compreso. Anche la conclusiva Take Your Hands Off It difende la Costituzione e la carta dei diritti, ma lo fa al tempo di un rock-blues che rispolvera i ritmi e la “cattiveria” di Bop Til You Drop o di Slide Area.

Qualcuno ha detto che questo Election Special è meno vario musicalmente del precedente Pull Up Some Dust…, troppo “blues monocorde” ma per me è, ancora una volta, un esempio del miglior Ry Cooder. Sarà pure un “instant record” per i contenuti ma averne di dischi così!

Bruno Conti

P.S. Complimenti a tale Biamaku, che ha realizzato i tre video non ufficiali postati su YouTube, notevoli!

Novità Di Agosto Parte IV. Taj Mahal, Michael Burks, Kelly Joe Phelps, Six Organs Of Admittance, Plainsong, The Kennedys

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Tre uscite relative al Blues nelle sue diverse componenti.

Il grande Taj Mahal ha vissuto il suo momento migliore e più prolifico a cavallo tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 quando incideva per la Columbia (ma anche il resto della produzione è spesso molto buona). Evidentemente era rimasto del materiale assai interessante negli archivi, come dimostra questo doppio CD The Hidden Treasures Of Taj Mahal 1969-1973 che raccoglie tutto materiale inedito registrato in quel periodo di grande creatività e la Sony Legacy lo pubblica il prossimo 21 agosto. Questo il contenuto:

  1. “Chainey Do”
  2. “Sweet Mama Janisse” (Feb, 1970, Criteria Recording Studios)
  3. “Yan Nah Mama Loo”
  4. “Tomorrow May Not Be Your Day”
  5. “I Pity The Poor Immigrant”
  6. “Jacob’s Ladder”
  7. “Ain t Gwine Whistle Dixie (Any Mo’)”
  8. “Sweet Mama Janisse” (Jan, 1971 Bearsville Recording Studios, Woodstock, NY)
  9. “You Ain t No Streetwalker, Honey But I Do Love The Way You Strut Your Stuff”
  10. “Good Morning Little School Girl”
  11. “Shady Grove”
  12. “Butter”
  1. “Runnin By The Riverside”
  2. “John, Ain’t It Hard”
  3. “Band Introduction”
  4. “Sweet Mama Janisse”
  5. “Big Fat”
  6. “Diving Duck Blues”
  7. “Checkin’ Up On My Baby”
  8. “Oh Susanna”
  9. “Bacon Fat”
  10. “Tomorrow May Not Be Your Day

Il secondo CD è un concerto completo registrato alla Royal Albert Hall di Londra il 18 aprile del 1970 in una serata in cui si esibiva come supporto dei Santana. Detti per inciso, anche Taj Mahal ha compiuto 70 anni il 17 maggio di quest’ anno!

Per uno strano destino, sempre a Maggio, ma il giorno 6, moriva a Atlanta, Georgia Michael Burks. Aveva solo 54 anni ed era considerato, giustamente, uno dei migliori rappresentanti del blues elettrico contemporaneo. Autore di quattro album in precedenza, di cui tre su etichetta Alligator, anche questo Show Of Strength, lo conferma, sia pure in maniera postuma, tra i migliori cantanti e chitarristi di questo genere. Purtroppo, mi scappa di dire, la scritta “iron man” aggiunta al nome sulla copertina del disco, pur trattandosi del suo soprannome, non gli ha portato bene. Visto che sicuramente ne parlerò in modo più esteso prossimamente, per il momento mi limito a consigliarvelom visto il periodo, “caldamente”, ottimo disco. Ufficialmente in uscita il 21 agosto per la Alligator, ma è già in circolazione per i tipi della Ird.

Kelly Joe Phelps è uno dei “maestri” (o meglio virtuosi) della slide acustica suonata in stile anche lap appoggiata in grembo. Questo nuovo Brother Sinner And The Whale, pubblicato dalla etichetta Black Hen, dovrebbe essere il suo nono disco, un paio di EP esclusi. Dopo il disco strumentale del 2009 Western Bell e l’EP del 2010, Magnetic Skyline con la cantante Corinna West, Phelps torna con questo disco acustico, solo voce e chitarra, affascinante e malinconico come sempre, anche se, parere personale, lo preferisco nel formato più elettrico.

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Ben Chasny oltre ad essere il leader dei Six Organs Of Admittance, per alcuni anni ha fatto parte con Ethan Miller dei Comets On Fire. Poi, dal 2006/8, ognuno ha deciso di dedicarsi a tempo pieno al proprio gruppo: Ethan Miller con gli ottimi Howlin Rain e Ben Chasny a questi Six Organs, gruppo super prolifico che dal 1998 a oggi, in vari formati, ha pubblicato quasi una trentina di dischi. Questo nuovo Ascent, pubblicato dalla Drag City, lo riporta allo stile neopsichedelico degli episodi migliori del gruppo (e con la partecipazione dei Comets On Fire), con la chitarra che spesso si lascia andare a lunghe improvvisazioni selvagge ma anche con episodi più gentili, quasi folk o weastcoastiani. Molto interessante, in quel filone che comprende anche Jonathan Wilson & Co., se amate il genere, ma anche l’acid rock, i “corrieri cosmici tedeschi” dei primi anni ’70 e certi chitarristi acustici “arcani”.

Quest’anno festeggiano i 40 anni di attività, e dopo questo disco si scioglieranno, anche i Plainsong di Iain Matthews e Andy Robers. Tutto iniziava nel 1972 con quel piccolo gioiello del folk-rock che rispondeva al nome di In Search Of Amelia Earheart e si conclude, dopo un tour commemorativo, con questo Fat Lady Singing, registrato dal vivo in Olanda nel 2003 e pubblicato solo oggi dalla Blue Rose. Sono 19 brani registrati dalla formazione che vede accanto al “vecchio cuore Fairport” Matthews, voce e chitarra e Roberts, dulcimer e bouzouki, anche Julian Dawson all’armonica e Mark Griffiths al basso fretless: un piccolo assaggio!

Per finire lo spazio dedicato a queste uscite del 21 agosto, nuovo disco anche per i Kennedys, che non sono quelli che venivano uccisi in Sympathy For The Devil (citazione colta), ma la coppia marito e moglie, Pete & Maura, che con questo Closer Than You Know, autodistribuito su Planned Effervescence, realizzano forse il miglior disco di una lunga carriera che li vede in pista dal lontano 1995. Il disco comprende tutto materiale originale scritto dalla coppia, a parte una cover di un brano poco conosciuto del 2009 degli U2, Wild Honey. Canta Maura che ha una di quelle belle voci a suo agio sia con brani di stampo vagamente celtico, con episodi più pop o anche canzoni roots, con belle armonie vocali e l’ottimo lavoro agli strumenti a corda di Pete Kennedy. Uno stile indefinito tra pop e rock ma proprio per questo degni di essere scoperti se già non li conoscete, non fondamentali ma molto piacevoli.

Anche per oggi è tutto.

Bruno Conti

Novità Di Agosto Parte III. Lynyrd Skynyrd, Kiss, Bloc Party, Darkness, Dylan LeBlanc, Eccetera

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Contrariamente a quanto vaticinavo in una precedente lista di anticipazioni sulle uscite discografiche, il nuovo Lynyrd Skynyrd Last Of A Dyin’ Breed, come potete verificare nel commento di Massimo che trovate qui fianco, non è piaciuto nemmeno ai vecchi fans del southern rock (e vi dovete fidare che chi scrive accanto è un fan, dato che come amministratore del Blog vedo l’intestazione della sua mail che non divulgherò, ma è chiarificatrice di passioni non sopite, che peraltro emergono anche dalle sue parole). Assodato che mi fido, e le precedenti uscite dei Lynyrd purtroppo sono lì a testimoniarlo, vi aggiungo un paio di tasselli alla loro discografia, compresa una ulteriore edizione in Collectors’ Edition del disco stesso, sempre prevista per il 21 agosto a cura della Roadrunner, ma in allegato alla rivista Classic Rock che distribuirà l’album in una confezione speciale, compreso un numero speciale della rivista stessa, 132 pagine con approfondimenti, interviste inedite, la storia e la discografia del gruppo americano e…in più, quattro tracce extra rispetto alla versione standard: Poor Man’s Dream, Do It Up Right e dal vivo, Skynyrd Nation e Gimme Three Steps. Cercherò di dargli una ascoltata più approfondita ma pavento la tavanata, anche se magari non galattica.

Per chi abita negli Stati Uniti (o conosce qualcuno che può procurarglielo) da un paio di settimane è disponibile quel Southern Surrondings The Ultimate Skynyrd Collection che vedete effigiato qui sopra, si tratta di un cofanetto triplo distribuito in esclusiva dalla catena Walmart, una antologia con due CD+DVD che contiene nel primo dischetto 14 dei loro più grandi successi, un DVD video con 7 brani registrati dal vivo per la BBC nel novembre 1975, quelli del famoso Old Grey Whistle Test e un DVD audio con dieci canzoni rimasterizzate in Dolby Surround 5.1 per la gioia degli audiofili. (Le tracce dal vivo sono le stesse che erano incluse nelle versione Deluxe CD+DVD di Gimme Back My Bullets).

Sempre parlando di ripubblicazioni, martedì 21 agosto, per la Mercury/Universal, è in uscita anche Kiss Destroyer (Resurrected) ovvero la ristampa del classico album del 1976, rimixato dal produttore originale Bob Ezrin, con la grafica della copertina che era stata respinta ai tempi dalla Casablanca e con una versione alternativa di Sweet Pain che ha un assolo di chitarra diverso da quello contenuto nell’album originale ed è l’unica traccia extra, contrariamente a quanto si era letto nelle anticipazioni di stampa. Contiene anche un libretto di 20 pagine creato per l’occasione e, se non altro, esce a special price!

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Sapete che se un album non esce anche in versione Deluxe o almeno Special, di solito si tratta di un cantante o di un gruppo di “sfigati”. Ironia a parte, il nuovo Four dei Bloc Party, che viene pubblicato dall’etichetta FrenchKiss, la sua bella versione Deluxe con due brani in più comunque ce l’ha, quindi 14 brani anziché i 12 della versione standard (il problema è che quelle poche canzoni in più te le fanno pagare sempre care)! Kele Okereke, il cantante del gruppo, è famoso anche per la clamorosa diatriba con gli Oasis di alcuni anni fa quando se ne erano dette di tutti i colori e Okereke aveva dichiarato (riassumo): “Credo che gli Oasis siano una delle più sopravvalutate e perniciose band di tutti i tempi…Hanno avuto un impatto negativo e pericoloso sullo stato della musica britannica…Dicono di ispirarsi ai Beatles ma, e questo mi rattrista, non hanno capito che i Beatles erano per un continuo cambio ed evoluzione nella loro musica mentre gli Oasis sono solo ripetivi…”. Cazzarola aggiungerei io!

Per la serie “a volte ritornano” ecco a voi il nuovo album anche dei Darkness riuniti, si chiama Hot Cakes esce per la Pias Records e potete scommetterci che c’è anche la Deluxe version con 4 tracce extra. A proposito di band con due fratelli in formazione anche nei Darkness c’erano (e ci sono di nuovo) Justin e Dan Hawkins che si erano formati pure loro le classiche band alternative alla formazione originale, salvo poi tornare all’ovile una volta accantonati gli eccessi e i litigi per cercare di ritrovare fama e successo (varrà anche per i fratelli Gallagher? Uhm!). Nell’attesa vi ricordo che la citata Deluxe Edition ha 4 tracce extra, in una delle quali, Cannonball, appare al flauto anche Ian Anderson, mentre nell’album c’è pure una cover di un brano dei Radiohead Street Spirit (Fade Out).

L’estate di un paio di anni fa, giusto di questi tempi, vi avevo parlato dell’esordio di un giovane talento che mi aveva colpito per la sua bravura giovani-virgulti-crescono-1-dylan-leblanc-paupers-field.htm La settimana prossima, sempre su etichetta Rough Trade Usa esce il nuovo album di Dylan Leblanc Cast The Same Old Shadow che da quello che ho potuto sentire e da quello che dice la stampa internazionale mi sembra ancora più bello (e più malinconico) del precedente. Appena possibile recensione completa, nel frattempo al link qui sopra trovate tutte le informazioni del caso. E’ veramente bravo, garantisco!

Per oggi, visto il caldo micidiale (mi chiedo sempre cosa pensa chi legge questi Post, magari mesi o anni dopo il loro inserimento, ma Blog sta per diario e quindi qualche riferimento su tempo, anche atmosferico, e luogo, ogni tanto scappa) direi che può bastare. Domani o dopo, il resto delle uscite del 21 agosto, e, magari, vorrei trovare il tempo per le recensioni del nuovo Ry Cooder (ottimo, già sentito!) e quello di Bill Fay, appena ci metto le mani sopra, entrambi comunque in uscita sempre martedì prossimo. E aggiungerei, tra le uscite interessanti, di cui non ho ancora parlato, ma che ho ricevuto e sentito, ancorché di non facile reperibilità, gli ottimi Syd Arthur, una eccellente band inglese, scuola Canterbury, che con il disco On And On, ne rinverdiscono i fasti. Etichetta Dawn Chorus, ovvero autodistribuito da loro stessi e per aggiungere quei piccoli particolari, che fanno la storia dei dischi stessi, nel gruppo suona, al violino elettrico, Raven Bush, che è il nipote di Kate e il bassista Joel, che è uno dei due fratelli Magill, l’altro è Liam che suona la chitarra e canta, ha ricevuto in eredità spirituale (e materiale) il basso di Hugh Hopper, il grande musicista dei Soft Machine. Anche se loro assomigliano di più a primi Caravan. Ormai vi ho detto quasi tutto, copertina e filmato.

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Alla prossima.

Bruno Conti

Incroci Musicali A New York City – Sophie B. Hawkins – The Crossing

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Sophie B. Hawkins – The Crossing – Rocket Science Red  Deluxe Edition – 2012

Sophie B. Hawkins è una cantautrice (e pittrice) Americana molto particolare. Nata a New York ha sempre mostrato un carattere ribelle, ed una voglia di non sottomettersi alle regole dell’ambiente musicale, infatti la sua carriera alquanto tribolata, è condensata in soli cinque dischi, pubblicati nell’arco di  venti anni. Sophie, ha iniziato a praticare musica sin da giovane, e tramite un batterista africano, si è innamorata delle percussioni ed ha cominciato a suonarle all’età di quattordici anni. Giovane e sensuale, ma rapita dalla musica, ha avuto una giovinezza più legata alle sue passioni che ai suoi amori. Completato il dottorato alla Manhattan School of Music, si è messa a suonare con alcune Band nei locali “underground” della grande mela, e in seguito anche a recitare e scrivere musica nei teatri alternativi di Broadway. Viene notata da Bryan Ferry che la vuole nel suo gruppo, sta con lui per due mesi come percussionista, ma poi viene licenziata.

La sua carriera sembra ad un punto morto, ma una volta tanto la fortuna bussa alla porta, e quasi per caso trova un contratto con la Columbia Records grazie a Marc Cohn, e nel giro di tre anni incide due dischi di pop parzialmente commerciale, che contro ogni previsione vendono tantissimo, Tongues & Tails (92) con il singolo Damm I Wish I Was Your Lover e la versione intrigante di I Want You di Dylan, e Whaler (94) con un altro singolo di successo As I Lay Me Down. Il terzo lavoro Timbre ha una storia particolare: viene edito una prima volta dalla Columbia nel Luglio ’99, ma Sophie non contenta del trattamento della Major che cerca di cambiare le liriche, talvolta bollenti, inizia una battaglia legale e fa togliere il disco dal mercato (riapparirà nel 2001 con brani in più e una nuova copertina). Usciranno in seguito Wilderness (2004), un disco dal vivo, Live At Bad Kitty Board (2006) di difficile reperibilità, e dopo otto anni di attesa (duranti i quali ha fatto una figlia e perso il padre) torna con questo atteso The Crossing.

La Hawkins è una polistrumentista: in questo lavoro suona piano, tastiere elettroniche, chitarre acustiche ed elettriche, percussioni ed è naturalmente anche co-produttrice con Larrance Dopson. Coadiuvata da validi musicisti quali Paul Pesco e Tim Pierce alle chitarre, David Piltch e Kaveh Rastegar al basso, Ed Roth al pianoforte, Jimmy Paxson alla batteria, sforna un disco completo, libera di cantare le sue canzoni fuori da ogni vincolo e costrizione. Durante i quasi 70 minuti di musica, segnalo l’iniziale Betchya Got a Cure For Me, una straordinaria “cover” di un brano della grande Nina Simone Sinnerman, la delicata Georgia (dedicata alla figlia), la malinconica Missing con una melodia languida, la splendida Life Is a River una story song classica cantata in modo raffinato. Il CD prosegue su questa linea con momenti intensi ed altri più rilassati, come in I Don’t Need You, il blues dolce di A Child, il pianoforte jazz di Dream St & Change e Red Bird una ballata rarefatta con un piano suonato in modo elegante, con la bella voce dell’autrice. Nella versione Deluxe Edition a completamento, vengono rivisitati alcuni dei suoi brani più noti in versione elettroacustica, partendo da una lunga versione del brano d’apertura, Damm I Wish I Was Your Lover e As I Lay Me Down i suoi “cavalli di battaglia”, e la versione demo di Missing.

 Sophie è affascinante sia come persona che come musicista: la sua musica è rarefatta e sofisticata, un suono che mischia intuizioni ed influenze, dove jazz e rock, pop e easy listening formano un tutt’uno personale, che non ha riscontro in altre “singers songwriters” della sua generazione. Ascoltate attentatemene le canzoni della Hawkins, potrebbero fornirvi liete sorprese.

Tino Montanari

NDT : B. sta per Ballantine, mi sorge un dubbio se i suoi genitori erano romantici, o erano consumatori di speciali marche di whiskey.

Ancora Variazioni, Correzioni E Aggiunte Sulle Uscite Future, Puntata Post Ferragostana. Marillion, Diana Krall, Waylon Jennings, Peter Gabriel, Prog Collective, Mavericks, Dave Stewart E…

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Riprendiamo la lista delle uscite future. I più attenti avranno notato che nel titolo del Post di ieri era riportato anche un Paul Simon, di cui tra poco. Peraltro volevo ricordare che tutte le informazioni, le news e le recensioni che trovate nel Blog ve le potete leggere quando volete, anche al ritorno dalla ferie troverete una copiosa messe di notizie da sfogliare pagina dopo pagina, ma anche a casaccio. Per cui buona lettura e proseguiamo con un titolo che in effetti negli Stati Uniti è già uscito mentre in Europa verrà pubblicato nellla prima decade di settembre.

The Prog Collective – Various Artists – Cleopatra Records

Sono all’incirca gli stessi artisti del tributo ai Supertramp, coadiuvati da Billy Sherwood, ovvero John Wetton (Asia), Tony Levin (King Crimson), Jerry Goodman (Mahavishnu Orchestra), Richard Page (Mr. Mister), Geoff Downes (Yes/Asia), Alan Parsons (Alan Parsons Project), Chris Squire (Yes), Rick Wakeman (Yes), Gary Green (Gentle Giant), Annie Haslam (Renaissance), Steve Hillage (Gong), John Wesley (Porcupine Tree), Tony Kaye (Yes), Colin Moulding (XTC) e molti altri, alle prese questa volta con materiale originale:

1. The Laws Of Nature
2. Over Again
3. The Technical Divide
4. Social Circles
5. Buried Beneath
6. Following The Signs
7. Check Point Karma

C’è anche una versione Deluxe, solo per il download, che riporta come bonus i sette brani anche in versione strumentale.

 

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Paul Simon – Live In New York City – 2CD + DVD o Blu-Ray – Hear Music/Universal 18-09-2012

Ed ecco il famoso concerto di Paul Simon che esce un po’ a sorpresa, registrato alla Webster Hall di New York il 6 giugno dello scorso anno, questo il contenuto:

Disc: 1

  • 1. The Obvious Child
  • 2. Dazzling Blue
  • 3. 50 Ways To Leave Your Lover
  • 4. So Beautiful or So What
  • 5. Mother & Child Reunion
  • 6. That Was Your Mother
  • 7. Hearts and Bones
  • 8. Crazy Love, Vol. II
  • 9. Slip Slidin’ Away
  • 10. Rewrite

Disc: 2

  • 1. The Boy In The Bubble
  • 2. The Only Living Boy In New York
  • 3. The Afterlife
  • 4. Diamonds On the Soles of Her Shoes
  • 5. Gumboots
  • 6. The Sound of Silence
  • 7. Kodachrome
  • 8. Gone At Last
  • 9. Late In the Evening
  • 10. Still Crazy After All This Years

Disc: 3 (DVD)

  • 1. The Obvious Child
  • 2. Dazzling Blue
  • 3. 50 Ways To Leave Your Lover
  • 4. So Beautiful or So What
  • 5. Mother & Child Reunion
  • 6. That Was Your Mother
  • 7. Hearts and Bones
  • 8. Crazy Love, Vol. II
  • 9. Slip Slidin’ Away
  • 10. Rewrite
  • 11. The Boy In The Bubble
  • 12. The Only Living Boy In New York
  • 13. The Afterlife
  • 14. Diamonds On the Soles of Her Shoes
  • 15. Gumboots
  • 16. The Sound of Silence
  • 17. Kodachrome
  • 18. Gone At Last
  • 19. Late In the Evening
  • 20. Still Crazy After All These Years

 Non ho ancora visto date di uscita per il mercato italiano. Eseguono anche (Paul Simon & Co.) The Only Living Boy In New York, la mia canzone preferita all-time di Simon & Garfunkel ,che si trovava su Bridge Over Troubled Water!

 

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Marillion – Sounds That Can’t Be Made – Eagle Rock – 18-09-2012

17° album di studio per la Band Inglese:

1. Gaza
2. Invisible Ink
3. Sounds That Can t Be Made
4. The Sky Above The Rain
5. Montreal
6. Pour My Love
7. Lucky Man
8. Power

 

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Waylon Jennings – Goin’ Down Rockin’: The Last Recordings – Saguaro Road Records – 25-09-2012

Ma non era morto nel 2002? Evidentemente queste, che erano le sue ultime registrazioni sono state tenute da parte per essere pubblicate nel 10° anniversario della sua morte:

1. Goin’ Down Rockin (Featuring Tony Joe White)

2. Belle Of The Ball

3. If My Harley Was Runnin’

4. I Do Believe

5. Friends In California

6. The Ways of the World

7. Shakin’ The Blues

8. Never Say Die

9. Wasting Time

10. Sad Songs & Waltzes

11. She Was No Good For Me

12. Wrong Road To Nashville

Si tratta di brani che erano stati registrati dal solo Waylon Jennings alla chitarra e Robby Turner al basso. Quest’ultimo ha completato le registrazioni dei brani con l’apporto di Reggie Young, Richie Albright e Tony Joe White che duetta nell’unica cover dell’album, che è anche un suo brano. Il tutto con l’approvazione della sua famiglia e in particolare della vedova Jessi Colter. Da quello che si può sentire sembra un album eccellente. 

 

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The Mavericks – In Time – Valory Music – 25-09-2012

Per la serie, una reunion non si nega a nessuno, tornano anche i Mavericks. Evidentemente il non grande successo dei dischi solisti di Raul Malo, per usare un eufemismo, ha consigliato i componenti della band a tornare insieme. Quindi, a vent’anni dal primo album From Hell To Paradise (ma ne avevano pubblicato uno a livello indipendente nel 1991) e a nove dall’ultimo sempre omonimo, con la formazione originale (almeno i musicisti principali, oltre a Malo, il bassista Robert Reynolds e il batterista Paul Deakin) tornano con un nuovo album co-prodotto da Raul Malo e Niko Bolas (quello di Neil Young) e con dieci nuovi brani quasi tutti firmati dallo stesso Malo:

  1. Back In Your Arms Again (Raul Malo, Gary Nicholson, Seth Walker)
  2. Lies (Raul Malo, Al Anderson, Bob DiPiero)
  3. Born To Be Blue (Raul Malo, James House)
  4. Come Unto Me (Raul Malo)
  5. In Another’s Arms (Raul Malo)
  6. Fall Apart (Raul Malo)
  7. That’s Not My Name (Raul Malo, Wally Wilson)
  8. Amsterdam Moon (Raul Malo)
  9. As Long As There’s Loving Tonight (Raul Malo, Alan Miller, Seth Walker)
  10. Call Me When You Get To Heaven (Raul Malo)

 E a giudicare da questo brano mi sa che tornano alla grande!

 

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Dave Stewart – The Ringmaster General – Membran/Surfdog – 04-09-2012

Da Nashville dove vive, l’ex Eurythmics continua imperterrito a fare musica, con i SuperHeavy, come produttore per Stevie Nicks, Joss Stone, da solista. Lo scorso anno aveva pubblicato The Blackbird Diaries, in questa annata 2012 esce The Ringmaster general con Joss Stone, Diane Birch, Alison Krauss, Jessie Baylin, Orianthi alla chitarra e musicisti come Chad Cromwell, Michael Rhodes, dan Dugmore e altri. Se non cantasse sarebbe meglio ma…

…c’è in giro molto di peggio (anche di meglio)!

 

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Diana Krall – Glad Rag Doll – Verve/Decca/Universal – 16-10-2012

Hai capito la signora Costello (o Mcmanus?)! Il nuovo album uscirà il 16 ottobre e non il 2 come annunciato in un primo  momento (ma la data non è ancora certa). Quello che è certo è lo spostamento verso sonorità più “rock”, anche per la presenza di questi musicisti:

Marc Ribot (Electric Guitar, Acoustic Guitar, 6 String Bass and Banjo),

T Bone Burnett (Guitars),

Howard Coward (Ukulele, Mandola, Tenor Guitar, Harmony Vocals),

Jay Bellerose (Drums),

Dennis Crouch (Bass),

Bryan Sutton (Guitars),

Colin Linden (Guitars, Dobro)

Keefus Green (Keyboards, Mellotron).

Produce, ovviamente, T-Bone Burnett e questi sono i brani:

1. We Just Couldn’t Say Goodbye (Woods)

2. There Ain’t No Sweet Man That’s Worth the Salt of My Tears (Fisher)

3. Just Like a Butterfly That’s Caught in the Rain (Dixon/Woods)

4. You Know – I Know Ev’rything’s Made for Love (Sherman/Tobias/Johnson)

5. Glad Rag Doll (Ager/Dougherty/Yellen)

6. I’m A Little Mixed Up (James/Johnson)

7. Prairie Lullaby (Hill)

8. Here Lies Love (Rainger/Robin)

9. I Used to Love You But It’s All Over Now (von Tilzer/Brown)

10. Let it Rain (Kendis/Dyson)

11. Lonely Avenue (Pomus)

12. Wide River to Cross (Miller/Miller)

13. When the Curtain Comes Down (Hoefle/Lewis/Sherman)

Quello linkato è uno dei brani nuovi in pre-ascolto, in effetti le sonorità rispetto ai vecchi dischi sono cambiate a giudicare da questa canzone, vedremo e sentiremo.

 

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Peter Gabriel – So (25h Anniversary Edition) – Lilmited Edition Boxset

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Questi sono i contenuti:

  • • Newly remastered So CD
  • So DNA CD (Audio evolution of So)
  • Live In Athens 1987 double CD and DVD
  • • Classic Albums: So DVD
  • • 180g So 12-inch LP
  • • 12-inch AA vinyl collectible
  • • 60 page case-bound book

 In uscita il 23 ottobre, il prezzo sarà, a naso, intorno ai 150 euro, però occhio alla penna, perché il Live In Athens non è altro che il famoso POV. E il Classic Album So uscirà anche a parte. Se proprio vogliamo essere pignoli fino in fondo il disco originale sarebbe uscito nel 1986, quindi fanno 26 anni.

E per finire, sempre il 30 ottobre esce questa magnificenza:

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Johnny Cash – Complete Columbia Album Collection – 63 CD – Sony Legacy 30-10-2012

In questo caso più che la lista dei brani, vale la lista degli album:

The Fabulous Johnny Cash
Hymns By Johnny Cash
Songs Of Our Soil
Now There Was A Song!
Ride This Train
Hymns From The Heart
The Sound Of Johnny Cash
Blood, Sweat And Tears
Ring Of Fire: The Best Of Johnny Cash
The Christmas Spirit
Keep On The Sunny Side
The Carter Family with special guest Johnny Cash
I Walk The Line
Bitter Tears: Johnny Cash Sings Ballads Of The American Indian
Orange Blossom Special
Johnny Cash Sings The Ballads Of The True West
Everybody Loves A Nut
Happiness Is You
Carryin’ On With Johnny Cash And June Carter
From Sea To Shining Sea
Johnny Cash At Folsom Prison
The Holy Land
Johnny Cash At San Quentin
Hello, I’m Johnny Cash
The Johnny Cash Show
I Walk The Line -Original Soundtrack Recording
Little Fauss And Big Halsey -Original Soundtrack Recording
Man In Black
A Thing Called Love
Johnny Cash: America A 200-Year Salute In Story And Song
Christmas -The Johnny Cash Family
Any Old Wind That Blows
The Gospel Road (2 Disc)
Johnny Cash And His Woman
Johnny Cash pa Osteraker
Ragged Old Flag
The Junkie And The Juicehead Minus Me
The Johnny Cash Children’s Album
Johnny Cash Sings Precious Memories
John R. Cash
Look At Them Beans
Strawberry Cake
One Piece At A Time
The Last Gunfighter Ballad
The Rambler
I Would Like To See You Again
Gone Girl
Silver
Rockabilly Blues
Classic Christmas
The Baron
The Survivors -Johnny Cash Jerry Lee Lewis Carl Perkins
The Adventures Of Johnny Cash
Johnny 99
Koncert V Praze In Prague Live
Rainbow
Highwayman -Waylon Jennings Willie Nelson Johnny Cash Kris Kristofferson
Heroes
Highwayman 2 -Waylon Jennings Willie Nelson Kris Kristofferson Johnny Cash
At Madison Square Garden
BONUS DISCS:
Johnny Cash With His Hot & Blue Guitar
The Singles, Plus (2 Discs)

Temo che la cifrà andrà ben oltre i 300 euro, per cui cominciate a risparmiare, “uomo avvisato, mezzo rovinato”!

That’s all folks anche per oggi (forse)!

Bruno Conti

 

Variazioni, Correzioni e Aggiunte. Uno Speciale Di Ferragosto Sulle Uscite Future! Velvet Underground, Who, Carmel, Dan Stuart, R.e.m., John Hiatt, Avett Brothers, Steve Winwood, Dwight Yoakam, Paul Simon, Wallflowers, Eccetera

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E’ proprio vero che si torna sempre sulla scena del delitto. Controllando le notizie sulle uscite dei prossimi mesi mi sono accorto che avevo “dimenticato” molti autori e titoli importanti, oltre alle variazioni sulle date di uscita che sono all’ordine del giorno, per esempio questo cofanetto in Super Deluxe Edition di The Velvet Underground And Nico è stato posticipato al 30 ottobre, rispetto al 2 della prima data. Del Box di Sandy Denny vi ho già dato notizia dello spostamento sempre al 30 di ottobre, data in cui uscirà un altro Mega Cofanetto di cui parliamo a fine articolo. Con Post all’uopo dedicati vi informerò sulla seconda uscita delle ristampe di Frank Zappa, la prima dedicata alla discografia dei Beach Boys e tutta la serie, in tre uscite “potenziate”, della discografia degli Aztec Camera. Qualche uscita imminente (21 agosto), oltre ai già citati Bill Fay, Ry Cooder, Lynyrd Skynyrd, Los Lobos Kiko, Box dei Kinks e altro la teniamo in serbo per fine settimana, ma quello che resta è estremamente interessante e “copioso”. Partiamo… in ordine sparso!

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Dan Stuart – The Deliverance Of Marlowe Billings – Cadiz – 04-09-2012

A sorpresa torna un “vecchio amico”. Chiusa l’esperienza Slummers, raccontata dal sottoscritto su questo Blog e sul Buscadero, torna il buon Dan Stuart con un nuovo disco solista, con uno dei suoi pseudonimi Marlowe Billings. Dopo la fine del suo matrimonio, il trasferimento a Oaxaca in Messico e vari problemi di “salute”, il vecchio rocker ci riprova ancora una volta a far ripartire la sua carriera musicale. Producono Antonio Gramentieri e Jack Waterson, degli italiani Sacri Cuori c’è anche Sapignoli. In concomitanza con l’uscita del disco, dall’Inghilterra, proprio tra fine di agosto e l’inizio di settembre, partirà anche un tour europeo.

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Carmel – Strictly Piaf – Secret Records – 03-09-2012

Dopo secoli torna anche Carmel (McCourt). A parte alcuni CD e DVD Live era dal 1995 che non pubblicava un disco “nuovo” di studio. Ok, sono tutte cover di Edith Piaf e su iTunes era disponibile da un anno! In ogni caso, bentornata. Questi i titoli:

1. Running
2. Sous Le Ciel De Paris
3. Les Amants D’un Jour
4. Autumn Leaves
5. La Vi En Rose
6. Mon Legionnaire
7. All My Love (Bolero)
8. The Poor People Of Paris
9. Non, Je Ne Regrette Rien
10. Running (Radio Edit)

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The Who – Live In Texas ’75 – DVD o Blu-Ray – Eagle Rock – 09-10-2012

Registrato nel corso del tour americano per promuovere l’uscita di Who By Numbers questo DVD contiene il concerto completo registrato a Houston, Texas il 20 novembre del 1975. C’è ancora Keith Moon e questi sono i brani contenuti: TRACKLIST. 1) Substitute 2) I Can t Explain 3) Squeeze Box 4) Baba O Riley 5) Boris The Spider 6) Drowned 7) However Much I Booze 8) Dreaming From The Waist 9) Behind Blue Eyes 10) Amazing Journey 11) Sparks 12) Acid Queen 13) Fiddle About 14) Pinball Wizard 15) I m Free 16) Tommy s Holiday Camp 17) We re Not Going To Take It / See Me, Feel Me / Listening To You 18) Summertime Blues 19) My Generation 20) Join Together 21) Naked Eye 22) Roadrunner 23) Won t Get Fooled Again 24) Magic Bus 25) My Generation Blues


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Steve Winwood – Arc Of A Diver – 2 CD – Island/Universal – 25-09-2012

 

CD One

 

1 While You See a Chance
2 Arc of a Diver
3 Second-Hand Woman
4 Slowdown Sundown
5 Spanish Dancer
6 Night Train
7 Dust

 

CD Two

 

1) Arc Of A Diver (4:14 – the edited US single version)
2) Spanish Dancer (6:08 – radio edit 2010 version)
3) Night Train (6:30 – instrumental version from the UK 12” single which has never been released on CD before. This version has extra guitar and keyboards and is much longer).

 

4) BBC Radio 2 documentary – ‘Arc Of A Diver, The Steve Winwood Story’.

Forse si poteva fare meglio, ma almeno lo faranno pagare all’incirca come un singolo. Il disco è bello, ma 3 brani e un documentario radiofonico sono un po’ pochino come bonus!

 

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R.e.m. – Document – 25th Anniversary Edition – 2CD Capitol EMI – 25-09-2012

Con questo titolo si conclude la ristampa degli album dei REM relativi al periodo I.R.S. Anche in questo caso versione doppia, nel secondo CD c’è un concerto registrato a Utrecht, Olanda il 14 settembre 1987:

CD 2 (Live in Holland, September 14, 1987):

01 Finest Worksong
02 These Days
03 Lightnin’ Hopkins
04 Welcome to the Occupation
05 Driver 8
06 Feeling Gravitys Pull
07 I Believe
08 The One I Love
09 Exhuming McCarthy
10 Wolves, Lower
11 Fall On Me
12 Just a Touch
13 Oddfellows Local 151
14 Little America
15 It’s the End Of the World as We Know It (And I Feel Fine)
16 Begin the Begin
17 Disturbance at the Heron House
18 Moral Kiosk
19 Life and How to Live It
20 So. Central Rain

Pare che anche il catalogo Warner verrà ripubblicato in versione speciale, quindi per i prossimi 25 anni siamo a posto.

 

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Avett Brothers – The Carpenter – Universal Republic – 11-09-2012

Sesto album di studio (o settimo, a seconda dei punti di vista) per gli Avett Brothers, sempre prodotto da Rick Rubin:

1. The Once And Future Carpenter
2. Live And Die
3. Winter In My Heart
4. Pretty Girl From Michigan
5. I Never Knew You
6. February Seven
7. Through My Prayers
8. Down With The Shine
9. A Fathers First Spring
10. Geraldine
11. Paul Newman Vs. The Demons
12. Life

 

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Dwight Yoakam – 3 Pears – Warner Bros – 18-09-2012

In Italia il termine ” 3 Pere” di solito ha connotati calcistici, non so quale sia il senso del titolo del nuovo album di Dwight Yoakam ma è un piacere averlo di nuovo in pista dopo sette anni di silenzio:

1. ‘Take Hold of My Hand’
2. ‘Waterfall’
3. ‘Dim Lights, Thick Smoke’
4. ‘Trying’
5. ‘Nothing But Love’
6. ‘It’s Never Alright’
7. ‘A Heart Like Mine’
8. ‘Long Way to Go’
9. ‘Missing Heart’
10. ’3 Pears’
11. ‘Rock it All Away’
12. ‘Long Way to Go’ (Reprise)

Due brani, A Heart Like Mine e Missing Heart, sono stati scritti e prodotti con la collaborazione di Beck…, strana coppia, ma vedremo.

 

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The Wallflowers – Glad All Over – Columbia – 02-10-2012

Torna anche la band di Jakob Dylan, sette anni di pausa anche per loro discograficamente parlando, Greatest Hits escluso. Registrato in quel di Nashville negli studi di Dan Auerbach, con la produzione di Jay Joyce (Emmylou Harris, Cage the Elephant), a fianco di Dylan ci sono l’immancabile (per fortuna) tastierista Rami Jaffee, il bassista Greg Richling, il chitarrista Stuart Mathis e alla batteria l’ex Pearl Jam e Red Hot Chili Peppers Jack Irons. Titoli:

1. Hospital for Sinners
2. Misfits and Lovers
3. First One in the Car
4. Reboot the Mission
5. It’s a Dream
6. Love is a Country
7. Have Mercy On Him Now
8. The Devil’s Waltz
9. Won’t Be Long (Till We’re Not Wrong Anymore)
10. Constellation Blues
11. One Set of Wings

Nuovo video. Se vi sembra di sentire qualche richiamo al passato la presenza di Mick Jones a voce e chitarra potrebbe dire “Clash”!

 

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Ryan Bingham – Tomorrowland – Axster Bingham Records – 18-09-2012

Mollato dalla Lost Highway/Universal ritorna anche il premio Oscar Ryan Bingham con il suo quarto album di studio Tomorrowland, pubblicato dalla sua etichetta personale il 18 settembre come riporta anche il suo sito. Co-prodotto con Justin Stanley in quel di Malibu, California dovrebbe segnalare un ulteriore spostamento verso sonorità più rock e tirate:

1. Beg For Broken Legs
2. Western Shore
3. Flower Bomb
4. Guess Who’s Knocking
5. Heart Of Rhythm
6. I Heard ‘Em Say
7. Rising Of The Ghetto
8. No Help From God
9. Keep It Together
10. Never Far Behind
11. The Road I’m On
12. Neverending Show
13. Too Deep To Fill

 

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Chris Knight – Little Victories – Drifter’s Church Productions – 11-09-2012

Altro grandissimo cantautore, da quello che ho sentito potrebbe essere addirittura il suo disco migliore (e quelli precedenti sono belli)! Settembre ricchissimo, ma volendo, sul suo sito è già in vendita little-victories-cd-tshirt-bundle e aprendo il sito potete ascoltare, se non lo conoscete, molti brani tratti dai suoi fantastici album. Questa la trovate in quello nuovo…

 

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John Hiatt – Mystic Pinball – New West – 25-09-2012

E se vi dicessi che il 25 settembre esce anche il nuovo album di John Hiatt? Sempre prodotto da Kevin Shirley, sempre più rivalutato, disco dopo disco, e autore di un lavoro fantastico nel precedente, bellissimo, Dirty Jeans And Mudslide Hymns e con Hiatt accompagnato anche in questo nuovo Mystic Pinball dal fantastico Combo di Doug Lancio, Patrick O’Hearn e Kenneth Blevins. E se vi dicessi che il “vigliacco” venderà già in anteprima il suo album ai concerti del tour americano che è partito ieri 14 agosto da Annapolis, MD?

Ci sarebbe da incazzarsi, ma, per addolcire la pillolina, da un sito interessante (e con un nome che ispira), ma che non avevo ancora citato nel Blog, potete sentire un brano in anteprima del nuovo album http://www.americansongwriter.com/2012/08/exclusive-hear-john-hiatts-new-single-were-alright-now/.

Mi sono accorto che la lista è ancora abbastanza lunga, per cui continuiamo domani.

Buon Ferragosto, per quello che resta.

Vecchi Credenti E Nuovi Emergenti! Cory Chisel & The Wandering Sons – Old Believers

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Cory Chisel & The Wandering Sons – Old Believers – ReadyMade Records 2012

Si era già fatto notare anche nell’album della Preservation Hall Jazz Band Preservation,, nel quale si esibiva insieme a molti altri ospiti, in quanto la sua formazione gospel ben si sposava con l’intero progetto. A distanza di un paio d’anni (anche tre) dall’eccellente Death Won’t Send A Letter , ottimamente recensito sul suolo americano, ma ignorato dalle nostre parti (a parte il titolare di questo blog. *NDB Era un Post con altri artisti piccoli-gioiellini-dagli-states-langhorne-slim-maldives-e-co.html), Cory Chisel si ripresenta con questo Old Believers, prodotto dal suo amico Brendan Benson. Il gruppo dei The Wandering Sons, nativi di Appleton nel Wisconsin, ha esordito con Again From The Beginning (2004) dal suono folk-rock, seguito da alcuni EP di buona fattura come Darken Your Door (2005), Little Bird (2006), Cabin Ghost (2008), e il già menzionato Death Won’t Send A Letter (2009) che ha portato Cory ad essere nominato artista dell’anno 2010 nel nativo Wisconsin.

Registrato, tanto per cambiare, in quel di Nashville, oltre alla voce femminile di Adriel Denae Harris (vero cognome Harris ma ultimamente preferisce farsi chiamare Denae, per la precisione) anche alle tastiere, si avvale della presenza di ben due Cardinals. ex “pards” di Ryan Adams, Jon Graboff alla pedal steel e chitarre e Brad Pemberton alla batteria e percussioni, oltre a Ian Craft al banjo e violino, Brady Surface al basso, Mark Watrous alle chitarre acustiche ed elettriche, oltre alla presenza rilevante  di Brendan Benson (Raconteurs), che ha curato la produzione. L’intro è affidato alla dolce Adriel con This Is How It Goes, mentre I’ve Been Accused e Old Love sono brani che richiamano sonorità anni ’70, e a seguire una “dylaniana” Never Meant To Love You con al controcanto la Denae, per poi cambiare con Please Tell Me che inizia come una love song elettrica ( ancora molto anni settanta), ma poi si apre con un arrangiamento geniale.

Laura ha un intro pianistico ed un incedere maestoso, una composizione lenta, soffice, molto melodiosa, sempre con il piano al centro dell’attenzione, splendidamente cantata da Cory, seguita da un’altra ballata Foxgloves, tra folk e pop, che cresce nel finale, quando un coro si unisce alla voce  del leader. Un arpeggio di chitarra introduce She Don’t Mind , tenue, dolce, molto raccolta,  sembra uscita dalla penna gentile di Ron Sexsmith, mentre si cambia registro con Times Won’t Change con una base folk-rock che viene ampliata dal violino di Ian Craft che invita a ballare. Si riparte alla grande con Seventeen cantata e scritta a quattro mani con Adriel, una ballata tipica della scuola “soul” anni sessanta, e chiudono il CD, tra i più belli di quest’anno, Over Jordan una brano venato di blues, e la struggente e profondamente malinconica Wood Drake, una splendida ballata elettroacustica, con la batteria che detta il ritmo, mentre l’hammond scivola in sottofondo.

Cory Chisel & The Wandering Sons con questo Old Believers ci regalano una dozzina di canzoni di buona levatura, suonate alla grande, dalla scrittura solida e sicura, con i “cromosomi” del classico rock americano, figlio di gente come Petty, Springsteen e Ryan Adams, un lavoro che cresce ascolto dopo ascolto e che, brano dopo brano, conquista per la sua varietà e la profondità dei brani medesimi. Non lasciate che questo lavoro passi inosservato, sarebbe un delitto per un artista che può rappresentare il futuro della musica “americana”, e per il sottoscritto un disco da centellinare come un cognac d’annata.

Tino Montanari 

*NDB. Questo è proprio bravo!

Il Ritorno di Un “Genio”? Bill Fay – Life Is People

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Bill Fay – Life Is People – Dead Oceans 21.08.2012

 

La settimana prossima esce il primo album di materiale “nuovo” inciso da Bill Fay, un geniale musicista inglese che ha operato (e pubblicato i suoi due dischi) tra il 1970 e il 1971. Poi è scomparso, i dischi sono diventati oggetti di culto come quelli di Nick Drake, ma lui non era morto, ovviamente. Con cadenza periodica delle coraggiose etichette indipendenti facevano uscire del materiale inedito d’archivio o delle ristampe dei suoi album, l’omonimo Bill Fay del 1970 (più orchestrale) e Time Of The Last Persecution (con una strumentazione più rock), entrambi editi, con bonus tracks, dalla Esoteric Records nel 2008, e in origine pubblicati dalla Deram, ma ora esce un album nuovo che, peraltro, non ho ancora avuto modo di sentire.

 

Per ora i “riscontri”, in ogni caso, sono i seguenti:

Mojo Album Del Mese 5 stellette – “Il primo Album di Bill Fay in 41 anni è sbalorditivo!”

Uncut 9/10 – “Meravigliosamente misurato ritorno per questo modesto maestro della canzone inglese”

Q 4 stellette – “Il sorprendente ritorno di un grande “perduto” artista di culto…una esperienza che incute timore.”

 

E si sprecano i paragoni (oltre che con Drake) con Ray Davies, John Lennon, il primo David Bowie e Gary Brooker. Per il momento mi limito a proporvi alcuni video con brani del suo repertorio e consigliarvi vivamente l’acquisto dei due album degli anni ’70, che direi è quasi d’obbligo, se già non ne siete felici possessori. Jeff Tweedy e Nick Cave sono grandi fans e i Wilco hanno eseguito un paio di volte dal vivo Be Not So Fearful, anche con la presenza sul palco dell’autore. Sul disco nuovo mi esprimerò non appena avrò occasione di ascoltarlo, ma con queste premesse dovrebbe essere un “trionfo”, sia pure per “Carbonari” veri. Il termine “genio” nel titolo del Post è volutamente provocatorio e anche tutte le virgolettature!

Uscita il 21 agosto.

Bruno Conti

Un’Altra Bella Accoppiata! Peter Karp Sue Foley – Beyond The Crossroads

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Peter Karp & Sue Foley – Beyond The Crossroads – Blind Pig Records

Questo disco è uscito da alcuni mesi (circa metà aprile di quest’anno), ma come diceva il Maestro Manzi “Non E’ Mai Troppo Tardi” per parlarne. Si tratta di uno dei CD che stanziavano sul mio tavolo, nella pigna di fianco al computer, in attesa che un’anima pia (il sottoscritto), si occupasse di loro. Per la verità, sul Blog, avevo già dato spazio al precedente album pubblicato dalla coppia un paio di anni fa, uomini-e-donne-peter-karp-sue-foley.html e lì potete trovare riferimenti e informazioni su questi due musicisti, ma il nuovo Beyond The Crossroads, sentito con maggior attenzione, mi sembra meriti anche lui un meritato approfondimento. Il disco si può collocare tra quei piccoli gioiellini usciti in questa annata, come Hiss Golden Messenger e Jeb Loy Nichols, opere di “culto” ma ricche di buone vibrazioni. Musica che non ti fa saltare dalla sedia ma ti acchiappa lentamente, ascolto dopo ascolto. Si potrebbe definire Blues Got Soul Got Country, in un intrecciarsi di generi a quel crossroads del blues dove i musicisti, come dicono nel titolo, cercano di andare oltre. Non lo fanno con spirito di innovazione straordinaria ma con gusto e misura e i risultati ottenuti sono più che soddisfacenti. Per dirla con il Buscadero, musica sorridente e spensierata in grado di mettere buonumore anche nelle anime più tristi e angosciate. O come dice la Chicago Blues Guide, “Reminescente di un qualcosa che avrebbe potuto facilmente essere registrato da Delbert McClinton e/o Bonnie Raitt, la scrittura in questo CD è assolutamente spettacolare, così come la produzione e l’esecuzione vocale e strumentale”. Per concludere ” Questa deliziosa registrazione ottiene alla grande, ad ora, il mio voto come CD dell’anno. Raccomando fortemente a chiunque di uscire e prendere possesso di una copia”. E chi siamo noi per andare contro l’opinione della Chicago Blues Guide?

 

Sentendo l’album è difficile non essere d’accordo: a partire dall’irresistibile duetto dell’iniziale We’re Gonna make It, con la voce indolente e felina di Sue Foley che si appoggia al vocione rauco e baritonale di Peter Karp che qualche ricordo di McClinton o dei soulmen della Stax lo provoca, con i fiati dei Swingadelic a dare pepe agli arrangiamenti, la Alumisonic eletric guitar (?!?) della stessa Foley a duettare con la Gibson e il piano elettrico di Karp, la musica è godibilissima. In Analyze’n Blues dove canta la Foley, Karp si dà da fare con una slide ficcante ed incisiva, colorando il suono anche con l’apporto alle tastiere e delle armonie vocali, per un risultato più che sodddisfacente, senza dimenticare che spesso anche l’altra chitarra si insinua tra le pieghe del suono. Beyond The Crossroads, un altro duetto memorabile, ma guidato da Karp, ricorda anche quel sound tra country, soul, New Orleans music e revue che caratterizza la migliore musica del Delbert McClinton più arrapato, slide, solista e fiati ruggiscono da par loro per un risultato notevole. Fine Love è anche meglio, sembra un brano perduto di Delaney & Bonnie dei tempi più gloriosi, ritmo incalzante, chitarre ovunque, armonie vocali gospel delle background singers, semplicemente grande musica.

 

Una qualità così elevata è difficile da mantenere, in caso contrario saremmo di fronte ad un capolavoro assoluto (quasi ci siamo), ma anche il puro New Orleans sound di At The Same Time a guida Karp o il pigro country-blues cantato dalla Foley di Take Your Time hanno i loro meriti. More Than I Bargained For ci riporta ancora nei territori del puro deep soul miscelato al rock e al country per non parlare del Blues dei migliori Delaney & Bonnie o per rimanere ai giorni nostri della coppia Susan Tedeschi e Derek Trucks. Blowin’ potrebbe essere una traccia ritrovata dei primi Dire Straits, con la sua andatura incalzante e le chitarre in spolvero. I dischi di Sue Foley mi sono sempre piaciuti per quello spirito sbarazzino che li caratterizzava, una canadese trasferita a Austin, Texas la brava Foley ha sempre saputo catturare le varie sfumature del blues e in questo Resistance, ancora con voci femminili, organo e fiati a colorare le procedure, mi rinfresca la memoria. La leggera e jazzata Chance Of rain nulla aggiunge mentre i ritmi vorticosi dello strumentale country Plank Spank ricordano i migliori episodi dell’Albert Lee più scatenato (anche lui frequentava il country misto al rock negli anni gloriosi degli Heads, Hands & Feet e poi nella Hot Band di Emmylou Harris e pure nella band di Clapton). Non manca il rockabilly-boogie poderoso della conclusiva You’ve Got A problem per concludere un album piacevole e sorprendente che potrebbe deliziare questa vostra estate ma anche il resto dell’anno se lo scoprirete dopo. Approvato, e scusate il ritardo!

La ricerca continua.

Bruno Conti