Non Sono Le Quattro Di Vivaldi, Ma Anche Queste “Stagioni” Piacciono! Paul Kelly – Spring And Fall

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*NDB In considerazione del fatto che i “miei collaboratori” ultimamente sono particolarmente prolifici, molte delle ultime uscite discografiche (soprattutto tra i cosiddetti “carbonari”) passano velocemente alla sezione recensioni, come nel caso di questo nuovo Paul Kelly, domani i Departed (spesso quando nessuno ne ha ancora parlato in Italia). Quindi la parola a Tino e la ricerca continua sempre.

Paul Kelly – Spring And Fall – Gawd Aggie Recordings – 2012

Tra i tanti piaceri musicali del vostro umile recensore (che si diletta a scrivere piacevolmente su questo blog), vi è anche quello di far conoscere artisti meritevoli, in questo caso l’australiano Paul Kelly, una gloria nazionale in patria (attivo fin dal 1974), ma al di fuori di “Down Under” lo conoscono in pochini (ma buoni). Vediamo di rimediare. Sesto di nove figli, Paul nasce ad Adelaide nel 1955 e dopo la scuola alla Christian Brothers School (dove impara a suonare la tromba), si trasferisce a Melbourne, dove la fiorente scena musicale dei pub gli permette di farsi notare con un suo gruppo, i The Dots, e di incidere i primi due album, Talk e Manila, dove si intravede un talento in gestazione, ma già con il seguente Post la versione australiana di Rolling Stone lo premia come miglior disco del ’85. A quel punto Kelly forma una nuova band (Coloured Girls) e incide Gossip (86,) straordinario doppio album, una raccolta di 24 canzoni che cementano la sua reputazione come cantautore di livello assoluto, seguiranno poi Under The Sun (88), So Much Water So Close To Home (89), Comedy (91), Hidden Things (92) incisi con la storica formazione dei The Messengers.  E ancora, negli anni seguenti, altri dischi splendidi per quanto sottovalutati, ad esempio Deeper Water (95), (probabilmente il suo capolavoro), sino ad arrivare a questo 19° lavoro in studio, Spring And Fall (preceduto da un megabox di 8 CD di materiale dal vivo inedito).

Paul Kelly, accompagnato dal noto produttore australiano e polistrumentista GregJ” Walker e dal nipote Dan Kelly alle chitarre, ha registrato l’album in un paese isolato tra le colline di Victoria, e come ospiti utilizza altri validi musicisti, tra i quali ricorderei i fratelli Dan e Peter Luscombe al pianoforte e batteria, Attila Kuti al violino, e le coriste, Laura Jean, nonché le bravissime sorelle Linda e Vika Bull. La particolarità del disco, una specie di “concept album”, è che si tratta di canzoni d’amore, (ognuna con collegamenti con il brano che segue), e tutto l’album nel suo insieme è una storia d’amore. Si inizia con una dolcissima New Found Year, seguita dal valzer cadenzato di When a Woman Loves a Man valorizzato dall’armonica, mentre For The Ages è un brano pop leggero ma elegante. Gonna Be Good , Someone New e Time And Tide sono da catalogare alla voce “ballate”, cantate al meglio da Paul, e hanno un calore che non è facile riscontrare nei dischi di oggi. L’influenza di Dylan si fa sentire in Sometimes My Baby, e a seguire una Cold As Canada dalla struttura melodica di grande impatto, e l’armonica dona nuovamente spessore ad una grande canzone che cattura sin dal primo ascolto, mentre I’m On Your Side dalla ritmica dolce, ha le chitarre sempre in evidenza. None of Your Business Now inizia con la voce in falsetto, poi entrano il violino e il dobro che accompagnano il brano verso i binari della musica tradizionale americana, e il disco si chiude con una pacata Little Aches And Pains con spunti di chitarra e slide, mentre una notevole “ghost track” (ormai quasi una regola) dimostra ulteriormente il valore di questo “veterano”.

Anche in questo Spring And Fall, composto da dodici canzoni scritte scrupolosamente dall’autore, si nota una vena compositiva invidiabile, dove le semplici ballate rendono piacevole l’ascolto e la pacata tonalità di Paul Kelly, ben si adatta agli arrangiamenti, retti principalmente dal suono della chitarra e dall’uso dell’armonica a bocca, strumento troppo spesso dimenticato negli ultimi tempi.

In definitiva un disco di pregevole fattura, ben confezionato (ma per ora di difficile reperibilità), che ci mostra un autore che ancora dopo 30 anni di carriera ha molte frecce al suo arco e che propone musica di qualità; chissà che al buon Kelly con questo CD (che non farà rimpiangere i soldi spesi), dai toni autunnali e per cuori ricettivi e sensibili, arrivi una certa visibilità e il meritato successo.

Tino Montanari

NDT.: Una menzione per la bellissima copertina di Peter Salmon-Lomas!

Non Sono Le Quattro Di Vivaldi, Ma Anche Queste “Stagioni” Piacciono! Paul Kelly – Spring And Fallultima modifica: 2012-11-14T10:51:00+01:00da bruno_conti
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