Piovono Chitarristi 1. Danny Bryant – Hurricane

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Esce tra il 19 aprile e il 6 maggio a seconda dei paesi, e dopo il Post dedicato a Ronnie Earl è il secondo di una serie che leggerete nei prossimi giorni dedicata ai chitarristi, pare che molti di quelli validi ed interessanti stiano pubblicando tutti dischi in questo periodo.

Danny Bryant – Hurricane – Jazzhaus Records

In questo ultimo periodo, curiosamente, sono usciti molti dischi nuovi dei principali chitarristi in circolazione, ha iniziato Clapton (che ovviamente non è solo considerato come chitarrista) e, a raffica, si sono susseguite le nuove prove di Ronnie Earl, Tinsley Ellis, Duke Robillard con Monster Mike Welch, ora Popa Chubby e a fine maggio un nuovo Bonamassa con Beth Hart, per non parlare del postumo di Jimi Hendrix. Aggiungiamo alla lista anche il CD di Danny Bryant, il secondo per la nuova etichetta, la tedesca Jazzhaus, dopo il CD/DVD Live in Holland dello scorso anno, ma il primo senza la solita ragione sociale Danny Bryant Redeye’s Band, anche se poi nel disco, come di consueto, suonano il batterista Trevor Barr e il babbo di Danny, Ken, al basso, per la serie tutto in famiglia, in Painkiller,addirittura al mandolino troviamo anche Kirby Bryant di cui non conosco l’esatto livello di parentela.

Ad un primo ascolto mi era piaciuta di più la seconda parte dell’album, quella con i brani lenti, le ballate non solo blues, ma devo ammettere che ai successivi ascolti la grinta e la potenza del trio (aumentata dal produttore Richard Hammerton, che siede anche alle tastiere e di cui non approvo totalmente le scelte, dateci Kevin Shirley) ti acchiappa: un brano come Prisoner Of the Blues, posto in apertura, ha il tiro e la forza del Clapton epoca Cream, o giù di lì, e la chitarra di Danny Bryant inanella una serie di assolo che sfociano nel gran finale con wah-wah, poderoso ma sempre nell’ambito del miglior rock-blues, uno che suona come Dio comanda, senza troppe derive hard ma risvegliando l’air guitarist di fronte allo specchio che è in voi. Greenwood 31 aggiunge un’armonica suonata dallo stesso Danny e il suono si fa più cadenzato ma sempre con quel suono grasso e corposo (che corrisponde anche all’aspetto fisico) che esce dalla sua Fret-King, se servono altre chitarre se le sovraincide lui e il suono si fa più avvolgente. Un piano introduce la lenta ballata, peraltro sempre molto ricca di chitarre, Cant’t Hold On, scritta, come tutto il materiale, dallo stesso Bryant, in questo album niente cover di Dylan, Hiatt o di Jimi Hendrix (l’ho visto dal vivo nell’Experience Tour dedicato proprio a Jimi e vi posso assicurare che questo signore è un grande manico).

Hurricane, la title-track, non è brutta, ma è uno di quei brani un po’ troppo radio-friendly, voce da radio AOR americana, tastiere a iosa e un ritmo troppo meccanico, mentre Devil’s Got A Hold On Me ha un riff che sta a metà tra Spirit In The Sky e On The Road Again, non originalissimo, ma fa muovere il piedino e le chitarre viaggiano a tempo di boogie che è un piacere. La seconda parte ci introduce alle ballate in crescendo, che sono un suo marchio di fabbrica, non slow blues tipici, più ballate atmosferiche alla Gary Moore nei suoi giorni migliori, I’m Broken e la più ritmata All Or Nothing (però quelle tastiere!) ne sono buoni esempi, anche se la voce non fantastica di Bryant si perde un po’ nel sound “leccato” di studio. Più coinvolgente e trascinante la lirica Losing You che ti permette di gustare a fondo il suono ficcante della solista di Danny Bryant che nel solo finale è veramente notevole. Conclude, come usava fare il buon Rory Gallagher, un bel brano acustico, come la già citata Painkiller, anche se il synth di Hammerton rompe un po’ le balle. Un buon disco, ma per dargli quel mezzo punto in più, meno tastiere e più grinta la prossima volta, anche se gli appassionati di chitarre troveranno pane per i loro denti, come, per esempio, nella seconda parte del brano finale, quando il nostro amico Danny innesta nuovamente le marce elettriche e con un wah-wah devastante procede a dimostrare perché è considerato uno dei migliori chitarristi in circolazione.

Bruno Conti

Piovono Chitarristi 1. Danny Bryant – Hurricaneultima modifica: 2013-04-14T20:44:00+02:00da bruno_conti
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