Sembra Quasi Un Disco Di Delbert McClinton! Delbert And Glen – Blind, Crippled And Crazy

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Delbert And Glen – Blind, Crippled & Crazy – New West

Sembra quasi un disco (di quelli belli) di Delbert McClinton, ma forse perché Glen Clark di dischi a nome proprio ne ha registrati ben pochi (anzi direi uno solo nel 1994), dai tempi in cui si esibivano come coppia ad inizio anni ’70 e hanno lasciato un paio di testimonianze a nome Delbert & Glen, una omonima e Subject To Change, pubblicate  tra il 1972 e il 1973, ma lo stile, già allora, era quello che poi il Texano di Lubbock, Delbert, avrebbe abbracciato nel corso della sua lunga carriera, un misto di blues, Soul, swamp rock, country e varie altre influenze che di solito si catalogano tra roots rock e Americana, ma che si può tranquillamente definire come country got soul, termine che riassume bene questa mescolanza di musica nera e bianca.

I due non sono più dei giovanotti, McClinton in particolare, nato nel 1940, appariva già come armonicista, nel lontano 1962, in Hey Baby, un brano di Bruce Channel che forse molti non ricordano come titolo, ma fa parte di quelle irresistibili canzoncine dal ritornello additivo che un altro Bruce sa maneggiare con cura di fronte a folle oceaniche, e proprio in virtù di quella partecipazione, Delbert, leggenda vuole, nel successivo tour europeo insegnò i primi rudimenti dell’armonica a John Lennon. Si diceva dell’età anagrafica che è quella che è, ma le voci e la grinta sono sempre quelle dei tempi d’oro, per questo Blind, Crippled & Crazy, registrato lo scorso anno in quel di Nashville (ma scordatevi il country più bieco), la coppia si è affidata alla co-produzione di Gary Nicholson, che a rotazione con i due, firma anche gran parte del materiale, a parte un canzone firmata dal figlio di McClinton, Clay, Oughta Know, che è la più bluesata del lotto e consente ad Anson Fundenburgh di scaldare le corde della sua solista con un intervento unico ma molto efficace.

Per il resto è difficile distinguere i due a livello strumentale, suonano entrambi l’armonica, e gli interventi allo strumento, in alcune recensioni, Clark in World Of Hurt e McClinton in un paio di altri sono stati invertiti, tanto sono indistinguibili i due. Per le voci il problema non si pone: quello più “Bravo”, dalla voce ancora potente e pimpante è decisamente Delbert McClinton, ma anche Glen Clark si difende con classe, specie in una ballata country come Just When I Need You The Most, che ricorda quelle più belle di Don Henley nei primi Eagles. D’altronde i due armonizzano alla perfezione, come se non fossero passati più di 40 anni dai tempi delle prime collaborazioni, ma quando c’è da guidare le danze è McClinton che incanta con la sua voce “nera”, come nel country-blues-rock con uso di slide (Bob Britt) di Good As I Feel Today o nelle derive country-soul alla Little Feat dell’iniziale Been Around A Long Time, dove il violino di James Pennebaker (anche alla chitarra nel resto del disco con il bravo Britt), la batteria dell’ottimo Tom Hambridge e le tastiere di Bruce Katz che sostituiscono il “solito” Kevin McKendree in quasi tutto l’album, sono un buon viatico per chi ama nella propria musica la giusta quota di funky.

E l’incipit del brano fotografa alla perfezione quello di cui stiamo parlando: “I Ain’t Old But I Been Around A Long Time/ Long Enough To Know Age Is Just A State Of Mind”, non credo che occorra traduzione e lo dimostrano nel vigoroso Rock’n’Roll che risponde al nome di Whoever Said It Was Easy, nel Texas Blues della fumante Oughta Know, già citata o nel soul vecchio stile di World Of Hurt, che potrebbe venire dalle strade della vicina Memphis, Tennessee. E ancora nel sound elettroacustico del mid-tempo More And More, Less And Less dove la voce di McClinton assume tonalità non dissimili da quelle di un altro veterano tornato in gran forma ultimamente, il gallese Tom Jones. Somebody To Love You, cantata a due voci alternate, è un altro bel blues, con Britt, Katz e Hambridge di nuovo sugli scudi e Sure Feels Good è un ottimo esempio di un Delbert McClinton d’annata con steel e armonica a colorare il suono. Tell My Mama di Clark è country got soul, pianino honk tonk e ritmi neri mentre Peace In the Valley potrebbe venire dal repertorio dei Blasters o dei Rockpile o addirittura di Chuck Berry, come la giri buona musica, d’altronde come quella che si sprigiona da tutto questo dischetto assolutamente godibile, niente di nuovo, ma che classe ragazzi!

Bruno Conti

Sembra Quasi Un Disco Di Delbert McClinton! Delbert And Glen – Blind, Crippled And Crazyultima modifica: 2013-07-07T18:53:22+02:00da bruno_conti
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