Rockin’ In Texas…Sotto La Luna. Reckless Kelly – Long Night Moon

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Reckless Kelly – Long Night Moon – No Big Deal Records 2013

Long Night Moon (se non ho sbagliato i conti) è l’ottavo album in studio dei Reckless Kelly, il gruppo dei fratelli Braun approdato a Austin in cerca di fortuna musicale da una piccola cittadina dell’Oregon (Bend), e in pista ormai dal lontano ’98, con l’esordio di Millican (che annoverava tra i suoi estimatori Mary Cutrufello). I Reckless Kelly sono depositari del più classico suono che viene etichettato come “americana” (*NDB. Anche se Dan Stuart non approverebbe) che hanno maturato attraverso altri due dischi, accolti molto bene dalla critica, come Acoustic: Live at Stubb’s (99) e The Day (2000), per poi approdare alla Sugar Hill Records con gli ottimi Under The Table and Above The Sun (2003) e Wicked Twisted Road (2005). Dopo il live Reckless Kelly Was Here (2006), nuovo cambio di etichetta, questa volta con la Yep Roc Records, con due album, l’interlocutorio Bulletproof (2008) e il tributo al misconosciuto Pinto Bennett (barbuto cowboy dell’Idaho) con Somewhere In Time (2010), chiudendo il cerchio con il precedente lavoro in studio Good Luck & True Love (2011) che celebrava quindici anni “on the road” e la distribuzione con la loro No Big Deal Records , come in questo Long Night Moon.

Nella musica dei Reckless Kelly traspare, come detto, l’anima dell’americana sound, con la voce solista del cantante chitarrista  Willy Braun che si integra alla perfezione con il sound del gruppo, e il fratello Cody lo supporta al meglio con violino, mandolino e armonica; il resto dei componenti si è ormai stabilizzato con il bravo polistrumentista David Abeyta, Jay Nazz alla batteria e percussioni, Joe Miller al basso, e per questo lavoro musicisti di rilievo come l’immenso Lloyd Maines alla pedal-steel, Bukka Allen al piano e organo, Jeff Plankenhorn al dobro, il tutto registrato nei noti studi di Austin, Cedar Creek Recordings.

La “serenata texana” inizia con la title track Long Night Moon, una maestosa ballata lussureggiante, con un bel lavoro di Maines alla pedal-steel, cui seguono Real Cool Hand e Irish Goodbye, brani dal classico suono Reckless, mentre Every Step Of The Way sono quattro minuti di sventagliate di chitarre e armonica.  Con Be My Friend (In Real Life) si affronta il tema sociale e politico, un piccolo inno all’amicizia, con un’armonia fluida e lineare, The Girl I Knew è un mid-tempo dotato di un ritornello che cattura immediatamente, mentre I Can’t Stand It è più elettrica e corposa (classica ballata country rock), mentre The Last Goodbye (il singolo estratto dall’album) è una country ballad dal suono scorrevole e armonioso. Si riparte con Didn’t Mean To Break Your Heart (una delle più belle del CD) dove gli strumenti accompagnano una voce perfetta, che danza intorno ad armonica e violino, seguita da The Only Home I’ve Ever Know dal delizioso andamento cajun, per poi chiudere il “madrigale” con una splendida, malinconica e lenta Idaho (dedicata allo Stato da dove provengono i fratelli Braun), con l’armonica che vibra, mentre la voce, commossa, racconta la sua storia.

Sono passati due anni dall’ultimo lavoro in studio, ed il quintetto ritorna (per chi scrive) con il disco più completo e maturo della loro carriera, non hanno certo perso la carica e l’entusiasmo dei ragazzi di campagna, in quanto i Reckless Kelly fanno del sano e vibrante roots rock, con chitarre e violino come strumenti guida, e la musica dirompente e equilibrata, si gusta dal primo ascolto. Per chi già li conosce, possono piacere o meno i dischi dei Reckless Kelly, i fratelli Braun suonano sempre la stessa canzone, ma nel corso degli anni hanno imparato a suonarla bene come pochi altri, e per quanto mi riguarda, forse non entreranno mai nella galleria degli “indimenticabili”, ma vi assicuro, è un vero piacere ascoltare e recensire Long Night Moon.

Tino Montanari   

Rockin’ In Texas…Sotto La Luna. Reckless Kelly – Long Night Moonultima modifica: 2013-09-16T11:48:45+02:00da bruno_conti
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