Novità Di Ottobre, Puntata Unica Parte I. Arcade Fire, Amos Lee, Avett Brothers, Jonathan Wilson, Willie Nelson, Eric Clapton, Paul McCartney, Tindersticks, Diane Birch

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Lo ammetto, durante il mese di ottobre ho trascurato questa rubrica, che so essere una delle più lette del Blog. Comunque alcune anticipazioni, anche future, e molte recensioni e curiosità vi hanno tenuti in ogni caso occupati con letture ed ascolti, spero interessanti. Per cui facciamo un bel “puntatone” unico riepilogativo, ma diviso in due parti, per recuperare le uscite più interessanti ed importanti, che non sempre coincidono, del mese (comprese alcune in uscita il 29), il resto che non trovate, avrà il suo spazio in Post ad hoc o cadrà nel dimenticatoio, forse, o non ci interessa!

Partiamo proprio con uno di questi dischi “importanti” ed attesi. Del nuovo Arcade Fire, che esce martedì p.v., si conosce da mesi il titolo, Reflektor. ma il contenuto era top secret, fino a che, durante la settimana, qualcuno ha caricato in rete l’album completo, a questo punto la band ha pensato bene di rendere disponibile a tutti, in streaming, l’album, in una valanga di posti, a partire da loro sito, passando per Youtube e ovunque capita, basta che digitiate Arcade Fire e lo trovate, anche sul sito della Gazzetta dello Sport! Peraltro Rolling Stone (che secondo chi scrive non è più una rivista musicale da decenni, ma è un parere personale, ovviamente) lo ha recensito in termini entusiastici, 4 stellette e mezzo e disco del mese, e anche per Mojo è “Record Of The Month”, 4 stellette, mentre ad Uncut sono stati più prudenti, “solo” 7/10 e terza scelta, come recensione. Persone di cui mi fido, quando vigeva ancora l’embargo sugli ascolti, sono andati a sentirlo in anteprima (lo avevano proposto anche a me, ma viste le voci che giravano avevo declinato) ed il commento, parola per parola, laconico ma chiaro, è stato: “brutto, veramente brutto”! (OK, dopo un solo ascolto).

Al sottoscritto il disco precedente non era dispiaciuto per nulla, come potete verificare (temp-c020095e43d51491fe92967ad9e73c76.html), ma, sinceramente, questo nuovo, diciamo, per usare un eufemismo, che non mi entusiasma: doppio CD, 85 minuti di musica, ma con due brani, la Hidden Track 00 posta in apertura e Supersymmetry in chiusura, che superano i dieci minuti, e sono degli esperimenti sonori, tra tocchi orchestrali, elettronica, minimalismo, molto uso dii nastri in backwards (anche se i nastri non si usano più) e un po’ di noia, ad essere onesti. Togliamoli e rimane un’oretta abbondante di quella che è stata giustamente definita una collaborazione tra James Murphy degli LCD Soundsystem e gli Arcade Fire, con un piccolo aiutino da David Bowie nel singolo Reflektor. Siccome non sono mai stato un fan di Mr. Murphy, lo ammetto sono un “antico” (ma ascoltavo United States Of America, Tonto’s Expanding Head Band, Beaver And Krause e i gruppi della cosiddetta Kosmische Kurier Music tedesca in tempi non sospetti, Amon Duul, Tangerine Dream, Can, Ash Ra Tempel, Popol Vuh, eccetera) e quindi l’incontro tra dance elettronica ed il rock seventies del gruppo canadese non mi ha particolarmente acchiappato in questa occasione, sarà un mio difetto.

Chi legge il Blog e penso avrà, come me, altri gusti (ma quali poi, dal folk al rock, al blues, al country, ai grandi cantautori e così via, la buona musica insomma) ma apprezza anche gli Arcade Fire, potrà considerarlo, come si usa dire, “un disco di transizione”, che è il termine che usano i fans di un gruppo o di un cantante quando il loro beniamino ha fatto un disco che non piace, ma non si può mica dire! Per ciò che mi concerne, per dirla con un slogan, mi sembra che questa unione tra Murphy, coniugi Butler e Chassagne e company, produca una sorta di nuovi “Thin White Dukes”, ovvero il Bowie anni ’70 tra disco ed elettronica, ma in peggio. In ogni caso ognuno potrà farsi un proprio parere ascoltandolo in streaming da subito o acquistandolo da martedì. Qualche sprazzo dei “vecchi Arcade Fire” c’è ma… Però non dite che non ve lo avevo detto!

Mi è venuta una mini-recensione per cui negli altri dischi cercherò di essere più conciso (senza riuscirci, come al solito). Al nuovo Avett Brothers Magpie And The Dandelion, uscito il 15 ottobre e che ha esordito al 5° posto della classifica americana (alla salute della buona musica, ricordata poco fa) verrà dedicato, nei prossimi giorni, un Post a sè stante, ma nell’attesa vi ricordo che esiste la solita edizione singola Deluxe con quattro demo in più, quella di cui vedete effigiata la copertina sopra (cambia la foto dellle gazze rispetto a quella standard), non pubblicata per il mercato europeo (per essere precisi e tassonomici la versione della catena Target ha addirittura ulteriori due demos). Il disco è ovviamente bello, come il precedente The Carpenter (pop-in-excelsis-deo-avett-brothers-the-carpenter.html) è prodotto da Rick Rubin: ci sono alcuni ospiti di pregio, tra cui, Benmont Tench, Tania Elizabeth, G.Love e Lenny Castro. Etichetta American Recordings/Universal.

Anche il nuovo Amos Lee Mountains Of Sorrow, Rivers of Song (bellissimo titolo) è uscito nelle solite due edizioni e, prendete nota, vale anche per il futuro (salvo vere edizioni Deluxe multiple) vi riporto solo la edizione Expanded singola con tre brani in più, copertina nera, mentre la “normale” è gialla, quindi occhio a prendere quella giusta. E’ uscito l’8 ottobre per la Blue Note, ora del gruppo Universal, e si avvale, come il precedente, bellissimo, Mission Bell (che era arrivato al 1° posto delle classifiche USA proseguono-i-segnali-incoraggianti-amos-lee-al-1-posto-e-gli.html) di vari ospiti di riguardo: Patty Griffin, Alison Krauss, Mickey Raphael e il grande Tony White White. Anche per questo recensione riservata as soon as possible.

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Altro triplete di uscite di pregio. Questo mese sono usciti o stanno uscendo molti dischi di buona qualità.

A partire da Fanfare, il nuovo attesissimo album di Jonathan Wilson, disco del mese per molte riviste, a partire dal Buscadero: etichetta Downtown Records negli USA e Bella Union In Europa, dove è uscito una settimana dopo. Non ci sono edizioni Deluxe, ma il disco è già di “lusso” di suo, 13 brani, 78 minuti! Il precedente Gentle Spirit mi era piaciuto non poco, un-jonathan-tira-l-altro-da-laurel-canyon-e-dintorni-jonatha.html, e anche questo nuovo mi sembra notevole e avrà, sempre tempo permettendo, che è quello che sempre manca per parlare di tutto, il suo spazio adeguato. Gli ospiti sono incredibili: Jackson Browne, David Crosby, Graham Nash, Benmont Tench, Roy Harper come autore, solo per citarne alcuni. L’ho visto questa estate in concerto a Milano e dal vivo è anche meglio che su disco, io e la zanzare siamo rimasti molto soddisfatti!

Il nuovo disco di Willie Nelson è proprio basato sugli ospiti, anzi le ospiti, sono tutti duetti con voci femminili, si chiama To All The Girls I’ve Loved Before (l’unico difetto, se vogliamo, sta nel fatto che all’origine era una canzone con Julio Iglesias): uscito il 15 ottobre per la Sony Legacy, con Willie cantano, nell’ordine: Dolly Parton, Miranda Lambert, Secret Sisters, Rosanne Cash, Sheryl Crow, Wynonna Judd, Carrie Underwood, Loretta Lynn, Alison Krauss, Melonie Cannon, Mavis Staples, Norah Jones, Shelby Lynne, Lily Meola, Emmylou Harris, Brandi Carlile e Paula Nelson. Alla fine il texano Willie Nelson “si riposa”, da solo, con After The Fire Is Gone. E questo è il terzo disco in meno di un anno, tutti piuttosto belli. Non male per uno che ha compiuto 80 anni il 30 di aprile. Forse deve ancora una barca di soldi alla IRS, l’agenzia delle Entrate americana, per tasse non pagate?

Il 15 ottobre è uscita anche la nuova edizione Deluxe (2 CD+DVD) di MTV Unplugged di Eric Clapton. L’etichetta è la Rhino/Reprise, rispetto alla versione originale che conteneva 14 brani, ci sono 6 tracce extra nel secondo CD e nel DVD c’è circa un’ora di materiale inedito, registrato durante le prove dello spettacolo. Questa la tracklist completa:

UNPLUGGED: EXPANDED AND REMASTERED

CD & DVD Track Listing

01. Signe
02. Before You Accuse Me
03. Hey Hey
04. Tears In Heaven
05. Lonely Stranger
06. Nobody Knows You When You’re Down And Out
07. Layla
08. Running On Faith
09. Walkin’ Blues
10. Alberta
11. San Francisco Bay Blues
12. Malted Milk
13. Old Love
14. Rollin’ & Tumblin’

CD Disc Two – Outtakes & Alternates (All Tracks Previously Unreleased)

01. Circus
02. My Father’s Eyes (Take 1)
03. Running On Faith (Take 1)
04. Walkin’ Blues (Take 1)
05. My Father’s Eyes (Take 2)
06. Worried Life Blues

DVD Rehearsal Track List

01. Signe
02. Before You Accuse Me
03. Hey Hey
04. Tears In Heaven
05. Circus
06. Lonely Stranger
07. Nobody Knows You When You’re Down And Out
08. Layla
09. My Father’s Eyes
10. Running On Faith
11. Walkin’ Blues
12. Alberta
13. San Francisco Bay Blues
14. Malted Milk

In attesa del cofanetto sestuplo Give Me Strength, in uscita tra un mesetto e che vi ho già anticipato sul Blog e, aggiunta dell’ultim’ora, sempre in uscita a metà novembre, il nuovo doppio DVD della serie Crossroads registrato al Madison Square Garden il 12 e 13 aprile di quest’anno. Nei prossimi giorni aggiornamento con la tracklist completa sia del doppio DVD che del CD, che ovviamente avrà molti brani in meno.

paul mccartney new deluxe.jpgtindersticks across six leap years.jpgdiane birch speaks a little louder.jpg








Altro terzetto di dischi usciti in questo scorcio del mese di Ottobre.

Il nuovo di Paul McCartney come ben sapete si chiama New e quello giusto da comprare è questo con la copertina blu, che ha due brani in più (e che costa, come tutte le varie versioni Deluxe ma singole, leggermente di più della versione standard). Etichetta MPL/Hear/Concord/Universal, pubblicato il 15 ottobre, come le ultime uscite di Macca, piacevole ma non un capolavoro, il meglio lo riserva per i concerti dal vivo. C’è tutto un team di produttori, da Paul Epworth (Beach Club, Florence & The Machine, Adele) a Ethans Johns passando per Giles Martin (il figlio del grande George), per aiutare Paul a dare al tutto un sound moderno e brillante ma con quel tocco di classico e “vecchio”, naturale, che non guasta mai. Insomma, non solo per vecchi fans (o sì?).

Per la serie se anche i gruppi “seri” cominciano a fare queste cose siamo rovinati, i Tindersticks di Stuart Staples editano per la Lucky Dog Recordings questo Six Leap Years, uscito il 12 ottobre. Per celebrare 21 (?!?) anni di carriera il CD è stato registrato agli Abbey Road Studio di Londra (dove il signore di cui sopra si trovava, per dirla alla Stanlio e Olio, come “un pisello nel baccello”), il gruppo si è ritrovato per incidere di nuovo una decina di vecchi brani che, nelle loro parole, si “erano persi per strada”. Dopo l’ottimo The Something Rain dello scorso anno, uno dei migliori in assoluto della loro carriera (una-pioggia-di-note-tindersticks-the-something-rain.html), questo nuovo album fonde il sound magico degli studi dei Beatles con quello “classico” di una band in ritrovata forma. Non solo per vecchi fans (o no?).

Ormai quasi quattro anni fa mi ero entusiasmato (si fa per dire, insomma mi era piaciuto) per il disco di una nuova cantautrice un-erede-per-carole-king-e-laura-nyro-diane-birch-bible-belt.html, Diane Birch, americana di origine poi trasferita in Sudafrica e infine di nuovo negli States, che riproponeva con gran classe lo stile di gente appunto come Carole King e Laura Nyro, con degli echi persino del miglior Elton John, e concludevo la recensione con queste parole: “Se Jay-Z e Kanye West non arriveranno a rompere le balle prevedo una grande carriera, intanto Letterman l’ha chiamata nel suo show, se niente niente pubblicassero anche l’album in Italia non sarebbe una cattiva idea.” Il disco è uscito in Italia ed è entrato anche brevemente nelle classifiche del nostro paese, ma come era successo per Joss Stone, un’altra cantante lanciata dall etichetta S’Curve, da Betty Wright, come produttrice, si è passati a Steve Greenberg, che l’ha affidata a Homer Steinweiss, che ha aggiunto tonnellate di synth, batterie con “big sound”, coretti vari, eco ovunque, protools, l’ha affiancata a EG White, Matt Hales degli Aqualung (uno dei pochi brani che si salvano nel disco), Cathy Dennis (!?!) e sé stesso, come autori, per realizzare un disco uguale a centinaia di album di pop sintetico, ritmato e ridondante, che appestano le radio di tutto il mondo, tipo il disco di Lissie di cui vi ho parlato recentemente. Per il sottoscritto, in una parola, purtroppo, una “ciofeca”. Tesi ribadita anche dalla Deluxe di questo Speak A Little Louder (dove ci sono altri cinque brani aggiunti, vecchio stile in parte, voce e piano e poco altro, che confermano il talento e aumentano il rammarcico per questa giovane signora): uscito il 15 ottobre, volevo parlarne, male, in un Post a sè stante, ma ho ripiegato sulla rubrica della novità, peccato perché anche in questo guazzabuglio si intravede della stoffa. Magari, come ha fatto Joss Stone, potrà riprendersi.

Alla prossima.

Bruno Conti

Novità Di Ottobre, Puntata Unica Parte I. Arcade Fire, Amos Lee, Avett Brothers, Jonathan Wilson, Willie Nelson, Eric Clapton, Paul McCartney, Tindersticks, Diane Birchultima modifica: 2013-10-27T18:15:00+01:00da bruno_conti
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