La Seconda Miglior Band Rock Canadese! The Sadies – Internal Sounds

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The Sadies – Internal Sounds – Yep Roc Records 2013

Confesso di avere sempre tenuto in considerazione ogni uscita musicale dei canadesi Sadies. Forse non tutti sanno che i Sadies sono in circolazione dal ’98, e che in questi anni fra dischi in proprio, dischi in collaborazione con altri artisti (Jon Langford, Neko Case, John Doe, André Williams), e dischi dal vivo, hanno dato alle stampe la bellezza di tredici album, incluso questo nuovo Internal Sounds. La band è guidata dai fratelli Dallas e Travis Good (i fratelli Good sono figli d’arte, infatti il padre Bruce, con i figli Brian e Larry, ha formato la leggendaria band canadese di country rock Good Brothers), i quali si distribuiscono voci, chitarre, piano e violino, coadiuvati da Sean Dean al basso e il potente batterista Mike “Snake” Belitsky, e sono depositari di un suono che mischia rock e country, bluegrass, un pizzico di punk e una spolverata di garage (come nell’iniziale The First 5 Minutes).

Sono nati con la Bloodshot (periodo punk),e poi si sono affermati alla Yep Roc Records, sfornando negli anni non capolavori, ma buoni o ottimi dischi come l’esordio Precious Moments (98), Pure Diamond Gold (99), Tremendous Efforts (01), Stories Often Told (02), Favorite Colours (04), lo splendido In Concert Vol. 1 (06), e i più recenti New Seasons (07) e Darker Circles (10), già recensito nel Blog. (cerchi-piu-scuri-dal-canada-the-sadies-darker-circles.html

Prodotto da un membro della band (Dallas Good), Internal Sounds presenta undici brani, per una breve durata, solo trentacinque minuti, con canzoni dirette, veloci ed efficaci, a partire, come detto, dalla “garagista” The First 5 Minutes, per poi passare alle sfumature care alla The Band di So Much Blood, con dobro e fisarmonica in evidenza, alla robusta The Very Beginning, con il classico giro di chitarra, basso e batteria, mentre Starting All Over Again ha una bella melodia pop psichedelica che fa da preludio ad un brano strumentale d’atmosfera, The Very Ending (90 secondi per palati fini).

Si riparte a “manetta” con Another Tomorrow Again, mentre la “sorella” Another Yesterday Again è più bucolica, e poi ancora una morbida Leave This World Behind  (dove ricordano molto i connazionali Blue Rodeo, la prima band canadese, in riferimento al titolo) e l’etereo passo folk-rock di Story 19, intervallate dal secondo brano strumentale The Lesser Key, con fiammate di chitarra. Chiude il brano più audace del lavoro, la “sciamanica” We Are Circling, cantata da una ospite prestigiosa come Buffy Sainte-Marie (di cui colpevolmente ho perso le tracce).

Ascolto dopo ascolto, Internal Sounds assomiglia sempre più al disco da raccomandare (ancorché leggermente inferiore al precedente Darker Circles), in quanto quello che traspare chiaramente è il “feeling” del quartetto, che suona con il fuoco nelle vene, con chitarre sempre in ritmo, basso e batteria in evidenza, inventandosi un percorso creativo e nello stesso tempo avventuroso, che alza sempre il tiro e che non scende mai a compromessi. I Sadies continuano ad essere una band dedita al revival del country-rock, ma lo fanno con qualche idea originale in più rispetto alla media.

Tino Montanari

La Seconda Miglior Band Rock Canadese! The Sadies – Internal Soundsultima modifica: 2013-11-16T10:04:00+01:00da bruno_conti
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