Anche Per Loro Son 50 (O Quasi)! Yarbirds – Making Tracks Live On Tour 2010-2011

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Yardbirds – Making Tracks On Tour 2010-2011 – Wienerworld

Quando il gruppo inglese iniziò a muovere i primi passi nella scena musicale londinese correva la primavera del 1963, quindi anche per gli Yardbirds quest’anno si festeggia il 50° Anniversario (con varie interruzioni nel corso degli anni)! Della formazione originale facevano parte il cantante ed armonicista Keith Relf (che poi con la sorella Jane avrebbe fondato i Renaissance e in seguitol’ottima hard rock band degli Armageddon), il bassista Paul Samwell-Smith (che negli anni ‘70 avrebbe prodotto i dischi più belli di Cat Stevens), il chitarrista ritmico e bassista Chris Dreja e il batterista Jim McCarty. Questi ultimi sono presenti nella registrazione live di questo CD (che esiste anche come doppio DVD, con un dischetto aggiunto in forma di documentario http://www.youtube.com/watch?v=hw2yNS1SKFU): nel frattempo, per motivi di salute, Dreja è stato rimpiazzato dal chitarrista originale Top Topham.

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Già i chitarristi degli Yardbirds! Nell’ottobre del 1963 arriva Eric Clapton, quando se ne va arriva Jeff Beck  http://www.youtube.com/watch?v=aZELHPTIIiE, per un breve periodo suonano insieme Beck e Jimmy Page (amici e nemici), che poi porterà la band da New Yardbirds a trasformarsi in Led Zeppelin. Quindi i tre più grandi chitarristi di rock e blues inglesi sono passati per questo gruppo, e pertanto se non avete nulla della band vi consiglierei di rimediare con alcuni degli album fondamentali di quegli anni, Five Live, l’unico con Clapton, i tre con Jeff Beck,  Having A Rave Up, Yardbirds conosciuto anche Roger the Engineer e Over Under Sideways Down, rigorosamente nelle versioni americane che contenevano anche i singoli, per finire con Little Games, l’unico con Page. Aggiungendo anche For Your Love, il primo disco uscito per la Epic Usa che conteneva anche Five Live, oltre ai singoli dell’epoca, per non parlare del mitico disco dal vivo Yardbirds Live, che ha circolato agli inizi come bootleg o counterfeit dopo essere stato ritirato dalla vendita quasi immediatamente e il disco registrato in coppia con Sonny Boy Williamson durante il suo tour inglese del 1963.

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A parte quello del vivo, che circola sempre in edizioni più o meno ufficiali, gli altri li trovate in CD su Repertoire, in edizioni rimasterizzate e con bonus aggiunte. Oppure anche il favoloso box Glimpses. Come dite, li avete già tutti? Ah, perbacco, allora posso consigliarvi tranquillamente questo Making Tracks, che non è per nulla malaccio, per gli altri meglio partire dalle origini. Il gruppo è stato una delle formazioni più influenti sulla scena musicale americana rock degli anni a venire, il (rock)blues, la psichedelia, la chitarra distorta e lavorata dei seguaci di Beck, gli Aerosmith degli inizi (che facevano una The Train Kept A-Rollin’ strepitosa) http://www.youtube.com/watch?v=_hhnv2qb-i0 vengono tutti da qui, per non parlare dei Led Zeppelin, dei quali Dazed and Confused nasceva come brano nei concerti del 1968. E in questo Making Tracks c’è tutto, non lasciatevi ingannare da altre operazioni nostalgia (anche degli Yardbirds stessi in precedenza), qui siamo di fronte ad un disco dal vivo grintoso e brillante, ben suonato, Andy Mitchell è un cantante di tutto rispetto e un buon armonicista, nella migliore tradizione del British Blues, Ben King è un chitarrista di ottimo valore (anche se quei tre…), in grado di spaziare anche alla slide e al wah-wah, fornendo soli tecnicamente ineccepibili, bene anche la ritmica di Dave Smale con il “vecchio” Jim McCarty (da non confondere con l’omonimo chitarrista americano di Cactus e Detroit Wheels) che quei brani li conosce a memoria.

Eh sì perché le canzoni sono formidabili: Tinker Tailor Soldier Sailor, Lost Woman, uno dei cavalli di battaglia di Beck ( e della James Gang di Joe Walsh che ne faceva una versione formidabile nel disco In Concert), Heart Full Of Soul, Shapes Of Things, The Nazz Are Blue, il bluesone Five Long Years http://www.youtube.com/watch?v=4L2h4bam3-w e poi, nella parte finale del concerto, Over Under Sideways Down, Smokestack Lightning, For Your Love, Happenings Ten Years Time Ago. Fortunamente non sono quei concerti dove il gruppo annuncia “e ora i nostri nuovi brani!”, ma ci sono tutti i classici (oltre a qualche rarità di pregio), quasi fossero una cover band di sé stessi, e lo fanno molto bene. Si finisce con due strepitose tracce, una Dazed and Confused dove Mitchell e King danno il meglio e una poderosa I’m A Man dall’incedere irresistibile http://www.youtube.com/watch?v=a7MaV60K_xY. Non saranno gli “originali” (adesso ci sono anche gli Strypes),  ma neppure una delle moltissime”fregature” in circolazione: se amate il genere, acquistate con fiducia.

Bruno Conti

Anche Per Loro Son 50 (O Quasi)! Yarbirds – Making Tracks Live On Tour 2010-2011ultima modifica: 2013-12-01T19:14:32+01:00da bruno_conti
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