Fermate Le Rotative! Billy Joe + Norah – Foreverly

Billy Joe & Norah Foreverly

Billy Joe Armstrong + Norah Jones – Foreverly – Reprise/Warner CD

Questo disco non figura nella categoria “recuperi di fine anno” in quanto è uscito relativamente da poco (Novembre), e qui mi ricollego al titolo del post.

L’urlo “Fermate le rotative!” era un gergo tipico degli albori della carta stampata, quando, nel bel mezzo della produzione delle copie del quotidiano per il giorno successivo, giungeva in redazione una notizia “bomba” (il classico scoop), che costringeva i tipografi ad una sosta improvvisa per dare il tempo ai giornalisti di inserire all’ultimo istante la notiziona: i miei ricordi di pre-adolescenza associano questa frase a John Jonah Jameson (meglio conosciuto come JJJ), mitico direttore del Daily Bugle, quotidiano con il quale lavorava il fotografo Peter Parker nelle avventure di Spiderman.

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Le rotative in questione sono quelle delle varie classifiche dei “Best of 2013”, dato che questo Foreverly, disco d’esordio dell’inedita coppia formata da Norah Jones e Billy Joe Armstrong (leader dei Green Day), ha tutte le carte in regola per venire inserito tra gli album più importanti dell’anno che sta per concludersi http://www.youtube.com/watch?v=czpMQN4CStQ .

Foreverly, come suggerisce il titolo, è un omaggio da parte del duo agli Everly Brothers, ma è un omaggio particolare: non si tratta infatti di una serie di successi di Phil e Don reinterpretati (quindi niente Bye Bye Love, Wake Up Little Suzie o All I Have To Do Is Dream), ma la riproposizione, brano dopo brano, del secondo LP del duo, quel Songs Our Daddy Taught Us composto esclusivamente da traditionals e cover di country tunes che i due fratelli consideravano basilari per la loro formazione.

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Quindi brani tradizionali country e folk (e qualche originale), portati al successo da gente come Bill Monroe, Charlie Monroe, Gene Autry, Merle Travis, Eddy Arnold, Chuck Wagon, John Jacob Niles ed altri, che rinascono a nuova vita grazie a questa sorprendente collaborazione tra la figlia di Ravi Shankhar e la popstar californiana.

Se però Norah aveva già mostrato con i suoi dischi (specie i primi due) di amare la musica di qualità, e con i due album coi Little Willies di non essere per nulla estranea al genere roots-Americana, la vera sorpresa è Armstrong, in quanto non mi sarei mai aspettato che potesse avere attinenza con questo tipo di sonorità, impegnato com’era negli ultimi anni a contraddistinguersi più per le sue bizze da star che per produrre musica decente con i Green Day.

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E invece il duo Norah/Billy Joe funziona a meraviglia, l’album degli Everly viene riproposto con grande classe e raffinatezza, non alterando né modernizzando gli arrangiamenti, ma dandogli soltanto una patina di freschezza grazie alle odierne tecniche di registrazione (l’album è prodotto da Billy e Norah stessi, e masterizzato dal leggendario Greg Calbi) http://www.youtube.com/watch?v=imjq0X7AkqU .

Un disco gradevolissimo dunque, con i nostri due leader che armonizzano quasi come i fratelli Everly, e si fanno accompagnare da pochi ma ottimi sessionmen (Tim Luntzel al basso, Dan Rieser alla batteria, Jonny Lam alla steel guitar e Charlie Burnham al violino, mandolino ed armonica), che suonano come si suol dire “in punta di dita”,  regalandoci tre quarti d’ora tra i più piacevoli di quest’anno.

Il noto traditional Roving Gambler apre il CD, arrangiato in stile country, con le due voci che si completano a vicenda in maniera perfetta ed un gran lavoro di Burnham all’armonica: se la Jones non mi stupisce (anche se da solista ultimamente ha preso strade che non condivido), Armstrong certamente sì, e molto http://www.youtube.com/watch?v=0K7vM_AhzUU .

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Long Time Gone è puro honky-tonk, fedele allo stile di Phil & Don, ma la purezza del suono è indubbiamente targata 2013: versione scintillante, da leccarsi i baffi (è il primo singolo), con Norah bravissima al piano http://www.youtube.com/watch?v=0R_rhdglVBk .

La delicata Lightning Express è cantata con una finezza ed una classe che non riconoscevamo almeno al 50% del duo (indovinate quale…), mentre Silver Haired Daddy Of Mine (uno dei grandi successi di Gene Autry), che è già una canzone strepitosa di suo, viene riletta in maniera splendida, con Norah che lascia scorrere le dita sulla tastiera con una fluidità incredibile: la migliore del lotto, almeno per me http://www.youtube.com/watch?v=LUZYwDB5mjI .

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La struggente Down In The Willow Garden vede i due armonizzare alla grande; la dolce Who’s Gonna Shoe Your Pretty Little Feet? è una ninna nanna country suonata e cantata con molto feeling: due voci e due chitarre, non serve altro.

Oh So Many Years, ancora honky-tonk, è intensa e godibile al tempo stesso, con Billy Joe che rilascia un bell’assolo di chitarra, piuttosto rock http://www.youtube.com/watch?v=q7lZhbCZ4QQ ; un violino introduce il noto traditional Barbara Allen, riproposta con molto rispetto: Armstrong qui sembra un incrocio tra Gram Parsons e Roger McGuinn, da non credere.

Rockin’ Alone, lenta, pianistica e decisamente raffinata precede I’m Here To Get My Baby Out Of Jail, una prison song dal deciso sapore folk (e Norah qui è voce solista); la distesa e quasi western Kentucky e lo slow Put My Little Shoes Away chiudono brillantemente un CD inatteso ma proprio per questo da apprezzare maggiormente.

In una parola: delizioso.

Marco Verdi

P.S: dato che, a causa di impegni pre e post-natalizi questo è il mio ultimo post del 2013, auguro a titolare, collaboratori e lettori del Blog di trascorrere delle Ottime Feste, e che il 2014 possa essere il più sereno possibile.

MV

Fermate Le Rotative! Billy Joe + Norah – Foreverlyultima modifica: 2013-12-19T23:55:19+01:00da bruno_conti
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