Reload And Replay: Una Serenata A New Yok City…Across The River – Carolyne Mas Tour Italiano

Ripubblico questo Post in considerazione del tour italiano di Carolyne Mas, partito ieri da Napoli, domani sera, 11 gennaio, a Milano, allo Spazio Teatro 89, Via F.lli Zoia 89 (è la zona dietro San Siro) e poi molte altre date in giro per l’Italia, queste:

9 – NAPOLI – Archivio storico
10 – ROMA – N`Importe Quoi
11 – MILANO – Spazio Teatro 89 12 euro ingresso
12 – CLAVESANA (CN) – private event
13 – VARESE – Twiggy
16 – CASALGRANDE (RE) – Barricada Cafè
(“Storytellers Night”, con Graziano Romani
e Daniele Tenca) ingresso gratuito
17 – PIOVE DI SACCO (Padova) – Music Ale
18 – ZOAGLI (GE) – Il Banco
19 – TREZZO (MI) – Amigdala Theatre
20 – CANTU` (CO) – Allunaetrentacinquecirca

Come dimostra il disco qui sotto recensito è ancora una grande cantante, non mancate!

Bruno Conti
carolyne mas across the river

Carolyne Mas – Across The River – Route 61 Music 2013

Torna sulla scena (dopo sette anni da Brand New World) Carolyne Mas, una delle voci più autorevoli della musica d’autore statunitense. Piccola premessa a tutti i “naviganti”: tra la fine dei ’70 e i primi anni ’80, quando nelle orecchie e nel cuore di moltissimi appassionati di rock, imperversavano i vari Springsteen, Mellencamp, Tom Petty, Willie Nile, un piccolo ma meritato spazio se l’era conquistato una giovane ed irrequieta ragazza del New Jersey, con il rock’n’roll nel sangue ed una voce tagliente che trasmetteva sensazioni elettrizzanti. Narra la leggenda che la giovane e brava Carolyne sia stata scoperta sul palco  di un locale del Greenwich Village (per la precisione il Cornelia Street Cafè) alternandosi ad altri esordienti cantautori come Steve Forbert, Jack Hardy, David Massengill, Rod MacDonald (tutte “personcine” che in seguito hanno sviluppato una buona carriera). Messa sotto contratto discografico dalla Mercury, esordisce con due splendidi album, l’omonimo Carolyne Mas (79) e Hold On (80) e un promo live, il “mitico” Mas Hysteria (81) che vendette ben 250.000 copie (la ristampa è stata puntualmente recensita da Bruno sul Blog  http://discoclub.myblog.it/2011/10/06/new-york-my-father-s-place-30-anni-fa-1-carolyne-mas-more-ma/), testimonianza di tante infuocate performances. Poi improvvisamente la luce si spense, dopo un interlocutorio terzo album di studio Modern Dreams (81) e dopo una lunga pausa artistica, si crea il sodalizio con la SPV di Hannover, che porta la Mas a ritrovare  una buona vena compositiva, che si certifica con Action Pact (89), il doppio Live (92), Reason Street (93) e l’immancabile antologia che chiude la prima vita musicale di Carolyne Beyond Mercury (03), mentre la seconda (a causa di vari problemi personali), riprende con il citato Brand New World (05) e questo nuovo lavoro Across The River, che nasce e vive  principalmente per merito del produttore Ermanno Labianca, titolare della migliore etichetta italiana indipendente (Route 61 Music) http://www.youtube.com/watch?v=1xlDTOfJ8Ug

Il disco è stato registrato in Italia (Roma), e si avvale dell’apporto di validi musicisti italiani, ovvero Andrea Lupi al basso, Lucrezia De Seta alla batteria, Gianfranco Mauto piano e tastiere, Marco Valerio al cello, Piergiorgio PJ Faraglia alle chitarre elettriche, Luciano Gargiulo all’hammond, Joe Stomp ai cori, e come ospite Daniele Tenca con la sua Working Class Band  in un brano.

Mas

Apre il disco l’inedito Dizzy From the I-IV-V, con la sola voce della Mas protagonista, a cui fa seguito lo swing notturno di That Swing Thing, che ci introduce poi as una nuova sontuosa versione del classico Sittin’ in the Dark  http://www.youtube.com/watch?v=wvDYD8jVTZ8, rifatto con un arrangiamento quasi “jazz”. Una fisarmonica accompagna Under The Boardwalk, brano famosissimo portato al successo dai Drifters (ma ripreso,tra gli altri, dagli Stones, Rickie Lee Jones, Mellencamp), mentre la seguente cover di Across The River di Willie Nile, pianoforte, voce e un violino sul finale, è la cosa più commovente sentita quest’anno (da sola vale il costo del CD). La seconda parte del disco (come nei vecchi vinili) inizia con un’altra ballata, In a box, di grande intensità, mente in So Hard To Be True entrano in scena Daniele Tenca e la sua band per dare al brano una calda atmosfera blues. Arriva il momento di un omaggio al suo vecchio amico Steve Forbert, con una bella versione di Witch Blues, per poi avvicinarsi al finale con Mexican Love Song , una toccante canzone d’amore (scritta da Carolyne ai tempi del Greenwich Village (81), e una New York City Serenade di Bruce Springsteen (che ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo dalla Mas qualche anno fa, in un locale vicino a Pavia) di una bellezza disarmante, dieci minuti di accordi ininterrotti di pianoforte, una personalissima versione, che è una vera dichiarazione d’amore alla sua città http://www.youtube.com/watch?v=J27HkRb4Lj4

In questo Across The River Carolyne Mas canta benissimo (quasi meglio che da giovane), in quanto riesce a coniugare sfumature blues e jazz, ma sempre con il rock nell’anima, confermandomi che le tante difficoltà incontrate, in carriera e nella vita, l’abbiano resa più forte, sempre pronta a rimettersi in gioco. Per quanto mi riguarda una grande conferma, un grande disco (che farà sicuramente parte della mia “playlist” di fine anno).

Tino Montanari

Reload And Replay: Una Serenata A New Yok City…Across The River – Carolyne Mas Tour Italianoultima modifica: 2014-01-10T11:34:18+01:00da bruno_conti
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