Le Ballate “Pietose” Di Un Poeta Blues! Malcolm Holcombe – Pitiful Blues

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Malcolm Holcombe – Pitiful Blues – Gypsy Eyes Music

L’ultima volta che ho visto Malcolm Holcombe dal vivo (qualche mese fa nel locale dell’amico Paolo Pieretto, in quel di Pavia), sono rimasto impressionato per la carica e l’intensità che era in grado di comunicare con la sua musica, accompagnato solamente dalla chitarra acustica e dalla sua voce roca e piena di dolore, in un concerto dove si evidenziava la sua maestria al “fingerpicking”.  A meno di due anni dall’uscita di Down The River (puntualmente recensito su queste pagine http://discoclub.myblog.it/2012/10/05/lungo-il-fiume-del-country-blues-malcolm-holcombe-down-the-r/ ), arriva dalle nostre parti (e ovunque) il nuovo lavoro di Holcombe, intitolato Pitiful Blues, dieci canzoni di folk-blues suonate in punta di dita, con un manipolo di eccellenti musicisti, tra i quali il produttore Jared Tyler, anche chitarre dobro e mandolino, Paddy Ryan, batteria, solo in Words Not Spoken, Matt Hayes, contrabbasso, Luke Bulla, violino, Travis Fite, chitarra ed ingegnere del suono,  Arthur Thompsonbatteria, nel resto del disco, tutti uniti per raccontare, come sempre, storie della provincia americana, con le quali il nostro buon Malcolm convive quotidianamente.

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L’album si apre con l’intensa title-track Pitiful Blues, un brano tagliente e sofferto come pochi https://www.youtube.com/watch?v=GwWKrfUKj7w , seguito dalle trame guidate da un violino malinconico in Roots e poi dalla giocosa Sign For A Sally, passando per lo strisciante blues di Savannah Blues https://www.youtube.com/watch?v=CiA_uDtzeqY  e per le atmosfere prettamente folk di Another Despair. Le ballate e i racconti “pietosi” si intensificano con il country-blues di By The Boots, con la dolce e malinconica Words Not Spoken, negli arpeggi acustici con sottofondo di violino di Words Of December, passando per una strepitosa ballata “appalachiana” come The Music Plays On e chiudendo con la commovente e sentita For The Love Of A Child, dove il cuore e il “songwriting” di Malcolm si dimostra più nostalgico del solito.

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Pitiful Blues, decimo album di Holcombe (se non ho sbagliato i conti), contiene il “solito” buon mix di ballate sospese tra blues e folk, accompagnate, oltre che dalla sua chitarra acustica, da slide guitar, violino e banjo, che lascia gli ascoltatori del genere “americana” (quello che viene dalle radici) pienamente soddisfatti, ricco di canzoni dure ma anche piene di speranza, interpretate con la sua voce vissuta ed inconfondibile. Malcolm Holcombe è uno di quegli artisti davvero unici (adorato da personaggi come Steve Earle https://www.youtube.com/watch?v=ESxmy3JmgMs Lucinda Williams), e anche se a chi ultimamente ha visto i suoi concerti appare esteriormente come un vagabondo senza un soldo, uscito miracolosamente con l’aiuto della moglie dalla dipendenza dall’alcolismo e altro, è invece uno che canta meravigliose canzoni ricche di poesia https://www.youtube.com/watch?v=eMVSM8hrxDE , con una voce impregnata di una vita vissuta “pericolosamente”, uno stile che lo avvicina a musicisti come Guy Clark e Townes Van Zandt, tra i pochi che non si limitano a cantare le canzoni, ma le vivono, perché con Malcolm quello che si sente è quello che si ottiene: un segreto della canzone d’autore americana, che una volta tanto sarebbe bene che venisse svelato.

Tino Montanari

Le Ballate “Pietose” Di Un Poeta Blues! Malcolm Holcombe – Pitiful Bluesultima modifica: 2014-08-09T18:00:18+02:00da bruno_conti
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