Dal Canada “Un’Altra Figlioccia” Di Joni Mitchell? Jennifer Castle – Pink City

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Jennifer Castle – Pink City – No Quarter Records

C’è un gran movimento nell’area femminile della canzone d’autore nordamericana, soprattutto nel circuito indipendente, che purtroppo assicura una visibilità minore, in parte bilanciata dalle informazioni che si trovano su Internet, e quindi in questi ultimi anni non è stato infrequente incontrare ed apprezzare nuovi talenti femminili, apparsi quasi improvvisamente alla ribalta musicale. Questo è sicuramente il caso di Jennifer Castle (da non confondere con l’omonima scrittrice), “mitchelliana” fino al midollo, e palese dimostrazione che si può comporre e interpretare buona musica, anche riferendosi a modelli di artisti più importanti https://www.youtube.com/watch?v=Ea9umYpf38E . La signorina è canadese, precisamente di Toronto, nella regione dell’Ontario, e ha già pubblicato due album in passato con il nome Castlemusic Live At The Music Gallery (06) e You Can’t Take Anyone (08), prima di firmare il terzo album con il proprio nome, dal titolo Castlemusic (11), forse in questo ambito con poca fantasia https://www.youtube.com/watch?v=Soa6JDRdTHI . E’ stata anche collaboratrice nei dischi di Doug Paisley, con cui condivide l’etichetta discografica e questa è ulteriore nota di merito.

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Per questo Pink City Jennifer si avvale di un gruppo di veterani musicisti di Toronto (di impronta indie-rock e jazz), tra i quali Ryan Driver pianoforte e flauto, Mike Smith al basso, Paul Mortimer alla chitarra, Jonathan Adjemian alle tastiere, Brodie West al sassofono e come ospite la brava cantautrice Kath Bloom all’armonica, il tutto “miscelato” con gli arrangiamenti di archi di Owen Pallett.

La tracce iniziali, Truth In The Freshest Fruit e Working For The Man, mettono appunto in evidenza gli arrangiamenti d’archi di Pallett (che sono presenti in tutto il disco), mentre la seguente Sparta è cadenzata dal flauto dalle linee melodiche di Ryan Driver, passando ad una ballata pianistica come Nature e per la struggente malinconia di Downriver, a cui contribuisce l’armonica della folk-singer Kath Bloom e l’interpretazione assai “mitchelliana” di Jennifer. Echi della grande Buffy Sainte-Marie si riscontrano nella bellissima Sailing Away (il brano più bello del lavoro), il sussurrato piano e voce di Like A Gun, le note di una chitarra acustica in How Or Why (che sembrano uscire dai solchi dei dischi di Suzanne Vega), le atmosfere anni ’80 (che ricordano la sempreverde Kate Bush) in Broken Vase e per finire in bellezza. le note conclusive della title track Pink City, marchiata e guidata dal sassofono dolente di Brodie West.

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Pink City è una raccolta di riflessioni intime messe in musica dalla Castle, una fusione ben riuscita della prima Joni Mitchell e il modo desolante di interpretare le canzoni (se non la voce) di Paula Frazer dei Tarnation, ma Jennifer ha forse qualcosa in più rispetto alla media, un talento di primo piano (se volete mi gioco la reputazione, tanto non costa niente), per un lavoro di grande fascino con un suono adulto e professionale, che merita molta più attenzione di tante esaltate nuove “stars” (non per nulla anche la rivista inglese Uncut ha parlato molto bene della Castle) https://www.youtube.com/watch?v=Pv0XcFwyVas .

Come da tradizione, in questo “blog” ci piace andare alla ricerca di talenti sinceri e genuini (ce ne sono molti per le “strade” americane e canadesi), ma se per caso la penserete come noi, troverete una nuova amica da gustare musicalmente https://www.youtube.com/watch?v=CjzIKCxcdBg , nel vostro sempre più prezioso tempo libero.

Tino Montanari

Dal Canada “Un’Altra Figlioccia” Di Joni Mitchell? Jennifer Castle – Pink Cityultima modifica: 2014-09-11T11:02:57+02:00da bruno_conti
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