Una “Amica” Di Delbert McClinton. Etta Britt – Etta Does Delbert

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Etta Britt – Etta Does Delbert – Self-released

Ormai non è inconsueto venire a sapere che un artista abbia avuto una carriera quanto meno travagliata, spesso interrotta per motivi familiari e poi ripresa (specie in questi hard times che stiamo vivendo, quando l’arte deve comunque venire a patti con il sostentamento quotidiano e non è infrequente per i musicisti dover avere anche un lavoro quotidiano, da affiancare alla propria passione). Il caso di Etta Britt, nata Melissa Prewitt sul finire degli anni ’50 in quel di Lancaster, Kentucky e cresciuta poi in una famiglia numerosa a Louisville, non è tanto diverso: dopo una lunga gavetta vince una audizione per entrare in un gruppo vocale country, Dave & Sugar, che negli anni fra il 1979 e il 1984 ebbe vari singoli e album ai vertici delle classifiche di categoria di Billboard. Nel 1984 mentre già risiedeva a Nashville, si sposò con il chitarrista di studio Bob Britt, uomo di mille battaglie e dischi, avendo due figli e decidendo quindi di dedicarsi alla famiglia per aiutare le condizioni economiche non floride della economia domestica. Ovviamente la passione era sempre lì, e, soprattutto dagli anni ’90, quando inizia ad usare il nome d’arte di Etta Britt, la si ritrova spesso nei credits di molti album di country (ma non solo).

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Facendo un salto veloce per arrivare ai giorni nostri, la Britt viene (ri)scoperta da Sandy Knox, autrice musicale per Reba McEntire, che nel 2012, alla tenera età di 53 anni le procura il primo contratto discografico da solista e la possibilità di incidere un album, Out Of The Shadows, dove possa esprimere appieno le sue notevoli capacità vocali; nello stesso anno collabora anche con Paul Thorn e Scott Ramminger, spostando ulteriormente il suo raggio d’azione verso uno stile che includa blues, soul, R&B, rock, e un pizzico di country, ispirata dal sempre ammirato Delbert McClinton, che grazie ai diversi legami con Bob Britt (marito per una, fido chitarrista per l’altro), appare già nel primo album della Britt, duettando in Leap Of Faith, un eccellente brano di blues-soul-roots rock, il genere che possiamo associare ad entrambi https://www.youtube.com/watch?v=XXznrmvTwU8  . Ancora di più se consideriamo che il secondo disco di Etta Britt, questo Etta Does Delbert, è proprio un tuffo nella musica del grande McClinton. Ed è soprattutto un fior di album, veramente bello: una voce pimpante e roca il giusto, una band coi fiocchi, oltre al marito, che produce e suona la chitarra, l’eccellente Kevin McKendree alle tastiere, Steve McKeys al basso, Lynn Williams alla batteria, tutti, passati e presenti, membri della band di Delbert, con l’aggiunta, per dirla alla Cohen, delle deliziose sorelle McCrary, “ginnaste” della musica nera, e della sassofonista Dana Robbins in Jealous Kind..

Il risultato è un disco che suona come una iniezione di musica di gran qualità, con l’energia del rock, i ritmi del soul e del R&B, più vicino alle radici di Memphis (rispetto a Nashville, dove risiede) o al limite del Texas, dove ha svolto gran parte della sua carriera il Delbert McClinton, che, da solo o in compagnia, è l’autore di quasi tutti i dodici brani che compongono questo CD, The Jealous Kind, bellissima, non è sua, ma è come se lo fosse, una signature song https://www.youtube.com/watch?v=ZQXs11Dveys . Pezzi come l’iniziale Somebody To Love You, dove la voce di Etta (omaggio indiretto anche alla grande James?) ha una raucedine e una grinta che la avvicina a gente come Maggie Bell dei non dimenticati Stone The Crows (una sorta di Rod Stewart in gonnella), ma anche al groove di Delaney & Bonnie, o per restare in tempi più vicini a noi, della Tedeschi Trucks Band, in un vorticare di chitarre pungenti, tastiere, densi strati di voci di supporto, una ritmica “cattiva” il giusto, più rock che soul, o entrambi https://www.youtube.com/watch?v=KwVBlIE4WKA .

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Old Weakness (Comin’ On Strong) ha una andatura stonesiana, ma di quelli del periodo “americano”, con pianino d’ordinanza e riff chitarristici all’impronta, anche slide, al limite può ricordare pure i Little Feat o la migliore Bonnie Raitt, con la cui voce ha molti punti di contatto, o anche il citato Rod Stewart nella veste di soul rocker https://www.youtube.com/watch?v=xtHMEFguCzA . Non manca il rock’n’roll misto a blues della poderosa Boy You Better Move On, un duetto con Delbert McClinton, con le McCrary Sisters sempre fantastiche con le loro armonie. Startin’ A Rumour annovera tra i suoi autori anche Guy Clark, ed è una deep soul ballad ad alta gradazione emozionale, sentire che voci, la chitarra, l’organo Hammond, ma dove è stata tutti questi anni la signora! Lie No Better è un funky rock di quelli sanguigni https://www.youtube.com/watch?v=PH1F9GoWD_g , e Every Time I Roll The Dice, con la slide di Britt in bella evidenza, potrebbe ricordare addirittura alcuni brani del miglior Bob Seger https://www.youtube.com/watch?v=hwZQ86YnRIE . Ancora deep soul misto a cori gospel per la fantastica You Were Never Mine https://www.youtube.com/watch?v=iZyfkOuzwOI , mentre in Best Of me qualche elemento country-blues emerge, ma vi sfido a trovare un brano scarso, fino alla conclusiva When I Was With You, l’unico firmato dalla nostra, un blues dal feeling jazzy, assai raffinato. Al solito, se amate le belle voci femminili, qui ne trovate una di grande qualità.

Bruno Conti

Una “Amica” Di Delbert McClinton. Etta Britt – Etta Does Delbertultima modifica: 2015-01-09T18:26:20+01:00da bruno_conti
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