“L’Ultimo “Storyteller Sulla Piazza? Tom Pacheco – Boomtown

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Tom Pacheco – Boomtown – Grammofon Records

A distanza di tre anni dall’ultimo lavoro Luminol The Houston Sessions http://discoclub.myblog.it/2011/12/22/un-altro-outsider-di-lusso-tom-pacheco-luminol-the-houston-s/ , torno a parlarvi di un grande “narratore” di storie americane; Tom Pacheco. Ora Tom vive in Irlanda, ma per registrare questo disco è traslocato a Oslo (che sembra diventata la “Nashville del Nord”), città che negli ultimi anni ha visto passare nei suoi studi di registrazione artisti del calibro di Eric Andersen, Chip Taylor, e giovani promettenti come Kreg Viesselman e altri, e nei Nyando Studios di Oslo,  Pacheco, con l’aiuto di un piccolo gruppo di  musicisti di area locale come il produttore Kai Lolands alle chitarre e tastiere, Jack Lowland alla batteria, Tim Neo al basso e Olav Torgeir al dobro e pedal steel, ci regala  un lavoro dal sapore fortemente autobiografico.

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Questo scorcio di storia americana (passato e presente) inizia con il racconto di MacDougal Street Summer 1966 (quando il Greenwich Village era un raduno di squattrinati poeti e musicisti), salvo poi passare a Julian, dedicata a Julian Assange (l’attivista australiano fondatore del famoso sito Wikileakshttps://www.youtube.com/watch?v=JhAVN4YH9Dg caratterizzata da una minacciosa slide, per proseguire con il groove più mosso di Reality’s Virtually Fine, la ballata agrodolce One More Time, fino ai ritmi folk di The Lost Diary Of D.B. Cooper e le meditazioni generazionali di The Woodstock Generation Passing On https://www.youtube.com/watch?v=Tv7kdpXYWtM . I  “racconti” proseguono ancora con l’intro di un piano nella brillante title track Boomtown https://www.youtube.com/watch?v=isRp6pMcLLc , con la delicata Homeland, la ritmate e accattivanti I’m Still Here e You Tube,  andando a chiudere queste storie di marca prettamente americana con la convincente The Healing,  il folk-country agreste What Would Woody Think, e una meravigliosa struggente ballata come Only One More Night Till Touchdown https://www.youtube.com/watch?v=hy75rlj9tWU .

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Tom Pacheco classe ’46, nativo del Massachusetts con questo Boomtown è giunto al 20° album (escluse le collaborazioni con Steinar Albrigtsen e le raccolte), disco dove ancora una volta ci dona 13 canzoni con testi profondi che si interrogano sui grandi temi ideali della storia americana, con melodie che lasciano il segno e ti scavano un solco tra orecchio e cervello, mentre basta un arpeggio di chitarra ben suonato, alcune sapienti spruzzate di violino, e soprattutto una voce distintiva e possibilmente accarezzata dal corso della vita.

Ne è passata di acqua sotto i ponti dai gloriosi tempi del Greenwich Village, e anche se adesso Tom Pacheco scrive le sue canzoni dietro una scrivania, non ha perso un briciolo della determinazione di raccontare le sue “storie americane”, come in questo Boomtown (e lo si nota anche dalla splendida cover del CD), un lavoro suggestivo da conservare gelosamente per queste lunghe serate invernali:  la buona musica rappresenta sempre un’ancora di salvezza.

NDT: Come di consueto i dischi di questo signore sono di difficile reperibilità, e ultimamente non solo i suoi, purtroppo, ma credetemi vale la pena fare un piccolo sforzo (cercando magari sul sito della Grammofon http://grammofon.no/utgivelser/album/Tom+Pacheco/Boomtown/175 , anche se scritto in norvegese), per procurarseli. Buona ricerca!

Tino Montanari

“L’Ultimo “Storyteller Sulla Piazza? Tom Pacheco – Boomtownultima modifica: 2015-02-05T18:06:56+01:00da bruno_conti
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