Greg Trooper Rivisita La Sua “Anima” Intimistica In Concerto! Live At The Rock Room

greg trooper live at the rock room

Greg Trooper – Live At The Rock Room – 52 Shakes Records

A mia memoria Greg Trooper brutti dischi non ne ha mai fatti,  alcuni ottimi come Everywhere https://www.youtube.com/watch?v=0kc-tttiwck , Noises In The Hallway e Popular Demons del periodo iniziale, e Upside-Down Town del periodo più recente, intervallati da saltuarie performance “live” come Between A House And A Hard Place del 2002 e The BackShop Live del 2006, prima di approdare a questo terzo lavoro dal vivo Live At The Rock Room, dove il cantautore del New Jersey (viene da Neptune City, a due passi da Asbury Park)  sprigiona ancora una volta tutto il suo talento di “storyteller”. Affiancato solamente da Jack Saunders voce e contrabbasso e da Chip Dolan voce, tastiere e fisarmonica, il buon Greg ha registrato questo lavoro in un piccolo locale di Austin, il Rock Room (una sorta di omologo del Bar Trapani dell’amico Paolo Pieretto a Pavia), in una atmosfera intima e con gli arrangiamenti semi-acustici suggeriti dalla strumentazione.

Il repertorio della serata attinge principalmente dagli album più recenti: quindi Upside-Down Town (10) e Incident On Willow Street (13) http://discoclub.myblog.it/2013/10/24/dal-new-jersey-via-italia-on-the-road-again-greg-trooper-inc/ , ma l’apertura del concerto pesca da Make It Through This World (05) con le iniziali This I’d Do e Don’t Let It Go To Waste, dove si evidenzia subito il caloroso apporto del pubblico presente, che viene trascinato nella successiva Good Luck Heart dal ritmo accelerato con la fisarmonica e armonica in evidenza, prima di passare all’unico brano inedito del concerto, una ballata crepuscolare come Broken Man, seguita dalla bellissima They Call Me Hank (cercatela in Upside-Down Town), qui riproposta con un sottofondo di fisarmonica che riesce a commuovere. Il set successivo è dedicato a Incident On Willow Street a partire dal bel lavoro di tastiere di Everything’s A Miracle https://www.youtube.com/watch?v=Z1rBqsEsZWs  , la danzereccia Mary Of The Scots In Queens https://www.youtube.com/watch?v=7faaed_EekI , ballate avvolgenti e sentimentali come The Land Of No Forgivenees e Amelia, e il folk di One Honest Man, cantato con la sua tipica voce vissuta. Il concerto si avvia (purtroppo) alla parte finale con il country arioso di Might Be A Train, andando poi giustamente a recuperare una dolcissima e poco conosciuta Inisheer (da Floating), omaggiare una città che gli è rimasta nel cuore con All The Way To Amsterdam, andando a chiudere con le note melodiche di We’ve Still Got Time, che risuonano a lungo dopo che il brano svanisce.

Per chi scrive, Greg Trooper (ormai sulle scene dal 1986) è uno dei più grandi “songwriters” americani degli ultimi 20 anni, durante i quali ha registrato 13 album (con questo) che contengono canzoni di rara bellezza e spessore, un artista di talento che non cessa mai di stupire, venerato da tanti colleghi (ad esempio Steve Earle è un fan), con sue canzoni che sono state registrate da numerosi artisti tra cui proprio da Steve Earle, ma anche Vince Gill, Billy Bragg, Robert Earl Keen, Tom Russell, e la sempre meravigliosa Maura O’Connell. Ammettiamolo, forse ci sono in giro fin troppi cantautori, ma pochi interpreti qualificati, e per quel che mi riguarda Greg Trooper merita di essere considerato molto di più di un “artista di culto”, perché nella musica dovrebbero contare, ma non è sempre detto, la professionalità e la qualità delle canzoni. Ciò detto Live At The Rock Room resta un disco “altamente” consigliabile a chi apprezza il genere!

Tino Montanari

Greg Trooper Rivisita La Sua “Anima” Intimistica In Concerto! Live At The Rock Roomultima modifica: 2015-07-15T10:38:13+02:00da bruno_conti
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