Ripassi Per Le Vacanze 5: Succedeva Circa Un Anno Fa! Lucky Peterson – Live In Marciac July 28th 2014

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Lucky Peterson – Live In Marciac July 28th 2014 – Jazz Village/Harmonia Mundi CD+DVD

Lucky Peterson è un buon musicista, altrettanto a suo agio all’organo come alla chitarra, che peraltro predilige; ha una produzione copiosa, spesso di album dal vivo, magari nel formato CD+DVD, come questo Live In Marciac, registrato lo scorso anno, e pure il multiplo Live At 55 Arts Club Berlin del 2012 lo era http://discoclub.myblog.it/2012/12/23/bravo-fortunato-e-tiene-famiglia-ma-the-lucky-peterson-band/ . In mezzo un album di studio come The Son Of A Bluesman, pubblicato sempre dalla stessa Jazz Village, un CD dedicato alla figura del padre James https://www.youtube.com/watch?v=Rc4Qg5XiuVA , anche lui Bluesman, negli anni ’60 proprietario di un locale a Buffalo, dove Willie Dixon, che vi passava spesso, prese sotto la sua ala protettrice il bambino “Judge Kenneth”, che forse sarebbe diventato “Lucky” Peterson anche per questo. Come molti bambini prodigio (con le eccezioni di Stevie Wonder, Steve Winwood e Michael Jackson, che però sappiamo la fine che hanno fatto a livello qualitativo) Peterson è rimasto sempre nel “gruppone” dei musicisti di culto, forse anche per la sua indecisione nello scegliere decisamente uno stile tra il soul e il blues (con abbondanti dosi di funky, rock e jazz), che però potrebbe essere pure uno dei suoi pregi. Anche il nuovo capitolo, molto buono, registrato a Marciac, (nel continente europeo dove è decisamente più popolare che in patria) conferma i pregi e, in questo caso, i (pochi) difetti del musicista nero: fluidità e facilità di tocco sia alle tastiere che alla chitarra, con la “strana” presenza nella formazione di un secondo tastierista, Marvin Hollie, e del fido Shawn Kellerman alla seconda chitarra, particolare inconsueto per uno così bravo ad entrambi gli strumenti, e pure vocalist dalla voce ora potente, ora felpata.

Per l’occasione non c’è la moglie Tamara (mi dispiace dire, meglio), ma nell’ultimo brano, come ospite, appare Joe Satriani (!?). Se devo essere sincero ho una decisa preferenza per il Peterson blues-rocker, ma anche quello che si dedica con fervore al funky e al soul non è male: e quindi il concerto parte con Boogie Thang, un vecchio brano di Matt “Guitar” Murphy (quello dei Blues Brothers, avete presente, il “marito” di Aretha Franklin nel film), dal poderoso drive chitarristico, dove Peterson, ottimamente coadiuvato dalla sua band, mette subito in chiaro di essere un chitarrista di quelli tosti e un cantante istrionico di grande potenza, in grado di infiammare subito il pubblico, con quasi undici minuti tra rock e blues che di solito si conservano per la fine del concerto. Ma evidentemente il nostro Lucky vuole il pubblico bello caldo e le sue scorribande alla solista sono difficili da ignorare (e anche Kellerman ci mette del suo): sto recensendo il concerto dal CD e quindi non ho avuto modo di vedere “ufficialmente” se non alcuni spezzoni del video (ma in rete ce n’è uno completo, come vedete sotto), in ogni caso l’energia si percepisce comunque, quando il gruppo prende il groove di Funky Broadway del “vecchio” Wicked” Wilson Pickett, il soul e il R&B vengono sparati a mille e poi reiterati in una eccellente (e nuovamente assai lunga) I Can See Clearly Now, il brano di Johnny Nash,  coinvolgente come pochi in una versione presa a tutta velocità, in un tripudio di chitarre, organo e la voce poderosa di Peterson.

Nuovamente soul, di quello nato nel profondo Sud per la It Ain’t Safe di George Jackson, con Marvin Hollie che giustifica la sua presenza alle tastiere con un ottimo lavoro e Lucky che incanta il pubblico con la sua notevole presenza scenica; anche quando i tempi rallentano per una eccellente versione di Trouble, il brano di Ray LaMontagne (canzone molto amata da Peterson che la aveva inserito anche nel precedente live) e che nelle mani, e nella voce, del nostro, diventa una deep soul ballad degna di quelle di Otis Redding. I brani originali, e forse questo è il piccolo difetto non citato prima, faticano a reggere con le ottime cover, ma Look Out Of Love, è un ottimo blues-rock, tirato e ad alta densità chitarristica, come pure Make My Move On You, dove Peterson inchioda un assolo spettacolare che poi sfocia in un breve ma sentito Tribute To Stevie Ray Vaughan; Nana Jarnell è uno slow blues strumentale hendrixiano notevole e I’m Still Here è puro Chicago Blues prima alla Buddy Guy e poi con continue variazioni tematiche, dove Peterson e Kellerman si sfidano alle soliste, prima di passare a una veloce capatina nel classico Goin’ Down Slow con Lucky all’organo, prima di una ulteriore furiosa ricaduta nel funky-soul-rock di Judy’s Got Your Girl and Gone, sempre con continui cambi di tempo che poi confluiscono in Boogie Woogie Blues Party, come da titolo una festa di ritmi scatenati. Se ne vanno, ma ritornano subito, con Joe Satriani, per un tuffo nei riff incontenibili di Johnny B. Goode, presi a velocità supersonica, esagerati, ma per una volta come è giusto che sia, persino Satriani sembra godere come un riccio, come pure tutto il pubblico!

La confezione doppia è disponibile dal 1° giugno.

Bruno Conti   

Ripassi Per Le Vacanze 5: Succedeva Circa Un Anno Fa! Lucky Peterson – Live In Marciac July 28th 2014ultima modifica: 2015-08-19T18:43:48+02:00da bruno_conti
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