Quattro Decadi Del Miglior Blues Contemporaneo Dal Vivo. Robert Cray Band – 4 Nights Of 40 Years Live

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Robert Cray Band – 4 Nights Of 40 Years Live – 2CD+DVD/2CD+Blu-Ray/” LP – Provogue/Mascot

In effetti, a ben vedere, gli anniversari discografici sono sempre abbastanza vaghi, prendiamo il caso di questo peraltro bellissimo piccolo box dedicato a Robert Cray: da dove si parte a contare? Dalle prime apparizioni di Cray con band regionali assolutamente sconosciute ai più (lui nel video racconta che tutto iniziò nel gennaio 1974), però il primo album Who’s Been Talkin’? risale al 1980 e i primi riconoscimenti arrivano con Bad Influence del 1983! Certo, nelle varie brevi interviste che corredano la versione in DVD, Bonnie Raitt, Jimmie Vaughan, Eric Clapton magnificano il giovane Cray come una speranza del blues già dagli anni ’70, ma ho seri dubbi che lo conoscessero. Comunque sofismi e lamentele del vostro recensore a parte, questo 4 Nights Of 40 Years Live è una eccellente dimostrazione del perché il nostro sia sempre stato giustamente considerato uno dei “futuri del blues”, sin dalle sue prime apparizioni negli anni ’80. Keith Richards lo ha voluto nella house band per il film Hail! Hail!Rock’n’Roll su Chuck Berry, Clapton lo considera un suo pari e lo ho invitato spesso nei suoi Crossroads Guitar Festival, John Lee Hooker, Muddy Waters e B.B. King erano suoi amici ed estimatori, Buddy Guy ne esalta senza riserve le doti di chitarrista e cantante nel suo intervento nel video, dove appaiono anche alcune testimonianze sonore dal vivo del giovane Robert, con baffi e afro, nelle sue prime apparizioni al SFO Blues Festival di San Francisco del 1982, alle prese con versioni già da manuale del perfetto bluesman di T-Bone Shuffle e Too Many Cooks, con la sua Fender Stratocaster dal suono inconfondibile in bella evidenza, e una formazione con fiati, che ritorna poi per il concerto recente registrato a Los Angeles, prodotto da Steve Jordan, presente in un paio di filmati delle prove che aprono il DVD e nel concerto, con i musicisti che in giro in automobile raccontano episodi della carriera di Cray, integrati da vecchi interventi dello stesso Robert e poi da spezzoni tratti da un concerto per la televisione olandese nello spettacolo “Showdown” del 1987.

Se volete la sequenza esatta, l’ideale è ascoltare il doppio CD, ma il DVD ha comunque una immagine nitida, un suono perfetto e segue le evoluzioni di Cray e soci con dovizia di telecamere. Per l’occasione sul palco ci sono Richard Cousins, il suo bassista sin dai tempi dell’infanzia (va bene, facciamo dal ’79), il “nuovo” tastierista Dover Weinberg che era nella band nei primordi, dal 1974 al 1979 e il batterista Les Falconer che si alterna con Jordan sullo sgabello. Detto tutto questo ci possiamo tranquillante sparare una novantina di minuti di blues and soul dal vivo come solo Robert Cray sa fare: è pur vero che nella sua discografia in studio ci sono stati alti e bassi, comunque da quando è arrivato alla Provogue solo album eccellenti, ma in concerto il nostro amico è sempre stato una forza della natura e questo ennesimo disco Live è uno dei suoi migliori in assoluto. Shiver e Love Gone To Waste, presi dalle prove, danno subito una idea di quello che ci aspetta, poi seguono delle versioni da antologia di I’ll Always Remember You e di una intensa e sofferta Your Good Thing Is About To End, con la stupenda voce soul di Cray e la chitarra Fender dal suono cristallino e ricco di feeling, tecnica e forza, come il suo maestro e mentore Albert Collins gli ha insegnato,  ci deliziano come nel blues contemporaneo è difficile riscontrare. Le locations si susseguono, quattro diverse come ricorda il titolo, al Belly Up di Aspen arriva Kim Wilson dei Fabulous Thunderbirds per una versione fantastica della loro Wrap It Up, senza dimenticare che i musicisti impiegati ai fiati sono Trevor Lawrence, Steve Madaio e Tom Scott, non certo i primi che passano per strada https://www.youtube.com/watch?v=uuAf7lJFAD0 .

Tra gli ospiti, all’armonica appare anche il leggendario Lee Oskar dei War. Per inciso, come ricorda lo stesso Robert nelle interviste del video, ormai il nostro amico non è più un giovanissimo (62 anni compiuti all’inizio di agosto) e quindi oggi i giovani e le famiglie mostrano verso di lui la stessa deferenza che aveva il giovane Cray verso Buddy Guy & Junior Wells, Collins e gli altri grandi del Blues. Tornando al concerto Won’t Be Coming Home è una delle sue consuete blues ballads, ricche di soul e del suono limpido della sua chitarra, Smoking Gun, uno dei classici, viene dal concerto olandese, anche se il suono eighties fa un po’ a pugni con il lavoro ottimo della chitarra. Sittin’ On Top Of The World è quella con Lee Oskar all’armonica, una versione rispettosa ma ricca di fuoco https://www.youtube.com/watch?v=sORnx51VECA , mentre Two Steps From The World, molto bella, viene da Twenty, a conferma che il concerto va a pescare in tutta la produzione, nuova e vecchia, e non manca, con l’introduzione di Clapton che ricorda di averla incisa per August, Bad Influence, un brano che come puntualizza lo stesso Eric ha qualche parentela con il repertorio dei Dire Straits dell’epoca, gran bella canzone.

Altro classico di Cray, These Things, versione tirata e ad altissima densità chitarristica, prima di entrare nella fase finale con un trittico fantastico, Right Next Door (Because Of Me) viene da Strong Persuader, il suo album più celebre ed è una classica canzone tra soul e blues, tipicamente alla Robert Cray, chiamiamolo contemporary blues, con la solista che si lancia in saliscendi vorticosi di inarrivabile tecnica chitarristica, anche The Forecast (Calls For Pain) come These Things, viene da Midnight Stroll, e con i fiati sincopati ci rimanda a quel Memphis Soul & blues tanto amato dal nostro (Otis Redding un altro mito che Cray ricorda a tratti nel timbro vocale), infine, a chiudere, Time Makes Two, altra ballata che unisce i due amori di Robert Cray, la soul music e il blues, esecuzione fantastica, come peraltro in tutto il concerto https://www.youtube.com/watch?v=uuAf7lJFAD0 . Si dice spesso, ma per questa volta (non la sola) si può dire: imperdibile!

Bruno Conti

Quattro Decadi Del Miglior Blues Contemporaneo Dal Vivo. Robert Cray Band – 4 Nights Of 40 Years Liveultima modifica: 2015-09-02T00:04:49+02:00da bruno_conti
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