Dagli Archivi Inesauribili Di Johnny Winter, Una Serata Con Dr. John. Live In Sweden 1987

Johnny Winter Dr. John Live in Sweden

Johnny Winter with Dr. John – Live In Sweden 1987 – MVD Entertainment Audio

Non è per le Bootleg Series, che pure dopo la scomparsa di Johnny Winter continuano imperterrite ad uscire, e sono giunte al capitolo 12, sempre prive di qualsivoglia informazione, e neppure proviene dalla benemerita serie di concerti del Rockpalast, il cui archivio nel caso dell’albino texano era già stato intaccato più di una volta. Ma con i Live tedeschi condivide la provenienza televisiva: e nonostante l’ennesima etichetta che pubblica questo Live In Sweden 1987, tale MVD Audio, come dice il titolo dell’album, si sa dove è stato registrato, e almeno l’anno in cui è stato inciso (anche se in rete si ricava che siamo in gennaio, ai Sonet Studios di Stoccolma, davanti ad un non numeroso, ma entusiasta, pubblico ad inviti). Non solo, il CD (o il DVD, perché esiste anche in quella versione, con un pezzo in più, registrato nel 1972 e di qualità pessima) ci informa anche sul nome dei musicisti; oltre al solito John Paris, al basso ed armonica e Tom Compton alla batteria, abbiamo il co-protagonista della serata, Dr. John, piano e voce, che porta una ventata di New Orleans sound al classico rock-blues del grande chitarrista americano. E il tutto, e non guasta, con una qualità sonora eccellente (quella video un po’ meno, diciamo televisiva, ma comunque decisamente buona), oltre al fatto che il repertorio è abbastanza inconsueto rispetto ad altri concerti dal vivo usciti nelle serie citate e nella sterminata quantità di album Live ufficiali pubblicati durante, e dopo, la lunghissima carriera di Winter.

https://www.youtube.com/watch?v=Jsg2P3kLUpc

A volere essere proprio pignoli (ma è giusto informare) il materiale era già uscito in un DVD del 2010 intitolato Live Through The 80’s, dove erano riportati tutti questi brani e altri pezzi registrati appunto negli anni ’80. Appurato tutto ciò, comunque il concerto è notevole, Winter è ancora in gran forma, suona sempre la chitarra come posseduto dal Dio del Blues ( e del rock), canta benissimo e nei sette brani (tutti piuttosto lunghi, un paio oltre i 10 minuti) che compongono il dischetto ci dimostra ancora una volta perché nel genere è stato uno dei più grandi di sempre: dall’iniziale Sound The Bell, che era sul disco della Alligator del 1985 Serious Business, un poderoso rock-blues dove il sinuoso basso di Paris e l’agile drumming di Compton sostengono abilmente il solismo vorticoso di un Johnny Winter in grande spolvero, si capisce subito che siamo capitati in una serata di grazia, il nostro non sembra in preda ai fiumi dell’alcol e o di altre sostanze, come è capitato in precedenti occasioni, e lascia fluire le note dalla sua chitarra con una classe ed una scioltezza sempre invidiabili. A seguire una lunghissima Don’t Take Advantage Of Me, tratta da Guitar Slinger, un pezzo dalle sonorità quasi hendrixiane o alla Cream, citazioni di Sunshine Of Your Love incluse, con Winter che estrae dalla solista un fiume inarrestabile di note. A conferma che il concerto era incentrato sul materiale dell’epoca, anche il terzo brano, Mojo Boogie, un pezzo di JB Lenoir, viene da Third Degree, il CD Alligator del 1986 che vedeva presente proprio Dr. John come ospite.

Mac Rebennack che peraltro fino a questo punto non si è visto né sentito, ma in Mojo Boogie Johnny estrae il suo bottleneck per una dimostrazione della sua quasi indiscussa supremazia nell’arte della slide guitar, e anche Paris alla armonica dà una mano allo spirito blues del pezzo. Finalmente per You Lie Too Much, che è proprio un brano a firma Rebennack, Winter introduce sul palco “Dr. John The Night Tripper” e l’alchimia tra i due funziona subito alla grande, con il piano assoluto protagonista della canzone e anche la voce dell’artista di New Orleans non è ancora quella di oggi, rotta da mille battaglie, ma appare viva e pimpante (la traccia uscirà poi sul disco di Winter Let Me In del 1991). Notevole anche Sugar Sweet un vecchio brano di Muddy Waters, cantato a due voci, e con le mani di Dr. John che volano sulla tastiera. Di nuovo il Dottore grande protagonista in una strepitosa Love Life And Money, sempre da Third Degree, ma tutti e due si scambiano energia in questo gagliardo slow blues, prima di lanciarsi in una vorticosa Jumpin’ Jack Flash, il pezzo degli Stones, oltre dieci minuti di puro e libidinoso rock’n’roll a denominazione di origine controllata, che conclude alla grande questa ottima serata. Gran bel concerto.

Bruno Conti

Dagli Archivi Inesauribili Di Johnny Winter, Una Serata Con Dr. John. Live In Sweden 1987ultima modifica: 2016-06-04T10:54:45+02:00da bruno_conti
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