Maren Morris – Hero. Molto Brava Nonostante I Suoni Moderni

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Maren Morris – Hero – Columbia Nashville/Sony CD

Maren Morris è una giovane texana di soli 26 anni, ma con già tre album ed un EP alle spalle e un passato di bambina prodigio. Ha infatti esordito nel 2005 (quindi all’età di 15 anni) con Walk On, cui hanno fatto seguito Maren nel 2007 e Live Wire nel 2011, tre dischi, oggi abbastanza difficili da trovare, che hanno dato modo alla Morris di farsi notare e di strappare un contratto con una major, e che major. Infatti Hero, album nuovo di zecca di Maren, esce per la prestigiosa Columbia, e si può tranquillamente considerare il suo esordio vero e proprio; e la famosa label le ha messo a disposizione gli studi di Nashville, uno stuolo impressionante di sessionmen (molti turnisti di studio, ma anche nomi come John Osborne dei Brothers Osborne, l’ex batterista dei Wallflowers Fred Eltringham e le McCrary Sisters ai cori) e due giovani ma capaci produttori, Brad Hill e Mike Busbee. Devo dire che inizialmente ero un po’ prevenuto, in quanto spesso compiere il grande passo ed andare ad incidere a Nashville compromette la qualità della musica proposta, ed i dubbi si sono ingigantiti quando ho visto che tra i vari strumentisti, molti si occupavano di sintetizzatori e programming, due parole che hanno poco a che fare con la buona musica (e molto ha contribuito la mia recente scottatura con il pessimo Ripcord di Keith Urban): al primo ascolto di Hero però (e aggiungerei per fortuna) le mie incertezze sono sparite, in quanto mi sono trovato di fronte ad una musicista che sa il fatto suo, in possesso di una voce grintosa e rock nonostante l’aspetto fisico esile, che sa dosare i suoni ed usarli in maniera moderna ma nello stesso tempo intelligente, dando vita ad undici canzoni di sano country-rock con qualche saltuario sconfinamento nel pop, il tutto però all’insegna della musica di qualità che ha le caratteristiche sia di poter piacere agli intenditori che di entrare in classifica.

E, dulcis in fundo, Maren scrive tutte le canzoni, dando dimostrazione di una maturità superiore a quella che di solito si ha alla sua età. Sugar apre bene il CD, un brano dalla strumentazione “ricca” ma con tutto al posto giusto (se anche c’è un synth non si sente), Maren canta con grinta ed il refrain è decisamente orecchiabile ed adatto anche alle radio di settore. Rich è più roccata, ma sempre gradevole e con i suoni moderni usati con intelligenza, un brano fluido e disteso e con un altro ritornello ben costruito, un riuscito compromesso tra arte e commercio; My Church è il piccolo capolavoro del disco, un irresistibile country-gospel moderno, con una melodia splendida, una bella slide sullo sfondo ed un mood trascinante: è il primo singolo, ed è una scelta perfetta, dopo solo un paio di ascolti non ve la leverete più dalla testa.

I Could Use A Love Song è una limpida ballata, diretta ed arrangiata con gusto e bravura, sono stupito dalla disinvoltura della ragazza; 80’s Mercedes, dalla ritmica pulsante, è ancora avvolta da un big sound e ha un gusto più pop, ma non sfigura affatto e anzi si pone tra le più immediate, mentre Drunk Girls Don’t Cry (bel titolo) mi piace meno, anche se non ha niente che non vada, la considero solo meno riuscita nello script. Per contro How It’s Done, che ha un attacco decisamente moderno, ha un motivo avvolgente e si lascia ascoltare con piacere, ed ancora meglio è la saltellante. Just Another Thing, più pop che country, ma suonata ed arrangiata con molta misura, e Maren si dimostra ancora una volta brava a scrivere refrain semplici ma immediati. La chitarristica I Wish I Was cambia registro, e dona al disco un sapore country-got-soul, risultando una delle più riuscite, con la Morris che vocalmente regge bene anche in un contesto diverso; il CD si chiude con Second Wind, una ballata liquida e piena d’atmosfera, e con la solida Once, ancora dal leggero retrogusto soul che si sposa benissimo con la strumentazione attuale ma che rimanda ad un suono d’altri tempi.

Hero è la chiara dimostrazione che, quando si ha talento, misura e gusto, si possono anche usare sonorità moderne e fare ugualmente un bel disco.

Marco Verdi

Maren Morris – Hero. Molto Brava Nonostante I Suoni Moderniultima modifica: 2016-07-16T00:05:05+02:00da bruno_conti
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