Per Gli Amanti Delle “Jam Band”, E Non Solo! The Why Store – Live At The Slippery Noodle

why store live at the slippery noodle

The Why Store – Live At The Slippery Noodle – Slippery Noodle Sound

Ogni tanto mi capita (colpevolmente) di perdere traccia di gruppi o artisti che nel tempo seguivo con grande interesse, in questo caso dei Why Store (lo ammetto sono recidivo, andate a leggere la recensione del loro precedente album Wim uscito nel 2011 http://discoclub.myblog.it/2011/12/05/un-disco-a-rate-ma-interessante-the-why-store-vim/ ): la band dell’Indiana in pista dal lontano ’93, dopo vari trascorsi, è giunta al settimo album, questo ultimo Live At The Slippery Noodle (il secondo dal vivo, dopo l’eccellente Live At Midnight (99). Si sa che di solito una delle caratteristiche di quasi tutte le band di questo filone è la grande differenza tra i dischi in studio e quelli dal vivo, ma i Why Store nei loro concerti sono portatori di esibizioni caratterizzate da una valanga di suoni, che alla fine li portano a sfornare “performances” a tratti irresistibili. Il quartetto che sale sul palco la sera del 3 Ottobre dello scorso anno, allo Slippery Noodle, mitico locale di Indianapolis ( possiamo dire, in Italia, l’equivalente dello storico Spazio Musica di Pavia?), è composto dal carismatico leader Chris Shaffer alle chitarre e voce solista, con Dan Hunt al basso, John Gray alla batteria e voce, e Troy Seele anche lui alle chitarre, a formare l’ultima “line-up” del gruppo, di nuovo in pista per regalarci quasi settanta minuti di musica di matrice “Americana”(e con ben sei canzoni inedite), in un concerto che festeggiava meritoriamente il ventennale di carriera della band.

Dopo una breve intro di presentazione si inizia subito con un brano inedito DJam, guidato dalla voce baritonale di Chris, una roots.ballad tipica del suono dei Why Store, a cui fa seguito la nota e tosta Fade Away, una cavalcata elettrica con le chitarre che si rincorrono in stile quasi à la Grateful Dead, per poi ritornare alle dolci atmosfere di una Wrongin’ Me, una bella ballata elettro-acustica. Con Get Your Nothing si cambia di nuovo registro con un brano potente con un bel lavoro alla slide, mentre Never Wanted (recuperata da Welcome The Why Store), viene riproposta in puro stile rock “hendrixiano”, per poi tornare ad una oasi rilassata con la godibile e fischiettante Show Me The Love, e ad un loro cavallo di battaglia, Broken Glass, come sempre elettrica, sofferta e tesa.

Una breve e giustificata pausa e la seconda metà del concerto riparte con un altro brano inedito, Halo, un brano country-rock molto godibile, a cui segue Happy Place (con l’intermezzo chitarristico del patriottico inno americano The Star Spangled Banner), un’altra cavalcata elettrica dilatata come Mamas And Papas (non si riferisce certo al famoso gruppo californiano), bissato da un altro brano tirato allo spasimo per Shaffer e soci, con la “psichedelica I Got It . La parte finale del concerto vede la band alle prese prima con Roll Like Thunder, suonata con gli Allman Brothers nel cuore, e poi riproporre alcuni cavalli di battaglia degli esordi, a partire da una Everybody cantata a più voci e con lechitarre in gran spolvero, la cadenzata e piacevole Blanket Inside (da Welcome The Why Store), e infine andare a chiudere un concerto splendido con l’immancabile Surround Me, dove come al solito l’ugola di Chris Shaffer da il meglio di sé.

Unica nota stonata per chi scrive, e non si capisce come mai (era successo anche nel precedente live), il fatto che sia rimasta fuori dalla scaletta una ballata epica come Here I Go (se volete cercatela su Two Beasts il disco del ’98) Comunque i Why Store, anche vent’anni dopo, si confermano una band eclettica che, oggi come allora, ha un suono potente e vigoroso, dove la voce di Shaffer è ancora il perno centrale di ogni canzone, con brani che variano dal rock alla ballata, dalla vena blues a quella country, brani che si ascoltano tutti d’un fiato in questo live: un disco tonificante, una boccata d’aria fresca, da gustare fino in fondo come del buon whiskey di malto. Per il sottoscritto chapeau e applausi! Il solito problema è la scarsa reperibilità di questo CD.

Tino Montanari

Per Gli Amanti Delle “Jam Band”, E Non Solo! The Why Store – Live At The Slippery Noodleultima modifica: 2017-03-08T00:22:50+01:00da bruno_conti
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