Saluti Da Nashville: Il Meglio Nel Genere “Americana”. Drew Holcomb & The Neighbors – Souvenir

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Drew Holcomb & The Neighbors – Souvenir – Magnolia Music

A due anni di distanza dall’ottimo Medicine, e a pochi mesi dal bellissimo Live At The Ryman dello scorso anno (purtroppo edito solo in vinile), torniamo piacevolmente ad occuparci di Drew Holcomb e dei suoi Neighbors, giunti con questo nuovo lavoro Souvenir a quello che dovrebbe essere il loro decimo album, in un arco di tempo che inizia con l’esordio acerbo di Washed In Blue (05), sino ad arrivare ai giorni nostri, e a consacrarsi, per chi scrive senza ombra di dubbio, la migliore band attuale nel genere “americana”. Come nel disco precedente la produzione è affidata a Joe Pisapia (kd Lang, William Tyler) e Ian Fitchuk, con una formazione allargata a sei elementi: che vede oltre al barbuto Drew Holcomb alla voce, chitarra e armonica, la moglie Ellie al pianoforte e voce (è uscito proprio in questi giorni il suo ultimo disco solista Red Sea Road di cui leggerete tra breve), Rich Brinsfield al basso, Nathan Dugger alle chitarre, Grant Pittman alle tastiere e Jonathan Womble alla batteria; il tutto è stato registrato nella sua città d’adozione (Nashville appunto), per una quarantina di minuti di classico rock americano, con influenze roots, alt-country e folk.

La pista iniziale The Morning Song,  per chi ha buone orecchie, ha tutta la magia di un Ryan Adams al suo meglio, a cui fanno seguito una solare California che alza il ritmo con chitarre elettriche e un tocco di armonica, per poi passare ad una epica ballata folk come Fight For Love (con il particolare che è stata registrata il giorno dopo le elezioni americane), e a una intima Rowdy Heart, Broken Wing, dove spicca un “fingerpicking” acustico che accompagna la voce tremante di Drew. Si cambia con una godibile New Year, di nuovo elettrica e dal ritmo sincopato https://www.youtube.com/watch?v=X8PLk67Rg9k , mentre pochi accordi di pianoforte aprono la melodia di una contemplativa Sometimes. C’è spazio anche per le atmosfere leggermente “caraibiche” di una allegra e originale Mama’s Sunshine,  per la piacevolissima Daddy’s Rain, e, cantata in coppia con la moglie Ellie (che si accompagna al pianoforte), una bellissima Black And Blue, una ballata dolce dalla vena “roots”. Ci si avvia (purtroppo) alla fine con un’armonica che introduce il folk-rock di Postcard Memories, un lento senza tempo come Yellow Rose Of Santa Fe (con largo uso della pedal-steel), e andare infine a chiudere con il fiore all’occhiello dell’album, una sublime Wild World guidata dalla chitarra e dal cantato di Drew, con in sottofondo le dolci note del pianoforte della signora Holcomb.

Un mese dopo aver finito di registrare Souvenir, mentre stava mixando l’album Drew Holcomb si è ritrovato nel letto di un ospedale dove gli fu diagnosticato un raro caso di “meningite virale”, trovando nella sua camera e nel suo letto un provvisorio rifugio dalla malattia, e delegando ai suoi bandmates il completamento dello stesso. Nel frattempo, dopo avere positivamente risolto il tutto, Drew Holcomb e i suoi Neighbors stanno per intraprendere un nuovo tour degli States, che potrebbe portarli ai vertici non solo del genere “americana”, ma anche delle classifiche generali, con una serie di canzoni destinate a durare nel tempo e suonate alla grandissima, per una band che come detto spazia con disinvoltura dal rock al folk, dal country classico al alt-country, ma non disdegna sfumature con toni diversi e innovativi, perfetta colonna sonora dei nostri viaggi individuali. Per Drew Holcomb mi auguro che il viaggio sia ancora in corso, è forse è anche arrivato il momento del giusto riconoscimento commerciale. Altamente consigliato!

Tino Montanari

Saluti Da Nashville: Il Meglio Nel Genere “Americana”. Drew Holcomb & The Neighbors – Souvenirultima modifica: 2017-03-30T15:18:57+02:00da bruno_conti
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