Ecco Un Altro Gruppo Con Il Braccino Corto! Eagles – Hotel California 40th Anniversary

eagles hotel california expanded fronteagles hotel california expanded eagles hotel california expanded box

The Eagles – Hotel California 40th Anniversary – Elektra/Warner CD – 2CD – Box Set 2CD/BluRay

(NDM: mi spiace cominciare al solito con una precisazione, ma il disco in questione uscì nel Dicembre del 1976, e quindi questa deluxe edition doveva essere pubblicata lo scorso anno, in quanto se la matematica non è un’opinione gli anni sono 41. Poi siamo d’accordo che il suo enorme successo ha avuto il suo picco nel 1977, ma nessuno si è mai sognato, per esempio, di affermare che The Wall dei Pink Floyd fosse un album del 1980).

Se c’è un gruppo che negli anni ha sempre concesso pochissimo ai suoi fans in materia di inediti e concerti d’archivio, questi sono certamente gli Eagles, e la cosa è ancora più strana in quanto stiamo parlando di una delle band più popolari al mondo. Oggi l’occasione per riparare in parte a questa mancanza è affidata a questa ristampa celebrativa del loro disco più famoso, e per molti il loro capolavoro (per me è Desperado, ma di un nonnulla), cioè Hotel California, uno degli album più venduti di tutti i tempi. L’operazione comprende l’inutile riedizione singola (buona al limite per i neofiti), un doppio CD ed un cofanetto deluxe, ma anche questa volta il gruppo californiano d’adozione (o chi decide per loro) si è contraddistinto per il braccino corto, in quanto la versione doppia propone sul secondo CD un concerto inedito a Los Angeles dell’Ottobre del 1976, ma soltanto dieci canzoni per la miseria di 48 minuti! Cosa ancora più grave, il cofanetto, oltre ad essere ridicolmente caro (circa 90 euro), non aggiunge un solo minuto di musica inedita, essendo il terzo dischetto una versione in BluRay audio dell’album principale: quindi quasi 70 euro in più per un doppione sonoro ed un (bel) libro con foto e note (note completamente assenti dalla versione doppia, solo qualche foto ed i crediti, neppure i testi delle canzoni).

E per le Aquile questo è un vecchio vizio, siccome già in passato si erano contraddistinti per la loro parsimonia: nel cofanetto retrospettivo del 2000 Selected Works, oltre alla miseria di tre inediti che non erano neppure canzoni, c’era il Millenuim Concert, e anche lì solo 12 canzoni, mentre come aggiunta alla versione deluxe dello splendido DVD History Of The Eagles c’era un live del 1977, ma anche stavolta solo una manciata di brani. Esaminiamo quindi il contenuto di questa ristampa, e stavolta mi limito alla versione doppia, dato che basta e avanza. Nel 1976 gli Eagles erano ad un punto di svolta: dopo l’ottimo successo di One Of These Nights avevano perso un pezzo per strada, in quanto Bernie Leadon non era soddisfatto della direzione musicale più commerciale presa dal gruppo; Don Henley e Glenn Frey, da sempre i due leader della band, ingaggiarono quindi Joe Walsh, ex chitarrista della James Gang, che garantiva un approccio più rock ed era considerato il giusto partner per l’altro axeman Don Felder. Don e Glenn avevano in mente quindi di alzare ulteriormente l’asticella, e pensarono ad una sorta di concept album sui problemi causati da fama e successo, dalla perdita dell’innocenza e dalla discesa agli inferi a seguito di un tenore di vita “nella corsia di sorpasso”: Hotel California, l’album che ne risultò (con una iconica copertina che raffigurava il barocco Beverly Hills Hotel di Los Angeles in maniera un po’ inquietante) fu un grande disco, e lo è ancora quattro decenni dopo. Gran parte della sua fortuna la deve indubbiamente alla fantastica title track, una di quelle canzoni che definiscono una carriera intera, un irripetibile equilibrio tra una melodia di prim’ordine, un ritornello strepitoso, un testo degno di una trama da film horror ed un assolo di chitarra finale, suonato all’unisono da Walsh e Felder, che è stato giudicato tra i più belli di sempre.

Ma l’album contiene altre grandi canzoni, ed è in un certo senso il disco di Henley, che canta da solista ben cinque degli otto pezzi totali (uno è una ripresa strumentale di Wasted Time): oltre alla title track Don è protagonista infatti della roboante Life In The Fast Lane, caratterizzata da un gran lavoro di Walsh, della già citata Wasted Time, romantica ma non melensa, la roccata e trascinante Victim Of Love e soprattutto la magnifica The Last Resort, una lunga e sontuosa ballata con una melodia ed un crescendo strepitosi, uno dei pezzi più belli delle Aquile in assoluto. Frey canta da solista in un solo brano, il pop-rock di gran classe New Kid In Town (il brano più di successo dopo Hotel California), Randy Meisner fornisce il suo ultimo contributo (lascerà la baracca l’anno dopo, sostituito da Timothy B. Schmit) con la gradevole Try And Love Again, unico rimando sonoro ai primi Eagles, mentre Walsh a mio parere “cicca” un po’ il suo esordio con la lenta e noiosa Pretty Maids All In A Row: Joe non è mai stato un grande songwriter, e men che meno nelle ballate. E veniamo al secondo CD, che come da copione è davvero bello, in quanto i nostri sono sempre stati una live band coi fiocchi…peccato che finisca quando ci si comincia a prendere gusto! Da Hotel California, che al momento del concerto doveva ancora uscire, ci sono la title track, già imperdibile, ed una New Kid In Town più rock che in studio; l’inizio della serata è riservato alla sempre bellissima e coinvolgente Take It Easy, anch’essa decisamente più chitarristica, subito seguita dall’altrettanto splendida Take It To The Limit, la signature song di Meisner. Ci sono anche due “deep cuts”, ovvero due pezzi poco noti (entrambi tratti da On The Border), James Dean e Good Day In Hell, uno spedito country-rock chitarristico la prima ed un ruspante brano che sa di southern la seconda (ottima la slide). L’intrigante Witchy Woman è sempre una gran bella rock song, mentre Funk # 49 dimostra i limiti di Joe come autore. Finale con la funkeggiante One Of These Nights, la già citata Hotel California ed il travolgente rock’n’roll di Already Gone.

E poi, come già detto, il CD finisce, lasciandoci l’amaro in bocca per l’ennesima occasione perduta.

Marco Verdi

Ecco Un Altro Gruppo Con Il Braccino Corto! Eagles – Hotel California 40th Anniversaryultima modifica: 2017-12-13T15:13:19+01:00da bruno_conti
Reposta per primo quest’articolo