Nuovi E Splendidi Album Al Femminile: Parte 2. Sarah Siskind – Modern Appalachia

sarah siskind modern appalachia

Sarah Siskind – Modern Appalachia – Red Request/Concord CD

Sarah Siskind è una brava cantautrice e folksinger del North Carolina con una mezza dozzina di album pubblicati a partire dal 2002, e che negli anni ha ricevuto diversi apprezzamenti da colleghi anche illustri che hanno inciso le sue canzoni (Alison Krauss, Randy Travis, Wynonna Judd) o che, come nel caso dei Bon Iver, l’hanno voluta come supporting act nei loro concerti esibendosi anche in duetto con lei. Negli ultimi anni si erano perse un po’ le tracce della Siskind (nata Sarah Wingate), dato che il suo ultimo album In The Mountains risaliva al 2015: è quindi con piacere che ho accolto questo suo nuovo lavoro, intitolato Modern Appalachia, e già dal primo ascolto posso affermare di trovarmi davanti al suo lavoro più completo, maturo e riuscito. La scintilla che ha dato vita a questo album è scaturita quando quattro anni fa Sarah ha visto esibirsi in un locale dove facevano musica dal vivo un terzetto di jazz-rock-fusion formato da Mike Seal alla chitarra, Daniel Kimbro al basso e Jeff Sipe alla batteria, rimanendone talmente colpita da reclutarli per il suo prossimo album; a questo punto mancavano le canzoni, e Sarah si è presa tutto il tempo per scriverle, andando in studio coi tre musicisti solo quando si sentiva pronta, con l’aiuto del co-produttore e tecnico del suono Jason Lehning e registrando praticamente in presa diretta, con pochissime sovraincisioni.

Il risultato è un bellissimo album di folk cantautorale moderno con elementi jazz e rock legati al trio che accompagna la Siskind, la quale ha peraltro portato in dote una serie di canzoni di qualità superiore, eseguendole con grande classe ed una straordinaria intesa con la band: talvolta il suono ricorda le escursioni in territorio folk di Bill Frisell (che infatti appare in due brani in qualità di ospite), altre volte il modo di suonare di Seal può essere paragonato a quello di Neil Young, ma in definitiva il merito della riuscita del lavoro è tutto di Sarah che ha avuto il fiuto di scovare il gruppo giusto per le sue canzoni (ed il titolo del CD, Modern Appalachia, rende perfettamente l’idea). Il brano più lungo del disco, oltre sette minuti, è anche quello posto in apertura: Me And Now è un pezzo decisamente affascinante dall’atmosfera rarefatta, con la chitarra elettrica sullo sfondo e la sezione ritmica che accompagna con misura, e la voce di Sarah che si dipana sinuosa sciorinando un motivo che rivela l’influenza di Joni Mitchell, mentre la produzione ha similitudini con lo stile di Daniel Lanois. La title track è il primo dei due brani con Frisell, ed è molto più folk del precedente e per certi versi anche meglio: il ritmo è vivace ma soffuso, le chitarre ricamano che è un piacere e Sarah tira fuori un motivo diretto ed intenso (con Frisell che viene addirittura citato nel testo); Carolina vede il ritmo alzarsi ancora per un folk-rock dall’approccio nuovamente mitchelliano ed un coinvolgente background sonoro, con l’aggiunta di Justin Vernon (deus ex machina dei Bon Iver) che rilascia un ispirato assolo chitarristico e partecipa anche alle armonie vocali.

The One è una raffinata ballata dall’assunto molto piacevole ed eseguita in maniera rilassata ed elegante come al solito: devo dire che la Siskind ha davvero scelto bene i musicisti, che sembrano nati per accompagnare al meglio le sue canzoni. La lenta In The Mountains è il rifacimento della title track del suo penultimo lavoro ed è splendida, un sontuoso pezzo dallo script country-folk ma con la strumentazione elettrica, la solita notevole prestazione chitarristica ed un ritornello di sublime fattura. A Little Bit Troubled è finora il pezzo più rock e grintoso, ma Sarah si muove bene anche in questi territori grazie ad un senso della melodia non comune (e la band…che ve lo dico a fare?), Maybe There’s Love Between Us è più attendista ma è dotata di un lento e costante crescendo, Danny è puro folk-rock elettrificato, una canzone deliziosa e suonata al solito in modo perfetto (sentite la chitarra). Punk Rock Girl è cadenzata e diretta anche se molto più gentile di quello che potrebbe far pensare il titolo (ed il refrain è super), la delicata e rarefatta Porchlight vede ancora Frisell tessere squisiti fraseggi con la sua inimitabile chitarra, mentre Rest In The River, scandita da un drumming marziale, è decisamente folk nella struttura, come se uscisse da un album recente degli Steeleye Span; il CD si chiude con la struggente ballata I Won’t Stop, in cui Sarah è affiancata dalla cantautrice canadese Rose Cousins.

Sapevo che Sarah Siskind era brava, ma un disco bello come Modern Appalachia proprio non me lo aspettavo.

Marco Verdi

Nuovi E Splendidi Album Al Femminile: Parte 2. Sarah Siskind – Modern Appalachiaultima modifica: 2020-07-12T00:14:12+02:00da bruno_conti
Reposta per primo quest’articolo