Un Tipo Tosto Che Non Molla Mai. Graham Parker & The Figgs – Live At Ftc

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Graham Parker & The Figgs – Live at The FTC – Primary Wave Records/Image Ent. DVD+CD

Non avevo ancora dedicato un bel Post a questo signore: qualche segnalazione recente per il sestuplo Box Of Bootlegs con materiale d’archivio e per Carp Fishing, una veloce intramuscolare lo scorso anno per segnalare l’ottimo Imaginary Television and that’s it!

Rimediamo subito parlando di questo eccellente Live At The FTC, registrato proprio in occasione del tour di Imaginary Road in quel di Fairfield, Connecticut al FTC, non proprio il Madison Square Garden, il Roxy o il Fillmore (ma nella sua carriera sono sicuro che Graham Parker li ha frequentati tutti) ma chi se ne frega. Il concerto è quanto di meglio ci si possa aspettare, ottime riprese, suono brillante e, soprattutto una performance assolutamente pari alla sua fama.

Per chi vede prima il DVD (che pur essendo NTSC è assolutamente compatibile con i lettori europei) consiglio prudenza perchè anche se le foto non mentono il buon Parker a chi lo rivede dopo un po’ potrebbe fare l’effetto che ha fatto a me: “Ma questo è mio nonno!” C’è il famoso sketch non ricordo di quale comico “Ma è diventato vecchio, ma vecchio” ma non fatevi ingannare è solo un fatto di fisionomia, la grinta e la voce sono quelle di sempre, anzi migliorate come il vino buono. In fondo il nostro amico ha appena compiuto 60 anni (e li dimostra, e ridagli, scusa Graham!) ma nonostante la lunga carriera non ha mai ricevuto i riconoscimenti che il suo talento avrebbe meritato: negli anni ’70 quando erano nel pieno del loro fulgore, Graham Parker & The Rumour non avevano niente da invidiare alla E Street Band di Springsteen o agli Heartbreakers di Tom Petty o a Bob Seger con la sua Silver Bullet Band, da queste parte dell’Oceano erano i loro omologhi e forse, ma in seguito, solo gli Attractions di Costello si avvicinarono per la qualita dei loro dischi e spettacoli.

Strano destino per un personaggio ( e questo lo racconta in una interessante intervista, meglio un monologo, che trovate negli extra del DVD) che fino al 1972/73 non aveva mai fatto musica seriamente e poi, improvvisamente, dopo una lunga serie di mestieri, l’ultimo come incaricato in una pompa di benzina si ritrova con un contratto discografico senza avere mai fatto la gavetta nei pubs inglesi (lui ricorda due concerti) e quindi la leggenda del cosiddetto padrino del Pub Rock prodromo del Punk che verrà va a farsi friggere, come tutte le leggende metropolitane (e anch’io credevo fosse così). Parker ricorda che in effetti i suoi brani di 3 minuti, secchi e nervosi, influenzati dal R&R, dal soul, ma anche da Dylan e Van Morrison e una certa “incazzatura” della sua musica non avevano particolari ragioni, la sua vita non era fantastica ma neppure così disastrosa, normale.

Normale non è un aggettivo che si può usare per la sua musica: grandi canzoni intrise dalle radici del rock (merito dei Rumour ex Brinsley Schwarz, antesignani della roots music e di quello che oggi si definisce Americana), del soul, con abbondanti spuzzate di reggae e ska, molto amati da Parker come i Beatles e gli Stones che più di Elvis lo hanno incoraggiato a intraprendere una carriera nella musica. Poi la sua carriera ha avuto alcuni “scazzi” con la discografia delle majors che lentamente lo hanno spinto ai margini, leggendaria è Mercury poisoning (altro che punk) dedicata alla sua casa discografica e in questo CD/DVD la trovate. Mi scuso con chi già lo conosce (e bene) ma una piccola storia mi sembrava doverosa!

Già da un po’ di anni Graham Parker ha ritrovato la sua vena migliore dopo un periodo di alti e bassi: i Figgs, il suo nuovo gruppo sono (quasi) all’altezza dei leggendari Rumour (almeno in questo live), pur essendo dei, come definirli, semiprofessionisti o meglio come dice lo stesso Parker nella presentazione della Band, musicisti professionisti la sera e di giorno con un altro mestiere per sopravvivere. Ma sentendoli suonare nella fantastica Beancounter dove il gruppo rolla a mille ed è quello della presentazione dei “Glamour musicians by night”, non si direbbe. Mike Gent alla chitarra inanella una lunga serie di assoli brevi e concisi ma ricchi di inventiva, tecnica e feeling, come raramente è dato ascoltare, Scott Janowitz alle tastiere con una preferenza per l’organo che carica il sound di sonorità sixties, il basso rotondo e trascinante di Pete Donnelly e la batteria essenziale ma inesauribile di Pete Hayes.

E soprattutto le canzoni di Parker che non hanno perso un briciolo del loro fascino, melodiche e facilmente memorizzabili ma allo stesso tempo raffinate e di grande spessore, nuove o vecchie non importa, pescando sia dal repertorio classico e inesauribile dei vecchi dischi così come dalle produzioni più recenti i brani si mischiano senza soluzione di continuita mantenendo sempre uno standard qualitativo elevatissimo: e così scorrono brani bellissimi come Local Girls, White Honey, Soul Shoes, la citata Mercury Poisoning, la delicata Blue Highways ma anche brani recenti come Chloroform, Turn It Into Hate, la divertente It’s My Party (But I Won’t Cry) e ancora England’s latest clown, non ce n’è una brutta ma nemmeno mediocre, una meglio dell’altra, 19 brani sul CD e 21 sul DVD, un’oretta e mezza di musica che vi lascia alla fine con quell’espressione ebete e soddisfatta che si ha dopo un concerto particolarmente riuscito.

Un “grande”!

Bruno Conti

Un Tipo Tosto Che Non Molla Mai. Graham Parker & The Figgs – Live At Ftcultima modifica: 2011-02-04T19:26:00+01:00da bruno_conti
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