Da New Orleans Tommy Malone – Natural Born Days

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Tommy Malone – Natural Born Days – M.C. Records/Ird

Questo Natural Born Days, tanto per mettere subito le cose in chiaro, è uno dei migliori dischi dell’anno in quel genere che potremmo definire “Country Got Soul”?, “Soul Got Blues”,?, fate voi, qualsiasi buona musica che sia “Got qualcosa”!. Sia rock, blues, country, R&B, funky, ballate, musica di New Orleans, prendetela e miscelatela ed otterete questo ibrido, questo Gumbo sonoro, che può provenire solo dalla Crescent City. Se i fratelli principali della città della Louisiana sono indubbiamente i Neville Brothers, anche la famiglia Malone ha dato un importante contributo alla reputazione di New Orleans. La storia dei fratelli Malone prende il suo abbrivio ad inizio anni ’70 con una band chiamata Dustwoofie, di cui ammetto di non avere mai ascoltato nulla, poi la carriera di Tommy Malone prosegue con agli altrettanti “oscuri” Cartoons, una band di R&B dove militava anche l’ottima vocalist Becky Kury (mi fido di quello che dicono le note del CD) e si incrocia anche con quella dei Continental Drifters, che da lì a poco (metà anni ’80) si sarebbero trasformati nei grandi Subdudes, che a fine decade avrebbero pubblicato il loro omonimo e ottimo disco d’esordio, proseguendo poi per altre due decadi (in due fasi, anni ’90 e reunion anni 2000) a deliziare gli amanti della buona musica, con una consistente serie di dischi, culminata con la pubblicazione di Flower Petals nel 2009 e la partecipazione alla colonna sonora di Treme e spero proseguirà anche dopo la pubblicazione del secondo disco da solista di Malone.

Lungo il suo percorso musicale ha collaborato, come Malone Brothers (ma non hanno inciso nulla a parte un live della serie Live At Jazzfest), con il fratello Dave Malone, co-leader dei formidabili Radiators (From New Orleans), che nel corso degli anni hanno inciso una dozzina di album più una miriade di dischi dal vivo, culminati con l’uscita del fantastico triplo The last Watusi, che riporta la registrazione del loro ultimo concerto al Tipitinas di New Orleans, a chiudere 33 anni di onorata carriera. Fine della digressione. Torniamo a Tommy Malone, che sino ad ora aveva pubblicato un unico album solo in precedenza, dodici anni fa, l’ottimo Soul Heavy, che peraltro, vista la difficile reperibilità, per usare un eufemismo, della etichetta locale Louisiana Red Hot, pochi avevano visto e meno ancora sentito. Il nostro amico Tommy è un ottimo chitarrista ma soprattutto è dotato di una voce espressiva, ricca di soul, che mette in evidenza le sue capacità compositive e la varietà di stili impiegati in questo Natural Born Days. Disco che segna il suo ritorno alla città nativa, dopo cinque anni di “esilio” in quel di Nashville, Tennesse, a seguito dell’uragano Katrina. Per l’occasione Malone ha anche riallacciato i rapporti con Jim Scheurich, musicista che faceva parte, una quarantina di anni fa, di quei Dustwoofie citati ad inizio articolo. I due hanno composto insieme ben sei brani, tra cui la struggente, a livello di testo, Home, ma la musica del brano d’apertura è un southern rock con uso di slide, degno dei migliori Allman, con il pianino di Jon Cleary (magico alle tastiere in tutto il disco) in grande spolvero e la voce di supporto di Susan Cowsill, che può ricordare quella di Susan Tedeschi. 

Grande partenza, ma è tutto il disco che soddisfa, anche grazie alla produzione di John Porter, mitico bassista inglese dei primi Roxy Music, ma da moltissimi anni uno dei migliori produttori in quel di New Orleans, l’ideale per chi vuole fare dei dischi ricchi di blues, soul e musica nera in generale, ma contaminati dal miglior rock. E così possiamo ascoltare l’intenso blues acustico di Hope Diner o l’accorata e bellissima deep soul ballad God Knows (I Just Ain’t Talkin’), con le tastiere solo per l’occasione affidate a Nigel Hall, degna dei migliori Delbert McClinton o John Hiatt, una piccola meraviglia. O ancora il funky carnale e vagamente reggato di Wake Up Time, scritto propria con il pard di McClinton, Gary Nicholson, alla pari coi migliori Neville o con i Radiators del fratello Dave Malone, con una chitarrina choppata e insinuante che si fa strada tra organo e sezione ritmica, per poi rilasciare un solo à la Radiators, quindi dalle parti di Lowell George. Distance è un’altra ballata, come le migliori scritte nel corso degli anni con i Subdudes, sempre con la seconda voce della Cowsill in evidenza e un alto tasso di soul nei contenuti. Mississippi Bootlegger, dedicata al padre, è uno swamp rock assatanato, dalle parti delle paludi della Louisana, ma che ricorda anche i migliori Creedence.

Didn’t wanna hear it è un altro brano lento, molto “atmosferico” e lavorato nei suoni e ci permette di gustare ancora una volta la voce molto espressiva di Tommy Malone, cantante ricco di pathos e tecnica vocale sopraffina. Natural Born Days scritta con Johnny Allen e il fratello Dave, è un bel country-funk o se preferite country got soul, degno ancora, nei suoi retrogusti gospel, del miglior Fogerty, o degli ultimi Subdudes che in Flower Petals avevano virato verso un sound più country, ma anche il sound classico della Band non si può dimenticare, molto bello. Altrettanto belle le melodie solari della dolce No Reason, con Malone che sfodera le sue capacità melodiche più accattivanti per un’altra chicca sonora, che chissà perché mi ha ricordato il miglior Costello, forse per la costruzione sonora, semplice ma raffinata al tempo stesso. Non manca neppure il country puro Nashville della caramellosa (ma di quelle buone) Important To Me, con John Porter al mandolino e Malone ad una twangy guitar. Life Goes On con slide acustiche ed elettriche che si incrociano, sta a cavallo tra Subdudes, Radiators e Little Feat, che non è un brutto andare, Susan Cowsill sostiene, non Pereira, ma l’ottimo Malone e Jon Cleary titilla ancora una volta il suo pianino magico. “Magica” anche la ballata Word In The Street che conclude in gloria le operazioni di un dischetto sorprendente che mi sento di consigliare a chi ama la buona musica che viene dal profondo del cuore e dell’anima!

Bruno Conti

Da New Orleans Tommy Malone – Natural Born Daysultima modifica: 2013-07-01T13:35:00+02:00da bruno_conti
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