Un’Erede Per Carole King e Laura Nyro! Diane Birch – Bible Belt

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Diane Birch – Bible Belt – S-Curve Records 2009

Devo ammettere, mia colpa, che qualche mese fa, la pubblicazione di questo disco mi aveva interessato, poi, non so perchè, l’ho accantonato senza più pensarci, ma i dischi belli non spuntano come i funghi e quando ho visto e sentito movimento nelle radio italiane e nelle televisioni e nell’industria discografica americana mi è tornato in mente con prepotenza e sono andato a risentirlo e, ragazzi, è veramente un gran disco! Quei nomi Carole King e Laura Nyro non sono fatti con leggerezza, questa Diane Birch è proprio brava, si è citata anche Carly Simon ma, secondo me c’entra poco, mentre Aretha Franklin e il Girl Group Sound degli anni ’60 (quello di Phil Spector), ma anche Brill Building e Philly Sound confluiscono nel melting pot sonoro di questo Bible Belt.

Scoperta da quel vecchio marpione di Steve Greenberg, lo stesso che ha scoperto Hanson e Jonas Brothers ma anche Joss Stone, per fortuna, il suo disco d’esordio è stato pubblicato nel maggio dello scorso anno negli States senza grandi risultati poi le voci si spargono, l’onda monta e ogni tanto della buona musica invade l’etere.

File under celestial pop-soul-gospel: gran voce, arrangiamenti che sembrano uscire dai solchi di Tapestry di Carole King o dal disco della grandissima Laura Nyro con le Labelle Gonna Take a Miracle (sarà un caso che il singolo tratto dall’album, quello che più ricorda il sound di quel disco si intitola Nothing But A Miracle?), questo è il video, sentite un po’.


L’album è co-prodotto dalla grande soul singer Betty Wright, ricreando il team che aveva realizzato il primo disco di Joss Stone e tra i musicisti coinvolti ci sono Adam Blackstone dei Roots, Cindy Blackman la batterista nera di Lenny Kravitz, George Porter il prodigioso bassista dei Meters, alla chitarra c’è Lenny Kaye del Patti Smith Group e il suono ne risente in  modo super positivo: sentite l’arrangiamento fantastico di Rise Up, con voci soul-gospel ovunque che si intrecciano con i fiati dove risalta un basso tuba, sullo sfondo un organo hammond d’ordinanza e su tutto la voce imperiosa di Diane Birch che guida le danze con vellutata autorevolezza.
Per Photograph mi tocca scomodare la grande Aretha Franklin, quelle soul ballad che a cavallo degli anni ’60 e ’70 la regina del soul sfornava a getto continuo, un arrangiamento raffinatissimo e completo che ti avvolge nella sua finta semplicità ed esplode in un finale gospel di devastante potenza e coinvolgimento, un piccolo capolavoro di equilibri sonori, grandissima musica.
Ma vi sfido a trovare un brano scarso, tredici brani tredici per cinquantacinque minuti di musica da ascoltare tutta d’un fiato.

Se Jay-Z e Kanye West non arriveranno a rompere le balle prevedo una grande carriera, intanto Letterman l’ha chiamata nel suo show, se niente niente pubblicassero anche l’album in Italia non sarebbe una cattiva idea.
Bruno Conti
Un’Erede Per Carole King e Laura Nyro! Diane Birch – Bible Beltultima modifica: 2010-01-30T20:46:00+01:00da bruno_conti
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