Un Grande Disco “Hendrixiano”. Randy California – Kapt. Kopter and The (Fabulous) Twirly Birds

 

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Randy California – Kapt. Kopter and The (Fabulous) Twirly Birds – Esoteric Recordings

Questo disco credo sia stato l’album più Hendrixiano mai uscito senza il nome di Jimi Hendrix sulla copertina del disco stesso e anche il migliore, aggiungo (forse con l’eccezione dei primi dischi di Robin Trower).

Emuli hendrixiani negli anni a seguire ce ne sono stati a bizzeffe ma nessuno ha raggiunto l’intensità e la “precisione” di questo disco, forse perché Randy California aveva condiviso una parte del tragitto della carriera di Hendrix quando negli Stati Uniti si esibiva ancora come Jimmy James  and the Blue Flames prima di venire “scoperto” da Chas Chandler. California (così soprannominato da Hendrix per non confonderlo con un Randy Texas che già suonava nel gruppo) sostiene addirittura di essere stato lui a proporsi e di avere mostrato alcune tecniche bottleneck ad un interessato Jimi e non viceversa. Ma non lo sapremo mai: il fatto sicuro è che quando Hendrix si trasferì in Inghilterra per iniziare la sua carriera leggendaria Randy non lo poté seguire in quanto allora era solo un 15enne prodigio (prodigio ma troppo giovane per espatriare secondo le leggi americane) e quindi gli Experience in versione quartetto sono rimasti una chimera.

Ma il giovane Wolfe sotto l’egida del “patrigno”  Ed Cassidy (che aveva sposato la mamma di Randy ma soprattutto ero un notevolissimo batterista di stampo jazz) fonda gli Spirit, che secondo molti sono stati il più grande gruppo progressive (e psichedelico, acid-rock perfino) di quegli anni e forse di sempre, i più bravi, i più eclettici, con quella capacità di fondere l’improvvisazione del jazz con il vigore del rock. Ma saltiamo la storia degli Spirit pari pari e arriviamo all’inizio del 1972, il suo ex gruppo, senza California, ha pubblicato Feedback, che era non un grande disco per usare un eufemismo, e il nostro amico entra in studio per registrare quello che sarà il suo primo album da solista (e unico perché poi si riapproprierà del marchio Spirit). Lo spirito di Hendrix aleggia sulle operazioni anche per il bassista, tale Clit McTorius (spiritosi!) altri non era che Noel Redding che si era portato al seguito il batterista Henry Manchovitz al secolo Leslie Sampson.

Il trio registra tre brani, l’iniziale, poderosa e portentosa, hendrixiana fino al midollo ma nel miglior senso del termine, Downer, una esplosione di chitarre impazzite, voce filtrata e ritmiche spezzate che ancora oggi suona “moderna” come quasi tutta l’opera del mancino di Seattle. La somiglianza con i brani di Hendrix è impressionante, potreste presentarlo in un blind test a qualche vostro amico e spacciarlo per un inedito senza problemi di sorta, e pure di quelli belli watch?v=b0TcAs65YbYLe chitarre impazzano da un canale all’altro dello stereo, Randy California filtra la sua voce sotto tre tonnellate di eco (negli Spirit il cantante principale era Jay Ferguson) e inizia la seconda fase della sua carriera, quella della divulgazione del Credo hendrixiano che avrà il suo compimento negli Spirit riuniti che spesso riprenderanno brani di Jimi Hendrix o di Dylan, ma con spirito hendrixiano, negli anni a venire, con risultati spesso eclatanti (qualcuno ha detto Spirit of ’76?).

Devil, il secondo brano del disco, con le sue atmosfere pigre e sognanti, già indica la strada futura e qui agisce la seconda formazione che si alterna negli otto brani originali del vinile dell’epoca: Cass Strange che è lo pseudonimo scelto da Ed Cassidy e i bassisti Tim McGovern e Larry “Fuzzy” Knight, inutile dire che la qualità della musica è sempre sopraffina. I don’t Want Nobody è la prima cover, un brano di James Brown, che viene sottoposto alla cura California e pur mantenendo dei tratti “neri” nei coretti di mamma e sorella Wolfe e nel basso superfunky, a tutti gli effetti è un’altra “meraviglia” rock con vorticose chitarre ovunque. Day Tripper è la prima delle due cover dei Beatles, con il celeberrimo riff sparato a volumi incredibili mentre anche Mother and Child Reunion di Paul Simon subisce lo stesso trattamento heavy-psichedelico a metà strada tra vecchi e nuovi Spirit risultando comunque sempre godibilissima e feroce al tempo stesso. La formazione con Redding torna per le sperimentazioni ancora in salsa simil-funky futurista di Thing Yet To Come e per la seconda cover dei Beatles, quella Rain che alla sua prima apparizione (e ancora oggi) fu uno dei primi brani psichedelici e acidi della storia del rock, inutile dire che questa versione accentua gli aspetti più sperimentali del brano, li dilata, ma secondo me non li supera, pur restando una ottima versione, la conclusiva Rainbow è un altro breve sketch tipicamente californiano (nel senso di Randy) mentre le tre bonus di questa riedizione della Esoteric (che è uguale a quella fatta dalla Sony) sono i due lati del 45 giri promozionale dell’epoca: una divertente e trascinante Walkin’ The Dog e l’ennesima omaggio all’arte di Hendrix con la deliziosa Live For The Day che illustra il suo lato più black. Conclude le operazioni lo strumentale inedito Rebel registrato nel corso delle stesse sessions.

Randy California muore per annegamento nel tentativo riuscito di salvare l’allora dodicenne figlioletto Quinn, al largo delle Hawaii il 2 gennaio 1997.

Bruno Conti

Un Grande Disco “Hendrixiano”. Randy California – Kapt. Kopter and The (Fabulous) Twirly Birdsultima modifica: 2011-01-17T20:14:00+01:00da bruno_conti
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