Un Chitarrista “Esagerato”! Stoney Curtis Band – Live

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Stoney Curtis Band – Live – Blues Bureau Int./Shrapnel CD+DVD (Limited Edition)

Nella recensione del precedente CD, Cosmic Conn3ction, della Stoney Curtis Band non ero stato molto tenero, al di là del tributo alla sua consistente perizia tecnica, con la grana eccessivamente grossa di molti episodi che non mi avevano particolarmente convinto (uno-strano-caso-di-omonimia-stoney-curtis-band-cosmic-conn3c.html), ma nella dimensione dal vivo di questo nuovo CD+DVD la componente Blues (molto rock) è più presente, accanto alle solite derive psichedeliche, hendrixiane, alla passione per Stevie Ray Vaughan e per certo Hard-rock nella formula del power trio che è una costante di molti artisti della Shrapnel di Mike Varney e in particolare della etichetta Blues Bureau, dove tra i colleghi di Curtis troviamo gente come Chris Duarte, gli Indigenous, il trio Hidalgo, Nanji e Dickinson, la Blindside Blues Band e tra le vecchie glorie, Leslie West e Rick Derringer, tutta gente che ha sempre saputo coniugare hard rock e blues, ma potrei citare anche gente come Frank Marino o Ted Nugent che negli anni ’70 era molto considerata.

Last Train To Chicago, il primo brano, che appariva nel disco d’esordio della band di Stoney Curtis, ha quel drive ritmico molto tirato e un solismo esagerato, quasi frenetico, dove potrebbe servire una nota, il nostro amico ce ne infila una cinquantina, il pedale del wah-wah è in azione spesso e volentieri, ma la musica è viva e vibrante, già sentita mille volte ma eseguita con passione. Anche Evil Woman in origine appariva sul primo album del gruppo, quell’Acid Blues Experience registrato negli studi di Alan Mirikitani, conosciuto anche come B.B. Chung King e factotum dei Buddaheads, altra band che si cimenta spesso in questo hard blues dalle tinte forti e il cui leader è un altro chitarrista dalla tecnica sopraffina. Stoney Curtis per certi versi si può accostare pure a Bugs Henderson, un altro personaggio che nella dimensione Live (ma pure in studio) ti sommerge sotto una montagna di assoli, uno in fila all’altro senza pause e requie per l’ascoltatore, che se però è un appassionato del genere può solo apprezzare, come nella violentissima American Lady. When The Sweet Turns To Sour è uno slow blues torrenziale, tra i migliori brani di Cosmic Connection, molto ispirato dallo stile di SRV e per conseguenza di Hendrix, la chitarra viaggia ma si gusta anche la costruzione del brano, con i continui picchi qualitativi sottolineati dalla ottima sezione ritmica, Aaron Haggerty alla batteria e Steve Evans al basso. Perché mi dicono qualcosa? Ohibò, ma sono gli stessi dell’ultimo disco di Eric Gales, evidentemente, per risparmiare, in queste registrazioni live destinate a essere pubblicate come combo CD+DVD usano sempre loro. Il risultato è che il suono di molti dei musicisti della scuderia Blues Bureau inevitabilmente finisce per assomigliarsi, ma il genere quello è, più che la varietà contano la bravura e l’energia.

Behind The Sun è il brano che più si avvicina al Jimi Hendrix psichedelico e spaziale, una cavalcata di quasi dieci minuti, ricca di effetti e dalle atmosfere sognanti, mentre That’s Right, dai ritmi veloci e picchiati, è più immediata nelle sue tematiche boogie rock. Un altro slow blues notevole come Blues Without You ci permette di apprezzare ancora una volta la propensione per i lunghi assoli tipica della musica di Stoney Curtis. Rivisitazione delle dodici battute classiche che prosegue in Eli’s Blues, altro esempio del suo stile potente e privo magari di finezza ma non di tecnica, che non sono la stessa cosa. The Letter, forse per smentirmi, è un brano quasi dolce, con una bella costruzione melodica, cantato molto bene e senza smentire le sue propensioni per un rock-blues più tirato mostra una sfaccettatura inconsueta del personaggio. Che poi nella conclusiva Soul Flower innesta ancora il pedale wah-wah a manetta e si sfoga senza pietà. Di Curtis continuo a preferire Tony, ma devo ammettere che questo disco dal vivo, per chi ama il suo Blues molto, ma molto, Rock e pure hard, un suo perché ce l’ha. Basta saperlo!

Bruno Conti       

Un Chitarrista “Esagerato”! Stoney Curtis Band – Liveultima modifica: 2012-10-15T11:01:00+02:00da bruno_conti
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