George, Se Puoi, Perdonalo Da Lassù! Randy Bachman – By George-By Bachman: Songs Of George Harrison

randy bachman by george by bachman

Randy Bachman – By George-By Bachman: Songs Of George Harrison – 12 Hit Wonder/Universal CD

George Harrison, il “Beatle Tranquillo” come lo chiamavano gli addetti ai lavori ed i fans, ha avuto molti più riconoscimenti ed apprezzamenti dopo la morte avvenuta nel 2001 che in vita: il fatto di essere oscurato dalle carismatiche ma ingombranti presenze di John Lennon e Paul McCartney ha spesso fatto passare sotto silenzio che, tra i Beatles, il musicista tecnicamente più preparato fosse proprio lui, chitarrista dallo stile raffinato e sopraffino, ed anche notevole songwriter, pur se poco prolifico (ed io l’avevo eletto da sempre a mio Beatle preferito, già in tempi non sospetti). Tra gli estimatori di George figura anche Randy Bachman, singer, songwriter e chitarrista canadese oggi quasi dimenticato, ma che negli anni sessanta e settanta ebbe il suo periodo di successo prima con i Guess Who e poi con i Bachman Turner Overdrive, titolari di un godibile rock basato su riff di chitarra diretti e melodie orecchiabili, con canzoni come These Eyes, American Woman, Taking Care Of Business e You Ain’t Seen Nothin’ Yet. Bachman negli ultimi anni è stato poco attivo (il suo ultimo lavoro è del 2015, Heavy Blues, un disco appena discreto nonostante i grandi ospiti coinvolti) http://discoclub.myblog.it/2015/05/02/vecchie-glorie-canadesi-amici-randy-bachman-heavy-blues/ .

Quindi ho salutato con piacere questa sua nuova fatica, By George By Bachman, dedicata appunto alle canzoni di Harrison, con la particolarità di prendere in esame quasi esclusivamente i pezzi scritti per i Beatles e con appena due canzoni tratte dal suo periodo solista. Randy non è mai stato un fuoriclasse, ma uno che nel periodo di massima popolarità ha cavalcato abbastanza bene l’onda di quello che oggi viene chiamato “classic rock”, ma ero comunque convinto che, alle prese con un songbook di tutto rispetto come quello del musicista di Liverpool, potesse creare un disco piacevole e riuscito. Ebbene, niente di più sbagliato: Randy ha avuto la malaugurata idea, per non dire la supponenza, di cambiare radicalmente quasi tutti gli arrangiamenti dei pezzi scelti, con risultati il più delle volte da mani nei capelli: non sto qui a dire che io amo le cover-fotocopia degli originali, ma se vuoi stravolgere completamente una canzone o sei Jimi Hendrix, o comunque hai classe e personalità adatte per farlo, oppure lascia perdere. Le parti di chitarra andrebbero anche bene, ma è il resto che non funziona: arrangiamenti a parte, Bachman non è mai stato un cantante espressivo, il suo timbro è sempre stato piuttosto qualunque e poco personale, e qui infatti si fa aiutare parecchio dagli altri membri della band (Brent Knudsen, chitarra, Mick Dalla, basso e tastiere, Marc LaFrance, batteria), creando però un fastidioso effetto karaoke collettivo: neppure Harrison era un vocalist potentissimo, ma aveva un suo stile ed un suo particolare carisma.

L’iniziale Between Two Mountains non è di George, ma un brano nuovo di Randy eseguito però nello stile dell’ex Beatle: avvio con sitar e tabla indiani, poi entra una strumentazione rock guidata da una bella slide, per una discreta canzone dal ritmo sostenuto e con un buon ritornello doppiato dal riff chitarristico (ed il testo non manca di parlare di amore universale e spirituale tra un “Hallelujah” ed un “Hare Krishna”). If I Needed Someone è quasi irriconoscibile, dato che Bachman le riserva uno strano arrangiamento tra pop e funky, non molto riuscito a mio parere, anzi quasi irritante. You Like Me Too Much, uno dei brani meno noti dei Beatles (era su Help!), diventa una pop song solare dal ritmo quasi da bossa nova, abbastanza gradevole e ben suonata, anche se il cantato della band all’unisono viene un po’ a noia; While My Guitar Gently Weeps è materia pericolosa, probabilmente il miglior brano rock mai scritto da George, che nella versione originale dei Beatles aveva il marchio indelebile di Eric Clapton: Randy accelera notevolmente il ritmo e ne aumenta ancora la potenza chitarristica, facendosi aiutare da Walter Trout, ma l’esito è piuttosto sconfortante, come rovinare un pezzo leggendario premendo solo sull’acceleratore ma senza un minimo di finezza (anche se le chitarre fanno indubbiamente il loro porco lavoro). Handle With Care è il brano che diede il via alla meravigliosa avventura dei Traveling Wilburys, altra grande canzone che qui non sarebbe neanche male, in quanto il nostro mantiene intatto l’approccio melodico originale, peccato per la sua voce piatta e senza spessore che finisce per ammosciare il tutto.

Taxman non mi è mai piaciuta molto neanche nella versione dei Fab Four, e Bachman non ha certo le capacità per farmi cambiare idea, anche se apprezzo il tentativo di farla diventare un boogie alla ZZ Top, I Need You è un brano minore del gruppo di Liverpool, ma l’originale aveva un sapore byrdsiano che qua sparisce a scapito di un arrangiamento roccioso ma abbastanza campato per aria (ed il feeling è totalmente assente), mentre Something fa letteralmente pena, per non dire di peggio, ritmo più sostenuto, un mood da pop song di basso livello, da sottofondo per ascensori (sembra il peggior Santana), con la magia della ballad originale totalmente sparita. Faccio persino fatica a proseguire nell’ascolto (ed inizio a rimpiangere i soldi buttati): Think For Yourself stranamente non è male, è decisamente più rock, con le chitarre in palla ed il motivo del brano che ben si adatta a questa veste, ma con la splendida (in origine) Here Comes The Sun si ripiomba negli inferi del buon gusto, in quanto viene trasformata in un reggae sconclusionato e bislacco: già il genere a me non piace, ma qui si sconfina nel ridicolo, complice un assurdo finale simil-flamenco degno dei Gipsy Kings. Don’t Bother Me è la prima canzone che George scrisse per i Beatles, che già in origine non era un capolavoro, ma qui ha un bel tiro rock e forse, caso unico, migliora, anche se poi Randy rimette tutto a posto (in negativo) con una Give Me Love (Give Me Peace On Earth) che sembra pensata da un bambino di dieci anni, prima di concludere il tutto con una breve e tutto sommato inutile ripresa di Between Two Mountains.

Credo di aver parlato anche troppo di questo disco, per il sottoscritto finora il più brutto tra quelli ascoltati nel 2018 (ben più di quello dei Decemberists): se volete delle cover di George Harrison fatte come Dio comanda, andate a risentirvi (o rivedervi) lo strepitoso Concert For George, uno dei più bei tributi di sempre, tra l’altro appena ristampato (anche in BluRay) per chi se lo fosse perso all’epoca.

Marco Verdi

Anticipazioni Novità, Ristampe E Cofanetti Aprile, Parte I. Box Aussie Pub Rock, Bachman Turner Overdrive Box, Teddy Thompson & Kelly Jones, Andrew Bird, Cheap Trick, Ben Watt, Ben Harper, Peter Wolf, Lumineers, Creedence Box Record Store Day

the glory days of aussie pub rock

Eccoci al resoconto periodico di alcune delle uscite future più interessanti, questa volta siamo a quelle del mese di Aprile, e visto che tra novità e ristampe ci sono molti titoli in ballo il Post sarà diviso in due parti, più o meno in ordine cronologico. Fermo restando che molti album vengono comunque recensiti con Post specifici (e altri ne leggerete nei prossimi giorni) partiamo con la prima parte.

In effetti ci mancava un bel cofanetto dedicato al rock australiano e questo The Glory Days Of Aussie Pub Rock, pubblicato dalla Festival Records di laggiù (quindi di non facilissima reperibilità, ma il prezzo non mi pare proibitivo) il prossimo 8 aprile in un un box da 4 CD raccoglie alcuni dei nomi più gloriosi del rock down under,  Cold Chisel, Divinyls, Midnight Oil, Mental As Anything, Split Enz, Hunters & Collectors, Paul Kelly & The Coloured Girls, Men At Work. Sunnyboys, The Saints, Black Sorrows, Jimmy Barnes. Jo Jo Zep & The Falcons, Tim Finn, The Church. Ne ho elencati solo alcuni dei più noti, ma ce ne sono moltissimi altri, a fianco di nomi che pure il sottoscritto non dico ha mai ascoltato, ma neppure sentito nominare. Questa è la lista completa dei contenuti:

Tracklist
[CD1]
1. Cold Chisel – Goodbye (Astrid Goodbye)
2. Midnight Oil – Cold Cold Change
3. The Angels – Take A Long Line
4. Divinyls – Boys In Town
5. The Radiators – Comin’ Home
6. Flowers – Walls
7. Models – Big On Love
8. Hunters & Collectors – Do You See What I See?
9. Jo Jo Zep & The Falcons – So Young
10. The Sports – Don’t Throw Stones
11. Mental As Anything – If You Leave Me – Can I Come Too?
12. Mondo Rock – Cool World
13. Paul Kelly & The Coloured Girls – Dumb Things
14. Australian Crawl – Beautiful People
15. Richard Clapton – Out On The Edge Again
16. Men At Work – Who Can It Be Now?
17. Matt Finish – Mancini Shuffle (Demo)
18. Sunnyboys – Show Me Some Discipline
19. Loaded Dice – Mam’selle
20. Ted Mulry Gang (Tmg) – Heart Of Stone
21. Russell Morris & The Rubes – The Roar Of The Wild Torpedoes
22. Wendy & The Rockets – Tonite
23. Billy Miller & The Great Blokes – Perpetual Motion
24. Dragon – Rain

[CD2]
1. Skyhooks – Women In Uniform
2. The Ferrets – Don’t Fall In Love
3. The Dingoes – Smooth Sailing (Original Mushroom Single Version)
4. Stars – Mighty Rock
5. Ren E Geyer – Hot Minutes
6. Stiletto – Goodbye Johnny
7. Texas – I Wanna Dance With You
8. The Elks – Party Girl
9. The Reels – Prefab Heart
10. Boys Next Door – Shivers
11. The Saints – Just Like Fire Would
12. Split Enz – History Never Repeats
13. Goanna – Solid Rock
14. Warumpi Band – Blackfella/whitefella
15. Ross Wilson – Living In The Land Of Oz
16. Ian Moss – Telephone Booth
17. The Badloves – Lost
18. Noiseworks – Take Me Back
19. Choirboys – Run To Paradise
20. Heroes – The Star And The Slaughter
21. Ray Arnott – On The Run
22. Marcus Hook Roll Band – Natural Man

[CD3]
1. Mi-Sex – Computer Games
2. Dave Warner’s From The Suburbs – Suburban Boy
3. Jimmy & The Boys – Products Of Your Mind
4. The Aliens – Confrontation
5. The Boys – Hurt Me Babe
6. The Hitmen – I Don’t Mind
7. Angry Anderson – Bound For Glory
8. Uncanny X-Men – Everybody Wants To Work
9. James Freud & The Radio Stars – Modern Girl
10. Icehouse – Nothing Too Serious
11. V. Spy V. Spy – Don’t Tear It Down
12. Xl Capris – World War 3
13. The Numbers – The Modern Song
14. The Church – Too Fast For You
15. The Lime Spiders – Weirdo Libido
16. The Lonely Hearts – The Spell
17. The Johnnys – Bleeding Heart
18. X – Dream Baby
19. Painters & Dockers – Nude School
20. Weddings, Parties, Anything – Away Away
21. The Zimmermen – What Really Hurts
22. Paul Kelly & The Dots – Seeing Is Believing
23. Ganggajang – Gimme Some Lovin

[CD4]
1. Jimmy Barnes – Driving Wheels
2. Baby Animals – One Word
3. The Screaming Tribesmen – Date With A Vampyre
4. Huxton Creepers – I Will Persuade You
5. Boom Crash Opera – The Best Thing
6. The Screaming Jets – Better
7. Heaven – Fantasy
8. Finch – Short Changed Again
9. Rose Tattoo – We Can’t Be Beaten
10. Billy Thorpe & The Aztecs – Movie Queen
11. Stevie Wright – Hard Road
12. Jeff St. John – A Fool In Love
13. The Stockley, See, Mason Band – Endless Love
14. Swanee – If I Were A Carpenter
15. The Cyril B. Bunter Band – Last Chance
16. The Cockroaches – She’s The One
17. Tim Finn – Made My Day
18. The Black Sorrows – Chained To The Wheel
19. Moving Pictures – Bustin’ Loose
20. Broderick Smith’s Big Combo – Faded Roses
21. Ariel – Yeah Tonight
22. The Party Boys (Featuring Kevin Borich) – Gonna See My Baby Tonight

Credo che, a parte le immancabili tavanate https://www.youtube.com/watch?v=fKeJlpXOIqw , ci siano molti nomi da scoprire o riscoprire.

bachman turner overdrive box

Il 1° aprile la Caroline/Universal pubblicherà questo cofanetto a prezzo speciale con gli otto album rimasterizzati dei canadesi Bachman Turner Overdrive, usciti tra il 1971 e il 1979. Ecco il contenuto:

[CD1: Bachman-Turner Overdrive]
1: Gimme Your Money Please
2: Hold Back The Water
3: Blue Collar
4: Little Candy Dancer
5: Stayed Awake All Night
6: Down And Out Man
7: Don’t Get Yourself In Trouble
8: Thank You For The Feelin’

[CD2: Bachman-Turner Overdrive II]
1: Blown
2: Welcome Home
3: Stonegates
4: Let It Ride
5: Give It Time
6: Tramp
7: I Don’t Have To Hide
8: Takin’ Care Of Business

[CD3: Not Fragile (40th Anniversary Edition Remaster)]
1: Not Fragile
2: Rock Is My Life, And This Is My Song
3: Roll On Down The Highway
4: You Ain’t Seen Nothing Yet
5: Free Wheelin’
6: Sledgehammer
7: Blue Moanin’
8: Second Hand
9: Givin’ It All Away

[CD4: Four Wheel Drive]
1: Four Wheel Drive
2: She’s A Devil
3: Hey You
4: Flat Broke Love
5: She’s Keepin Time
6: Quick Change Artist
7: Lowland Fling
8: Don’t Let The Blues Get You Down

[CD5: Head On]
1: Find Out About Love
2: It’s Over
3: Average Man
4: Woncha Take Me For A While
5: Wild Spirit
6: Take It Like A Man
7: Lookin’ Out For #1
8: Away From Home
9: Stay Alive

[CD6: Freeways]
1: Can We All Come Together
2: Life Still Goes On (I’m Lonely)
3: Shotgun Rider
4: Just For You
5: My Wheels Won’t Turn
6: Down Down
7: Easy Groove
8: Freeways

[CD7: Street Action]
1: I’m In Love
2: Down The Road
3: Takes A Lot Of People
4: A Long Time For A Little While
5: Street Action
6: For Love
7: Madison Avenue
8: You’re Gonna Miss Me
9: The World Is Waiting For A Love Song

[CD8: Rock N’ Roll Nights]
1: Jamaica
2: Heartaches
3: Heaven Tonight
4: Rock And Roll Nights
5: Wastin’ Time
6: Here She Comes Again
7: End Of The Line
8: Rock And Roll Hell
9: Amelia Earhart

I primi quattro sono ottimi album di rock classico, gli altri un po’ meno validi ma pur sempre piacevoli

teddy thompson & kelly Jones little windows

Teddy Thompson, come quasi tutti sanno è il figlio di Richard, e con cotanto padre, come lui stesso ha ammesso più volte in interviste e canzoni, è difficile reggere il confronto, ma il nostro amico ci prova, e dopo il disco come Thompson Family, l’ultimo a uscire con il contratto Universal, passa alla Cooking Vinyl, dove sempre il 1° aprile verrà pubblicato questo Little Windows, un album in coppia con Kelly Jones (che come appare evidente dalla foto di copertina, essendo una donna, non è né il leader degli Stereophonics, omonimo, né il batterista di Faces e Who, che sarebbe Kenny, ma una brava cantautrice tra country e roots music):

andrew bird are you serious

E sempre venerdì 1 uscirà il nuovo album del cantautore e polistrumentista americano Andrew Bird di cui ci siamo spesso occupati in modo positivo sul blog http://discoclub.myblog.it/2014/06/26/letterato-musicista-veramente-eclettico-andrew-bird-things-are-really-great-here-sort-of/ (e che curiosamente, se ci fate caso, ha una voce molto simile a quella di Teddy Thompson)..Il disco si intitola Are You Serious. è il decimo di studio di Bird ed esce su etichetta Loma Vista distribuzione Universal, prodotto da Tony Berg, già alla consolle per The Mysterious Production of Eggs, il disco del 2005 che lo aveva fatto conoscere, Tra gli ospiti il chitarrista Blake Mills Fiona Apple che duetta con Bird in Left Handed Kisses. 

Il disco uscirà anche in una versione doppia Deluxe, con due brani extra:

Tracklist
1. Capsized
2. Roma Fade
3. Truth Lies Low
4. Puma
5. Chemical Switches
6. Left Handed Kisses feat. Fiona Apple
7. Are You Serious
8. Saints Preservus
9. The New Saint Jude
10. Valleys Of The Young
11. Bellevue

[Deluxe Edition Bonus CD2]
1. Shoulder Mountain
2. Pulaski

cheap trick bang zoom crazy

Alla prima settimana di aprile (ma il giorno 8 per il mercato italiano) tornano anche i Cheap Trick con un nuovo disco Bang Zoom Crazy…Hello che Robin Zander, il loro cantante, dice essere una sorta di ritorno alle sonorità anni ’70 dei primi album, ma anche a quelle dell’omonimo del 1997, uscito su Red Ant Records e che è il preferito in assoluto di Zander, seguito ora da questo nuovo https://www.youtube.com/watch?v=E1Yaa0F95_Q  che verrà pubblicato dall’etichetta Big Machine Records con distribuzione Universal, sette anni dopo il precedente che con coerenza si intitolava The Latest. Per la prima volta dietro alla batteria non siede più Bun E. Carlos, sostituito da Daxx Nielsen, il figlio di Rick, il chitarrista storico della band.

ben harper call it what it is

Sempre per il giorno 8 aprile sono in uscita gli album nuovi di due Ben (curiosamente entrambi distribuiti dalla Universal). il primo è il nuovo di CD di Ben Harper & The Innocent Criminals Call It What It Is, etichetta Stax, il disco è co-prodotto da Harper con i componenti della sua band, niente ospiti celebri questa volta, tutti i brani scritti da Ben con alcune collaborazioni con i musicisti del gruppo Juan Nelson, Leon Mobley, Oliver Charles, Jason Yates, Michael Ward. Pink Ballon il singolo è anche lo spot della nuova vettura di una nota marca automobilistica tedesca, senza fare nomi, diciamo che non passa un buon momento,

ben watt fever dream

Ben Watt aveva lasciato trascorrere 21 anni tra l’uscita del suo primo album North Marine Drive ed il successore Hendra, pubblicato nel 2014. Questa volta ne sono passati solo due prima della pubblicazione di Fever Dream, nei negozi dal giorno 8 aprile su etichetta Unmade Road/Caroline/Universal:

 Tracklist
1. Gradually
2. Fever Dream
3. Between Two Fires
4. Winter’s Eve
5. Women’s Company
6. Faces Of My Friends
7. Running With The Front Runners
8. Never Goes Away
9. Bricks And Wood
10. New Year Of Grace (feat. Marissa Nadler)

Tra gli ospiti la brava cantautrice americana Marissa Nadler oltre a M.C Taylor (Hiss Golden Messenger) e la produzione, insieme a Watt, di Bernard Butler, l’ex chitarrista degli Suede e ormai affermato produttore. Da quello che ho sentito il disco mi sembra molto bello, una sorta di John Martyn meno “sperimentale” per il 21° secolo.

lumineers cleopatra

Continuiamo con questo tripudio di uscite dell’8 aprile, casualmente (o forse no) tutte distribuite dalla Universal. Anche il nuovo dei Lumineers che arriva 4 anni, due nominations per il Grammy, 3 milioni di copie vendute e il mega successo di Ho Hey, si intitola Cleopatra e si avvale della produzione di una musicista che ci piace molto Simone Felice (quello del giro Felice Brothers Avett Brothers) e registrato in un isolato studio dalle parti delle colline di Woodstock dove la Band creò i suoi capolavori. Naturalmente mi tocca ricordarvi che Barack Obama ha inserito recentemente il brano Stubborn Love del precedente album nella sua lista dei preferiti su Spotify (insieme ad una trentina di milioni di altre persone https://www.youtube.com/watch?v=UJWk_KNbDHo

Anche il nuovo album, a giudicare dalla title-track, sembra partire bene, simile al passato, ma se il rischio, per cambiare a tutti i costi, era di avere un disco brutto come l’ultimo Mumford And Sons, meglio rimanere fedeli alle loro sonorità classiche.

peter wolf a cure for loneliness

Torna con un nuovo album anche uno dei miei preferiti in assoluto Peter Wolf, http://discoclub.myblog.it/2010/04/10/pochi-ma-buoni-peter-wolf-midnight-souvenirs/. come ricordavo nel titolo del Post, l’ex J.Geils Band ultimamente non è più prolifico come un tempo (il terz’ultimo risaliva addirittura al 2002), ma i dischi sono sempre dei piccoli gioiellini. Anche le premesse per il nuovo A Cure For Loneliness, in uscita sempre l’8 aprile su etichetta Concord, distribuita, esatto, dalla Universal, sono ottime Vi piace il rock, il blues, il soul, il R&B, le grandi ballate, persino il bluegrass in questo caso, con una cover in questo stile del vecchio brano dei J Geils Love Stinks, nel nuovo album li trovate tutti: con una voce fantastica, un gruppo formidabile di musicisti guidati dal tastierista Kenny White (spesso con Judy Collins), che aveva co-prodotto con Wolf anche il precedente Midnight Souvenirs (dove c’era un tributo fantastico, uno dei rari, a Willy DeVille, The Night Comes Down), con Duke Levine e Kevin Barry alle chitarre, Marty Ballou al basso e Shawn Pelton alla batteria, oltre ad alcune aggiunte di pregio, come i fiati degli Upwtown Horns e la chitarra di Larry Campbell in How Do You Know. Campbell appare anche, con la moglie Teresa Williams e il bassista Tony Garnier in Some Other Time, Some Other Place, uno dei quattro brani firmati da Wolf con Will Jennings. In Tragedy la cover di una oscura ballata degli anni ’50 ci sono anche alle armonie vocali Kris Delmhorst Rose Polenzani.

Insomma, senza raccontarvelo tutto, perché poi ho intenzioni di recensirlo, mi sembra un ennesimo gran bel disco. Tre cover e nove pezzi di Peter Wolf, compreso quella della J,Geils Band; il 4 febbraio Wolf era brevemente sul palco di Boston, la sua città, a cantare Shout, insieme a Bruce Springsteen e la E Street Band https://www.youtube.com/watch?v=iWiE_zd0Ve0

creedence box creedence box open

Il giorno 15 aprile sarà il Record Store Day, la giornata mondiale dei negozi indipendenti e del vinile. Come saprete, salvo rare eccezioni (per ragioni di spazio e tempo) raramente ci occupiamo degli LP, ma ogni tanto qualcosa scappa, e quindi mi corre l’obbligo di segnalarvi questo fantastico (e costoso) cofanetto che uscirà per l’occasione. Dedicato ai Creedence Clearwater Revival il box ha un contenuto misto di CD e vinili, in edizioni rarissime:

3 x LP’s
LP 1 – GREEN RIVER
LP 2 – BAYOU COUNTRY
LP 3 – WILLY AND THE POOR BOYS

3 x CD’s (of each of the above LP’s)
CD 1 – GREEN RIVER
CD 2 – BAYOU COUNTRY
CD 3 – WILLY AND THE POOR BOYS

3 x 7” Vinyl International EP’s
7″ 1 – Japan EP
7″ 2 – Mexico EP
7″ 3 – Brazil EP

Oltre a spillette, poster, adesivi, un libro di 60 pagine e altri gadgets.

tom petty kiss my amps vol. 2

Sempre lo stesso giorno usciranno anche due mega box limitati dedicati ai primi due album dei Metallica (ma ne parliamo nella seconda parte del Post, anche perché quella di oggi è venuta lunghissima e forse faticosa da caricare) e il Kiss My Amps Vol. 2 in vinile di Tom Petty And The Heartbreakers, di cui l’amico Marco Verdi vi aveva parlato su questo Blog  http://discoclub.myblog.it/2011/12/23/per-pochi-intimi-ma-comunque-sempre-grande-musica-tom-petty/ e che prenoto fin d’ora per il secondo capitolo.

Alla prossima.

Bruno Conti