Cofanetti Autunno-Inverno 17. Un’Infornata Completa Di “Topi Caldi”! Frank Zappa – The Hot Rats Sessions

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Frank Zappa – The Hot Rats Sessions – Zappa Records/Universal 6CD Box Set

Non so se Hot Rats sia da considerare l’album più importante di Frank Zappa, almeno per quanto riguarda il suo primo periodo: di certo sembrano pensarla così gli eredi del grande musicista scomparso nel 1993, dato che pochi giorni prima dello scorso Natale hanno pubbicato questo sestuplo box intitolato The Hot Rats Sessions, contenente tutto ciò che l’artista di Baltimore aveva inciso per lo storico disco del 1969, prima volta in assoluto per un lavoro di studio del baffuto Frank (e in anni recenti non erano stati celebrati i cinquantesimi anniversari di album comunque importanti come Freak Out!, Absolutely Free, We’re Only In It For The Money e Uncle Meat). The Hot Rats Sessions è un cofanetto assolutamente splendido, con una bella confezione formato 33 giri, un esauriente maxi-booklet e perfino un gioco da tavolo denominato Zappa Land (non sono previste edizioni “povere” del box): per la prima volta vengono raccolte in ordine cronologico tutte le sedute di registrazione di Hot Rats, secondo album solista di Frank dopo Lumpy Gravy (gli altri erano accreditati alle Mothers Of Invention) e sicuramente uno dei più riusciti dal punto di vista musicale.

Definito dal suo autore un “film per orecchie”, il disco era quasi totalmente strumentale, con brani talvolta brevi ed altre volte dilatati fino a diventare vere e proprie jam, una miscela di rock, jazz, pop e musica “avant-garde” che è incredibilmente attuale ancora oggi, e per i tempi forse era addirittura troppo avanti. Frank si era circondato come sempre di musicisti straordinari come il tastierista (e sassofonista) delle Mothers Ian Underwood, i violinisti Sugar Cane Harris e Jean-Luc Ponty, i batteristi John Guerin, Paul Humphrey e Ron Selico, i bassisti Max Bennett e Shuggie Otis e Captain Beefheart come unico protagonista vocale del disco (nel brano Willie The Pimp), oltre naturalmente alla formidabile chitarra del leader. Il box, quasi completamente inedito, contiene dunque tutto ciò che è stato inciso nei TTG Studios e Sunset Sound Studios di Hollywood tra la fine di Luglio ed il mese di Agosto del 1969, tra basic tracks ed overdubs aggiunti in seguito (Hot Rats fu uno dei primi album incisi su sedici piste della storia), ed anche le false partenze: possiamo così finalmente constatare che non furono messe a punto solo le sei canzoni che finiranno sul disco originale, ma tutta una serie di brani che Frank riprenderà in seguito o che resteranno nei cassetti fino ad oggi. Ma vediamo il contenuto del box nel dettaglio.

CD1. Si parte con due improvvisazioni per piano solo di Underwood, molto Keith Jarrett, con la seconda che contiene una porzione del brano Aybe Sea che finirà su Burnt Weeny Sandwich. Seguono ben sette takes della celebre Peaches En Regalia divise per sezioni, una sola delle quali full band mentre le altre sono in trio, nel tipico formato jazz piano-basso-batteria (quattro takes e due jam splendide, in cui il gruppo cerca la melodia definitiva), con Underwood strepitoso e, in una versione, l’aggiunta di Harris al violino e Zappa alla chitarra per una fantastica improvvisazione blues di dieci minuti e mezzo, una traccia che da sola vale gran parte del prezzo richiesto per il box. Finale con due strumentali di sette minuti l’uno tra jazz, rock e pop intitolati Arabesque (il secondo dei quali in formato ridotto finirà l’anno successivo su Weasels Ripped My Flesh col nome di Toads Of The Short Forest), ed una guizzante Dame Margret’s Son To Be A Bride (che in futuro diventerà Lemme Take You To The Beach), con un organo che fa molto Santana.

CD2. Si inizia con quattro takes della liquida e gradevolissima It Must Be A Camel (ottima la quarta), seguita da due brevi Natasha (working title di Little Umbrellas), e poi la versione uncut di undici minuti di uno tra i più leggendari inediti zappiani, cioè Bognor Regis, brano che Frank negli anni a seguire riprenderà in mano più volte senza mai pubblicare ufficialmente, una lunga jam con grandiosa prestazione di Harris al violino. Chiusura con quattro takes della potente Willie The Pimp (splendida la seconda, un quarto d’ora, in cui il nostro conferma di essere un chitarrista eccezionale) tutte senza la voce del Capitano Cuordibue, aggiunta in seguito. CD3. Nessuno dei brani su questo dischetto finirà poi su Hot Rats: si parte con ben sei takes della raffinatissima Transition (che andrà su Chunga’s Revenge col titolo di Twenty Small Cigars), un jazz pianistico afterhours suonato come al solito in maniera magistrale. Poi abbiamo la versione completa, quasi 13 minuti, di Lil’ Clanton Shuffle (un coinvolgente boogie con tutti i musicisti in gran spolvero che in forma ridotta finirà nel 1998 sul postumo The Lost Episodes), per finire con i 10 minuti della bluesata Directly From My Heart To You (ripresa l’anno seguente su Weasels Ripped My Flesh) e soprattutto la monumentale Another Waltz, 28 minuti di jam elettrica e spettacolare guidata ancora dalla magnifica chitarra del nostro.

CD4. Qui si inizia con un remake della pimpante Dame Margret’s Son To Be A Bride seguito dalle uniche due takes di Son Of Mr. Green Genes, solida rock song che altro non è che la versione strumentale di Mr. Green Genes da Uncle Meat, e da ben 32 minuti di improvvisazione pura intitolata Big Legs (poi in forma accorciata come The Gumbo Variations su Hot Rats), altro highlight assoluto del box. E qui finiscono le basic tracks: il resto del CD offre gli overdubs di chitarra, piano e percussioni che verranno poi applicati a It Must Be A Camel e Arabesque, nonché la versione completa di sovraincisioni di Transition. CD5. Qui troviamo la versione ufficiale di Hot Rats, presentata con il remix del 1987 (quindi con un paio di brani più lunghi), un paio di spot promozionali molto ironici, le single versions in mono di Peaches En Regalia e Little Umbrellas ed un missaggio inedito del 1972 di Lil’ Clanton Shuffle. CD6. L’ultimo dischetto parte con una rarità assoluta, cioè una primissima versione di Little Umbrellas registrata a Cucamonga addirittura nei primi anni sessanta. Poi vari mix alternati (ovviamente inediti) del 1969 della stessa Little Umbrellas nonché di It Must Be A Camel, Son Of Mr. Green Genes, Willie The Pimp e Dame Margret’s Son To Be A Bride, altri spot, la traccia vocale isolata di Captain Beefheart, un missaggio non utilizzato di Bognor Regis ed altre cosucce.

Un vero tour de force sonoro quindi, che ha però il merito di farci vivere un album importantissimo in tutte le sue sfaccettature, e che dimostra ancora una volta che Frank Zappa era musicalmente parlando già avanti anni luce rispetto agli altri.

Marco Verdi

Novità Prossime Venture 28. Frank Zappa – The Hot Rats Sessions: In Attesa Di Halloween, Uscita A Sorpresa “Natalizia” Il 20 Dicembre Per Un Cofanetto Molto Interessante.

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Frank Zappa – The Hot Rats Sessions – 6 CD Box FZ Records/Universal – 20-12-2019

Ormai le grandi manovre per le uscite del periodo natalizio sembrano essersi completate, ma qualche annuncio a sorpresa di pubblicazioni sfiziose arriva ancora. Per esempio quello di questo interessantissimo cofanetto dedicato a quello che è considerato quasi all’unanimità il miglior disco di Frank Zappa Hot Rats, che stranamente fino ad ora non è stato oggetto di quelle “ristampe” potenziate che negli ultimi anni hanno riguardato la discografia del baffuto chitarrista. Domani, giorno di Halloween, troverete sul Blog la recensione di Marco dedicata al box del concerto del 1973, ma oggi ci occupiamo dell’anteprima relativa a quest’altro, al solito costosissimo manufatto (si parla in Europa di un prezzo, al solito molto indicativo, intorno ai 120-130 euro), dedicato a questo album epocale, previsto in uscita per il giorno 20 dicembre p.v. L’immagine del cofanetto non è ancora disponibile (o almeno io non l’ho ancora trovata), ma immagino che visto il prezzo sarà particolarmente sfiziosa, a livello dei contenuti musicali che sono fantastici: si parla di un gioco da tavolo nella confezione, oltre a un libro con immagini rare ed inedite e diversi saggi, uno di Ian Underwood.

In totale tutte le 65 tracce registrate di cui 59 inedite e sei, il disco originale, nel mix curato dallo stesso Zappa nel 1987, che erano fuori catalogo dal 2012. Per il resto c’è una vera cornucopia di brani appunto tratti dalle sessioni tenute nel corso del luglio 1969 ai TTG Studios di Hollywood, California.

Visto che i contenuti sono colossali fate prima a leggervi qui sotto la descrizione dettagliata dei contenuti del cofanetto, disco per disco.

Disc 1
Basic Track Recording Sessions TTG Studios, Hollywood, CA 7-18-69
Piano: Ian Underwood
Piano Music (Section 1) 2:13
This is Take 8, an alternate performance of what became known as “Piano Intro to Little House I Used To Live In” found on “Burnt Weeny Sandwich”. (c)1969
Piano Music (Section 3) 5:42
Contains the theme from “Peaches En Regalia” (c)1969, and the Master Take of “Aybe Sea” (c)1969 (Burnt Weeny Sandwich)
7-28-69
Guitar: FZ
Piano: Ian Underwood
Bass: John Balkin
Drums: Art Tripp III
Trumpet: Buzz Gardner
Sax: Bunk Gardner
Peaches En Regalia (Prototype) (c)1969 (p)2019 5:57
7-28-69
Piano: Ian Underwood
Bass: Shuggy Otis
Drums: Ron Selico
Peaches En Regalia (Section 1, In Session) (c)1969 (p)2019 10:49
Peaches En Regalia (Section 1, Master Take) (c)1969 (p)2019 2:05
Peaches Jam – Part 1 6:28
Peaches Jam – Part 2 10:30
Violin: Don “Sugarcane” Harris
Tack Piano: Johnny Otis
Peaches En Regalia (Section 3, In Session) (c)1969 (p)2019 6:57
Peaches En Regalia (Section 3, Master Take) (c)1969 (p)2019 2:07
Arabesque (In Session) 7:01
Arabesque (Master Take) 6:57
Released in edited form as “Toads Of The Short Forest” on “Weasels Ripped My Flesh” in 1970 (c)1970
Dame Margret’s Son To Be A Bride (In Session) 4:30
This song was re-recorded on 7-30-69 and eventually repurposed as “Lemme Take You To The Beach” first issued on “Studio Tan” in 1978 (c)(p)1978

Disc 2
7-29-69
Basic Track Sessions
Guitar: FZ
Violin: Don “Sugarcane” Harris
Piano, Tack Piano: Ian Underwood
Bass: Max Bennett
Drums: John Guerin
It Must Be A Camel (Part 1, In Session) (c)1969 (p)2019 8:22
It Must Be a Camel (Part 1, Master Take) 2:17
It Must Be a Camel (Intercut, In Session) 3:53
It Must Be a Camel (Intercut, Master Take) 4:02
Natasha (In Session) 4:04
Natasha (Master Take) 3:12
Released as “Little Umbrellas” on “Hot Rats” in 1969. (c)1969
Bognor Regis (Unedited Master) 10:59
Unreleased Track. Frank re-worked this track over the years, using it as the basics for an early version of “Conehead”. In the process, he erased original source material. This mix reflects what survived along with some crafty insertion from a vintage 2-track mix for completion.
Willie The Pimp (In Session) (c)1969 (p)2019 2:20
Willie The Pimp (Unedited Master Take) 15:14
10.Willie The Pimp (Guitar OD 1) 14:46
Labeled “Scrambler & Wah-Wah”
11.Willie The Pimp (Guitar OD 2) 6:18
Guitar: FZ
Violin: Don “Sugarcane” Harris

Disc 3
Basic Track Sessions
7-29-69
Piano: Ian Underwood
Bass: Max Bennett
Drums: John Guerin
Transition (Section 1 – In Session) 6:17
Transition (Section 1 – Master Take) 2:25
Transition (Section 2 – Intercut – In Session) 1:50
Transition (Section 2 – Intercut – Master Take) 2:43
Transition (Section 3 – Intercut – In Session) 2:29
Transition (Section 3 – Intercut – Master Take) 2:13
Released in edited form as “Twenty Small Cigars” on “Chunga’s Revenge” in 1970. (c)1970
Lil’ Clanton Shuffle (Unedited Master) 12:46
Re-mixed and released in edited form on “The Lost Episodes” in 1998 (c)1998
7-30-69
Basic Track Sessions
Guitar: FZ
Violin, Vocal: Don “Sugarcane” Harris
Piano, Organ: Don Preston
Bass: Roy Estrada
Drums: Jimmy Carl Black
Directly From My Heart To You (Unedited Master) 10:18
Released in edited form on “Weasels Ripped My Flesh” in 1970 (c)1970
Another Waltz (Unedited Master) 27:56
Portions released in edited form as “Little House I Used To Live In” on “Burnt Weeny Sandwich” in 1970. (c)1969

Disc 4
Basic Track Sessions
7-30-69
Guitar: FZ
Piano, Tack Piano, Organ, Sax: Ian Underwood
Bass: Max Bennett
Drums: Paul Humphrey
Dame Margret’s Son To Be A Bride (Remake) 3:54
Eventually utilized for “Lemme Take You To The Beach” on “Studio Tan” in 1978 (c)1978
Because of this song getting repurposed later, original tracks were wiped by FZ in favor of new ones. All that’s left is the original bass & drums.
Son Of Mr. Green Genes (Take 1) (c)1969 (p)2019 8:16
Son Of Mr. Green Genes (Master Take) 10:47
Big Legs (Unedited Master Take) 32:42
Released in edited form as “The Gumbo Variations” on “Hot Rats” in 1969 (c)1969
55:38
It Must Be a Camel (Percussion Tracks) 1:48
Percussion overdubs recorded at Sunset Sound Studios, August 1969
Arabesque (Guitar OD Mix) 6:57
Guitar Overdubs recorded at Sunset Sound Studios, August 1969
Released in edited form as “Toads Of The Short Forest” on “Weasels Ripped My Flesh” in 1970 (c)1970
Transition (Full Version) 6:22
Guitar Overdubs recorded at Sunset Sound Studios, August 1969
Released in edited form as “Twenty Small Cigars” on “Chunga’s Revenge” in 1970. (c)1970
Piano Music (Section 3 – OD Version) 5:41
Overdubs recorded at TTG Studios, 7-21-69
Contains the theme from “Peaches En Regalia” (c)1969, and the Master Take of “Aybe Sea” released on “Burnt Weeny Sandwich” in 1969. (c)1969

Disc 5
From The Vault – Part 1
Hot Rats
1987 Digital Re-Mix (c)(p)1987
Re-Mixed from the original multi-track masters with added material from the original sessions
Engineer: Bob Stone
Facility: Utillity Muffin Research Kitchen
Peaches En Regalia 3:39
Willie The Pimp 9:17
Son Of Mr. Green Genes 9:00
Little Umbrellas 3:04
The Gumbo Variations 16:57
It Must Be A Camel 5:15
The Origin Of Hot Rats :35
1987- FZ with Peter Occhiogrosso
Source: Cassette
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Source: Vinyl
Peaches En Regalia (Mono Single Master) 3:32
1969 Mono Mix
Source: 1/4″ Analog Tape
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Source: Vinyl
Little Umbrellas (1969 Mono Single Master) 3:05
Source: 1/4″ Analog Tape
55:52
Lil’ Clanton Shuffle (1972 Whitney Studios Mix) 12:42
Studio: Whitney Studios
Mixed by FZ with Barry Keene
Source: 1/4″ Analog Tape

Disc 6
From The Vault – Part 2
Little Umbrellas (Cucamonga Version) 2:00
Source: Acetate
Recorded at Studio Z; Cucamonga, CA circa 1961-1964
FZ: Guitar
Musicians: Undocumented
Little Umbrellas (1969 Mix Outtake) 3:10
Source: 1/4″ Analog Tape
It Must Be A Camel (1969 Mix Outtake) 5:23
Source: 1/4″ Analog Tape
Son Of Mr. Green Genes (1969 Mix Outtake) 10:39
Source: 1/4″ Analog Tape
More Of The Story Of Willie The Pimp 1:24
Voices: FZ, Annie Zannus & Cynthia Dobson
Source: 1/4″ Analog Tape
Willie The Pimp (Vocal Tracks) 2:07
Voice: Captain Beefheart
7-29-69 TTG Studios; Hollywood, CA
Willie The Pimp (1969 Quick Mix) 14:29
Studio: T.T.G. Studios, Hollywood, CA
Source: 1/4″ Analog Tape
Dame Margret’s Son To Be A Bride (1969 Quick Mix) 3:46
Studio: T.T.G. Studios, Hollywood, CA
Source: 1/4″ Analog Tape
Hot Rats Vintage Promotion Ad #3 :52
Source: Vinyl
Bognor Regis (1970 Record Plant Mix) 8:11
Studio: Record Plant, Los Angeles CA 1970
Engineers: FZ, Stan Agol
Source: 1/4″ Analog Tape
Peaches En Regalia (1969 Rhythm Track Mix) 4:24
Source: 1/4″ Analog Tape
Son Of Mr. Green Genes (1969 Rhythm Track Mix) 10:40
Source: 1/4″ Analog Tape
Little Umbrellas (1969 Rhythm Track Mix) 3:11
Source: 1/4″ Analog Tape
Arabesque (Guitar Tracks) 6:57
Recorded at Sunset Sound Studios, August 1969
Hot Rats Vintage Promotion Ad #4 :59
Source: Vinyl

frank zappa peaches en regalia picture disc

Niente male direi. Come vedete dall’immagine qui sopra, il 29 novembre per il Black Friday Record Store Day verrà pubblicato un EP picture 10″ a tiratura limitata del singolo dell’epoca Peaches En Regalia e il 20 dicembre, insieme al cofanetto, uscirà anche una versione in vinile colorato rosa dell’album completo.

Quindi ci sentiamo a Natale, più o meno, per la recensione del box, ma prima ci sarà nei prossimi giorni, un ulteriore Post per un’altra uscita a sorpresa, un megabox dedicato all’integrale dei Gentle Giant.

Bruno Conti

Una Strana Accoppiata, Anche Il Soggetto, Ma Funziona. Nona Hendrix & Gary Lucas – The World Of Captain Beefheart

nona hendryx & gary lucas the world of captain beefheart

Nona Hendrix & Gary Lucas – The World Of Captain Beefheart – Knitting Factory

Una volta ricordo che la terminologia The World Of veniva usata dalla Decca per le loro antologie economiche, poi mi pare sia stata utilizzata da Morrissey per il titolo di un suo album, ma non è un titolo che ricorre spesso. Ora il chitarrista Gary Lucas lo ha ripescato per questo The World Of Captain Beefheart, un sentito tributo al suo datore di lavoro Don Van Vliet, per il quale Lucas ha suonato negli anni ’80, apparendo come membro della Magic Band nei due ultimi dischi pubblicati dal Capitano, Doc At The Radar Station e Ice Cream For Cow, oltre agli ultimi tour di Beefheart prima del ritiro. Poi Gary Lucas ha iniziato una carriera solista durante la quale ha pubblicato una valanga di album, sempre più o meno ai margini dell’industria discografica, e abbastanza “alternativi” sia come sound che come genere musicale. Ma anche una serie di interessanti collaborazioni, la più nota delle quali è sicuramente quella con Jeff Buckley, di cui Lucas è stato una sorta di mentore nei primi anni, come pure con Peter Hammill, altro artista non facile.

Lucas è stato spesso osannato dalla critica musicale come uno dei migliori chitarristi americani, diciamo di quelli di ambientazione sonora “ostica”, vogliamo dire di avanguardia? Ma ha anche pubblicato o suonato in dischi più fruibili, raramente: questo The World Of Captain Beefheart, stranamente, appartiene, all’incirca, a questa categoria. Intanto la sua compagna di avventura, Nona Hendryx – già nelle Labelle, e poi nel giro Talking Heads del periodo “funky” anni ’80, nonché autrice di alcuni discreti dischi di soul e pop sempre in quell’epoca, scomparsa dalle scene e poi riapparsa nel 2012 con Mutatits Mutandis, un buon disco uscito per l’etichetta di Ani Di Franco – è vocalist di pregio, in possesso di una voce sinuosa ed espressiva, in grado di convogliare, anche a 73 anni suonati, la “diversità” della musica di Beefheart, ma pure l’afflato blues e soul con cui è stata realizzata questa opera, poi Lucas ha saputo tenere a freno le sue spinte più estreme, per rendere omaggio all’opera di Van Vliet, che non era solo il musicista ostico di Trout Mask Replica, ma ha registrato anche diversi album dove spesso il blues era la principale fonte di ispirazione, e genere molto amato dal nostro, come pure dal suo amico Frank Zappa. Nel disco suonano Jess Krakow al basso, che è anche il co-produttore del CD, Richard Dworkin alla batteria e Jordan Shapiro alle tastiere, i primi due con Lucas nei Fast’n’Bulbous e l’ultimo in una tribute band di Zappa, quindi conoscitori dell’argomento: Sun Zoom Spark, tratta da Clear Spot, ha addirittura qualcosa di hendrixiano (di cui Nona Hendryx ha dichiarato essere lontana cugina), comunque un funky-blues furioso con ampio uso di slide, mentre la successiva My Head Is My Only House Unless It Rains, sempre dallo stesso album, è una splendida ballata soul, con tanto di coretti d’epoca, molto tradizionale ma suonata veramente bene.

Sure ‘Nuff ‘N Yes I Do (da Safe As Milk) è un altro blues potente tagliato in due da una slide veramente tangenziale, con I’m Glad (ancora da Safe) che sembra un pezzo delle Labelle quando accompagnavano Laura Nyro nel suo periodo soul, comunque altra ballata bellissima e coinvolgente, con un assolo di organo alla Billy Preston, The Smithsonian Institute Blues (Or The Big Dig) (da Lick My Decals Off, Baby), che per dirla come il Sacchi di Mai Dire Gol, “è un po’ ostica e anche agnostica”, con ritmi complessi zappiani, sempre graditi, e l’uso tipico del vibrafono, oltre alla chitarra pungente di Lucas sempre in modalità slide. Her Eyes Are A Blue Million Miles, titoli sempre evocativi, viene ancora da Clear Spot, uno degli album più saccheggiati, ed  è una sorta di gospel-soul molto futuribile, con un pianino affascinante, Suction Prints è uno strumentale che era su Shiny Beast, uno dei dischi più recenti, e qui Gary Lucas e la band si scatenano su ritmi vorticosi, poi mediati in un blues più “convenzionale”, si fa per dire, visto che viene da Trout Mask Replica, come Sugar ‘N Spikes. Ancora follia sonora nella sperimentale When Big Joan Sets Up, pure questa tratta da “Replica”, prima di tornare al soul nella delicata e deliziosa Too Much Time, ancora con retrogusti gospel e poi alla complessa When It Blows Its Stacks da The Spotlight Kid, altro limpido esempio del blues angolare e “strano” del miglior Captain Beefheart, con Lucas eccellente alla solista e la Hendryx sua degna compare alla voce. In chiusura un po’ di funky eccentrico in una mossa Tropical Hot Dog Night, ancora da Shiny Beast https://www.youtube.com/watch?v=WQXy3a5ZLgc . Grande musica senza tempo e un bel tributo inatteso..

Bruno Conti