Per Festeggiare Il Loro 50° Anniversario, Torna Alla Grande Uno Dei Gruppi Funky-Soul Più “Gagliardi” Di Sempre. Tower Of Power – Soul Side Of Town

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Tower Of Power – Soul Side Of Town – Mack Avenue Records

Tra I tanti gruppi che festeggiano il fatidico 50° Anniversario nel 2018 ora sbucano anche i Tower Of Power, come annunciano nello sticker del CD Soul Side Of Town. Poi al solito uno fa quattro conti e vede che il primo album della band californiana, East Bay Grease, è uscito nel 1970 per la Fillmore Records, l’etichetta fondata da Bill Graham. Ok, però loro ci diranno che già nel 1968, quando comunque si chiamavano ancora Motowns, iniziavano a muovere i primi passi tra Oakland e Berkeley, ma a questa stregua quest’anno è il 60° anniversario dei Quarrymen di Lennon e McCartney, e così via. Comunque, l’album di cui andiamo ad occuparci è il primo ad uscire dal 2009 dell’ottimo Great American Soulbook, e come raccontano loro stessi nel libretto che accompagna il CD, il progetto ha avuto una gestazione lunga e travagliata, con i primi passi mossi già nel 2012, poi tra problemi di salute, ricoveri ospedalieri, incidenti vari, due di loro sono stati travolti da un treno e sono sopravvissuti, scelte del cantante, del produttore, la decisione di registrare 28 brani (applicando il metodo Michael Jackson, suggerito dal produttore Joe Vannelli, fratello di Gino, ovvero registri tutto e poi scegli i brani migliori).

E “casualmente” si arriva al 2018 ed esce quello che dovrebbe essere il loro 18° album in studio. Quando nacquero, a cavallo degli anni ’70, vennero considerati uno  dei primi gruppi funky (rock) della storia, a grandi linee stesso filone di band come Cold Blood e Sons Of Champlin, ma anche apparentati con la soul music più morbida, qualche vicinanza con i Santana, oppure con gruppi come gli Earth, Wind & Fire, gli Isley Brothers dei 70’s, il James Brown più funky, anche i Rufus, che nascono più o meno in quegli anni. In ogni caso diciamo che rimangono, per gli amanti del rock,, una sorta di “piacere proibito”: gli americani, lo chiamano anche smooth soul, più levigato ed accomodante di quello genuino. Il discorso ovviamente vale anche per Soul Side Of Town, che è un buon album tutto sommato, suonato molto bene, non lontanissimo dal classico funky soul dei loro anni migliori: il leader Emilio Castillo è sempre una buona penna, e suona il sax in modo vibrante, David Garibaldi, uno di quelli investiti dal treno, è ancora un batterista dinamico e variegato, Francis Rocco Prestia (un altro dei nostri “compatrioti”), completa la sezione ritmica con il suo basso super funky, Roger Smith è un ottimo organista, Jerry Cortez suona tutti i tipi di chitarra e Tom Politzer guida una sezione fiati dirompente, con altri quattro elementi, mentre Marcus Scott e Ray Greene si dividono le ottime parti vocali soliste.

Le canzoni si ascoltano con piacere (proibito): siano esse le brevi intro e outro scatenate di East Bay! All Day o East Bay! Oakland Style, a tutto fiati, oppure la dinamica Hangin’ With My Baby che sembra un incrocio tra il James Brown più funky anni ’70 o lo Stevie Wonder migliore, con percussioni, fiati impazziti, organo, voci e chitarre in overdrive, ma anche Do You Like That che rimanda ai primi Earth, Wind & Fire, con incroci vocali e strumentali di gran classe, quasi acrobatici, fino al gagliardo assolo di sax, il tutto con un suono naturale che è l’esatto opposto del “nu Soul” pompato, sintetico e ripetitivo che domina le attuali classifiche https://www.youtube.com/watch?v=aUdm5GXsVUc . Sarà anche commerciale ma è suonato un gran bene, come conferma il sound spaziale e chitarristico di On The Soul Side Of Town che ci riporta al suono degli Isley Brothers, con un assolo di organo da sballo, mentre la parte vocale è addirittura rigogliosa. Anche Do With Soul è funky corale, carico e coinvolgente, falsetti spericolati e ritmi pompatissimi, mentre Love Must Be Patient And Kind, una ballata languida ed avvolgente fa parte del lato più “leccato” della loro musica, con Butter Fried che ritorna all’Earth, Wind & Fire sound, o visto che è un brano strumentale, rimanda quasi addirittura ai Blood, Sweat And Tears https://www.youtube.com/watch?v=3NAQU8NAO4c . Niente male anche Selah, dal ritmo incalzante, sempre suonata alla grande, con sax, chitarra slide e tutti i fiati in spolvero. Let It Go con sitar guitar, archi e una voce melliflua, è più “ruffiana”  e con gli angoli levigati. Stop appartiene nuovamente alla categoria “mi piace James Brown e adesso ve lo faccio sentire”, When LoveTakes Control dopo l’ascolto richiede l’esame della glicemia per controllare il livello degli zuccheri nel sangue e anche la conclusiva Can’t Stop Thinking About You  fa calare drasticamente la quota funky del disco, che però nell’insieme rimane gagliarda e convincente.

Bruno Conti

Ci Mancava Solo Questo! Uno Dei Più Brutti Film Musicali Di Tutti I Tempi. Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band Con I Bee Gees E Peter Frampton

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Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band – DVD o Blu-ray – Shout! Factory – 26-09-2017

Non c’è proprio fine al peggio! Ristampano pure questo film musicale con Peter Frampton nella parte di Billy Shears e i Bee Gees in quella degli Hendersons: giuro. parola di Giovane Marmotta. Ed è pure peggio di quello che sembra sulla carta: già la colonna sonora in doppio LP e poi CD, non è mai stata il massimo della vita, con le sue “spettacolari e sbalorditive” reinterpretazioni di classici dei Beatles (o così recita il promo della presentazione), ma anche i livelli recitativi del film sfiorano il ridicolo e quindi giustamente colonna sonora e film nel 1978 furono un flop clamoroso, anche se sia Frampton che i Bee Gees erano al massimo della loro popolarità. Una specie di Magical Mystery Tour ma venti volte peggio!

Il film non credo di essere mai riuscito a vederlo per intero (e non credo lo farò neppure ora) ma pure la colonna sonora, nonostante le canzoni splendide, è il festival della pacchianeria. E nel cast musicale c’erano pure Earth, Wind & Fire, Aerosmith, Billy Preston, Alice Cooper, Sandy Farina, George Burns, Steve Martin e molti altri. Forse gli unici che si salvavano erano gli Earth, Wind & Fire con Got To Get Into My Life e una versione decente di Come Together degli Aerosmith, e forse anche Get Back di Billy Preston e nel cast Paul Nicholas, uno dei principali interpreti di musical inglesi. Sul resto stendiamo un velo pietoso (anche se confesso che qualche armonizzazione vocale dei Bee Gees non è così orribile, per esempio in Nowhere Man A Day In The Life, ma sono canzoni talmente belle e io sono di parte): comunque se volete farvi del male uscirà il 26 settembre per la Shout! Factory in DVD e Blu-ray. Provate per credere, qui sopra potete ascoltare più o meno tutte le canzoni.

Non so se è prevista anche una uscita europea.

Bruno Conti