Sono Passati 20 Anni Ma E’ Sempre Un Piacere (Ri)Ascoltare Questa Voce Splendida. Eva Cassidy – Songbird 20

eva cassidy songbird 20

Eva Cassidy –  Songbird 20 – Blix Street CD

Eva Cassidy, splendida cantante ed interprete sopraffina, non ha potuto godere del notevole successo avuto dai suoi album, in quanto il destino, sotto forma di un incurabile melanoma, ce l’ha portata via nel 1996 all’età di soli 33 anni. Una storia tristissima: Eva, che era una cantante eccezionale e di grande classe (con una formazione di base jazz e blues) è riuscita a vedere pubblicati solo due album prima di lasciarci, il poco conosciuto The Other Side (inciso con il chitarrista Chuck Brown) e lo strepitoso Live At Blues Alley, ristampato nel 2015 nella sua versione completa e re-intitolato Nightbird http://discoclub.myblog.it/2016/01/10/il-supplemento-della-domenica-disco-club-dimenticare-cantante-sublime-eva-cassidy-nightbird/ : fortunatamente (per noi) Eva aveva inciso una lunga serie di brani in studio (al 99% scritti da altri artisti, Eva era essenzialmente un’interprete), che hanno portato alla pubblicazione di ben sette bellissimi album postumi, molti dei quali di grande successo. Il disco che però l’ha fatta conoscere è Songbird, del 1998, una raccolta di dieci pezzi tratti dal disco dal vivo, da The Other Side e da Eva By Heart (1997), il primo lavoro uscito dopo la sua morte.

Oggi per il ventennale quel lavoro viene ripubblicato con il titolo di Songbird 20, aggiungendo quattro demo voce e chitarra di pezzi presenti nel disco e mai sentiti prima. Se volessi esprimere un giudizio in stellette ne dovrei dare tre e mezza, contrapponendo alle quattro del valore artistico dell’album le tre (e sono generoso) dell’opportunità della ristampa di un disco che già nel 1998 era un’antologia (e con quattro brani presi da un live riedito appena tre anni fa), seppur con l’esca dei quattro inediti per chi già lo possiede. I pezzi tratti dal concerto al Blues Alley iniziano con Fields Of Gold, una versione da brividi (molto meglio dell’originale di Sting) per voce e chitarra, toccante e splendida, per proseguire con un’intensa rilettura dell’evergreen Autumn Leaves, ancora acustica ma con la voce di Eva che è un vero e proprio strumento aggiunto, con una sontuosa People Get Ready di Curtis Mayfield (un plauso per la band, perfetta per accompagnare la cantante di Washington), e con Oh, Had I A Golden Thread, che da folk song resa popolare da Pete Seeger si trasforma in un impeccabile brano di stampo soul.

I pezzi in studio sono una magistrale versione swingata del traditional Wade In The Water, suonata con classe e cantata in maniera straordinaria, una raffinatissima Wayfaring Stranger in chiave jazz-blues (ma che voce!), una sentita riproposizione del classico Over The Rainbow, ancora voce , chitarra e poco altro, per non parlare della deliziosa Songbird (Fleetwood Mac), in cui Eva si produce anche in un raro assolo chitarristico. Infine abbiamo due brani scritti appositamente per la Cassidy (da Diane Scanlon), la sofisticata ballad Time Is A Healer, ancora dal sapore soul (Eva era in grado di affrontare con suprema nonchalance qualunque genere), e la struggente I Know You By Heart. I quattro inediti, quattro versioni spoglie di Songbird, Wade In The Water, People Get Ready e Autumn Leaves (quest’ultima in particolare da pelle d’oca), sono tutti decisamente belli ed intensi, e dimostrano che Eva non aveva bisogno di chissà quali orpelli per emozionare. Se già possedete il Songbird originale, l’acquisto di questa edizione per il ventennale è forse superflua (nonostante la bellezza degli inediti), ma se non conoscete ancora Eva Cassidy la parola indispensabile è l’unica che mi viene in mente.

Marco Verdi

Il Supplemento Della Domenica Di Disco Club. Per Non Dimenticare: Una Cantante Sublime! Eva Cassidy – Nightbird

eva cassidy nightbird

Eva Cassidy – Nightbird – Blix Street Records/Warner 2CD/DVD

Quella di Eva Cassidy è una delle storie più tristi dell’intero panorama musicale mondiale, e non solo musicale: interprete sopraffina (non era una songwriter), con una formidabile voce in grado di adattarsi a qualunque genere, ha goduto tra la fine del secolo scorso e la prima decade del nuovo millennio di una grande popolarità, che l’ha portata spesso e volentieri (specie in Inghilterra) nelle prime posizioni delle charts. Peccato però che la quasi totalità dei suoi dischi sia uscita postuma, in quanto Eva morì alla fine del 1996 per un terribile melanoma, all’età di soli 33 anni, non potendo così vivere in prima persona il meritato successo, e privando il mondo di un talento che avrebbe potuto portarla chissà a quali vette.

L’unico album pubblicato dalla bionda cantante del Maryland quando era in vita fu il Live At Blues Alley, un disco dal vivo registrato nell’omonimo locale di Washington il 2 e 3 Gennaio dello stesso anno che si sarebbe chiuso con la sua tragica scomparsa, un lavoro che, nelle sue dodici canzoni, rivelava un’interprete raffinatissima, che cantava con innata naturalezza, toccante nelle ballate, grintosa nei pezzi più mossi, con una voce che veniva dal profondo dell’anima ed un feeling mastodontico. Nel corso degli anni altri sette brani di quella performance vennero pubblicati nei vari dischi postumi (composti principalmente di incisioni in studio), ed ora, sempre per la Blix Street Records (l’etichetta di Washington che si è occupata di tutti i suoi album), esce questo splendido Nightbird, che in due CD raccoglie tutte le 31 canzoni (più una in studio) di quella magica esibizione, allegando anche un DVD con dodici pezzi (di qualità amatoriale: bianco e nero, telecamera fissa, teste del pubblico ogni tanto in primo piano, qualità video un po’ sgranata): è però la parte audio quella che più ci interessa e, complice anche una rimasterizzazione impeccabile, possiamo finalmente assaporarla dal principio alla fine.

Eva era in grado di affrontare con la massima nonchalance qualsiasi tipo di repertorio, e Nightbird ne è la prova lampante: si passa dal jazz al blues al rock al gospel, unendo classici contemporanei e non, il tutto con una classe incredibile ed interpretazioni quasi sempre da pelle d’oca; un plauso va senza dubbio anche alla band di quattro elementi, nella quale spicca lo straordinario pianista Lenny Williams, il bravissimo chitarrista elettrico Keith Grimes (Eva invece suona l’acustica e la ritmica elettrica), il bassista Chris Biondo, che è anche il produttore dell’album, ed il batterista Raice McLeod, che suona con un evidente stile influenzato dal jazz.

L’album si apre con la raffinata Blue Skies di Irving Berlin, nella quale Eva Cassidy dà subito un assaggio della sua classe purissima, seguita dal blues di Ain’t Doin’ Too Bad (James Cotton) che, a parte la performance favolosa di Eva, vede un grande assolo di Grimes; che dire poi di Ain’t No Sunshine, proprio il classico di Bill Withers, con l’acustica appena pizzicata, doppiata in maniera discreta dell’elettrica, qualche nota di piano e la voce che si staglia sicura: una goduria unica. O Sting, che personalmente non ho mai potuto soffrire molto, ma nelle mani di Eva sembra un grande della musica mondiale (Fields Of Gold è la canzone, comunque uno dei brani migliori dell’ex Police), o ancora la mitica Bridge Over Troubled Water di Paul Simon (del quale propone anche una vivace Late In The Evening), dove la resa vocale non è di certo inferiore a quella di Garfunkel; e della versione jazz afterhours di Fever (Peggy Lee, ma anche Elvis) non vogliamo parlarne? Michael Bublé dovrebbe ascoltare questo disco alla nausea e poi…cambiare mestiere! Il gospel/soul è rappresentato da una meravigliosa Chain Of Fools (Aretha Franklin, of course), e c’è anche una magica Autumn Leaves: ora, tutti (me compreso) hanno magnificato le interpretazioni di Bob Dylan di classici americani (tra cui proprio Autumn Leaves) più o meno legati a Frank Sinatra, un anno fa su Shadows In The Night, ma nel modo in cui la cantava Eva c’erano giusto The Voice e Charles Aznavour. Ed Eva arriva anche a misurarsi con Mrs. Billie Holiday, ovvero, forse la più grande cantante donna di tutti i tempi, un confronto che farebbe tremare le gambe (e l’ugola) a chiunque, ma la Cassidy se la cava in maniera secondo me entusiasmante (Fine And Mellow è la canzone).

E tutto ciò è solo nel primo CD (e non le ho citate tutte, ma avrebbero meritato): nel secondo, tra i molti highlights, troviamo un’irresistibile Take Me To The River (Al Green), nella quale Eva e la band fanno veramente venire giù il Blues Alley, una calda People Get Ready di Curtis Mayfield, una versione rallentata ma splendida del classico dei Box Tops The Letter, un’intensa Son Of A Preacher Man, che riesce a tener testa all’originale di Dusty Springfield, una resa incredibile di Stormy Monday di T-Bone Walker, che supera di slancio anche la versione dei Them e proietta idealmente il gruppo in un fumoso club di Chicago, una superba Something’s Got A Hold On Me (Etta James), ed una Time After Time acustica che fa sembrare l’originale di Cyndi Lauper un’altra canzone. Dopo il bis finale (una rallentata, ma che pathos, What A Wonderful World di Louis Armstrong) abbiamo una bonus track in studio, una versione di Oh, Had I A Golden Thread di Pete Seeger, che Eva spoglia delle sue caratteristiche folk e trasforma in un gustoso southern-soul, grazie anche all’organo hammond di Hilton Felton.

Una ristampa imperdibile, che ci fa ricordare quanto può essere ingiusto il fato che ci ha portato via troppo presto una cantante meravigliosa, uno dei prototipi della “beautiful loser”!

Con tutto il rispetto, altro che Adele.

Marco Verdi

Il Meglio Del 2015: Puntata Natalizia, Un Anno In Musica.

Come promesso, il giorno di Natale ho preparato la lista definitiva del mio (esagerato) Best Of 2015. Sotto gli auspici del grande Bruce in versione Santa Claus, ecco la classifica del “meglio del resto” (qui trovate le presunte prime scelte, che non vengono ripetute nella lista di oggi, http://discoclub.myblog.it/2015/12/10/ecco-il-meglio-del-2015-secondo-disco-club-blogger-collaboratori/), ricchissima, sono più di 50 titoli fra novità e ristampe. troppi? Può essere, ma come dicevano i latini “melius abundare quam deficere”, ovvero, esageriamo e partiamo. Sono più o meno in ordine cronologico e raccolti anche per piccoli gruppi di genere: live, voci femminili, country, cantautori, folk, grandi nomi ed illustri sconosciuti, tanta bella musica, ovviamente a parere di chi scrive.

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L’anno si è aperto con una serie di album dal vivo estratti dagli archivi.

Another Day, Another Time, Celebrating The Music Of Inside Llewyn Davis, un doppio CD, registrato nell’autunno del 2013, per celebrare la musica della colonna sonora del film dei fratelli Coen, con la partecipazione di una grande quantità di musicisti “nuovi e vecchi” dell’area folk e Americana

Gov’t Mule Feat, John Scofield – Sco-Mule un altro doppio Cd dal vivo, registrato nel 1999, quando era ancora vivo il primo bassista della band, Allen Woody

Jerry Garcia Band – Garcia Live.: Volume Five anche questo doppio, registrato l’ultimo giorno del 1975 al Keystone di Berkeley, a oggi l’ultimo capitolo della serie (poi sono partiti i festeggiamenti per il 50° Anniversario dei Grateful Dead.

waterboys modern blues

Waterboys – Modern Blues

drew holcomb medicine

Drew Holcomb & The Neighbors – Medicine una delle prime sorprese del 2015 (anche se aveva già pubblicato otto dischi prima di questo)

bob dylan shadows in the nightsteve earle terraplaneryan bingham fear and saturday nightrhiannon giddens tomorrow is my turn

Bob Dylan – Shadows In The Night

Steve Earle & The Dukes – Terraplane Blues

Ryan Bingham – Fear And Saturday Night 

Rhiannon Giddens -Tomorrow Is My Turn

Due conferme, un ritorno e un esordio, tutti dischi di notevole spessore

mark knopfler tracker deluxelaura marling short movejj grey & mofro ol' gloryryley walker primrose green

Un altro quartetto di “rispettabili” uscite. Un eccellente disco di Mark Knopfler Tracker, le conferme di Laura Marling con Short Movie JJ Grey & Mofro con Ol’ Glory, e le traiettorie elettroacustiche dell’ottimo Primrose Green di Ryley Walker.

bettye lavette worthybrandi carlile the firewatcher's daughter

Due signore confermano la loro classe.

Betty Lavette – Worthy (anche in versione Deluxe con un DVD dal vivo)

Brandi Carlile – The Firewatcher’s Daughter

Fotheringay nothing more

Fotheringay – Nothing More The Collected Fotheringay Il primo cofanetto importante del 2015 che traccia la breve storia, durata meno di un anno, di una delle band di Sandy Denny, forse la più bella voce prodotta dalla scena musicale inglese

boz scagss a fool to caredayna kurtz risa and fallsufjan stevens carrie & lowell

van morrison duets

Boz Scaggs – A Fool To Care uno dei migliori dischi di blue-eyed soul dell’anno

Dayna Kurtz – Risa And  Fall La cantante nativa del New Jersey ci regala un’altra piccola perla, con un album intenso ed ispirato arricchito da un secondo CD di materiale raro nella edizione italiana pubblicata dalla italiana Appaloosa

Sufjan Stevens – Carrie And Lowell A livello internazionale è praticamente in tutte le liste di fine anno, in Italia sembra sia piaciuto leggermente meno

Van Morrison – Duets: Re-Working The Catalogue Quello con Michael Bublé forse ce lo poteva risparmiare, ma il resto è più che buono, per l’esordio di Van con la nuova etichetta

Olivia Chaney The Longest Riverallison moorer down to believing

Olivia Chaney The Longest River Una giovane cantante ed autrice inglese che incide per la americana Nonesuch un bellissimo disco da classica folksinger

Allison Moorer – Down To Believing L’ex signora Earle “grazie” alle pene del suo divorizo da Steve realizza uno dei suoi dischi migliori

jimmy lafave night tribetom russell tthe rose of roscraedwight yoakam second hand

graham parker mystery glue

Jimmy LaFave – The Night Tribe

Tom Russell – The Rose Of Roscrae

Dwight Yoakam – Second Hand Heart

Graham Parker & The Mystery – Mystery Glue per chi scrive uno dei migliori dischi del rocker inglese http://discoclub.myblog.it/2015/05/19/il-disco-del-giorno-forse-del-mese-graham-parker-the-rumour-mystery-glue/

chris stapleton travellerchristian lopez band onward

Chris Stapleton – Traveller

Chris Lopez Band – Onward accomunati dal fatto di essere stati entrambi prodotti da Dave Cobb, forse il secondo è ancora più bello del pur ottimo Traveller. Cobb durante l’anno ha prodotto anche quelli degli A Thousand Horses, Corb Lund e l’eccellente Delilah di Anderson East.

anderson east delilah

railroad earth live red rocks

Uno dei migliori DVD dell’anno è quello doppio dal vivo dei Railroad Earth Live At Red Rocks

james taylor before this world cd standard

James Taylor – Before This World ottimo disco che rinverdisce i fasti dei suoi migliori dischi degli anni ’70

gnola blues band down the line

Gnola Blues Band altri “italiani per caso” che si sono fatti onore durante l’anno http://discoclub.myblog.it/2015/05/12/blues-tanta-buona-musica-gnola-blues-band-down-the-line/

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Banditos – Omonimo per chi scrive uno delle “sorprese” più piacevoli dell’anno http://discoclub.myblog.it/2015/06/09/facce-raccomandabili-disco-molto-raccomandato-birmingham-alabama-via-nashville-banditos/

needtobreathe live from the woods

Needtobreathe – Live From The Woods E anche questo, pure nella categoria dei migliori dischi dal vivo http://discoclub.myblog.it/2015/06/16/doppi-dal-vivo-classici-needtobreathe-live-from-the-woods-at-fontanel/

dar williams emeraldromi mayes devil on both shoulders

Dar Williams – Emerald

Romi Mayes – Devil On Both Shoulders

one more for the fans lynyrd cd

One More For The Fans – Tribute To Lynyrd Skynyrd Sempre a proposito di Live

dawes all your favorite bandsjason isbell something more than free

Dawes – All Your Favourite Bands http://discoclub.myblog.it/2015/06/03/from-los-angeles-california-the-dawes-all-your-favourite-bands/

Jason Isbell – Something More Than Free il disco “rock” più votato nelle classifiche annuali di gradimento internazionali

sister sparrow the weather below

Sister Sparrow And The Dirty Birds – The Weather Below altro gruppo “sorpresa” che non scherza un c… http://discoclub.myblog.it/2015/07/13/piu-sparviero-che-passerotto-sister-sparrow-and-the-dirty-birds-the-weather-below/

rolling stones hyde park dvdrolling stones live in leedsrolling stones tokyo dome

Inserisco a questo punto i tre From The Vault dei Rolling Stones anche se due sono usciti a fine novembre. Peraltro a dicembre è uscito anche un cofanetto che raccoglie i cinque titoli della serie usciti fino ad ora.

nathaniel rateliff and the night sweats

Nathaniel Rateliffe And The Night Sweats

gregg allman live back to macon

Gregg Allman – Live Back To Macon altro formidabile CD+DVD dal vivo

rpbert cray 4 nights

Robert Cray – 4 Nights In 40 Years Live E pure questo http://discoclub.myblog.it/2015/09/02/quattro-decadi-del-migliori-blues-contemporaneo-robert-cray-band-4-nights-of-40-years-live anche nella categoria dei migliori dischi blues con quello che segue

buddy guy born to play

Buddy Guy – Born To Play Guitar http://discoclub.myblog.it/2015/08/03/lultimo-dei-chitarristi-blues-gran-forma-buddy-guy-born-to-play-guitar/

los lobos gates of gold

Los Lobos – Gates Of Gold

joe ely panhandle rambler

Joe Ely – Panhandle Rambler

tom jones long lost

Tom Jones – Long Lost Suitcase

wood brothers paradise

Tre che sono piaciuti a tutti (sottoscritto incluso) e uno che forse è piaciuto solo a me, e mi sono pure scordato di recensirlo, ma Paradise dei Wood Brothers è tra i candidati certi alla rubrica dei “recuperi” di fine anno., insieme a quello di Trey Anastasio Paper Wheels. Due dischi molti belli.

trey anastasio paper wheels

van morrison astral weeksvan morrison his bandjimi hendrix freedomallman brothers idlewild south 2 cd

Tra le ristampe col botto di fine anno, mancano le due principali Dylan Springsteen, ma erano già nell’altra lista, come tra i live Clapton Blue Rodeo.

natalie merchant paradise is there

Natalie Merchant – Paradise Is There The New Tigerlily Recordings E tra le ristampe “anomale” non trascurerei il disco della Merchant che lo ha ri-inciso ex novo (altro candidato ai recuperi di fine anno o inizio 2016, non ci formalizziamo)

don henley cass county

Don Henley – Cass County http://discoclub.myblog.it/2015/10/16/il-ritorno-dell-aquila-texana-don-henley-cass-county/

de gregori amore e furto

Francesco De Gregori – Amore E Furto http://discoclub.myblog.it/2015/11/02/secondo-me-approverebbe-anche-bob-francesco-de-gregori-amore-furto-de-gregori-canta-dylan/

southside johnny soultime!

Southside Johnny & The Asbury Jukes  – Soultime!

kevin gordon long gone time

Kevin Gordon – Long Gone Time  http://discoclub.myblog.it/2015/12/11/vi-piacciono-bravi-kevin-gordon-long-gone-time/

widespread panic street dogs

Widespread Panic – Street Dogs  http://discoclub.myblog.it/2015/11/09/i-capostipiti-delle-jam-band-gran-forma-widespread-panic-street-dogs/

ethan johns silver liner

Ethan Johns & Black Eyed Dogs – Silver Liner

Tra le “sorprese” di fine anno aggiungerei anche questi quattro. E per concludere un’altra “ristampa” sicuramente tra quelle da recuperare.

eva cassidy nightbird

Eva Cassidy – Nightbird

Direi che è proprio tutto, di alcuni ho inserito anche i link dei post, ma se andate a ritroso, trovate tutto. Quelli che non avete trovato qui erano già nell’altra liste (o perché non ci sono piaciuti o ancora, non rientrano nei gusti del Blog, se state leggendo li sapete) e se c’è qualcosa che manca secondo voi segnalatelo nei commenti, dove potete mandare, se ne avete voglia, ma non è obbligatorio, anche le vostre classifiche di gradimento di fine anno. Magari le più interessanti le riverso pure nel Blog.

Oggi puntatona doppia, domani non credo che posterò nulla, ma non è detto, qualcosa di pronto c’è sempre!

Di nuovo Buon Natale!

Bruno Conti