Era L’Ora! Savoy Brown – Songs From The Road

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Savoy Brown –  Songs From The Road – Ruf CD/DVD

Era l’ora. Lo so, si dice spesso, ma in questo caso è più vero che mai. Dopo i chiari segnali di ripresa con un buon disco come Voodoo Moon, uscito nel 2011 e di cui vi aveva parlato positivamente sempre chi scrive  e-alla-fine-ne-rimase-uno-il-chitarrista-savoy-brown-voodoo.html, il passo successivo poteva, e doveva, essere un bel CD dal vivo (magari con DVD aggiunto): e così è stato, e anche se non sempre l’assioma, “ah, ma dovrebbero fare un disco Live” viene poi confortato dai risultati sperati, per i Savoy Brown, in questo caso, vale! La serie Songs From The Road della Ruf ha peraltro illustri predecessori: i doppi di Jeff Healey e Luther Allison, e in misura minore quello di Erja Lyytinen, sono ottimi esempi di come usufruire di questi cosiddetti combo, CD+DVD, ottima qualità del suono, immagini ben realizzate e, soprattutto, concerti che soddisfano anche per i contenuti musicali.

Questo dei Savoy Brown in particolare mi sembra il più riuscito in assoluto della serie e tra i migliori dischi dal vivo mai realizzati dalla storica band blues(rock) inglese, che non sempre in passato è stata pari alla sua fama, anche in questo ambito. Ok, della formazione originale c’è solo Kim Simmonds, il biondo chitarrista e leader, ma basta e avanza, se i comprimari (leggi nuovi componenti del gruppo) sono all’altezza della situazione. E questo mi pare proprio il caso: come dicevo per il disco in studio, e confermo per questo live, Joe Whiting è un ottimo cantante, ugola potente e padronanza della scena, l’unica pecca, piccola, è questa sua fissa per il sax inserito in un ambito blues-rock (lascia perdere Joe, che ogni tanto rompi le balle!), soprattutto in considerazione dello stato di grazia di Simmonds, che è veramente magistrale in questo concerto, occhi chiusi, grande concentrazione e una serie di assolo veramente notevole, a conferma della sua reputazione di guitar hero, che se non raggiunge quella dei più grandi, in una ipotetica Top 30 dei migliori nel genere, secondo me, ci entra alla grande. Ben coadiuvato dalla sezione ritmica composta dai “nuovi” Pat De Salvo al basso e Garnett Grimm alla batteria, e con una scelta azzeccata del repertorio i Savoy Brown, o quel che resta di loro, dimostrano che non tutti i “dinosauri”  del rock sono estinti, qualcuno, in area protetta, nelle riserve concertistiche, resiste!

Il pubblico dei fortunati “crucchi” invitati al Musiktheater Piano di Dortmund nel maggio del 2012, non è numeroso, ma caldo ed entusiasta e viene subito investito dal poderoso treno sonoro del brano strumentale 24/7, tratto dall’ultimo Voodoo Man, Joe Whiting è al sax, in questo caso anche con un assolo efficace, ma il protagonista è subito Kim Simmonds, a occhi chiusi comincia a strapazzare con gran classe la sua Gibson d’annata (normale o Flying V). Un attimo e cominciamo a tuffarci nel passato, Looking In è la title-track del sesto album del gruppo, 1970, quando in formazione c’era ancora Lonesome Dave (Peverett) poi nei Foghat, che ha scritto il brano con Simmonds ai tempi, e la chitarra del leader in questo brano, ben sostenuta da un basso pulsante e da una agile batteria, traccia una serie di evoluzioni tra rock, blues e quel tocco raffinato di jazz che lo ha fatto spesso paragonare al suo contemporaneo Alvin Lee, il cantato da blues-rocker americano di Whiting è parimenti efficace. A riprova che il repertorio proveniente da Voodoo Man è di ottima fattura, il loro migliore da lungo tempo a questa parte, anche Natural Man, sempre tirata ma sinuosa nelle linee chitarristiche, non sfigura con i vecchi brani.

Anche il riff di Street Corner Talking è uno di quelli classici del rock-blues, imparentato con alcuni simili che uscivano dai dischi dei Free dell’epoca, e pure il cantato e le linee di chitarra ricordano la coppia Rodgers-Kossoff. She’s Got The Heat, sempre da Voodoo, è una scarica di potente boogie a tempo di slide (o viceversa) con un assatanato Kim Simmonds al “collo di bottiglia”! Time Does Tell era sempre su Street Corner Talking e questa versione non ha nulla da invidiare all’originale cantato da Dave Walker, anzi, il sax rompe un po’ i maroni (come detto in apertura) ma la parte vocale e soprattutto la lunga improvvisazione chitarristica di Kim sono da manuale del perfetto rocker, se non della giovane marmotta. Dalle paludi della Louisiana l’insinuante Voodoo man conferma la ritrovata vena creativa del quartetto (inglese?) e fa il paio con la tirata Meet The Blues Head On sempre dall’ultimo CD e sempre ottima, nella versione live ancora migliore che in studio. Poi siamo invitati tutti sul “treno diretto verso l’inferno”, da Robert Johnson agli Ac/Dc l’argomento ha sempre stimolato la creatività e questa versione monstre di quasi 14 minuti di Hellbound Train, con i suoi picchi e vallate, fermate e ripartenze è una conferma della potenza del rock quando è maneggiato da chi conosce la materia, Simmonds è magistrale in questo brano. Ancora una potente Shockwaves e un altro classico come Tell Mama di nuovo con slide in evidenza prima della conclusione con il super classico Wang Dang Doodle sempre da Street Corner Talking, il disco più saccheggiato insieme all’ultimo.

Nel DVD un’intervista di undici minuti ma anche due ulteriori e micidiali brani, un medley costruito intorno a Litte red rooster e una selvaggia e lunghissima Louisiana Blues, altri 25 minuti di musica in totale che varrebbero il prezzo di ingresso, se già il resto non fosse gustoso oltre modo. Come direbbe Nero Wolfe: “Soddisfacente Kim”! Un’ottima occasione per conoscere i Savoy Brown oppure “un ripasso” proficuo della materia per i ripetenti.

Bruno Conti

Altri Inediti Di Jeff Healey. House On Fire Demos And Rarities & As The Years Go Passing By Live In Germany 89-95-00 3CD+2DVD

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Jeff Healey Band – House on Fire – Eagle Rock/Edel 26-02-2013

Quando nel marzo del 2008, in modo repentino, ma non inatteso (visti i problemi di salute che avevano da sempre caratterizzato la sua esistenza), Jeff Healey ci ha lasciato, per colpa di un cancro che lo tormentava da circa un anno, il musicista canadese stava comunque programmando un tour europeo che avrebbe dovuto fare promozione a Mess Of Blues, il disco che segnava il suo ritorno al rock-blues dopo una decina di anni passati a suonare il jazz, che era la sua altra grande passione e in cui si esibiva anche come trombettista. Quel disco, registrato in parte in studio e in parte dal vivo, venne pubblicato più o meno in contemporanea alla sua scomparsa e, con il patrocinio della sua famiglia, ha segnato l’apertura di una serie di pubblicazioni di materiale, soprattutto dal vivo, Songs From The Road, Last Call, Legacy Volume 1, Last At Grossman’s 1994, culminata con lo strepitoso box quadruplo Full Circle:The Live Anthology un-adeguato-testamento-sonoro-jeff-healey-band-full-circle.html (e un altro addirittura quintuplo è pubbkcato dalla Inakustik, in uscita più o meno contemporanea a questo album di cui vi sto parlando, As The Years Go Passing By – Live In Germany1989-1995-2000, 3 CD+2DVD, che si annuncia succulento oltre che di eccellente qualità audio e video).

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Disc 1 & DVD 1: Ohne Filter Extra (May 10, 1989)

Jeff Healey – Guitar/Vocals
Joe Rockman – Bass/Vocals
Tom Stephen – Drums

1. I’m Torn Down
2. My Little Girl
3. Confidence Man
4. I Need To Be Loved
5. When The Night Comes Falling From The Sky
6. River Of No Return
7. Angel Eyes
8. Roadhouse Blues
9. See The Light

Disc 2 & DVD 2: Extraspät in Concert (April 2, 1995)

Jeff Healey – Guitar/Vocals
Pat Rush – Guitar
Joe Rockman – Bass/Vocals
Tom Stephen – Drums

1. Got A Line On You
2. Stop Breaking Down
3. As The Years Go Passing By
4. Confidence Man
5. Stuck In The Middle
6. Angel
7. Yer Blues
8. Me And My Crazy Self
9. Angel Eyes
10. Roadhouse Blues
11. See The Light
12. While My Guitar Gently Weeps

Disc 3 & DVD 1: Ohne Filter Extra (October 31, 2000)

Jeff Healey – Guitar/Vocals
Philip Sayce – Guitar
Joe Rockman – Bass/Vocals
Tom Stephen – Drums

1. My Little Girl
2. Which One
3. Love Is The Answer
4. How Blue Can You Get
5. Confidence Man
6. Put The Shoe On The Other Foot
7. Feel Better
8. Angel Eyes
9. Roadhouse Blues

Invece House On Fire è ancora più sorprendente, in quanto si tratta di materiale inedito di studio registrato dalla Jeff Healey Band nel 1992, durante le sessions per l’album Feel This (otto brani), due brani vengono dal 1994, per il disco Cover To Cover e una è stata registrata nell’ottobre del 1998, Tutto l’insieme mi sembra un giusto tributo, nel 5° anniversario dalla morte, ad un grande musicista e straordinario chitarrista, dalla tecnica unica, con la chitarra suonata appoggiata sul grembo a mo’ di lap steel, ma che poi si sublimava dal vivo soprattutto nel momento dell’assolo, quando Jeff trasfigurato dall’ispirazione si alzava brevemente in piedi per lasciare uscire dalla sua chitarra torrenti di note che lasciavano esterrefatti per la potenza e la carica, ma anche per la pulizia e la chiarezza del suono. Influenzato tanto dal blues e dal jazz, quanto da Hendrix, dai Beatles e dai grandi cantautori, la musica di Healey nei dischi in studio, forse non ha raggiunto i vertici dei suoi concerti dal vivo, ma ci ha lasciato dischi come l’esordio See The Light, Hell To Pay, Feel This e Cover To Cover che sono dischi più che rispettabili di ottimo rock chitarristico.

Il sottotitolo di questo disco è Demos And Rarities, ma si tratta di materiale registrato ottimamente, anche se il suono è quello di una sorta di live in studio, senza rifiniture successive, rende alla perfezione il cuore della musica di Jeff Healey, con la chitarra e la voce in primo piano, già dall’iniziale House On Fire, un brano rock classico e diretto, passando per la Claptoniana Who’s Been Sleeping In My Bed, dove il suono dell’organo si aggiunge al classico formato chitarra-basso-batteria. You Go Your Way, I’ll Go Mine, quasi simile nel titolo, non è il classico di Dylan, ma un sapido slow-blues intenso, alla Healey, con la chitarra che corre fluida e sicura, anche con un parco uso del wah-wah, come sempre nella discografia del musicista canadese. Anche All The Way non è ovviamente il classico di Sinatra, ma un altro poderoso e tirato rock-blues, mentre We’ve Got Tonight è proprio quella di Bob Seger, una delle due cover del disco, che subisce un trattamento alla While My Guitar Gently Weeps, parte come una ballata acustica, come nell’originale, con piano e organo in evidenza e poi nel classico crescendo del brano si tramuta in quella stupenda canzone che tutti conosciamo, con in più l’atout di un assolo lirico e lancinante da parte di Jeff Healey, molto bella, strano che non sia stata pubblicata ai tempi, cantata anche benissimo, tra l’altro, il che non guasta!

Bish Bang Boof è uno strumentale swingato in trio, che documenta la sua passione per il jazz e la sua grande tecnica allo strumento. Too Late Now è un’altra ballatona delle sue, vagamente country, struggente e melodica il giusto, Face Up, sempre con quel suono scarno da demo, è decisamente un episodio minore, poco rifinito. Diverso il discorso per l’altra cover: Adam Raised A Cain è uno dei rocker più intemerati della discografia di Springsteen, chitarristico fino al midollo e quindi perfetto per la sensibilità di Healey, che può dare fondo alle risorse della sua solista con una serie di interventi pungenti, anche con il suo classico e micidiale wah-wah. Daze Of The Night, il brano più recente, quello inciso nel 1998, è un rock duro e tosto, con un giro di basso quasi alla Deep Purple e la chitarra in overdrive. Conclude Joined At The Heart, una sorta di flamenco rock con la chitarra di Healey raddoppiata nei due canali dello stereo e un ritornello quasi radiofonico. Nudo e crudo nel suono, ma corposo nelle intenzioni, una gradita sorpresa. 

Bruno Conti   

Novità Di Aprile Parte I. Tab Benoit, Kate Campbell, Jerry Lee Lewis, Great Lake Swimmers, Jeff Healey, Simone Felice, Lori Carson, Lumineers, Ry Cooder

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Cominciamo con le novità in uscita nel mese di Aprile, in questo caso la settimana di martedì 3, mancano tutte le uscite già trattate in precedenza, basta che andiate a ritroso nel Blog e troverete: Elvis Costello The Return Of The Spectacular Spinning Songbook annunciato da mesi e finalmente in uscita in CD e DVD o CD+DVD, Thick As A Brick 2 che ha ripreso la denominazione Jethro Tull e Ian Anderson anche se non dovrebbe esserci Martin Lancelot Barre, il nuovo Bonnie Raitt Slipstream che per il momento esce in Europa su Proper Records, la settimana successiva negli States. E ancora Locked Down di Dr.John, quello con Dan Auerbach dei Black Keys. The Soul Of Truth, il volume IV dei Bootleg di Johnny Cash, il disco di cover delle Wilson Phillips Dedicated. Poi molte altre novità interessanti:

per esempio il nuovo album dei canadesi Great Lake Swimmers New Wild Everywhere, il quinto album della discografia per i folk-rockers nord-americani, pubblicato dalla Nettwerk e disponibile anche in versione doppia Deluxe con sette tracce extra tra demo, brani acustici e live.

Simone Felice è il fratello che non fa più parte da tempo della formazione dei Felice Brothers, ha fatto due bellissimi dischi come Duke And The King, ha avuto un infarto e ora esordisce come solista con questo album omonimo che esce per la Reveal Records e al quale Mojo (che non ho ancora letto) ha dato 4 stellette.

Tab Benoit, il musicista cajun-blues-rock-soul di Baton Rouge, Louisiana ha pubblicato una decina di album per la Telarc, questo Legacy: The Best Of è una collezione e così, a occhio, non mi sembra che ci siano brani inediti. Per chi non ha nulla è l’occasione per ascoltare uno dei migliori chitarristi (e cantanti) del Blues contemporaneo, questo signore non è bravo, è bravissimo, ascoltate il brano qui sopra!

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Dopo l’album dal vivo dello scorso anno, Two Nights In Texas, torna con un nuovo disco per la Large River Music Kate Campbell, il CD si intitola 1000 Pound Machine e la bravissima cantante di New Orleans per l’occasione torna al piano, suo strumento originale, e con l’aiuto di Will Kimbrough che produce e suona le chitarre e Spooner Oldham che suona le tastiere, confeziona un ennesimo eccellente disco di country-folk-Americana-gospel roots music. Bella voce.

Altra cantautrice, di Lori Carson si erano un po’ perse le tracce: era dal 2004 che non faceva dischi nuovi, ma chi scrive se l’era persa dagli anni ’90. I primi dischi, soprattutto Shelter del 1990, ma anche Where It Goes e gli altri di quella decade, spesso con l’accompagnamento dei Golden Palominos, sono molto belli. Questo nuovo Another Year esce per la United For Opportunity Records (?!?) e le atmosfere sono più rarefatte e folk ma sembra interessante: per chi ama le voci “tranquille”.

The Lumineers sono un gruppo americano che viene inserito nel filone del “nuovo folk”, per intenderci quello di Avett Brothers e Mumford And Sons. Dopo un Ep pubblicato nel 2011 esordiscono per la Dualtone con questo album omonimo che ad un primo veloce ascolto mi sembra interessante.

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Continua la serie di pubblicazioni di concerti inediti di Jeff Healey per la Eagle Rock. Questa volta è il turno di un DVD (con CD allegato) Live In Belgium registrato al Peer Blues Festival nel luglio del 1993 per il tour promozionale di Feel This. In occasione di questo concerto al solito trio si aggiungono un tastierista e due backing vocalists. Per chi ama il chitarrista cieco canadese e del sano rock-blues!

La Left Field Media continua con i suoi CD Live dedicati a Broadcast radiofonici che hanno fatto la storia della musica rock ( e non solo). Questo Down At The Field di Ry Cooder contiene il famoso show della primavera del 1974 a Ebbets Field, come bonus ci sono anche alcuni brani registrati al Bottom Line di New York alcuni giorni prima. Era il tour per promuovere Paradise and Lunch, quindi Ry Cooder d’annata. Anche questo esisteva come bootleg di difficilissima reperibilità, ecco il contenuto:

1. Too Tight This Rag of Mine
2. You ve been Doing Something Wrong (I Can Tell By the Way You Smell)
3. Blind Man Messed Up By Tear Gas
4. Instrumental
5. How Can A Poor Man Stand Such Times and Live
6. Slow Consumption
7. Forget That Folding Bridge
8. Fool for a Cigarette/Feelin Good
9. Crazy Bout an Automobile
10. Feelin Like a Submarine (Kentucky Blues)
11. Don t take everybody to be a Friend
12. The Tattler
13. One Meat Ball
14. Preacher
15. Vigilante Man

Questa settimana terminiamo con un cofanetto eccezionale di 4 CD edito dalla Salvo Records e dedicato a Jerry Lee Lewis A Whole Lotta Jerry Lee Lewis, contiene 106 brani che coprono il periodo 1956-1989, il tutto corredato da un libretto di 72 pagine, questa la tracking list:

Disc 1
1. Crazy Arms
2. Whole Lotta Shakin’ Goin’ On
3. Great Balls Of Fire
4. You Win Again
5. Breathless
6. High School Confidential
7. Lewis Boogie
8. Break Up
9. I’ll Sail My Ship Alone
10. Lovin’ Up A Storm
11. What’d I Say
12. Cold Cold Heart
13. Hit The Road Jack
14. Pen And Paper
15. I’m On Fire
16. She Was My Baby (He Was My Friend)
17. High Heel Sneakers
18. Just In Time
19. Baby, Hold Me Close
20. I Believe In You
21. Green Green Grass Of Home
22. Baby (You’ve Got What It Takes) – With Linda Gail Lewis
23. Detroit City
24. Rockin’ Jerry Lee
25. Memphis Beat
26. Big Boss Man
27. It’s A Hang-Up Baby
28. Turn On Your Love Light
29. Shotgun Man

Disc 2
1. Another Place, Another Time
2. Walking The Floor Over You
3. I’m A Lonesome Fugitive
4. What’s Made Milwaukee Famous (Has Made A Loser Out Of Me)
5. She Still Comes Around (To Love What’s Left Of Me)
6. To Make Love Sweeter For You
7. There Stands The Glass
8. Don’t Let Me Cross Over – With Linda Gail Lewis
9. Jackson – With Linda Gail Lewis
10. One Has My Name (The Other Has My Heart)
11. Invitation To Your Party
12. Earth Up Above – With Linda Gail Lewis
13. She Even Woke Me Up To Say Goodbye
14. One Minute Past Eternity
15. Roll Over Beethoven – With Linda Gail Lewis
16. Working Man Blues
17. Wine Me Up
18. Once More With Feeling
19. I Can’t Seem To Say Goodbye
20. There Must Be More To Love Than This
21. Waiting For A Train
22. In Loving Memories
23. Sweet Georgia Brown
24. Touching Home
25. When He Walks On You (Like You Walked On Me)
26. Would You Take Another Chance On Me
27. Me And Bobby McGee
28. Thirteen At The Table

Disc 3
1. Chantilly Lace
2. Think About It Darlin’
3. Walk A Mile In My Shoes
4. Lonely Weekends
5. Me And Jesus – With Linda Gail Lewis
6. Who’s Gonna Play This Old Piano
7. No Honky Tonks In Heaven
8. No Traffic Out Of Abilene
9. No More Hanging On
10. Drinkin’ Wine Spo-Dee-O-Dee
11. Bad Moon Rising
12. Juke Box
13. No Headstone On My Grave
14. Sometimes A Memory Ain’t Enough
15. Ride Me Down Easy
16. I’m Left, You’re Right, She’s Gone
17. Just A Little Bit
18. Big Blue Diamonds
19. Tell Tale Signs
20. He Can’t Fill My Shoes
21. Honey Hush
22. I Can Still Hear The Music In The Rest Room
23. House Of Blue Lights
24. Boogie Woogie Country Man
25. A Damn Good Country Song

Disc 4
1. Don’t Boogie Woogie
2. I Can’t Keep My Hands Off Of You
3. I Don’t Want To Be Lonely Tonight
4. Let’s Put It Back Together Again
5. Jerry Lee’s Rock And Roll Revival Show
6. The Closest Thing To You
7. Middle Age Crazy
8. Tennessee Saturday Night
9. Come On In
10. I’ll Find It Where I Can
11. I Hate You
12. Rockin’ My Life Away
13. I Wish I Was Eighteen Again
14. Who Will The Next Fool Be
15. When Two Worlds Collide
16. Over The Rainbow
17. Thirty-Nine And Holding
18. I’m So Lonesome I Could Cry
19. My Fingers Do The Talkin’
20. Come As You Were
21. Honky Tonk Rock And Roll Piano Man
22. Why You Been Gone So Long
23. Sixteen Candles – With Johnny Cash, Roy Orbison & Carl Perkins
24. Wild One – With David Kemper And Gerald McGee

Che dire? Questo è veramente indispensabile, completo e costa pure poco!

Bruno Conti

Un “Adeguato ” Testamento” Sonoro! Jeff Healey Band – Full Circle

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The Jeff Healey Band –Full Circle:The Live Anthology 3CD+1DVD – Eagle rock/Edel

Forse delle varie uscite postume, per la maggior parte dal vivo, che si sono succedute nei tre anni dalla morte di Jeff Healey avvenuta nel 2008, questo Full Circle mi sembra la più interessante. Non solo per i contenuti musicali (anche Live At Grossman’s -1994 e Songs From The Road sono decisamente buoni) ma anche per le dimensioni dell’opera e per l’ottima scelta dei pezzi. Infatti i compilatori di questo cofanetto hanno cercato di evitare troppe duplicazioni tra i tre diversi concerti che compongono questo Box e direi che ci sono riusciti. Ovviamente il CD e il DVD del concerto del 1991 al St.Gallen Open Air Festival sono identici ma per il resto la scelta del materiale è stata molto oculata e direi che solo tre brani appaiono per due volte, Angel Eyes, My Little Girl e Blue Jean Blues. Il classico degli ZZ Top merita la ripetizione in quanto le due versioni, entrambe molto lunghe, sono piuttosto differenti tra loro, più lenta e bluesata quella al Festival di Montreal del 1989, più tirata e con un lungo intermezzo con wah-wah hendrixiano quella di San Gallo, in ogni caso ottimi esempi della grande carica del chitarrista cieco canadese.

Come saprete Healey è morto a soli 41 anni per una rara malattia congenita che gli ha scatenato una serie di tumori nell’ultimo anno della sua vita e dai quali non ha avuto scampo. Ma prima aveva fatto in tempo a costruirsi una solida reputazione come uno dei migliori chitarristi delle ultime generazioni, con quel suo stile particolare, seduto con la chitarra appoggiata in grembo e suonata a mo’ di lap steel, ma con le sonorità di una solista normale, spesso con il pedale del wah-wah a manetta. Se tra i suoi dischi in studio See The Light, Feel This e Cover To Cover, ma anche Hell To Pay, sono ottimi esempi della sua arte, era soprattutto dal vivo che Jeff Healey sprigionava una potenza indescrivibile! A chi scrive è capitato di vederlo in concerto a Milano al “vecchio” City Square e vi posso assicurare che quando preso da una sorta di trance agonistica il nostro amico si alzava in piedi per cercare di veicolare attraverso la sua chitarra quello che gli ribolliva dentro non aveva nulla da invidiare ai più grandi solisti della storia della chitarra elettrica.

Questi tre album regalano parecchi di questi momenti: oltre alla già citata Blue Jean Blues, una lunghissima Roadhouse Blues che poi si trasforma nel classico di Freddie King Hideaway, una ottima When The Night Comes Falling From The Sky di Dylan che subisce un trattamento alla All Along The Watchtower, Angel Eyes e See The Light, probabilmente i suoi brani migliori, la seconda soprattutto in una versione fantastica, nuovamente ricca di suggestioni alla Hendrix.  Una notevole rilettura di While My Guitar Gently Weeps, uno dei suoi cavalli di battaglia, cinque minuti di pura magia chitarristica.

E nel CD tratto dal broadcast radiofonico dall‘Hard Rock Cafe di Toronto nel marzo del 1995, il più breve, solo 45 minuti, ma forse il più interessante dei tre concerti per i brani contenuti, appaiono tutte cover di altri autori a parte la conclusiva See The Light, che quindi è il quarto brano che appare due volte. Per il resto si ascoltano I Got A Line on You degli Spirit, Stop Breakin’ Down Blues una ripresa vibrante di un classico di Robert Johnson, uno degli slow blues più classici della storia come As The Years Go Passing By e Yer Blues dei Beatles. Stuck In the Middle With You, il vecchio brano degli Stealers Wheel in quegli anni era ritornata in auge per la sua presenza nella colonna delle “Iene” di Tarantino (o Reservoir Dogs se preferite) mentre Evil di Willie Dixon, ma resa imperitura da Howlin’ Wolf, viene riproposta in una versione tipicamente rock-blues. E non poteva mancare l’omaggio a Jimi Hendrix con la sua classica ballata Angel per concludere in gloria questo cofanetto che vale assolutamente la vostra attenzione come degno documento della carriera di questo grande musicista di “culto” e che vi consiglio caldamente. Ottimo lavoro!

Bruno Conti

Un “Grosso” Chitarrista! Nick Moss – Here I Am

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Nick Moss – Here I Am – Blue Bella Records

Mi perdonerete per il titolo (e spero che anche il “titolare” se dovesse leggere lo farà, perché capita che i musicisti leggano queso Blog), ma se vedete la foto si può capire, e comunque veniamo alle cose serie. Nick Moss, da Chicago Illinois, è su piazza discograficamente parlando da una dozzina di anni, questo Here I Am, è il nono album, tutti rigorosamente pubblicati dalla sua etichetta Blue Bella Records e vista la provenienza uno potrebbe anche aspettarsi che faccia del Blues. E in effetti non si può negare, ma come rileva con intelligenza Jimmy Thackery nelle note introduttive al CD, negli ultimi tempi ed in questo album in particolare il suo stile sta evolvendo verso forme che conglobano rock (molto), funky, un pizzico di southern rock qui, un tocco di Hendrix là, insomma le cose si fanno interessanti. Se il nostro amico è cresciuto a pane e chitarra (e viste le dimensioni fisiche secondo me qualcuna se l’è anche magnata strada facendo) ed ascoltando il disco si sente, perché Nick Moss ha uno stile fluido, variegato e ricco di tecnica e, detto papale papale, ci dà dentro alla grande, con il tempo è diventato anche un buon autore che si scrive tutti i brani e un ottimo cantante dalla voce grintosa.

Questo Here I Am è un bel disco di rock (blues) di quelli gagliardi con tre brani all’inizio e tre alla fine del CD da tre stellette e mezzo anche quattro e una parte centrale più radiofonica, commerciale, vagamente funky, ma come possono esserlo i dischi di Jonny Lang o del John Mayer Trio, quindi comunque a notevole gradazione chitarristica. La partenza è sparata con Why You So Mean! un boogie-rock-blues che ricorda il Rory Gallagher di Tattoo o Blueprint, due chitarre soliste che si rispondono dai canali dello stereo (entrambe suonate da Nick), una in stile slide fantastica, il pianino frenetico di Travis Reed e una sezione ritmica di grande spessore. Sul tutto la voce di Moss che se proprio vogliamo fare un paragone mi ricorda quella del Jeff Healey degli inizi. Se il buongiorno si vede dal mattino qui iniziamo alla grande, l’effetto Healey prosegue anche nella successiva Blood Runs percorsa dalle continue “frustate” della solista e arricchita, oltre che dall’eccellente lavoro a piano e organo del citato Reed, anche da un tocco “black” nei ricorrenti coretti soul. La title-track ha un abbrivio poderoso e riffato alla Led Zeppelin con la sezione ritmica di Nick Skilnic e Patrick Seals che fa del suo meglio per rievocare i fasti della coppia Bonham/Jones, Travis Reed questa volta all’organo aggiunge un tocco southern che ricorda quello di Gregg negli Allman dei tempi d’oro, la fusione dei due stili produce ottimi risultati e l’assolo di Moss è da grandi del rock, praticamente un esempio di come fare dell’ottima musica rock per il nuovo millennio, ricca di citazioni ma suonata con passione, e poi ognuno ci “legge” che vuole: Candy Nation svolta con decisione verso ritmi più funky, un piano elettrico si affianca all’organo e solamente l’assolo di chitarra ha la potenza dei brani precedenti, ma basta e avanza.

I’ll Turn Around è il cosiddetto singolo dell’album, una ballata più morbida poi ripetuta anche in versione radio edit alla fine del CD, tra chitarre acustiche e tastiere in questo caso si curano di più anche le melodie e non solo i grooves e anche se si perde in immediatezza il brano guadagna nella varietà dei suoni e comunque nella parte centrale ottimi assoli di slide e organo danno valore aggiunto alla canzone. Notare la finezza nei testi del libretto, ogni volta che c’è un assolo viene riportato fedelmente anche segnalando il punto in cui avviene, come ai vecchi tempi! Long Haul Jockey come il precedente mi ha ricordato quel suono turgido alla Black Crowes con rimandi zeppeliniani ma anche i Gov’t Mule meno selvaggi e la chitarra viaggia sempre alla grande. Here Comes Moses è un altro brano rock classico dalle atmosfere sospese con il solito lavoro di fino della chitarra che si inventa sempre nuove tonalità. Caught By Suprise è un funky-rock alla Jonny Lang con un suono secco della batteria che si rifà alla musica nera come anche il lavoro di chitarre e tastiere “molto lavorate”. Katie Anne (Slight Return) già dal titolo è un omaggio a Jimi Hendrix  e qui c’è un grande lavoro di wah-wah e organo nella parte centrale e finale in pura modalità jam. Sunday Get Together è un bel brano strumentale finto live, ossia il pubblico si sente ma non c’è, uno slow blues che ricorda in modo impressionante il Peter Green dei Fleetwood Mac In Chicago. In definitiva, uno bravo, molto bravo, tra i migliori chitarristi attualmente in circolazione. Ascoltare per credere!

Bruno Conti

Novità Di Novembre Parte IV. Rolling Stones, Kate Bush, Jeff Healey, Tim Buckley, Willie Nelson, Can, Howlin’ Wolf, Hugh Laurie, Cross Canadian Ragweed

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Riprendiamo con le uscite discografiche. Questa volta sono quelle del 22 novembre, con qualche recupero di quelli precedenti e qualche titolo sparso qua e là che era sfuggito o era stato dimenticato, anche per il non perfetto funzionamento del Blog domenica scorsa 20 novembre.

Partiamo con le uscite dei Rolling Stones: la Universal pubblica la versione Deluxe di Some Girls, l’ultimo grande disco degli Stones in varie versioni. Vediamo i vari contenuti:

CD 1 – ALBUM ORIGINALE RIMASTERIZZATO
MISS YOU – WHEN THE WHIP COMES DOWN- JUST MY
IMAGINATION (RUNNING AWAY WITH ME) – SOME
GIRLS – LIES – FAR AWAY EYES – RESPECTABLE –
BEFORE THEY MAKE ME RUN – BEAST OF BURDEN –
SHATTERED
CD 2 –12 BRANI INEDITI
CLAUDINE – SO YOUNG – DO YOU THINK I REALLY
CARE – WHEN YOU’RE GONE – NO SPARE PARTS –
DON’T BE A STRANGER – WE HAD IT ALL –
TALLAHASSEE LASSIE – I LOVE YOU TOO MUCH – KEEP
UP BLUES – YOU WIN AGAIN – PETROL BLUES

DVD
LIVE FROM FORT WORTH, TEXAS ’78:
BEAST OF BURDEN – SHATTERED – TUMBLING DICE
SOME GIRLS PROMO VIDEO
RESPECTABLE – FAR AWAY EYES – MISS YOU

SUPER DELUXE BOXSET INCLUDE:
7” SINGLE DI “BEAST OF BURDEN/WHEN THE WHIP COMES
DOWN” (CONFEZIONE IN BUSTA ORIGINALE)
LIBRO DI 100 PAGINE CON COPERTINA RIGIDA
COMPRENSIVO DI SERVIZIO SUL CONTROVERSO ARTWORK
SERVIZIO FOTOGRAFICO INEDITO DI HELMUT NEWTON
ANNOTAZIONI DEL GIORNALISTA ANTHONY DE CURTIS
5 STAMPE DI HELMUT NEWTON
5 CARTOLINE
POSTER

Se non vi basta esce anche il vinile 180 grammi con il contenuto del primo CD.

E se non siete ancora soddisfatti il 6 dicembre uscirà anche il 45 giri a tiratura limitata con No Spare Parts/Before They Make Me Run(lo so che il Record Store Day Black Friday delle uscite in vinile in teoria dovrebbe essere il 25 novembre ma in Italia escono con date a capocchia).

Sempre il 22 novembre la Eagle Rock/Edel pubblica Some Girls Live In Texas 1978 che esce in DVD, Blu-Ray, DVD+CD, Blu-Ray + CD. Si tratta di un concerto inedito dell’epoca a Forth Worth, Texas il 18 luglio del 1978. Ovviamente i brani che appaiono nel DVD contenuto nell’edizione Super Deluxe di Some Girls sono gli stessi, solo che non trovate il concerto completo, quindi come al solito “occhio al portafoglio”.

kate bush 50 words for snow.jpgkate bush back.jpgwillie nelson remember me vol.1.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Evidentemente registrando il Director’s Cut con le nuove versioni dei vecchi brani Kate Bush ha ripreso contatto con la musa ispiratrice e quindi ha registrato anche 7 nuovi brani che andranno a far parte del nuovo album 50 Words For Snow che nella prima tiratura esce con quella confezione a libretto. Sono solo 7 brani ma il CD dura quasi 65 minuti ed esce per la sua etichetta Fish People distribuzione Capitol/EMI. Sentiremo, pare che sia molto bello a giudicare dalle 4 stellette sia di Mojo che di Uncut, ma io preferisco sempre verificare di persona. Per esempio il nuovo Thea Gilmore che canta Sandy Denny Don’t Stop Singing al quale Mojo ha dato solo due stellette come vi avevo riferito lo sto sentendo in questi giorni e mi pare decisamente un bel disco. Appena ho tempo scrivo il Post apposito.

Uno che problemi di prolificità non ne è ha mai avuti, anzi al contrario, bisogna abbatterlo per fermare le sue uscite, è Willie Nelson del quale il 22 novembre per una nuova etichetta la R&J Records uscirà questo Remember Me Vol. 1. Sono tutti celebri brani country che sono stati Top Ten Hits di Billboard negli ultimi 70 anni. Per questo primo volume abbiamo:

1. Remember Me
2. Sixteen Tons
3. Why Baby Why
4. Today I Started Loving You Again
5. I m Movin On
6. That Just About Does It
7. This Old House
8. Sunday Morning Coming Down
9. Smoke! Smoke! Smoke!
10. Slowly
11. Satisfied Mind
12. Roly Poly
13. Release Me
14. Ramblin Fever

Brani tratti dal repertorio di Johnny Cash, George Jones, Merle Haggard, Ray Price, Porter Wagoner e molti altri, ma alcune le cantavano anche Elvis o Engelbert Humperdinck. Un po’ come ha fatto un paio di anni fa Rosanne Cash. Produce James Stroud. Secono capitolo già previsto per il 2011.

jeff healey full circle the live anthology.jpghowlin' wolf chess masters.jpgtim buckley deluxe 2cd rhino handmade.jpg









Un po’ di cofanetti. Prosegue la ristampa del materiale d’archivio dal vivo di Jeff Healey, questa volta la Eagle Records pubblica un cofanetto quadruplo. 3 CD + 1 DVD: si tratta dei concerti al St. Gallen Open Air Festival del 1991 che c’è sia in audio che in video, Montreal Jazz Festival del 1989 e Toronto’s Hard Rock del 1995 questi solo in compact. Si chiama Full Circle: The Live Anthology e dovrebbe esistere sia in long box che con una confezione più piccola ad un prezzo indicativo tra i 25 e i 30 euro.

La Universal prosegue con le sue ristampe in Box del catalogo Chess sempre su etichetta Hip-o-Select quindi a tiratura limitata e a prezzi più “frizzanti”. Questo quadruplo dedicato a Howlin’ Wolf si chiama Smokestack Lightning The Complete Chess Masters 1951-1960 e comprende tutti i 97 brani pubblicati per l’etichetta di Chicago in quella decade. Ovviamente c’è molto più materiale rispetto al Chess Box che era uscito nel 1991 ed era una antologia di tutta la carriera con 75 brani. Ci si poteva anche accontentare ma per chi vuole essere più completista questo è un cofanetto molto curato come al solito, libretto di 45 pagine e molte versioni alternative.

Quel doppio che vedete di Tim Buckley è la ristampa del primo omonimo album a cura della Rhino Handmade e in America è disponibile già da un mesetto. Ora arriva anche in Europa, sempre import ma ad un prezzo decisamente più accessibile dei circa 50 euro a cui circola attualmente. Probabilmente rimarrà in circolazione per poco per cui se vi interessa affrettatevi. Contiene ben 34 bonus tracks rispetto alla versione singola tra demo, versioni acustiche, alternate takes. Fondamentale da avere per chi ama uno dei più grandi cantautori che la musica americana abbia mai avuto. Questa è la lista dei brani, se volete verificare, dal 13° in avanti partono gli “inediti”:

1. I Can’T See You
2. Wings
3. Song Of The Magician
4. Strange Street Affair Under Blue
5. Valentine Melody
6. Aren’T You That Girl
7. Song Slowly Song
8. It Happens Every Time
9. Song For Janie
10. Grief In My Soul
11. She Is
12. Understand Your Man
13. I Can’T See You (Mono)
14. Wings (Mono)
15. Song Of The Magician (Mono)
16. Strange Street Affair Under Blue (Mono)
17. Valentine Melody (Mono)
18. Aren’T You That Girl (Mono)
19. Song Slowly Song (Mono)
20. It Happens Every Time (Mono)
21. Song For Janie (Mono)
22. Grief In My Soul (Mono)
23. She Is (Mono)
24. Understand Your Man (Mono)
25. Put You Down (Demo)
26. It Happens Every Time (Demo)
27. Let Me Love You (Demo)
28. I’Ve Played That Game Before (Demo)
29. She Is (Demo)
30. Here I Am (Demo)
31. Don’T Look Back (Demo)
32. Call Me If You Do (Demo)
33. You Today (Demo)
34. No More (Demo)
35. Won’T You Please Be My Woman (Demo)
36. Come On Over (Demo)
37. She Is (Acoustic Demo)
38. Aren’T You The Girl (Acoustic Demo)
39. Found At The Scene Of A Rendezvous That Failed (With Larry Beckett) (Acoustic Demo)
40. Wings (Acoustic Demo)
41. My Love Is For You (Acoustic Demo)
42. Song Slowly Song (Acoustic Demo)
43. Song Introductions By Larry (Demo)
44. I Can’T See You (Acoustic Demo)

45. Birth Day (With Larry Beckett) (Acoustic Demo)

46. Long Tide (Acoustic Demo)

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Altre tre “ristampe”. Tago Mago è uno dei classici del rock tedesco dei primi anni ’70, 1971 per la precisione, un disco dove psichedelia, rock sperimentale e mprovvisazione vanno di pari passo. Era già stato ripubblicato dalla Mute nel 2004 e ora per questa nuova versione è stata riutilizzata quella rimasterizzazione. E’ stato aggiunto anche come bonus un CD di materiale registrato dal vivo nel 1972, sono 3 brani ma…Mushroom dura 8:42, Halleluwah 9:12 e poi c’è una versione breve di Spoon, solo 29:55 neanche mezz’ora. Facezie a parte, molto interessante anche se i commenti sulla qualità sonora dei pezzi dal vivo sono molto discordanti e non tutti entusiasmanti, insomma non è inciso proprio benissimo per dirla chiara ma a livello di un buon/ottimo bootleg. E’ uscito la settimana scorsa, vedete voi.

Passiamo a due uscite che fanno girare le pale degli elicotteri: prima il CD di Hugh Laurie Let Them Talk, che viene ripubblicato dalla Warner in versone CD+DVD con quattro brani in più nel CD e un DVD con un concerto inedito, 15 brani, quindi non una cosa striminzita. E allora ditelo che dovete rompere gli ex ministri Maroni, il tutto costa come un singolo CD, quindi considerando le aggiunte ci si può anche fare un pensierino e addirittura se non lo avete già preso, caldamente consigliato, si tratta di un ottimo album prodotto da Joe Henry e il Dr.House è anche un bravo cantante e pianista.

Anche il Box dei Cross Canadian Ragweed sarebbe interessante, infatti contiene i 5 album pubblicati dalla Show Dog Universal ad un prezzo molto interessante. Si tratta di Cross Canadian Ragweed, Soul Gravy, Garage, Mission California and Happiness più un DVD dal vivo inedito filmato al Cain’s Ballroom in Tulsa, OK. Peccato che se uno ha già gli altri dischi è alquanto costoso. Si spera in una uscita separata. E a questo proposito, per farvi inc…are vi annuncio fin d’ora che a metà Dicembre la Universal pubblicherà, fuori dal Box, l’unico DVD inedito che era contenuto nel Super e Uber Deluxe degli U2 di Achtung Baby, ovvero From The Sky Down,sia in DVD che Blu-Ray e anche con del materiale in più non contenuto nei cofanettoni, contenti? Prima dell’uscita del 13 dicembre vi dirò anche cosa contiene esattamente.

Può bastare, riprendo i miei ascolti di Thea Gilmore e del bellissimo Live in CD+DVD di Thug Of Love di Dirk Hamilton, immancabile, con una versione da antologia di I Will Acquiesce di oltre 17 minuti.

Bruno Conti