Blues-Rock Gagliardo Con Spruzzate Soul E Funky. Coyote Kings – Rocket

coyote kings rocket

Coyote Kings – Rocket – Underworld Records

I Coyote Kings sono una band proveniente dall’area est dello stato di Washington, hanno al loro attivo sette album (il primo Feelin’ Lucky pubblicato nel 2007), anche se in effetti un paio sono condivisi con delle voci femminili che si aggiungono alla band, o viceversa: in Nasty Habits & Dirty Little Secrets del 2013 c’era Michelle “Mush Morgan, mentre il disco del 2017 è attribuito a Typhony Dames Featuring Coyote Kings. Nel nuovo Rocket la Dames rimane come vocalist ufficiale, anche se occorre dire che non è da meno l’altro protagonista principale del sound del gruppo, nonché fondatore e leader assoluto, il chitarrista Robin Barrett, che scrive le canzoni e occasionalmente le canta, e in alcuni brani sono presenti degli ospiti che insaporiscono lo stile blues-rock triangolare dei Coyote Kings con spruzzate di soul, funky e rock classico, come era già stato per il disco del 2009 Large Band Extravaganza. La Dames viene da Harlem, quindi dalla East Coast, ma è stata a lungo attiva anche nella West Coast, e per aggiungere un ulteriore tassello di informazione il nuovo album viene pubblicato dalla Underworld Records, l’etichetta di Tim “Too Slim” Langford, per cui sono usciti anche dischi di Jim Suhler & Monkey Beat e Jason Elmore & Hoodoo Witch, anche se questo, ahinoi, al solito, non lo rende più facilmente reperibile.

Con tutte le coordinate ricordate finora non è una sorpresa che l’iniziale Mojo Run sia una botta di poderoso rock-blues con la chitarra fiammeggiante di Barrett in bella evidenza, sostenuta dalla voce potente e vissuta di Typhony e con la sezione ritmica di Gordon Townsend alla batteria e Kit Kuhlmann al basso, che ci dà dentro veramente di gusto https://www.youtube.com/watch?v=vmy9Qg4GZ2E ; Drive Me, pur rimanendo tosta, ha un approccio più funky-rock, con Nate Miller al sax e Diego Romero alla seconda chitarra, il suono è più complesso e ricercato, con i vari solisti, soprattutto le pungenti chitarre, che si alternano alla guida con il sax ed evidenziano un gusto per certo rock classico anni ’70 che affiora, sempre ottima la Dames, voce veramente da godersi fino in fondo. Break Free torna ad incattivirsi, con retrogusti hendrixiani e Barrett che è la voce solista in un brano dove le dure folate della sua solista mettono in un angolino il blues della band, che ritorna prepotentemente nel lungo slow Well Run Dry, cantato splendidamente da Typhony Dames che si conferma interprete di grande presenza vocale, intensa e magnetica, prima di lasciare spazio alla chitarra di Barrett che ci delizia con il classico e ripetuto assolo prepotente e tagliente, in continuo crescendo, una combinazione che ricorda certe cose del duo Bonamassa-Beth Hart.

All Tangled Up è un funky soul sapido, anche se meno incisivo, chitarrina maliziosa, basso rotondo, sax con un paio di piacevoli assoli di ordinanza e la solita buona prestazione della Dames, più efficace la deliziosa Trusted You, con qualche retrogusto alla Robert Cray nella prestazione vibrante della solista di Barrett, e poi  a ribadire la qualità complessiva del disco arriva l’altro “lentone” dell’album Baby’s Gone, caratterizzato da una ulteriore intensa performance vocale di Typhony, sottolineata solo da sax e chitarra, un brano decisamente notturno https://www.youtube.com/watch?v=VU0eH3FVA0M  e jazzy. Shakin’ It torna su territori rock-blues più mossi, senza essere comunque memorabile, come pure la successiva Blind, cantata nuovamente da Barrett, per un pezzo che però non decolla mai, mentre la conclusiva Song For Shaman è un pezzo strumentale liquido e sognante dove si apprezzano le linee precise e tecnicamente pregevoli della solista di Robin Barrett https://www.youtube.com/watch?v=jXA4UsQ-kbo , che si conferma musicista in possesso di una tecnica e di un feeling veramente rimarchevoli.

Bruno Conti

Reload – Sono Solo Tre Parole: Gran Bel Disco. Beth Hart & Joe Bonamassa – Seesaw

beth hart bonamassa seesaw..jpg

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beth Hart & Joe Bonamassa – Seesaw –  Mascot/Provogue 21-05-2013

Questa recensione era apparsa sul Blog all’incirca un mese fa, ma ora, nell’imminenza dell’uscita, il prossimo martedì, la ripropongo per chi non l’aveva letta o, giustamente, l’ha dimenticata. Il disco merita, è uno dei migliori di questo scorcio di stagione: confermo i musicisti e gli autori ed interpreti dei brani originali.Ho anche aggiunto dei video che nel frattempo si sono resi disponibili.

Per avere un incipit di “classe” ormai è usanza citare qualche estratto dal “Paradiso perduto” di Milton o dal Siddharta, oppure fare riferimento all’opera di registi o scrittori emergenti, meglio se oscuri, ma trattandosi di canzonette, come era solito dire quel chirurgo e chansonnier milanese, o se preferite It’s Only Rock and Roll, dall’opera dei Glimmer Twins, noti maestri di pensiero, preferisco aprire questa recensione con una citazione colta (?!?) mutuata da un tormentone di qualche estate orsono, “Sono solo tre parole”: gran bel disco. Perché anche questo secondo capitolo della collaborazione tra Beth Hart e Joe Bonamassa ruota intorno ad un ingrediente indispensabile per fare della buona musica: le canzoni, meglio se belle e durature nel tempo. In Don’t explain, la fatica precedente, ce ne erano parecchie, direi quasi tutte, e anche in questo nuovo Seesaw la coppia è andata pescare nel songbook internazionale con un mix di brani celebri e proposte inconsuete. Il risultato è assolutamente garantito. Prendete una cantante “esagerata” ma dotata di gran classe e con una voce fantastica – probabilmente anche lei, da piccina, come Van Morrison, ha inavvertitamente inghiottito un microfono e le è rimasta questa voce incredibile, tra le più potenti ed espressive in circolazione al momento, come posso testimoniare di persona, avendola vista recentemente nella sua unica data a Milano – di nome fa Beth Hart e viene dalla California, lui, Joe Bonamassa, è un chitarrista con una tecnica incredibile, in grado di spaziare dall’hard rock più selvaggio al Blues, dalla musica acustica al funky jazz, passando, come in questo album, per il soul, il jazz classico e la canzone d’autore, con una facilità disarmante.

Premetto che sto ascoltando questo album in netto anticipo sulla sua data di uscita e quindi non ho nessuna informazione sulle note relative a musicisti, produttori, autori dei brani e quant’altro (nel frattempo però ho recuperato i musicisti: Anton Fig (drums, percussion), Blondie Chaplin (guitar), e Carmine Rojas (bass), Arlan Schierbaum (keyboards), Lenny Castro percussion e Michael Rhodes basso in I’ll Love You More Than You’ll Ever Know, produce Kevin Shirley, registrato a gennaio in California), ma le orecchie per sentire ce le ho e quello che sto ascoltando mi piace, e non poco. Il disco precedente aveva una qualità media molto elevata, con una punta di eccellenza nella cover incredibile di I’d Rather Go Blind (ripresa dal vivo anche con Jeff Beck al tributo a Buddy Guy, ma che a Milano, purtroppo, non ha eseguito, concerto bellissimo comunque), cantata in modo sublime dalla Hart. Nel nuovo album la prima cosa che salta all’occhio, o meglio all’orecchio, è la presenza costante dei fiati che aggiungono ulteriore vivacità ad un sound che pesca molto dai classici e lo fa in modo brillante ma rispettoso della tradizione.

Prendiamo l’iniziale Them There Eyes, l’immancabile omaggio all’arte della inarrivabile Billie Holiday (già rivisitata nel precedente album con la title-track): in un tripudio swingante di fiati Beth estrae dal cilindro una “vocina” maliziosa ed ammiccante, mentre Bonamassa fa il Les Paul o il Charlie Christian della situazione, con una chitarra ad impatto zero ed il risultato è divertente e divertito, con i musicisti che godono della loro complicità. Close To My Fire è una scelta spiazzante, si tratta di un brano scritto da due DJ tedeschi, tali Slackwax e salito agli onori della cronaca per uno spot di una nota marca di automobili tedesche un paio di anni fa, questa versione sembra presa di sana pianta dagli anni d’oro del R&B e del soul, arrangiamento con fiati all’unisono, chitarrina old fashioned, la solita voce piena di confidenza, misurata ma al contempo libera di esprimere la sua gioia di cantare (il tratto più evidente della personalità della Hart), una canzoncina semplice semplice ma che non puoi fare a meno di apprezzare proprio per questo.

Quando partono le prime note di Nutbush Bush City Limits e soprattutto l’attacco della voce, non si può evitare, ancora una volta, di meravigliarsi della potenza vocale di questa cantante, che fa impallidire anche quella di una Tina Turner dei tempi d’oro e Bonamassa comincia a scaldare le corde della sua chitarra mentre tutto il gruppo, fiati e voci di supporto incluse, infiamma questa poderosa esecuzione. Per il primo album dei Blood, Sweat & Tears, Child Is Father To The Man, Al Kooper scrisse una bellissima slow ballad con uso di fiati, I Love You More Than You’ll Ever Know, un blues atmosferico (famoso anche nella interpretazione di Donny Hathaway) che si adatta come un vecchio calzino (citazione claptoniana) alla voce e alla chitarra della coppia in questione, una versione di grande spessore con la Hart a livelli stratosferici, che voce ragazzi e che interpretazione (lei dice che l’ha riscoperta tramite Amy Winehouse che spesso la cantava dal vivo)! Versione sontuosa anche per un brano di Lucinda Williams, una Can’t Let Go che diventa un blues a trazione slide con Bonamassa a fare il Ry Cooder della situazione e una fisarmonica (Arlan Schierbaum?) a spalleggiarlo in modo adeguato, mentre Beth canta come se lo spirito di Bonnie Raitt si fosse impossessato del suo corpo ma non delle corde vocali, che sono in piena forma jopliniana. Miss Lady è un tiratissimo rock-blues con i fiati di Buddy Miles dove Bonamassa fa i numeri con il wah-wah mentre If I Tell You I Love You è un nuovo incontro con il repertorio vagamente valzer musette di Melody Gardot, una fisarmonica e il cantato mitteleuropeo rievocano paragoni con la grande irlandese Mary Coughlan.

Rhymes, dal repertorio di Al Green e nuovamente Etta James, diventa un altro potente brano rock-blues, sia pure screziato da fiati soul, e con un sound vocale molto à la Delaney & Bonnie o Tedeschi Trucks Band con Bonamassa che per una volta non si trattiene. Prosegue la accoppiata soul e rock, dove la voce di Beth Hart ha modo di splendere: prima una A Sunday Kind Of Love dal repertorio di Etta James, misurata e splendida e poi un salto ad ugola spianata nel repertorio della Queen Of Soul, con una Seesaw scritta da Clarence Carter ma che tutti ricordiamo nella versione di Aretha Franklin, con Bonamassa che fa il Clapton o il Duane Allman della situazione. Conclude uno splendido disco la versione deliziosa di uno dei classici della canzone all time, la seconda interpretazione di un brano di Billie Holiday presente nel CD, l’immortale Strange Fruit, proprio in un disco dove la Canzone con la C maiuscola è la protagonista e la voce della Hart si conferma come delle più credibili dell’attuale panorama musicale, se ben accompagnata, una delle poche in grado di reggere i paragoni con le grandi del passato!

Ci sarà anche la solita versione Deluxe con il DVD con Making Of di oltre 40 minuti e tre video di Nutbush, Rhymes e Strange Fruit, poi a giugno la coppia farà un mini tour europeo e in Olanda le due date verranno incise per un futuro CD/DVD Live  (per non abbassare, giustamente, la media di uscite di Joe Bonamassa)!

Bruno Conti     

Dischi Prossimi Venturi E Altre News. Cosa Accadrà Nei Prossimi Mesi Part Three

bb king live royal albert hall 2011.jpgbb king live royal albert hall 2011bly ray .jpg

 

 

 

 

 

 

Ormai sono stato colpito dal “morbo” delle uscite future per cui procediamo: oggi parte 3, domani la 4.

B.B. King – Live The Royal Albert Hall – CD -CD+DVD – Blu-Ray

Questo dovrebbe uscire il 13 marzo in Europa per il gruppo Universal come CD+DVD o Blu-Ray, il 20 marzo in America per la Shout come CD o Blu-ray. Gli ospiti li vedete sulla copertina: Slash, Ron Wood, Susan Tedeschi, Derek Trucks e Mick Hucknall, la data è quella del 28 giugno 2011.

Non mi sembra particolarmente lungo, 10 brani e qualche extra nei vari formati video, quest’anno sono 87 anni e si cominciano a vedere!

B.B. King: Live At The Royal Albert Hall 2011 Setlist:
I Need You So
Key To The Highway
See That My Grave Is Kept Clean
All Over Again
Rock Me Baby
You Are My Sunshine
B.B. Jams With Guests
The Thrill Is Gone
Guess Who
When The Saints Go Marching In
 
Bonus Features/Backstage Pass:
* Backstage chat with B.B. King
* Interviews with Derek Trucks, Susan Tedeschi, Ronnie Wood And Mick Hucknall
* Slash talks music and B.B. King
 
Directed By: Jon Brewer
 
B.B. King Band
James “Boogaloo” Bolden – Musical Director / Trumpet
Stanley Abernathy – Trumpet
Melvin Jackson – Sax
Reggie Richards – Bass
Charlie Dennis – Guitar
Tony Coleman – Drums
Ernest Vantrease – Keyboards

grateful dead all the years.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Questa è un’altra uscita “massiccia” per i fans dei Grateful Dead: si intitola All The Years Combine – The DVD Collection. Sono 14 DVD in un cofanetto edito dalla Shout Factory – 2280 minuti, dove vi ricomprate tutti i DVD usciti nel corso degli anni per avere alcuni brani inediti, oppure un colpo da maestro se non li avete già. Per chi ne ha alcuni, come il sottoscritto, un bel dilemma!

 

Discs 1-2: The Grateful Dead Movie (Theatrical film, originally released in 1977)

  • Original film with original multichannel sound mix, new stereo mix and new 5.1 surround sound mix
  • More than 95 minutes of bonus concert footage
  • Bonus songs transferred from original 16 mm film negative
  • Dolby Digital 2.0 and 5.1 audio mixes on all bonus songs mixed from original multitracks
  • The Making of The Grateful Dead Movie documentary
  • The Making of The Animated Sequence documentary
  • The Making of The DVD documentary
  • Mars Hotel TV commercial
  • Multi-camera/multitrack audio demonstration
  • Photo gallery featuring productions notes, photos, film stills and other historical items from the Movie’s production

Discs 3-4: The Closing of Winterland (Winterland Ballroom, San Francisco, – 12/31/1978)

  • Exclusive interviews
  • Bonus footage
  • Blues Brothers songs (“Soul Man,” “B Movie Box Car Blues” – John Belushi, Dan Aykroyd, Donald “Duck” Dunn and Paul Shaffer)
  • New Riders of the Purple Sage photo montage with audio (“Glendale Train”)
  • Winterland histroy with archival photos
  • Archival interviews from 1978, photos, newspaper items
  • Detailed history of Grateful Dead at Winterland photo gallery
  • Winterland documentary film

Disc 5: Dead Ahead (Radio City Music Hall, New York City – October 1980)

  • More than 50 minutes of previously unreleased concert footage
  • Transferred from original master 1″ video in full color
  • Original stereo mix and new 5.1 surround mix for original program and bonus songs

Disc 6: So Far (Originally released on VHS and laser disc in 1987 — first time on DVD)

Disc 7: Ticket to New Year’s (Oakland Coliseum, Oakland, CA – 12/31/1987)

  • Bonus features include fan Q&As, Jerry’s backstage kitchen and more

Disc 8: Truckin’ Up to Buffalo (Rich Stadium, Orchard Park, NY – 7/4/1989)

Disc 9: Downhill from Here (Alpine Valley Music Theatre, East Troy, WI – 7/17/1989)

Disc 10: View from The Vault (Three Rivers Stadium, Pittsburgh – 7/8/1990)

Disc 11: View from The Vault II* (RFK Stadium, Washington, D.C. – 6/14/1991)

  • Includes four bonus performances from the RFK Stadium, Washington, D.C. – 7/12/1990

Disc 12: View from The Vault III (Shoreline Amphitheatre, Mountain View, CA – 6/16/1990)

  • Includes four bonus performances from the Shoreline Amphitheatre, Mountain View, CA – 10/3/1987

Disc 13: View from The Vault IV (Oakland Stadium, Oakland, CA, 7/24/1987 and Anaheim Stadium, Anaheim, CA, 7/26/1987)

Disc 14: Bonus disc

  • Five previously unreleased live performances from the Grateful Dead archive
  • Backstage Pass, the 1992 documentary directed by Justin Kreutzmann
  • Brand-new interview with Grateful Dead archivist David Lemieux 

joe bonamassa beacon theatre.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Sapete che Joe Bonamassa è un cliente abituale di questo Blog, ma non si riesce più a stargli dietro: la settimana prossima il Live Over Europe dei Black Country Communion che era stato pubblicato come DVD a ottobre esce anche come doppio CD mentre questa settimana è uscita una nuova edizone di Don’t Explain il disco con Beth Hart in una versione extra con la title track in versione solo Beth Hart e quattro tracce acustiche sempre solo della vocalist americana (e quindi VADVIC, Vaadarviaiciapp). Quindi, dopo questo lungo periodo di inattività, sempre per la Provogue, il 27 marzo uscirà Live From New York Beacon Theatre in doppio DVD o Blu-ray:

 

Disc 1

1:  72nd St. Subway Blues
2:  Slow Train
3:  Cradle Rock
4:  When The Fire Hits The Sea
5:  Midnight Blues

6:  Dust Bowl
7:  The River
8:  I’ll Take Care Of You  (w/ Beth Hart)
9:  Sinner’s Prayer  (w/ Beth Hart)
10:  You Better Watch Yourself
11:  Steal Your Heart Away
12:  Bird On A Wire
13:  Down Around My Place  (w/ John Hiatt)
14:  I Know A Place  (w/ John Hiatt)
15:  Blue And Evil
16:  Walk In My Shadows  (w/ Paul Rodgers)
17:  Fire And Water  (w/ Paul Rodgers) 
18:  Mountain Time
19:  Young Man Blues

Disc 2: Bonus DVD

 

1.  If Heartaches Were Nickels

2.  Woke Up Dreaming

3.  A Friend Stops By

4.  A Busker’s Tale

5.  Photo Gallery


warren haynes live moody.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Sempre in tema di dischi (o altro) dal vivo, per la Stax il 3 aprile p.v. è in uscita questo triplo (2CD+1DVD) Live At the Moody Theatre della Warren Haynes Band, Austin Texas 3 novembre 2011.

Il video è dallo stesso tour ma non dallo stesso concerto…

 

thin lizzy live national stadium.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Il 13 marzo in Inghilterra e la settimana dopo anche da noi, ennesimo DVD dedicato ai Thin Lizzy (ma stanno per proseguire anche le ristampe in versione Deluxe doppia degli album originali): si chiama Live The National Stadium Dublin RTE (la televisione irlandese), esce per la Fontana/Universal, questo il contenuto:

ON STAGE AT THE NATIONAL STADIUM DUBLIN

1. FIGHTING MY WAY BACK
2. IT’S ONLY MONEY
3. WILD ONE
4. FOR THOSE WHO LOVE TO
5. SHOWDOWN
6. SUICIDE
7. ROSALIE
8. THE ROCKER
9. SHA LA LA

10. STILL IN LOVE WITH YOU

THE SUN GOES DOWN: DOCUMENTARIO

1.ARE YOU READY

2. COWBOY SONG
3. BABY PLEASE DON’T GO
4. THE SUN GOES DOWN

PHILIP LYNOTT – THE RENEGADE:

1. ODE TO A BLACKMAN
2. RENEGADE
3. WHISKY IN THE JAR
4. THE BOYS ARE BACK IN TOWN
5. WILD ONE
6. YELLOW PEARL
7. KINGS CALL
8. WAITING FOR AN ALIBI
9. KILLER ON THE LOOSE
10. ARE YOU READY
11. DEAR MISS LONELY HEART
12. THE ROCKER
• ARE YOU READY / WHISKY IN THE JAR

BONUS:
• OLD TOWN PROMO VIDEO

Sembra interessante. E per oggi chiudiamo il giro dedicato soprattutto ai DVD, domani spazio a CD e Boxset, sempre di uscita futura, ma certa (si spera)!

Bruno Conti

I migliori Dischi Del 2011! Un Anno Di Musica Ter

pensatore 2.jpg

 

 

 

 

 

Capitolo tre delle mie scelte dell’anno, le riviste “serie” pubblicano almeno 50 dischi per il meglio più le categorie “speciali e quindi sono in linea, proseguiamo…

blackie and the rodeo kings.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Blackie And The Rodeo Kings – Kings and Queens

garland jeffreys.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Garland Jeffreys – The King Of In Between

 

jonathan wilson gentle spiriti.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Jonathan Wilson – Gentle Spirit

 

ollabelle neon blue bird.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Ollabelle – Neon Blue Bird

 

tom russell mesabi.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Tom Russell – Mesabi

E questa, forse, è la canzone più bella dell’anno!

bonamassa & beth hart.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Beth Hart Joe Bonamassa – Don’t Explain

 

Questa nel disco non c’è, ma è talmente bella…

laura marling a creature.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Laura Marling – A Creature I Don’t Know

 

Anche questo avrei dovuto metterlo nei Top 10, ma purtroppo come dice la parola sono solo dieci! Non ha 21 anni è impossibile, è troppo brava!

jj grey % mofro brighter days.jpg

 

 

 

 

 

 

 

JJ Grey & Mofro – Brighter Days

 

dirk hamilton.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Dirk Hamilton – Thug Of Love Live

 

bridge schoolo concerts.jpg

 

 

 

 

 

 

 

The Bridge School Concerts 25th Anniversary Edition

 

E il triplo DVD concorre come migliore dell’anno nella sua categoria.

Per oggi può bastare, fine della parte tre, segue!

Bruno Conti