Una Grande Doppia Scoperta Dal Canada! Joe Nolan – Tornado e Goodbye Cinderella

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Joe Nolan – Tornado – Rootsy.Nu/IRD 2013

Joe Nolan – Goodbye Cinderella – Rootsy.Nu/IRD 2012

Joe Nolan è un ventiduenne di belle speranze da Alberta (Canada), e il 2012 è stato certamente un anno cruciale per la sua nascente carriera di artista. Cantautore rock, con influenze roots e blues, sotto il patrocinio del suo produttore Colin Linden, durante l’anno ha scorazzato in lungo e in largo, partecipando a ben 170 concerti, condividendo palchi con artisti come Blackie & Rodeo Kings, Whitehorse, Deep Dark Words, Tom Wilson, Amelia Curran e altri ancora, cosa che gli ha permesso di aggiudicarsi una nomination al prestigioso premio Canadian Folk Music Awards, per il promettente disco d’esordio Goodbye Cinderella. Nel disco in questione, Colin Linden (che i Juno Awards canadesi li ha vinti), oltre a curare la produzione, ha suonato in tutti i brani che lo compongono, con la partecipazione di musicisti del calibro del mitico Spooner Oldham  alle tastiere, David Roe e Chris Donahue al basso, Charlie McCoy all’armonica (gente che ha suonato per Johnny Cash, Emmylou Harris, John Mellencamp), per dieci episodi che partono dalla malinconica High As The Moon, passano per le sfumature bluesy di Pray Mama Pray, ci deliziano con la dolcissima ballata folk di Hold Me Up, con il suono della slide di Linden in Paranoia Day 36 Blues http://www.youtube.com/watch?v=eLs2jCfASoQ, e pure con l’approccio soul di Where Do I Go From Here, per non parlare della “dylaniana” Don’t Take My Picture, ed è ancora la chitarra di Colin protagonista nelle atmosfere conclusive di  Bottom Shelf  (per un lavoro passato “quasi” inosservato dalle nostre parti).

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Tornado http://www.youtube.com/watch?v=eEwWlWD5ihwsempre prodotto da Colin Linden, è stato registrato in parte a Nashville e ultimato a Calgary (Canada), appoggiandosi a musicisti come Gary Craig alla batteria, John Dymond al basso e lo stesso Linden con la sua sei corde (tutti anche componenti della band che accompagna abitualmente Blackie & Rodeo Kings http://discoclub.myblog.it/2011/07/20/blackie-and-the-rodeo-kings-re-e-regine/), e poi validissimi turnisti d’area quali John Whynot a piano e tastiere, Marco Giovino alla batteria e Tom Wilson (oltre che in precedenza nei Blackie & The Rodeo Kings e nei Junkhouse, leader di un grande gruppo misconosciuto come Lee Harvey Osmond  http://discoclub.myblog.it/2013/02/26/un-collettivo-acid-folk-dal-freddo-canada-lee-harvey-osmond/, che è lo pseudonimo che usa al momento), come vocalist. E come nel lavoro precedente, Joe rilascia undici ballate “uggiose”, dall’iniziale I Know The Difference, proseguendo con le delicate Autumn Sky e The Pawnshop, il tenue rock di Tightrope Dancer (con la vocalist aggiunta Lindi Ortega, autrice anche lei di una manciata di ottimi album), fino ad arrivare all’intensa title-track Tornado. La chitarra di Linden diventa protagonista in On The Highway e  nell’incantata Did Somebody Call The Cops  http://www.youtube.com/watch?v=1fDoMv_0zn8, mentre il piano di John Whynot dà un impronta “bluesy” a I’ll Still Remember You Name, prologo alla carezza d’autore di My Sweet Forever, per poi chiudere con gli archi delicati di Shambles e il duetto voce e chitarra acustica fra Joe e la sorella Nataya Nolan http://www.youtube.com/watch?v=pFJushDweko (anche lei musicista) in Massey Hall, perfetto “madrigale” dei nostri tempi.

Con Tornado, il buon Joe supera la fatidica “prova del nove” del secondo disco, e sotto la guida di Colin Linden ha sicuramente davanti una carriera da predestinato. C’è dunque molto da scoprire in  Joe Nolan, un giovane cantautore contemporaneo che contribuisce a tenere alto la bandiera dei grandi songwriters canadesi, e (per chi scrive) il primo pensiero corre al grande Bruce Cockburn. Un altro disco da ascoltare, e uno da riscoprire, in queste fredde serate invernali!

Tino Montanari