Come Il Diavolo E L’Acquasanta! Parte Prima: Revamp – Reimagining The Songs Of Elton John & Bernie Taupin

elton john revamp

VV.AA – Revamp: Reimagining The Songs Of Elton John & Bernie Taupin – Island/Universal CD

Non è la prima volta che viene dedicato un tributo alle canzoni di Elton John: il più famoso di essi è stato sicuramente il doppio Two Rooms, uscito nel 1991, che vedeva partecipare superstar più o meno valide, tra le quali ricordo Eric Clapton, Sting, Beach Boys, The Who, Sinead O’Connor, Tina Turner, Phil Collins e Jon Bon Jovi. Oggi però, in occasione dell’ultima tournée del cantante e pianista inglese (che si protrarrà per diversi anni), vengono pubblicati ben due tributi, intitolati rispettivamente Revamp e Restoration, dove artisti famosi si cimentano con i brani del nostro. La particolarità dei due dischi è che sono stati curati separatamente da Elton (Revamp) e dal suo storico paroliere Bernie Taupin (Restoration), coinvolgendo musicisti a loro scelta e con due direzioni musicali completamente differenti. Così Elton, che è sempre stata l’anima pop del duo, ha optato per musicisti contemporanei e “alla moda”, tra cui più di una scelta scellerata come vedremo, mentre Taupin, che ha sempre avuto una grande passione per l’America, ha supervisionato un omaggio di matrice country-rock, certamente più vicino ai nostri gusti. Oggi vi parlo di Revamp, il tributo di Elton, mentre Restoration occuperà la seconda parte in un post separato. Come ho appena accennato, Revamp è un disco al quale probabilmente non mi sarei dedicato se non facesse parte di un’operazione a due facce (operazione comunque dedicata ad un grande artista), in quanto la maggior parte dei personaggi coinvolti difficilmente troveranno posto anche in futuro nella mia collezione di dischi.

Ma Elton, si sa, forse anche per sentirsi giovane, ha sempre prediletto collaborare con artisti contemporanei fin dagli anni ottanta e novanta (nei settanta non ne aveva bisogno, era lui ad essere “cool”), e devo ammettere che qualche performance contenuta in questo disco si salva, ed alcune sono addirittura sorprendenti, forse non al punto di consigliarvi l’acquisto, per questo vedete voi. L’inizio fa veramente vomitare: Bennie & The Jets è accreditata ad Elton John con Pink ed il rapper Logic, peccato che la voce di Elton sia quella originale del 1973 ed orribilmente campionata, sonorità finte e zero feeling (e poi il rap che c’entra?). I Coldplay rifanno We All Fall In Love Sometimes, cover rispettosa anche se il pathos dell’originale se lo sognano, Alessia Cara ha una discreta voce, e la versione lenta, tra soul e gospel, di I Guess That’s Why They Call It The Blues non è neanche male, l’idolo delle ragazzine Ed Sheeran non entusiasma più di tanto con la mitica Candle In The Wind, ma è già un successo che non la massacri https://www.youtube.com/watch?v=5SZl0HCKDvY , mentre Florence And The Machine alle prese con la splendida Tiny Dancer fanno inaspettatamente le cose come si deve: strumentazione scarna, leggera orchestrazione e buona voce (e poi la bellezza della canzone fa il resto). Il fatto che i Mumford & Sons facciano parte di questa compilation e non dell’altra è abbastanza triste, e fa capire la china discendente presa dalla band americana, che per fortuna si ricorda ancora come si fa buona musica, e quindi la loro cover di Someone Saved My Life Tonight è ok, anche se nulla per cui strapparsi i capelli (ed anche qui il brano è talmente bello che già da solo fa il 50% del lavoro).

Mary J. Blige è una “sofisticatona”, ha una bella voce ma la sua Sorry Seems To Be The Hardest Word in veste errebi moderno e commerciale non mi piace per niente, ed è un mezzo delitto in quanto stiamo parlando di una delle ballate più belle di Elton; ancora peggio però fa Q-Tip, star (?) dell’hip-hop, con Demi Lovato, con una rilettura terrificante di Don’t Go Breaking My Heart, che già nella versione originale di Elton con Kiki Dee non è che fosse un capolavoro. Per contro i Killers, band di rock alternativo di Las Vegas, offre una buona prestazione con Mona Lisas And Mad Hatters, un brano non tra i più noti di Reginald ma bellissimo, ed il gruppo non deve far altro che riprenderlo, senza stravolgerlo più di tanto https://www.youtube.com/watch?v=x8mGSvhhHEY . Sam Smith non mi piace, ma ha una bella voce, e la sua Daniel, lenta e malinconica, è ben fatta e toccante al punto giusto https://www.youtube.com/watch?v=NXpuFetBcoE , ed anche Miley Cyrus sorprendentemente rilascia una Don’t Let The Sun Go Down On Me di buon livello, tra l’altro con i suoni giusti ed una voce mica da ridere. Brava. Ma il premio della migliore del disco se lo merita secondo me Lady Gaga (non credevo che un giorno le mie dita avrebbero potuto scrivere una frase simile): la sua Your Song, ancorché un tantino calligrafica, è molto piacevole, decisamente rispettosa e suonata in maniera seria. Chiudono i Queens Of The Stone Age, discreti, con una versione power ballad della splendida Goodbye Yellow Brick Road. Un disco a fasi alterne, con però la predominanza di performance di livello medio-basso, e che si riscatta solo nel finale. Con Restoration, pur non essendo un album imperdibile, sarà una storia diversa.

Marco Verdi

Consigli Per L’Estate (E Oltre): Uscite Prossime Venture Parte II. Aimee Mann, Heart, Aerosmith, Alanis Morissette, Wanda Jackson, Mark Knopfler, Killers, Muse

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Pensavo di avere materiale per un’altra puntata sulle uscite dei prossimi mesi, invece, ad un rapido conteggio, ne ho ancora per almeno altre tre, per cui passiamo senza indugio alla seconda parte.

Aimee Mann – Charmer – Superego Records – 18-09-2012

Per NPR è nella Top 10 dei più grandi cantautori viventi con Dylan, McCartney e Springsteen, per il New York Times è una delle migliori cantautrici della sua generazione, altri non la amano perché dicono che i suoi album sono tutti uguali (ma belli) e altri ancora che la adorano proprio per quello. Io mi schiererei con la seconda categoria: lei stessa definisce questo Charmer un disco influenzato dal “Super Pop” degli anni ’70 e ’80. Vedremo quello che sarà. Esce a 4 anni di distanza da “@#%&*! Smilers” che era un gran bel disco, co-prodotto da Paul Bryan, uno dei musicisti della band e da Ryan Freeland (quello di Ray LaMontagne e Bonnie Raitt) e non ha ospiti famosi, questi i titoli:

1. Charmer
2. Disappeared
3. Labrador
4. Crazytown
5. Soon Enough
6. Living A Lie
7. Slip and Roll
8. Gumby
9. Gamma Ray
10. Barfly
11. Red Flag Diver

E questa una delle canzoni:

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Heart – Fanatic – Legacy – 02-10-2012

Questo disco era annunciato da “80 anni” ma poi è uscito il box retrospettivo e quindi per ascoltare il 14 ° album delle sorelle Wilson dovremo aspettare fino ad ottobre. Si chiamerà Fanatic, prodotto nuovamente da Ben Mink (in attesa che lo richiami anche Kd Lang) e con la partecipazione di Sarah McLachlan in Walkin’ Good:

1. Fanatic
2. Dear Old America
3. Walkin’ Good – Featuring Sarah McLachlan
4. Skin And Bones
5. Million Miles
6. Pennsylvania
7. Mashallah
8. Rock Deep (Vancouver)
9. 59 Crunch
10. Corduroy Road

 

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Aerosmith – Music From Another Dimension – Columbia – 06-11-2012

Qui in effetti mi sono spinto alquanto in là nel futuro. Alcuni siti inglesi lo danno ancora in uscita il 27 agosto che doveva essere la data originale ma ormai è certo (forse) che uscirà a novembre. Non ho letto commenti entusiastici sul disco ma questo brano non sembra male, niente di trascendentale, un po’ ripetitiva nel finale, ma…

…c’è in giro moolto di peggio!

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Alanis Morissette – Havoc And Bright Lights – Collective Sounds ( distr. Sony nel resto del mondo) 28-08-2012

Nuova etichetta anche per Alanis Morissette, quattro anni di attesa dall’album precedente, ci sarà la solita versione Deluxe ma non ne conosco ancora il contenuto. Producono Guy Sigsworth, che ha lavorato già con la Morissette, ma anche con Madonna e Britney Spears e, per compensare, Joe Chiccarelli, già con Zappa, Grace Potter, Shins, My Morning Jacket, Stan Ridgway, Tori Amos, vabbè anche con Tiziano Ferro. Questi i brani della versione normale:

Track listing:
“Guardian”
“Woman Down”
“‘Til You
“Celebrity”
“Empathy”
“Lens”
“Spiral”
“Numb”
“Havoc”
“Win and Win”
“Receive”
“Edge of Evolution”

E questo il video del singolo (mah!)…

 

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Wanda Jackson – Unfinished Business – Sugarhill – 09-10-2012

Torna la “regina del rockabilly” per un ennesimo album, anche questo in là nel tempo. Prodotto da Justin Townes Earle, tra i brani, il classico del Blues I’m Tore Down, California Stars che è una delle canzoni di Woodu Guthrie musicata dai Wilco e It’s All Over Now, il famoso pezzo di Bobby Womack reso celebre dagli Stones, oltre a un duetto con lo stesso Earle. Questi i brani:

“I’m Tore Down”
“The Graveyard Shift”
“Am I Even a Memory” (feat. Justin Townes Earle)
“Pushover”
“It’s All Over Now”
“Two Hands”
“Old Weakness”
“What Do You Do When You’re Lonesome”
“Down Past the Bottom”
“California Stars”

E questa la presentazione…

 

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Mark Knopfler – Privateering – 2 CD al prezzo di 1 – Mercury – 04-09-2012

Versione Deluxe Limited 3 cd con un album bonus con 5 tracce extra, quasi al doppio del prezzo della versione standard, tra i 25 e i 30 euro, queste le tracce extra:

DISC 3 (solo nella DELUXE EDITION) – Rehearsal Desk Mixes:
1. Why Aye man
2. Cleaning my gun (unmixed 2-track)
3. Corned beef city (unmixed 2-track)
4. Sailing to Philadelphia
5. Hill farmer’s blues (unmixed 2-track)

Versione Deluxe Edition Boxset, comprende l’album standard doppio, il cd extra, il doppio vinile e un DVD con l’electronic press kit, EPK, costerà tra i 60 e i 70 euro

Doppio Vinile

Il primo doppio della carriera solista di Mark Knopfler, co-prodotto da Guy Fletcher e Chuck Ainley, con la partecipazione di Kim Wilson dei Fabulous Thunderbirds all’armonica, Tim O’Brien al mandolino, Ruth Moody delle Wailin’ Jennys, Phil Cunningham all’accordion, Paul Franklin alla pedal steel, oltre ai musicisti fissi del disco, Richard Bennett chitarra, Jim Cox piano, Guy Fletcher tastiere, John McCusker violino, Mike McGoldrick whistle e flauto, Gleen Worf basso, Ian Thomas, batteria. Come direbbero a Roma “mei cojoni” e anche “sti cazzi”! Il meglio della musica inglese e americana, l’unica cosa da capire visto che si tratta di un doppio con 20 brani e viene fatto pagare come un doppio è la durata del disco. Saranno i soliti 80 minuti che ci stanno in un CD singolo però per ritornare all’epopea dei grandi dischi doppi te lo presentano in questo formato? Vedremo, questa la lista delle canzoni che dovrebbero essere tutte nuove:

CD 1
1. Redbud Tree
2. Haul Away
3. Don’t Forget Your Hat
4. Privateering
5. Miss You Blues
6. Corned Beef City
7. Go, Love
8. Hot or What
9. Yon Two Crows
10. Seattle

CD 2
1. Kingdom Of Gold
2. Got To Have Something
3. Radio City Serenade
4. I Used To Could
5. Gator Blood
6. Bluebird
7. Dream Of The Drowned Submariner
8. Blood And Water
9. Today Is Okay
10. After The Bean Stalk

 

 

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Killers – Battle Born – Mercury – 18-09-2012

Quarto album di studio anche per i Killers di Brandon Flowers, ci sarà l’edizione Deluxe per questa nuova fatica dei rockers di Las Vegas, non c’è ancora la lista definitiva dei brani ma quella dei produttori sì: Brendan O’Brien, Steve Lillywhite, Daniel Lanois, Björk collaborator Damian Taylor and Stuart Price, però!

 

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Muse – The 2nd Law – Warner Bros digipack – 18-09-2012

Uno avrebbe pensato che contenendo il tema musicale ufficiale delle Olimpiadi di Londra Survival, il nuovo album dei Muse The 2nd Law sarebbe uscito in concomitanza con l’evento invece verrà pubblicato nella seconda metà di settembre. I misteri delle case discografiche! Questa la lista dei brani:

Track listing:
1. “Madness”
2. “Panic Station”
3. “Prelude”
4. “Survival”
5. “Follow Me”
6. “Chalice”
7. “Explorers”
8. “Hiding To”
9. “Save Me”
10. “Supremacy”
11. “Unsustainable”
12. “Animals”

L’hanno già visto quasi un milione e pezzo di persone, aumentiamo i contatti…

Domani si prosegue, alla rinfusa, come capitano e in base al tempo che ho per inserire il nuovo Post, magari la prossima lista più titoli, anche perchè continuano ad arrivare notizie sulle nuove uscite, ho appena visto quelle del nuovo Martha Wainwright al 16 ottobre. E proprio mentre pubblicavo il Post di oggi ho visto le notizie definitive sul nuovo Mark Knopfler che correggo subito qui sopra.

Bruno Conti