Dagli “Archivi” Degli Anni ’70! Dixie Tabernacle – Nashville Swamp

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Dixie Tabernacle – Nashville Swamp – Storm Dog Records Group  2012

A due anni di distanza dall’eccellente esordio A Good Excuse (recensito meritoriamente su queste pagine virtuali solo-del-sano-buon-vecchio-southern-rock-dixie-tabernacle-a.html), tornano i Dixie Tabernacle, un combo musicale che nasce da un’idea del produttore Larry Good, che ha coinvolto in questo progetto alcuni tra i migliori musicisti del rock sudista. I validi componenti di questo “ensemble” oltre al citato Good alla batteria, sono: Jimmy Hall mai dimenticato cantante dei Wet Willie,  il chitarrista Jack Pearson (ex Allman Brothers Band), il batterista Artimus Pyle (Lynyrd Skynyrd), i cantanti Thane Shearon (Cold Truth) e Doug Phelps (Kentucky Headhunters), più una schiera di “sessionmen” di certificata fede sudista, per un lavoro, Nashville Swamp,  uscito (?!?) il 9 Maggio di quest’anno, che sprigiona tutta la bellezza, la potenza ed il calore dello storico Southern Rock, per 13 brani che profumano di Allman Brothers, Lynyrd Skynyrd e direi anche la primissima Marshall Tucker Band, per un “sound” (un intreccio di rock, blues, soul, country e R&B), che ha reso un genere memorabile.

Si comincia con Sixty Five Days e That Aint Right due swamp-boogie d’annata con chitarre, organo e batteria sugli scudi, seguite da una tiratissima cover di Ain’t Living Long Like This, tratta dallo sterminato repertorio di Rodney Crowell (e fatta anche da Emmylou Harris in uno dei suoi dischi più belli, Quarter Moon In A Ten Cent Town). Si riparte con una ballata Supply And Demand, che ricorda il periodo migliore della Band di Robbie Robertson e soci, mentre Shake A Leg Mama è un brano fusion-southern rock, pescato dai solchi dei vinili dei Sea Level (formazione con Chuck Leavell e il cantante Randall Bramlett), gruppo molto stimato nell’ambiente sudista, cui fa seguito una Something Else I Don’t Need dove l’organo Hammond e la voce di Hall,  hanno il potere di rievocare certe  registrazioni anni’70.

Creeper (A True Story) è un rock-blues con uno scatenato Jack Pearson alla slide ed una sezione ritmica degna degli Allman, seguita da Waiting On You che sembra uscita da un disco dei Lynyrd Skynyrd e dal country-blues di North Little Rock Blues, che rende omaggio al pastoso e potente sound della Marshall Tucker Band. L’intro di Money Grabber è il marchio di fabbrica del gruppo, mentre It Ain’t My Business è un brano rock-blues elettrico con uno sound alla Dickey Betts, e poi ancora una ballatona come It Was All a Lie (Except The Last Goodbye) con le armonie vocali di Bekka Bramlett, con le chitarre acustiche in evidenza, e verso la fine un coro “soul” a valorizzare tutto il fascino della musica del Sud. Chiude un disco “stellare” una Live Bonus Track The Long Goodbye, “catturata” dai Brothers of the Southland, dove Jimmy Hall, ancora una volta, si conferma come una delle migliori “ugole” americane…

Purtroppo Nashville Swamp, e pure il precedente A Good Excuse, sono CD-R prodotti e masterizzati da loro stessi su richiesta, e venduti anche su Amazon, ma non l’ultimo, disponibile solo sul sito dell’etichetta dixietabernacle.cfm (oppure si possono scaricare a pagamento), ma se riuscite nell’intento di procurarveli, vi consiglio di ascoltarli avvolti in una bandiera confederata, sorseggiando del buon Bourbon solido e caldo, come può esserlo un disco di southern-rock, tirato fuori dagli scaffali degli anni settanta.

Tino Montanari

*NDB Lo so avevo promesso di recensirlo a settembre, ma poi per vari motivi è rimasto nel cassetto per cui, in virtù della bonta del disco, di cui in Italia non ha parlato nessuno, ho passato la palla al buon Tino, visto che in questo Blog vige il lavoro di gruppo e non ci tengo (o meglio ci terrei ma non ho il tempo) a fare tutte le recensioni. Comunque svolgo sempre un lavoro di supervisione!