Una Sorta Di Testamento (Musicale E Virtuale) Di Un Songwriter – Tom Ovans – Last Day On Earth

tom ovans last day

Tom Ovans – Last Day On Earth – Floating World Records – 2 CD

Ho seguito la musica di Tom Ovans fin dagli inizi, a partire dall’acclamato Industrial Days (91) fino ad arrivare al recente Get On Board (09), e la stessa ha sostenuto nel tempo una brillante carriera artistica, pur con il fardello (comune a tanti altri) di essere indicato come “il nuovo Dylan”. Bostoniano d’origine, Tom ora vive ed opera a Nashville, dopo un lungo peregrinare per molte città degli States, da una costa all’altra, ed una lunga permanenza a New York, sempre proponendo un proprio stile di folk-rock, vissuto, duro e asciutto, in grado di lasciare sempre il segno nei suoi lavori passati, attuali e, si spera, futuri.

tom ovans lou ann bardash

Last Day On Earth è composto da 2 CD, il primo contiene 18 brani in chiave più elettrica, il secondo 16 tracce sciorinate in versione prettamente acustica, tutte uscite dalla penna di Tom e suonate con chitarre elettriche, acustiche e slide, mandolino, armonica e voce, un lavoro registrato nel cuore del Texas e prodotto dalla bella moglie Lou Ann Bardash. Non potendoli menzionare tutti come al solito (per motivi di brevità) brano per brano, dal primo dischetto mi piace segnalare l’iniziale Roll On in puro stile Ramblin’ Jack Elliott, la grintosa Poor Boy Blues, la dolce e malinconica Where Streetlights Glow e pure Never Show, con l’armonica in evidenza, la martellante title-track Last Day On Earth e la meravigliosa ballata Sleeping With The Boss che mi ricorda il migliore Tom Pacheco. La storia del blues viene rivisitata in avvio di secondo disco con Ramblin’ Jack, con gli accordi più intimi di A Drink And A Car https://www.youtube.com/watch?v=2PYNSbHZ-EY  e Oh Mama (Gonna Get Around), passando per l’armonica lancinante di Beautiful Lady, la gemma acustica di Going Down This Road, il suadente mandolino di If I Told You, una On The Gold Coast dai rarefatti accordi elettrici, spaziando con la mente in viaggi come Unbound e Streets Of Rome, e nella perfezione dell’amore della conclusiva Darlin’.

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Tom Ovans voce rauca con cadenza sofferta (come l’ultimo Dylan), è ormai da più di venti anni sulla scena, con molte miglia sulle spalle, proponendo la sua musica fatta di un folk misto a rock di classe, con reminiscenze blues, rivisitato sia in chiave elettrica che acustica, proseguendo imperterrito sulla sua strada, e queste canzoni sono una sorta di testamento virtuale, cantate con onestà artistica, caratterizzate dalla solita voce nasale e particolare, dylaniana direi, aiutato solamente da un’armonica, e dal semplice accompagnamento di chitarre, batteria e poco altro.

Se non conoscete il personaggio recuperate perlomeno i suoi primi 3 album, sono piccole gemme di primaria qualità https://www.youtube.com/watch?v=y9ZZsnNLEo0 , se invece siete dei “fans” di Ovans sapete già cosa fare, non c’è nulla di fuori posto in queste 34 canzoni, in quanto le zampate da grande songwriter ci sono sempre, basta solo avere voglia di trovarle ancora una volta.

Tino Montanari