Un “Ragazzaccio” Dal Mississippi! Magic Slim And The Teardrops – Bad Boy

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Magic Slim And The Teardrops – Bad Boy – Blind Pig Records

Morris Holt, in arte Magic Slim, viene considerato uno degli ultimi grandi vecchi del Blues elettrico classico (dal sottoscritto parzialmente). Chitarrista e cantante, in pista dalla metà degli anni ’50, come bassista di Magic Sam, che fu il suo mentore, oltre ad essere quello che gli diede il soprannome, Slim, come moltissimi altri bluesmen, non ha avuto una carriera facile, tanto da pubblicare il suo primo album, Born On A Bad Sign, solo nel 1977 (40 anni, per la media, un “giovane”) e per di più per una piccola etichetta francese, la MCM. Poi, da allora, girando più o meno molte delle etichette specializzate, Black and Blue, Alligator, Wolf Records, Rooster, fino ad arrivare alla Blind Pig, ha pubblicato più di 35 album, compresi live e antologie. Il grosso del materiale è uscito proprio per la Blind Pig, dal 1998 ai nostri giorni (ma aveva già fatto qualcosa con loro in precedenza), anche se, forse, il suo periodo migliore coincide con gli anni che vanno dal 1982 al 1995, quando John Primer era il secondo chitarrista della band.

Non a caso il gruppo ha la classica formazione a quattro, tipica di molte delle migliori band nere di blues degli anni ’60 e ’70 (e fino ai giorni nostri), con un secondo chitarrista ritmico che spesso sale anche al proscenio come solista e altrettanto di frequente è un bianco (penso a Margolin con Waters, Debbie Davis con Albert Collins, per citarne un paio), con un sound definito non a caso “houserockin’ blues”, che ha la grinta del R&R e le battute del blues, e di cui Hound Dog Taylor, anche senza bassista, era un maestro. Ma ovviamente nella musica di Magic Slim convivono anche molte altre influenze, dal blues urbano di Chicago a quello del Mississippi, zona da cui Holt proviene. Non a caso nel nuovo album, nella scelta dei brani, appaiono un po’ di tutti gli stili citati.

A scanso di equivoci, ripeto, secondo me Magic Slim non è uno dei grandi maestri della “musica del diavolo” ma sicuramente uno dei comprimari più geniali, prolifici e, allo stato attuale, ancora in gran forma. Bad Boy, un tipico Chicago Blues ruvido e chitarristico, scritto da un altro che di fortuna non ne ha avuta molta, Eddie Taylor, permette di gustare il bel vocione di Magic, ancora potente e incazzato, e il suo stile di chitarra, conciso ma efficace; gustoso il call and response nel ritornello con i componenti del gruppo. Someone Else Is Steppin’ In, in origine era un brano soul scritto da Denise Lasalle ma qui diventa un blues attizzato e cattivo, un po’ sullo stile del suo maestro Magic Sam o di Buddy Guy, anche se l’assolo non ha le note lancinanti dei due grandi chitarristi. Detroit Junior, non è uno dei primi nomi che vengono in mente quando si parla di blues chitarristico (anche perché era un pianista), ma la sua I Got Money fa un figurone nell’interpretazione serrata e con doppia chitarra di questo CD, con la sezione ritmica che pompa alla grande. Sunnrise Blues, scritta dallo stesso Holt, ha sempre quello stile pungente e saltellante tipico del blues urbano mentre Girl What You Want Me To Do, un traditional di autore ignoto, con un abbrivio che avrebbe fatto la felicità dei primi Stones, ha un ritmo incalzante.

Il libretto riporta come sesto brano una Hard Luck Blues ma sul CD parte una sparatissima Highway Is My Home, puro Chess Sound di Howlin’ Wolf che era anche il titolo di uno dei primi dischi di Magic Slim: poco male, perché il brano è uno dei più torridi del disco e si merita la citazione. Ottima anche Gambling Blues, un altro gagliardo originale di Holt, che poi ci regala la sua versione di Chanpagne And Reefer, il classico di Muddy Waters che è uno dei cavalli di battaglia di Buddy Guy, ma lì siamo su un altro pianeta. How Much More (che in questa versione guadagna un Long, ma i brani Blues hanno titoli e paternità spesso dubbie), dovrebbe essere uno standard di JB Lenoir che qui diventa appunto un houserockin’ blues. Matchbox Blues è quella di Albert King, versione grintosa ma non memorabile, anche se la chitarra viaggia, mentre Older Woman è un brano “contemporaneo” di Lil Ed Williams ma sembra autenticamente “antico” come gli altri classici che costellano questo album. Country Joyride è l’ultimo brano originale firmato da Magic Slim per questo CD, un veloce  boogie strumentale, sia per tempo che per durata, che conclude su una nota sostenuta questo disco che sicuramente appagherà gli appassionati del genere Blues. Per gli altri, forse, astenersi.

Bruno Conti