Un Terzetto Di “Combattenti” Rock! Da Brooklyn The Last Internationale – We Will Reign

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The Last Internationale – We Will Reign – Sony Music/Epic

Non è un disco recentissimo (è uscito sul finire di settembre dello scorso anno), ma quando vieni a conoscenza di certi gruppi o artisti, come questi The Last Internationale, che ti colpiscono, è doveroso e giusto (come abbiamo sempre fatto) segnalarli. Vengono da Brooklyn (NYC), e amano definirsi un trio “folk radicale”, un progetto che spazia tra musica e attivismo politico, che ha sorpreso tutti gli addetti ai lavori sia per la qualità dei componenti che per l’affidabilità del songwriting, con testi che raccontano storie di Indiani d’America, di “new economy”, di banche ladre ed inique, e tutta l’ingiustizia che l’umanità deve subire, alla fine con un disco che suona soltanto come del “vecchio” e sano rock and roll. L’artefice di questo splendido album di debutto è senza dubbio il musicista Tom Morello (leader dei Rage Against The Machine e amico di Bruce)), che ha portato in dote come consulenti artistici il produttore Brendan O’Brien (Pearl Jam, Springsteen) e Brendan Benson (tra gli altri, Raconteurs), un contratto con la Sony e  il batterista aggiunto Brad Wilk (dei RATM, Audioslave e ultimamente Black Sabbath): così Edgey Pires alla chitarra, e la voce bellissima della fascinosa “frontwoman” Delila Paz (non è un paragone azzardato, ma era dai tempi della grande Grace Slick che non mi entusiasmavo così per la cantante di un gruppo), suonando con anima, corpo e grinta in questo We Will Reign, registrato nei noti Henson Studios di Hollywood, sono partiti alla conquista dell’America (passando anche dal David Letterman Show https://www.youtube.com/watch?v=Tq3OaQvgXPU )!

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Tamburi martellanti annunciano l’iniziale Life, Liberty, And The Pursuit Of Indian Blood (sui temi dei compromessi della vita del popolo indiano), seguita dalla title track We Will Reign (pescata dal repertorio del “vecchio” autore rock americano Marti Frederiksen https://www.youtube.com/watch?v=vDy3NXVBQtI ), per poi passare ad una ballata western come Wanted Man (con un bellissimo video https://www.youtube.com/watch?v=sTXlK-O2Q8E ), dove viene messa in risalto la grinta della Paz, la rocciosa Killing Fields  (già sentita nella serie di successo Justifield https://www.youtube.com/watch?v=VcpZX6Wt37A ), e l’ariosa cavalcata di suoni in Battleground. Con Baby It’s You (cover delle Shirilles e dei Beatles), i tre addirittura vanno a spulciare l’immenso “songbook” del duo Bacharach/David https://www.youtube.com/watch?v=tht6exR_Fbk , a cui fanno seguire due ballate come Devil’s Dust https://www.youtube.com/watch?v=Lu0EQYlXhTE  e I’ll Be Alright, dove sembra di sentire la Chrissie Hynde più grintosa dei tempi d’oro, per tornare ai canti rivoluzionari con l’infuocata Fire, e la commemorativa 1968, con echi dei Black Keys.

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La Band The Last Internationale, capitanata dalla portoricana dai capelli corvini Delila Paz, come già detto e  ripetuto, nelle loro canzoni parlano di fuorilegge e indiani, citano il ’68 ed inneggiano alla rivoluzione (spero pacifica), a dimostrazione che la musica può essere ancora utilizzata per combattere le “storture” di questo mondo, pur essendo progressisti nei contenuti ma tradizionalisti nella forma. Infatti We Will Reign è un lavoro di classic rock contemporaneo, e i Last Internationale una delle più convincenti sorprese dell’ultimo periodo, a dimostrazione che il Rock è (ancora) vivo e vegeto  https://www.youtube.com/watch?v=3pUcs8mym3I ! Per chi vuole investigare ulteriormente hanno pubblicato in precedenza, a livello indipendente e con un suono più ruspante, un paio di album e un EP dove affrontano anche vecchi blues e traditionals

NDT: Mi vien da pensare, che se i Last Internationale fossero italiani, sarebbero ospiti fissi del Concertone del 1° Maggio, ma mai dire mai !

Tino Montanari