E’ Gia Partita La Grande Jam In Cielo? E’ Scomparso Johnny Winter, Aveva 70 Anni

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Se ne è andato ieri a Zurigo John Dawson Winter III, Johnny Winter per tutti, nella sua camera di albergo o in una clinica, non è chiaro, come non sono certe le circostanze della sua morte. A darne notizia sarebbe stata Jenna Derringer, la moglie del suo collaboratore di lunga militanza Rick. Non è stato ancora emesso un comunicato ufficiale per chiarire le cause del decesso. Quello che è certo è che Johnny Winter, da moltissimo tempo, dall’inizio degli anni ’90, non godeva più di buona salute: dopo essersi liberato da una lunghissima dipendenza dalle droghe, ex eroinomane e tossicodipendente, con il vizio dell’alcol e degli antidepressivi, Winter le aveva proprio tutte, ma testardamente, per virtù o per necessità, negli ultimi dieci anni della sua vita sotto la guida di Paul Nelson, chitarrista e manager, continuava la sua carriera di performer e musicista. Il suo ultimo concerto dovrebbe essere avvenuto il 14 luglio al Cahors Blues Festival in Francia, era stato anche in Italia, a maggio, per tre date, ed erano già previste altre date per un tour nordamericano, come pure la pubblicazione del nuovo disco Step Back, la cui uscita era annunciata per il prossimo 2 settembre e dovrebbe rimanere l’unica cosa certa, purtroppo, per il futuro.

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Step Back Track Listing

1. Unchain My Heart – Johnny Winter
2. Can’t Hold Out (Talk To Me Baby) – Johnny Winter with Ben Harper
3. Don’t Want No Woman – Johnny Winter with Eric Clapton
4. Killing Floor – Johnny Winter with Paul Nelson
5. Who Do You Love – Johnny Winter
6. Okie Dokie Stomp – Johnny Winter with Brian Setzer
7. Where Can You Be – Johnny Winter with Billy Gibbons
8. Sweet Sixteen – Johnny Winter with Joe Bonamassa
9. Death Letter -Johnny Winter
10. My Babe – Johnny Winter with Jason Ricci
11. Long Tall Sally – Johnny Winter with Leslie West
12. Mojo Hand – Johnny Winter with Joe Perry
13. Blue Monday – Johnny Winter with Dr. John

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Nel frattempo, come memento per ricordare quello che è stato uno dei più grandi chitarristi che la storia del blues e del rock ricordino, (ri) pubblico la recensione che gli avevo dedicato in occasione dell’uscita del bellissimo cofanetto commemorativo (in tutti i sensi) True To The Blues: The Johnny Winter Story, pubblicato lo scorso febbraio, in occasione del suo 70° compleanno.

Forse è già partita una lunghissima jam lassù nel cielo dei grandi musicisti, con i due musicisti effigiati in apertura del Post e con tanti altri che hanno condiviso con lui i palchi dei concerti, in giro per tutto il mondo!

R.I.P. John Dawson Winter (Beaumont, Texas 23 Febbraio 1944 – Zurigo, Svizzera 16 Luglio 2014).

Ieri, Oggi E Sempre! True To The Blues: The Johnny Winter Story

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Johnny Winter – True To The Blues: The Johnny Winter Story – 4 CD Sony Music/Legacy 25-02-2014

John Dawson Winter III, come recitava il titolo di un suo disco degli anni ’70, ma Johnny Winter per tutti, è uno dei più grandi chitarristi della storia del Blues (e non solo), bianchi o neri non fa differenza, punto! E per lui, che è più bianco del bianco, albino si dice, essere considerato alla stessa stregua di quelli che erano stati gli eroi della sua gioventù, da Robert Johnson a T-Bone Walker, passando per Elmore James, Hubert Sumlin e nel R&R Chuck Berry, per non parlare di Muddy Waters, credo che sia stato un onore non trascurabile. Si diceva albino, texano, un mare di tatuaggi, non necessariamente nell’ordine, “scoperto” da Michael Bloomfield (di cui in questi giorni esce un altrettanto bel cofanetto) nel dicembre del 1968, quando lo introdusse al grande pubblico del Fillmore East di New York, in una delle date del Super Session Tour con Al Kooper, lo stesso che aveva fatto conoscere anche Carlos Santana http://www.youtube.com/watch?v=5zECNsIeH9g .

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Ma già una piccola leggenda a livello locale, per i concerti e per il fatto di avere inciso il suo primo album, che fin dal titolo metteva le cose bene in chiaro, The Progressive Blues Experiment (anche se poi era una accozzaglia di materiale inciso per vari singoli) poi pubblicato a livello nazionale dalla Liberty nel 1969, lo stesso anno in cui usciva il suo primo omonimo album per la Columbia, in conseguenza di un contratto per cui Winter aveva ricevuto un assegno in anticipo di sei cifre (600.000 dollari), che per quegli anni era qualcosa di inimmaginabile http://www.youtube.com/watch?v=FrQeIJm41dk .

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Il 1969 è un anno magico per Johnny Winter, oltre a Johnny Winter esce Second Winter, uno strano disco inciso su tre facciate, che è ancora migliore del primo, e, soprattutto c’è la partecipazione al festival di Woodstock, dove però il nostro Johnny non è inserito né nel film, né nella colonna sonora tripla del film e neppure in Woodstock 2, il doppio postumo uscito nel 1971. E sì che Winter suonò la domenica notte, prima di CSN&Y, in uno dei momenti topici della manifestazione http://www.youtube.com/watch?v=M6kPQLLLYAc .

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Per sentire due brani della sua esibizione abbiamo dovuto aspettare l’edizione sestupla della colonna sonora, pubblicata per i 40 anni, oppure l’eccellente doppio Woodstock Experience, uscito sempre nel 2009 per la Sony Legacy, che riporta l’esibizione completa. Al tempo Winter girava con il suo trio, dove c’erano Tommy Shannon al basso (poi anche con Stevie Ray Vaughan, uno dei suoi “discepoli”) e Uncle John (Red) Turner, presenti pure nei due album di studio http://www.youtube.com/watch?v=ULB4QQ9vvko  e invece al 2° Atlanta International Pop Festival del 1970, che si tenne nel luglio di quell’anno, esordirono i Johnny Winter And con Rick Derringer alla seconda solista. Proprio da quella esibizione vengono le tre chicche di questo cofanetto: un brano, Mean Mistreater, che uscì nel triplo vinile, The First Great Rock Festivals Of The Seventies – Isle Of Wight/Atlanta Pop, mai pubblicato su CD e due completamente inediti, Eyesight ToThe Blind (popolarissima in quel periodo, perché appariva in Tommy degli Who, anche se era riportata, all’inizio, come The Hawker) e Prodigal Son, due, anzi tre, grandissimi brani dal vivo che però non so se giustificano completamente l’acquisto di questo cofanetto per chi ha già tutto di Winter. E’ per questo che in un giudizio sul cofanetto meriterebbe cinque stellette per il contenuto musicale e  quattro perché ci si sarebbe aspettato qualcosa di più a livello di materiale inedito, possibile che non ci fosse altro? Comunque il cofanetto è imperdibile in ogni caso.

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Fine della digressione, riprendiamo la disamina dei contenuti. Anzi, prima parliamo brevemente della qualità sonora, che mi sembra decisamente ottima e della scelta dei brani, pure questa molto oculata. I primi due CD sono ovviamente i migliori, si va, in ordine cronologico, dal blues acustico dell’iniziale Bad Luck And Trouble, dove Winter, è all’acustica con bottleneck, accompagnato da un mandolino e da una armonica, si passa alle prime sventagliate slide di R&R e boogie texano con una gagliarda Mean Town Blues, poi è subito tempo per una fantastica jam dal repertorio di BB King con una It’s My Own Fault, tratta dal concerto al Fillmore citato prima, uno slow blues di una intensità inusitata e con il texano già ai vertici della sua arte chitarristica, formidabile.

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Pubblicato su CD solo nel 2003 nei Lost Tapes di Bloomfield & Kooper. Dal debutto CBS troviamo I’m Yours and I’m Hers, Mean Mistreater con Willie Dixon e Walter “Shakey” Horton, un po’ grezza a livello tecnico, Dallas, un altro blues acustico e Be Careful With A Fool, altro lento di quelli torridi, degno della sua fama; Leland Mississippi Blues viene da Woodstock, forse non la scelta migliore da quella serata, ma evidentemente è per evitare di duplicare troppe volte gli stessi brani. Da Second Winter cominciano ad arrivare i primi capolavori: Memory Pain ricorda il suono dei Cream mentre Highway 61 Revisited viene considerata, a ragione (con All Along The Watchtower di Hendrix), tra le più belle cover mai fatte di un brano di Bob Dylan, con la sua incredibile slide galoppante contribuisce a creare la leggenda di questo grande musicista texano http://www.youtube.com/watch?v=hPnGXTIQHZw , Miss Ann, con i fiati, attinge da Little Richard, mentre Hustled Town In Texas è un rock-blues di quelli tosti. Dalla versione doppia edita dalla Legacy sono tratti due brani registrati dal vivo alla Royal Albert Hall di Londra nel 1970, entrambi fantastici, una Black Cat Bone che avrebbe fatto felice il maestro Elmore James e la prima di una serie interminabile di versioni di Johnny Be Goode, vero cavallo di battaglia di Johnny, che la fa come nessuno al mondo http://www.youtube.com/watch?v=lUGgXvhLKE4 .

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I primi tre brani del secondo CD nel Box sono quelli tratti dal concerto ad Atlanta del 1970, Eyesight To The Blind, a velocità supersonica, Prodigal Son e Mean Mistreater assai più tosta della versione in studio. Da Johnny Winter And vengono Rock and Roll Hoochie Koo, altro classico della band, Guess I’ll Go Away, quasi hendrixiana nella sua costruzione e On The Limb, cantata con Derringer, di cui non si sentiva particolarmente la mancanza. Da Johnny Winter And Live non si può fare a meno di nulla, qui ci sono 4 brani, ma il disco è uno dei più bei dischi della storia del rock e del blues, quindi è fondamentale averlo, comunque nel cofanetto si trovano It’s My Own Fault, Jumpin’ Jack Flash fatta quasi meglio degli Stones http://www.youtube.com/watch?v=wQPlU5q1CBI , Good Morning Little School Girl http://www.youtube.com/watch?v=10G7rV0xYvM  e una versione “diabolica” di Mean Town Blues, che è un festival della slide.

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Da Still Alive And Well, forse l’ultimo grande album di studio, vengono la title-track, Rock Me Baby, altra grande rilettura di un brano di BB King, fatta sempre a velocità di crociera winteriana http://www.youtube.com/watch?v=Q0NBnClUEDA  e Rock and Roll, omonima solo nel titolo di quella degli Zeppelin, ma altrettanto feroce. Proseguendo con il terzo CD troviamo tre brani da Saints And Sinners che introduce un sound più rock e commerciale, ma non è poi malvagio, come Rollin’ ‘Cross The Country, la fiatistica Hurtin’ So Bad e la funky Bad Luck Situation stanno a testimoniare. Tre anche da John Dawson Winter III, pubblicato l’anno prima nel 1974, Self Destructive Blues, che illustra forse anche la situazione di vita del nostro amico in quel periodo, Sweet Papa John, un classico blues elettrico e Rock and Roll People (scritta da John Lennon e apparsa postuma su Menlove Ave.), omaggio all’altro amore di Winter http://www.youtube.com/watch?v=GoaK6hEKh_A .

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Dal violentissimo Live con il fratello Edgar, Together, viene una Harlem Shuffle di buona qualità, mentre dall’altrettanto tirato (ed esagerato) Captured Live sono estratte Bonie Moronie http://www.youtube.com/watch?v=6Q1o5uuw6ag  e Roll With Me. Tired Of Trying e TV Mama vengono dal disco che segna il ritorno alle origini, Nothing But The Blues, preludio alle collaborazioni con Muddy Waters (e la sua band) qui riprese in”Walkin’ Thru’ The Park (con James Cotton all’armonica) e nella rara Done Got Over, registrata dal vivo http://www.youtube.com/watch?v=CmnT8gcljXo .

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Ci sono ancora tre pezzi per album (forse troppi) dagli ultimi due dischi per la Blue Sky/Cbs, White, Hot And Blue e Raisin’ Cain (tra cui una strana, per Winter, Bon Ton Roulet). Rimangono un brano a testa dai tre bellissimi album per la Alligator, più volte nominati per il Grammy, una Stranger Blues, tratta dalla “misteriosa” Live Bootleg Series, vol.3 (e però giunta al volume 10), di cui nemmeno i compilatori di questo cofanetto sono stati in grado di risalire alla provenienza, indicando un generico “registrato nei tardi anni ‘80”! Rimangono Illustrated Man (altro brano autobiografico) con Dr.John e tratto da Let Me In uscito per la Point Blank nel 1991. Hard Way (notevolissima) da Hey Where’s Your Brother dell’anno successivo e, dal concerto del 1993 al Madison Square in onore del “bardo”  Bob Dylan – The 30th Anniversary Concert Celebration, una fenomenale versione dal vivo di Highway 61 Revisited.

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Infine da Roots, l’ultimo grande disco di studio uscito per la Megaforce nel 2011, i duetti con Vince Gill in Maybellene e Derek Trucks in Dust My Broom http://www.youtube.com/watch?v=VIpmUroL2D4 , quasi a chiudere al cerchio. Lo danno per morto da anni, ma anche lui il 23 febbraio del 2014 festeggerà il suo 70° compleanno e due giorni dopo uscirà questo stupendo cofanetto. Poche parole per concludere, il resto l’ho detto prima: “mano ai portafogli”!

Bruno Conti

L’Unione Fa La Forza! Mannish Boys – Wrapped Up And Ready

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Mannish Boys – Wrapped Up And Ready – Delta Groove Music

Questa volta il grande capo, Randy Chortkoff, il boss della Delta Groove, ma anche componente dei Mannish Boys, aveva detto: “semplifichiamo, riduciamo le cose ai fondamentali, diminuiamo le dimensioni del progetto e della band”. Purtroppo Finis Tasby, che ha avuto problemi di cuore a fine 2012, dopo avere partecipato alle registrazioni del precedente Double Dynamite http://discoclub.myblog.it/2012/06/16/una-sorta-di-mini-supergruppo-questo-si-che-e-blues-mannish/ , non ci sarà, quindi saremo solo in sei in studio, all’Ardent di Torrance, California. Questo quanto detto prima. Poi: che dite, invitiamo qualche ospite? Voi che pensate, quanti ce ne saranno, conoscendo la struttura dei precedenti sei album della band e viste le premesse? “Venti”, ce ne sono venti, li ho contati, ok, compresi cinque background vocalist, ma mi sembrano le “semplificazioni” dei governi italiani! Anche se i risultati danno ragione al capo. Siamo di fronte al solito grande disco di blues, non quelli timidi e molto, troppo, legati alla tradizione, ma bello tosto, con tutte le variazioni delle dodici battute ben presenti, grandi cantanti, solisti a chitarre, piano, armoniche, delle più svariate provenienze, con una netta preponderanza di artisti bianchi, anche se il cantante, Sugaray Rayford e una delle due chitarre soliste, Kirk Fletcher, sono neri. Ad ennesima dimostrazione del famoso assunto che “i bianchi non possono suonare il blues”, che fa il paio con “non ci sono più le mezze stagioni”, per quanto la seconda mi paia più attendibile.

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Sedici brani, 74 minuti e spiccioli di ottima musica, il classico suono Delta Groove, pulito e ben definito, che ti spara la musica direttamente in faccia, a cura di Chortkoff, questa volta aiutato da Jeff Scott Fleenor, belle canzoni, un misto di originali e cover pescate nello sterminato serbatoio del blues, e poi tutti gli ospiti, usati nel modo migliore, per creare un piccolo gioiellino destinato agli appassionati ma che può essere goduto anche da chi si avvicina con sospetto alle dodici battute, me li vedo già, che palle il blues! E invece, almeno in questo CD non c’è occasione per annoiarsi. Caron “Sugar Ray” Rayford viene dal gospel, ma in breve tempo è diventato uno dei migliori vocalist in circolazione, come dimostrato subito dall’ondeggiante e gagliarda I Ain’t Sayin’, firmata dall’ex bambino prodigio Monster Mike Welch, che rilascia una scarica di chitarrate di inaudita potenza, con Fred Kaplan al piano, e gli altri Mannish Boys che cercano più che contenerne l’irruenza di elevarla all’ennesima potenza. Everything’s Alright, un classico blues swingato di Roy Brown è più contenuta, con le chitarre di Nico Duportal e Kid Ramos in punta di dita, Willie J. Campbell al contrabbasso e non al basso elettrico e Ron Dziubla che aggiunge con i suoi sax una ulteriore patina vintage.

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Frank “Paris Slim” Goldwasser assume la guida del gruppo, voce e chitarra solista, per una propria composizione, Struggle In My Hometown, con il piano e il Wurlitzer di Rich Wenzel che donano una maggiore profondità e modernità ai continui cambiamenti di tempo del brano. Wrapped Up And Ready, la canzone, ancora firmata da Rayford, ci introduce ai talenti dell’armonica di Kim Wilson che duetta con la chitarra di Kirk “Eli” Fletcher, per un brano che ci riporta agli splendori dei primi Fabulous Thunderbirds https://www.youtube.com/watch?v=qPBAyRMyYak . It Was Fun, più lenta e rilassata, firmata da Chortkoff, è l’occasione per ascoltare l’ottimo lavoro della solista di Steve Freund, altro maestro del genere, mentre in I Can Always Dream, sempre del boss, niente ospiti, solo i Mannish Boys duri e puri, con Goldwasser impegnatissimo alla solista e i risultati si sentono, ottimo come sempre Sugar Ray. Candye Kane, con la sua chitarrista Laura Chavez al seguito, ci propone una salace rilettura della famosa I Idolize You firmata da Ike Turner, con Randy Chortkoff all’armonica, in una delle sue rare apparizioni in mezzo a tanti ospiti.

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You Better Watch Yourself non la conosco, ma è l’occasione per Chortkoff per introdurre una sua nuova scoperta, tale Jacob “Walters” Huffman, armonicista, un nome, una promessa, niente male. Però quando torna l’originale, Kim Wilson, ben spalleggiato da Welch, alle prese con una cover di Something For Nothing di Robert Ward, siamo dalle parti del Chicago Blues più osservante, con piano, fiati e tutto il gruppo in grande spolvero. Il capo si riserva una solo canzone https://www.youtube.com/watch?v=nF4woyfLB8M , Can’t Make A Livin’, dove conferma di non essere poi questo gran cantante, discreto armonicista, e quindi lascia spazio alla voce di Trenda Fox e alle chitarre di Fletcher e Welch, in modalità tremolo. The Blues Has Made Me Whole, di nuovo con e di Steve Freund, dà piena conferma al proprio titolo e vi pareva che in un disco di blues recente non ci fosse Bob Corritore? Ci sta, ci sta, con la sua armonica a spalleggiare Welch e il rientrante Rayford in una potente I Have Love, prima di lasciare il posto a Wilson per uno dei rari lenti del disco, Troubles; ottima anche la cover di She Belongs To Me un Magic Sam d’annata con Kid Ramos che sembra Peter Green. Don’t Say You’re Sorry con Goldwasser alla slide e alla voce è un’ulteriore variazione sul tema blues e la conclusiva, strumentale Blues For Michael Bloomfield, firmata da Fletcher è una occasione per tutti i chitarristi di lasciarsi andare in un sentito e bellissimo omaggio ad uno dei grandi dello strumento https://www.youtube.com/watch?v=G3FCtvr1aIk .

Bruno Conti

Nel “Nido” Del Blues! Joe Louis Walker – Hornet’s Nest

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Joe Louis Walker – Hornet’s Nest – Alligator/Ird 25-02-2014

Prendete uno che suona la chitarra come una via di mezzo tra Hendrix e Stevie Ray Vaughan (sentire per credere l’iniziale Hornet’s Nest), con il “tocco” di Clapton e la crudezza di un Buddy Guy, senza dimenticare lo sconfinato amore per il Blues di uno come Michael Bloomfield, che a San Francisco, dalla fine degli anni ’60 fino alla morte, è stato, oltre che il suo co-inquilino, una sorta di mentore per il giovane Joe Louis Walker. Se aggiungete una voce che neanche il miglior Robert Cray, otteniamo un musicista che sa maneggiare rock, blues, soul e R&B, con un tocco di gospel, con la classe dei migliori e in più una “ferocia” che ha pochi riscontri nell’attuale panorama del blues nero http://www.youtube.com/watch?v=d79xn_XaQ_0 . Se poi affidiamo un tale fenomeno nelle mani di un produttore capace (nonché ottimo batterista ed autore) come Tom Hambridge, colui che ha guidato le recenti avventure di Guy, Cotton, Thorogood, e il precedente Hellfire dello stesso Walker http://discoclub.myblog.it/2012/02/01/uno-dei-migliori-bluesmen-in-circolazione-joe-louis-walker-h/ , non vi resta che schiacciare il tasto Play e godervi una cinquantina di minuti di ottima musica.

https://www.youtube.com/watch?v=8SlyZyg7xHE

Joe, discograficamente parlando ha iniziato abbastanza tardi, nel 1986, quando aveva già 37 anni, ma poi ha recuperato abbondantemente, pubblicando da allora qualcosa come 25 album, compreso questo Hornet’s nest, che è il suo secondo per la Alligator. Non vi racconterò frottole parlandovi di seconde o terze giovinezze, perché i dischi di Walker sono sempre stati, qualitativamente parlando, di valore elevato, qualcuno superiore agli altri, e quest’ultimo rientra nella categoria, ma tutti piuttosto buoni http://www.youtube.com/watch?v=bZ0RnIq-o60#t=33 . Nella tana di questo “calabrone” si sono calati anche alcuni ottimi musicisti, quelli utilizzati abitualmente da Hambridge: l’ineffabile Reese Wynans alle tastiere, che è il trait d’union con SRV, Tommy McDonald al basso e il secondo chitarrista Rob McNelley, oltre a Tom stesso, alla batteria. In All I wanted to go c’è la “nuova” Muscle Shoals Horn Section, guidata da Jim Horn al sax. Il tutto è stato registrato ai Sound Stage Studios di Nashvile, con un autentico e moderno suono sudista.

https://www.youtube.com/watch?v=0mb94JWIsD0

Detto della robustissima title-track posta all’inizio del CD, con le due chitarre che si sfidano con una cattiveria inusitata, mentre il resto della band, Wynans in testa, è indaffaratissima, anche il resto del disco ha un sound energico, come era stato per il precedente Hellfire, un po’ un marchio di fabbrica di Hambridge. La fiatistica All I Wanted To Go, ha un substrato R&B che l’avvicina al Cray più pimpante, ancora con l’organo di Wynans co-protagonista. L’ode al blues di Chicago As The Sun Goes Down, dall’andatura più lenta e maestosa, ha quel suono di chitarra lancinante che è tipico di Walker e discende dalla teoria dei grandi chitarristi elettrici della storia delle 12 battute. Stick a fork in me è un brano più normale, quasi di routine per il nostro, anche se in molti dischi di cosiddetti “fenomeni” della chitarra farebbe fuoco e fiamme, ascoltatevi che assolino ti cava dal cilindro. Don’t Let Go, la prima cover, è un bellissimo rock and roll, scritto da Jesse Stone, l’autore di Flip, Flop And Fly e di Shake, Rattle and Roll, eseguita come se invece che ai Sound Stage fossimo ai Sun Studios, e con lo spirito di Elvis che aleggia nell’aria, con i coristi di Walker che replicano lo stile dei Jordanaires (ma in effetti sono loro, Ray Walker e Curtis Young) con ottimi risultati. Love Enough sembra un brano di Clapton quando riprende un pezzo di Robert Johnson, con quel tipo di scansione ritmica ed approccio sonoro elettrico, mentre l’assolo alla slide è assolutamente delizioso.

https://www.youtube.com/watch?v=lQIIm0lwKq0

Ramblin’ Soul è il miglior brano dell’album, ancora con le due chitarre arrapate e soprattutto una lunga parte strumentale che ricorda i migliori Stones blues dell’era di Mick Taylor. Dico questo non a caso perché il pezzo successivo, la seconda cover, Ride on, baby, porta la firma Jagger/Richards, anche se questo brano che appariva su Flowers, ed era stato eseguito per primo da Chris Farlowe, non è particolarmente conosciuto. Bella versione però, sembra un brano del miglior Southside Johnny, con la sua andatura caracollante e springsteeniana. Soul City, l’ultima cover, porta la firma di Kid Andersen, il chitarrista norvegese dei Nighcats, ed è un ottimo esempio di funky rock, tra l’Hendrix dei Band Of Gypsys e Sly Stone, con una serie di assolo che vanno nella stratosfera della chitarra. Che è nuovamente protagonista nel poderoso slow blues, ancora con slide, che porta il nome di I’m Gonna Walk Onstage, non posso che confermare, questo suona! Not In Kansas Anymore, a riprova di quello spirito rockista evocato più volte, sembra un brano degli Who dei primi anni ’70, i migliori. E se, come si suole dire, tutti i salmi finiscono in gloria, quale migliore modo di concludere se non con un bel gospel come Keep The Faith, che ci permette di gustare la voce vellutata di Joe Louis Walker (e l’organo Hammond di Wynans e i Jordanaires) in tutto il suo splendore. 

Bruno Conti

Nuovo Anno, Nuovi Cofanetti. 1. True To The Blues: The Johnny Winter Story

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Johnny Winter – True To The Blues: The Johnny Winter Story – 4 CD Columbia/ Legacy – 25-02-2014

Riprendiamo il giro delle Anticipazioni sulle uscite in Box Set del 2014. Quando non ho pronti altri Post o ci sono problemi di connessione con il Blog (tipo oggi), vado a recuperare le notizie che preparo e poi archivio per essere utilizzate, di volta in volta.

Come per Michael  Bloomfield, la Sony, nella sue serie Legacy, pubblicherà un cofanetto quadruplo dedicato al grande chitarrista albino Texano. L’uscita è prevista per il 25 febbraio p.v. (il giorno prima del mio compleanno, mi è venuta così) e conterrà 57 tracce estratte da 27 differenti album che coprono tutto l’arco della carriera di Johnny Winter, con 2 inediti assoluti e parecchi brani “rari”, comprese collaborazioni con altri artisti. Questa è la lista completa dei contenuti:

CD 1

  1. Bad Luck and Trouble
  2. Mean Town Blues
  3. Mike Bloomfield’s Introduction Of Johnny Winter (Live)
  4. It’s My Own Fault (Live)
  5. I’m Yours And I’m Hers
  6. Mean Mistreater (with Willie Dixon and Walter “Shakey” Horton)
  7. Dallas
  8. Be Careful With A Fool
  9. Leland Mississippi Blues (Live)
  10. Memory Pain
  11. Highway 61 Revisited
  12. Miss Ann
  13. Hustled Down In Texas
  14. Black Cat Bone (Live)
  15. Johnny B. Goode (Live)

CD 2

  1. Eyesight to the Blind (previously unreleased, live at Atlanta Pop Festival, 1970)
  2. Johnny Winter’s Intro (live at Atlanta Pop Festival, 1970)
  3. Prodigal Son (previously unreleased, live at Atlanta Pop Festival, 1970)
  4. Mean Mistreater (Live)
  5. Rock And Roll Hoochie Koo
  6. Guess I’ll Go Away
  7. On The Limb
  8. It’s My Own Fault (Live)
  9. Jumpin’ Jack Flash (Live)
  10. Good Morning Little School Girl (Live)
  11. Mean Town Blues (Live)

CD 3

  1. Still Alive and Well
  2. Rock Me Baby
  3. Rock & Roll
  4. Rollin’ ’Cross The Country
  5. Hurtin’ So Bad
  6. Bad Luck Situation
  7. Self Destructive Blues
  8. Sweet Papa John
  9. Rock & Roll People
  10. Harlem Shuffle (Live with Edgar Winter)
  11. Bony Moronie (Live)
  12. Roll With Me (Live)
  13. Tired Of Tryin’
  14. TV Mama
  15. Walkin’ Thru The Park (with Muddy Waters and James Cotton)
  16. I Done Got Over It (live, with Muddy Waters and James Cotton)

CD 4

  1. One Step at a Time
  2. Honest I Do
  3. Nickel Blues
  4. Talk Is Cheap
  5. Wolf in Sheep’s Clothing
  6. Bon Ton Roulet
  7. Don’t Take Advantage of Me
  8. Master Mechanic
  9. Mojo Boogie
  10. Stranger Blues (Live)
  11. Illustrated Man (with Dr. John)
  12. Hard Way
  13. Highway 61 Revisited (Live)
  14. Maybelline (featuring Vince Gill)
  15. Dust My Broom (featuring Derek Trucks)

CD 1, Tracks 1-2 from The Progressive Blues Experiment (Liberty LP-12431, recorded 1968, released 1969)
CD 1, Tracks 3-4 from Fillmore East: The Lost Concert Tapes 12/13/68 (Columbia/Legacy 85278, recorded 1968, released 2003)
CD 1, Tracks 5-8 from Johnny Winter (Columbia 9826, recorded and released 1969)
CD 1, Track 9 from The Woodstock Experience (Columbia/Legacy 88697 48244 2, recorded 1969, released 2009)
CD 1, Tracks 10-13 from Second Winter (Columbia 9947, recorded and released 1969)
CD 1, Tracks 14-15 from Second Winter: Legacy Edition (Columbia/Legacy 85735, recorded 1970 at The Royal Albert Hall, London, released 2004)
CD 2, Tracks 1 & 3 previously unreleased, recorded July 5, 1970 at Atlanta Pop Festival, outtakes from The First Great Rock Festivals of the Seventies – Isle of Wight/Atlanta Pop
CD 2, Tracks 2 & 4 from The First Great Rock Festivals Of The Seventies – Isle of Wight/Atlanta Pop (Columbia 30805, recorded July 5, 1970, at Middle Georgia Raceway, Byron, GA, released 1971)
CD 2, Tracks 5-7 from Johnny Winter And (Columbia 30221, recorded and released 1970)
CD 2, Tracks 8-9 from Johnny Winter And/Live (Columbia 30475, recorded 1970 at Pirate’s World, Dania, FL, released 1971)
CD 2, Tracks 10-11 from Live At The Fillmore East 10/3/70 (Collectors’ Choice 60002, recorded 1970, released 2010)
CD 3, Tracks 1-3 from Still Alive And Well (Columbia 32188, recorded and released 1973)
CD 3, Tracks 4-6 from Saints & Sinners (Columbia 32715, recorded 1974, released 1975)
CD 3, Tracks 7-9 from John Dawson Winter III (Blue Sky 33292, recorded and released 1974)
CD 3, Track 10 from Together (Blue Sky 34033, recorded 1975 at Swing Auditorium, San Bernardino, CA, released 1976)
CD 3, Tracks 11-12 from Captured Live! (Blue Sky 33944, recorded 1976 at San Diego Sports Arena and Oakland Coliseum, released 1976)
CD 3, Tracks 13-15 from Nothin’ But The Blues (Blue Sky 34813, recorded and released 1977)
CD 3, Track 16 from Breakin’ It Up, Breakin’ It Down (Columbia/Legacy 88697 07283 2, recorded 1977 at Masonic Temple Theatre, Detroit, released 2007)
CD 4, Tracks 1-3 from White, Hot & Blue (Blue Sky 35475, recorded and released 1978)
CD 4, Tracks 4-6 from Raisin’ Cain (Blue Sky 36343, recorded 1979, released 1980)
CD 4, Track 7 from Guitar Slinger (Alligator 4735, recorded and released 1984)
CD 4, Track 8 from Serious Business (Alligator 4742, recorded and released 1985)
CD 4, Track 9 from 3rd Degree (Alligator 4748, recorded and released 1986)
CD 4, Track 10 from Live Bootleg Series Vol. 3 (Friday Music 1085, recorded late 1980s, released 2008)
CD 4, Track 11 from Let Me In (Pointblank 91744-2, recorded and released 1991)
CD 4, Track 12 from Hey, Where’s Your Brother? (Pointblank 0777 7 86512 2 2, rec. and rel. 1992)
CD 4, Track 13 from Bob Dylan – The 30th Anniversary Concert Celebration (Columbia 53230, recorded 1992 at Madison Square Garden, released 1993)
CD 4, Tracks 14-15 from Roots (Megaforce 1603, recorded and released 2011)

Il prezzo, indicativamente, dovrebbe essere inferiore a i 50 euro.

Visti i problemi con il collegamento, vi lascio, ci sentiamo nei prossimi giorni.

Bruno Conti

Cofanetti Pre (Quasi Tutti) E Post Natalizi IV E Ultima Parte. Complete Motown Singles XIIB, Miles Davis Mono Albums, Donny Hathaway, Small Faces, Mike Bloomfield

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Ultima parte dedicata alle uscite di cofanetti di questo scorcio stagionale.

The Complete Motown Singles Vol. 12B: 1972 è l’ultimo volume dedicato all’integrale dei singoli pubblicati dalla etichetta di Berry Gordy negli anni d’oro della soul music. Esce il 10 dicembre per la Hip-o Select/Universal negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei, ma probabilmente (anzi quasi certamente) non in Italia, dove verrà pubblicato a metà gennaio. Si tratta di un box da 5 CD e questa è la lista completa dei contenuti:

Disc 71 (Vol. 12B/Disc 1)
1. Your Wonderful Sweet Sweet Love – The Supremes
2. The Wisdom Of Time – The Supremes
3. Green Grow The Lilacs – The Festivals
4. So In Love – The Festivals
5. Green Grow The Lilacs [stereo promo version] – The Festivals
6. What Is Black – Billy Proctor
7. I Can Take It All – Billy Proctor
8. What Is Black [stereo promo version] – Billy Proctor
9. Ben – Michael Jackson
10. You Can Cry On My Shoulder – Michael Jackson
11. That’s How Love Goes – Jermaine Jackson
12. I Lost My Love In The Big City – Jermaine Jackson
13. Duck You Sucker – Jerry Ross Symposium
14. It Happened On A Sunday Morning – Jerry Ross Symposium
15. (It’s The Way) Nature Planned It – Four Tops
16. I’ll Never Change – Four Tops
17. Our Lives Are Shaped By What We Love – Odyssey
18. Broken Road – Odyssey
19. The Night – The Four Seasons
20. Sun Country – The Four Seasons
21. Daddy Could Swear, I Declare – Gladys Knight & The Pips
22. Can’t Give It Up No More – Gladys Knight & The Pips

Disc 72 (Vol. 12B/Disc 2)
1. Keep On Running – Stevie Wonder
2. Evil – Stevie Wonder
3. The Morning After – Michelle Aller
4. Spend Some Time Together – Michelle Aller
5. Just Not Gonna Make It – Michelle Aller
6. Walk On, Don’t Look Back – Frankie Valli & the Four Seasons
7. Who Is The Leader Of The People – Edwin Starr
8. Don’t Tell Me I’m Crazy – Edwin Starr
9. Who Is The Leader Of The People [stereo promo version] – Edwin Starr
10. Gospel Truth – Bob Babbitt
11. Running Like A Rabbit – Bob Babbitt
12. If You Let Me – Eddie Kendricks
13. Just Memories – Eddie Kendricks
14. I Guess I’ll Miss The Man – The Supremes
15. Over And Over – The Supremes
16. The Good Things (Where Was I When Love Came By) – The Naturals
17. Me And My Brother – The Naturals
18. The Good Things (Where Was I When Love Came By) [stereo promo version] – Naturals
19. I Love Every Little Thing About You – Syreeta
20. Black Maybe – Syreeta

Disc 73 (Vol. 12B/Disc 3)
1. Papa Was A Rollin’ Stone (Vocal) – The Temptations
2. Papa Was A Rollin’ Stone (Instrumental) – The Temptations
3. Corner Of The Sky – The Jackson 5
4. To Know – The Jackson 5
5. Good Time Sally – Rare Earth
6. Love Shines Down – Rare Earth
7. Genius – Valerie Simpson
8. Silly Wasn’t I – Valerie Simpson
9. I Believe I’m Gonna Take This Ride – Valerie Simpson
10. What If – Thelma Houston
11. There Is A God – Thelma Houston
12. Mama I Gotta Brand New Thing (Don’t Say No) – The Undisputed Truth
13. With A Little Help From My Friends – The Undisputed Truth
14. Girl You’re Alright – The Undisputed Truth
15. Girl You’re Alright [stereo promo version] – The Undisputed Truth
16. She Said That – Lesley Gore
17. The Road I Walk – Lesley Gore
18. Spanish Harlem – The Crusaders
19. Papa Hooper’s Barrelhouse Groove – The Crusaders

Disc 74 (Vol. 12B/Disc 4)
1. Superstition – Stevie Wonder
2. You’ve Got It Bad Girl – Stevie Wonder
3. You’ve Got My Mind – Sisters Love
4. Try It You’ll Like It – Sisters Love
5. Songwriter – Repairs
6. Fiddler – Repairs
7. Average People – Bobby Darin
8. Something In Her Love – Bobby Darin
9. Since I Met You There’s No Magic – Celebration
10. The Circle Again – Celebration
11. Come Get This Thang – G.C. Cameron & Willie Hutch
12. My Woman – G.C. Cameron & Willie Hutch
13. Daddy’s Home – Jermaine Jackson
14. Take Me In Your Arms (Rock Me A Little While) – Jermaine Jackson
15. I Can’t Stand To See You Cry – Smokey Robinson & The Miracles
16. With Your Love Came – Smokey Robinson & The Miracles
17. I Can’t Stand To See You Cry [stereo promo version] – Smokey Robinson & The Miracles
18. Happy (Love Theme From “Lady Sings The Blues”) – Bobby Darin

Disc 75 (Vol. 12B/Disc 5)
1. Trouble Man – Marvin Gaye
2. Don’t Mess With Mr. T – Marvin Gaye
3. Robot Man – Jay & The Techniques
4. I’ll Be Here – Jay & The Techniques
5. Long Life And Success To The Farmer – Martin & Finley
6. Half Crazed – Martin & Finley
7. Take It Out On Me – Jerry Ross Symposium
8. It’s The Same Old Love – Jerry Ross Symposium
9. Love Ain’t Love (Till You Give It To Somebody) – The Courtships
10. Oops, It Just Slipped Out – The Courtships
11. We’re Gonna Have A Good Time – Rare Earth
12. Would You Like To Come Along – Rare Earth
13. Ballad Of The Unloved – Wolfe
14. Tale Of Two Cities – Wolfe
15. It’s Not The Last Time – Puzzle
16. On With The Show – Puzzle
17. Good Morning Heartache – Diana Ross
18. God Bless The Child – Diana Ross
19. I Want To Come Home For Christmas – Marvin Gaye
20. Christmas In The City – Marvin Gaye
21. Neither One Of Us (Wants To Be The First To Say Goodbye) – Gladys Knight & The Pips

Non ci sono molti brani celeberrimi, però Papa Was A Rolling Stone dei Temptations  http://www.youtube.com/watch?v=Hcqs5z0yEl4, Ben di Michael Jackson http://www.youtube.com/watch?v=nD0QGhIk2DQ e Superstition di Stevie Wonder  http://www.youtube.com/watch?v=wDZFf0pm0SE (questa l’hanno vista “solo” 23 milioni persone!), sono degni di nota.

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Altro cofanetto strepitoso per gli amanti della musica soul è quello quadruplo che la Atco-Warner-Rhino ha dedicato alla musica di Donny Hathaway. Si chiama Never My Love: The Anthology ed è stato pubblicato il 12 novembre. Tra l’altro la Warner Music France ne aveva pubblicato nel 2010 uno, altrettanto bello, che si chiamava Someday We’ll All Be Free e conteneva anche una quindicina di inediti. Per chi non lo conosce Hathaway è stato uno dei grandi del soul degli anni ’70 in possesso di una voce ricca di melisma (e di carisma) ci ha lasciati alcuni album fantastici, da solo, dal vivo ed in duetto con Roberta Flack che rivaleggiano come qualità con i dischi di Marvin Gaye o Stevie Wonder,  morto suicida nel 1979, a soli 33 anni, per una “caduta” dalla finestra dell’albergo dove viveva. Il box, in effetti contiene il meglio della sua produzione, con moltissimo materiale inedito, dal vivo e in studio e permette di gustare una voce straordinaria ed un artista anche in grado di sperimentare negli ambiti della musica nera. Questo è il contenuto del box che si dovrebbe recuperare intorno ai 30 euro:

Disc 1: The Life and Music of Donny Hathaway

  1. I Thank You Baby – June & Donnie
  2. Just Another Reason – June & Donnie
  3. The Ghetto – Part 1 http://www.youtube.com/watch?v=OqZ2JBVXgpA
  4. The Ghetto – Part 2
  5. Thank You Master (for My Soul) (Promo Edit)
  6. Voices Inside (Everything is Everything)
  7. Tryin’ Times
  8. To Be Young, Gifted and Black
  9. I Believe to My Soul
  10. This Christmas
  11. A Song for You
  12. Magnificent Sanctuary Band
  13. Giving Up
  14. Come Back Charleston Blue – Donny Hathaway with Margie Joseph
  15. Little Ghetto Boy
  16. Valdez in the Country
  17. I Love You More Than You’ll Ever Know http://www.youtube.com/watch?v=Dko6eQl4w2s
  18. Lord Help Me
  19. Come Little Children
  20. Love, Love, Love
  21. Someday We’ll All Be Free
  22. You Were Meant for Me

Disc 1, Track 1 from Curtom single CR 1935, 1969
Disc 1, Track 2 from Curtom single CR 1971, 1972
Disc 1, Tracks 3-9 from Everything is Everything (ATCO SD 33-332, 1970)

  • Disc 1, Tracks 3-4 released as ATCO single 45-6719, 1970
  • Disc 1, Track 5 released on ATCO single 45-6759, 1970

Disc 1, Track 10 from ATCO single 45-6799, 1970
Disc 1, Tracks 11-13 from Donny Hathaway (ATCO SD 33-360, 1971)
Disc 1, Tracks 14-15 from Come Back Charleston Blue: Original Motion Picture Soundtrack (ATCO SD-7010, 1972)
Disc 1, Tracks 16-17 and 19-21 from Extension of a Man (ATCO SD-7029, 1973)
Disc 1, Track 18 from ATCO single 45-6903, 1972
Disc 1, Track 22 from The Best of Donny Hathaway (ATCO SD 38-107, 1978)

Disc 2: Studio Recordings *

  1. Never My Love
  2. A Lot of Soul
  3. Let’s Groove
  4. Latin Time
  5. Tally Rand
  6. Memory of Our Love
  7. Sunshine and Showers
  8. After the Dance is Done
  9. Don’t Turn Away
  10. Always the Same
  11. Brown Eyed Lady (Instrumental)
  12. The Sands of Time
  13. ZYXYGY Concerto http://www.youtube.com/watch?v=l_gOwbPgn-s

Disc 2, Tracks 1 and 6 released as ATCO/Rhino single 8122 79667-3, 2013

Disc 3: Live at The Bitter End 1971 *

  1. What’s Going On
  2. Sack Full of Dreams
  3. Little Ghetto Boy
  4. You’ve Got a Friend
  5. Voices Inside (Everything is Everything)
  6. He Ain’t Heavy, He’s My Brother
  7. Jealous Guy
  8. I Love You More Than You’ll Ever Know
  9. Hey Girl
  10. The Ghetto http://www.youtube.com/watch?v=H1vDEJ7R3Rc

Disc 4: Roberta Flack & Donny Hathaway Duets http://www.youtube.com/watch?v=jFE1D_KceJ0

  1. I (Who Have Nothing)
  2. You’ve Got a Friend http://www.youtube.com/watch?v=ZRDYYFyAYVg
  3. Baby I Love You
  4. Be Real Black for Me
  5. You’ve Lost That Loving Feeling
  6. For All We Know
  7. Where is the Love http://www.youtube.com/watch?v=ZcHPNUN-U8E
  8. When Love Has Grown
  9. Come Ye Disconsolate
  10. Mood
  11. The Closer I Get to You
  12. You Are My Heaven
  13. Back Together Again 

Disc 1, Tracks 1-10 released as Roberta Flack & Donny Hathaway (Atlantic SD-7216, 1972)
Disc 1, Track 11 from Blue Lights in the Basement (Atlantic SD-19149, 1977)
Disc 1, Tracks 12-13 from Roberta Flack Featuring Donny Hathaway (Atlantic SD-16013, 1980)

miles-davis-original-mono-recordings

Se vi volete comprare per la miliardesima volta le stesse cose (ma nella versione mono) la Columbia Legacy ha pubblicato questo Miles Davis The Original Mono Recordings il 12 novembre, sono 9 CD, senza bonus o altro, però si tratta di alcuni dei capolavori assoluti della musica Jazz del 20° secolo:

  • ‘Round About Midnight (1957)
  • Miles Ahead (1957)
  • Milestones (1958)
  • Jazz Track (1959)
  • Porgy and Bess (1959)
  • Kind of Blue (1959)
  • Sketches of Spain (1960)
  • Someday My Prince Will Come (1961)
  • Miles & Monk at Newport (1964)

Perchè in mono non lo so, visto che la CBS Columbia registrava ottimamente in stereo jazz e classica già dalla prima metà degli anni ’50. Forse una sofisticata forma di purismo, chi lo sa? Comunque sono bellissimi e costano relativamente poco.

Per finire due cofanetti che usciranno nel 2014.

small faces here comes the nice

Ennesimo cofanetto mega dedicato agli Small Faces, si chiamerà Here Come The Nice: Immediate Years 1967-1969, tiratura limitata di 3.000 copie, si può prenotare in esclusiva su Amazon.com negli Stati Uniti e Burning Shed in Inghilterra, pubblicato dalla Charly (che già aveva dedicato un ottimo box al gruppo negli anni ’90, The Immediate Years,il  titolo più o meno è quello, 4 CD, anche il contenuto ha varie tracce in comune, lo so perché lo possiedo, è questo che vedete qui sotto):

small faces immediate years

che peraltro, un po’ a fatica, si trova ancora, e costa molto meno di quello nuovo (che comunque come riporta la tracklist ha molte versioni alternative e inedite rispetto al cofanetto più vecchio, oltre a tutto il materiale non discografico, memorabilia si chiama), in uscita il 28 gennaio del 2014, che costerà un pacco di soldi, intorno ai 150 euro e con questo contenuto:

Track listing

Disc 1: Small Faces Singles Worldwide As Bs & EPs:  

  • 1. Here Come the Nice
  • 2. Talk To You
  • 3. (Tell Me) Have Youe Ever Seen Me
  • 4. Something I Want To Tell You
  • 5. Get Yourself Together
  • 6. Become Like You
  • 7. Green Circles
  • 8. Eddie’s Dreaming (b-side edit)
  • 9. Itchycoo Park
  • 10. I’m Only Dreaming
  • 11. Tin Soldier
  • 12. I Feel Much Better
  • 13. Lazy Sunday
  • 14. Rollin’ Over (Part II of Happiness Stan)
  • 15. Mad John (single version)
  • 16. The Journey (single version)
  • 17. The Universal
  • 18. Donkey Rides, A Penny A Glass (single version)
  • 19. Afterglow of Your Love (single version)
  • 20. Wham Bam Thank You Mam

Original Immediate single versions. Taken from original mono master tapes.

Disc 2: Small Faces In The Studio – Olympic, IBC & Trident Sessions – Part 1: 

  • 1. Shades of Green (take 4 instrumental)
  • 2. Green Circles (take 1)
  • 3. Green Circles (take 1 alt – mix 1)
  • 4. Anything (tracking session)
  • 5. Anything (backing track)
  • 6. Show Me The Way (stripped down mix)
  • 7. Wit Art Yer (tracking session)
  • 8. Wit Art Yer (backing track)
  • 9. I Can’t Make It (alt mix)
  • 10. Doolally (tracking session)
  • 11. What’s It Called? (overdub session)
  • 12. Call It Something Nice (take 9)
  • 13. Wide Eyed Girl (take 2)
  • 14. Wide Eyed Girl on the Wall (alt mix)
  • 15. Donkey Rides, A Penny A Glass (stripped down mix)
  • 16. Red Balloon With a Blue Surprise (take 5)
  • 17. Red Balloon (alt mix)
  • 18. Saieide Mamoon (tracking session)

All tracks previously unreleased versions. Taken from original studio multitrack and session master tapes.

Disc 3: Small Faces In The Studio – Olympic, IBC & Trident Sessions – Part 2:

  • 1. Wham Bam Thank You Mam (alt mix)
  • 2. I Can’t Make It (stripped down mix)
  • 3. This Feeling of Spring (take 1)
  • 4. All Our Yesterdays (backing track)
  • 5. Talk To You (alt mix)
  • 6. Mind the Doors Please (instrumental)
  • 7. Things Are Going To Get Better (stripped down mix)
  • 8. Mad John (tracking session)
  • 9. A Collibosher (take 4)
  • 10. Lazy Sunday Afternoon (early mix)
  • 11. Jack (backing track)
  • 12. Fred (backing track)
  • 13. Red Balloon (stripped down mix)
  • 14. Kolomodelomo (take 1)
  • 15. Donkey Rides, A Penny A Glass (alt mix)
  • 16. Jenny’s Song (take 2)

All tracks previously unreleased versions. Taken from original studio multitrack and session master tapes.

Disc  4: Alternate Small Faces Outtakes & In Concert: 

  • 1. Itchycoo Park (take 1, stereo mix)
  • 2. Here Come The Nice (take 1, stereo mix)
  • 3. I’m Only Dreaming (take 1, stereo mix)
  • 4. Don’t Burst My Bubble
  • 5. I Feel Much Better
  • 6. Green Circles (take 1 – Italian version)*
  • 7. Yesterday, Today & Tomorrow (alt mix)*
  • 8. Piccanniny (alt mix)
  • 9. Get Yourself Together (alt mix)*
  • 10. Eddie’s Dreaming (take 2 – alt mix)*
  • 11. (Tell Me) Have You Ever Seen Me (take 2 – alt mix)*
  • 12. Up the Wooden Hills To Bedfordshire (US alt mix)*
  • 13. Afterglow of Your Love (alt single version)*
  • 14. (If You Think You’re) Groovy (The Lot version – PP Arnold & Small Faces)
  • 15. Me You & Us Too
  • 16. The Universal (take 1, stereo mix)
  • 17. Rollin’ Over (live)
  • 18. If I Were A Carpenter (live)
  • 19. Every Little Bit Hurts (live)
  • 20. All Or Nothing (live)
  • 21. Tin Soldier (live)

All tracks rare or * previously unreleased versions. Taken from original studio and session master tapes. Live tracks recorded at Newcastle City Hall 18 November 1968. Taken from Pye Studios master tape, pitch and speed corrected.

Vinyl seven-inch #1: Small Faces Album Sampler – One-sided promo single – Excerpts From The Small Faces L.P. (mono)

  • The original 7″ vinyl was issued as a promotional single for the debut Immediate album. Featuring excepts from Get Yourself Together, Green Circles, Talk To You, All Our Yesterdays, Up The Wooden Hills To Bedfordshire with DJ Tommy Vance announcements, the original vinyl has gone on to become the rarest Small Faces single amongst collectors.

Vinyl seven-inch #2: Here Come The Nice – French E.P.

  • Here Come The Nice (mono) – This is the same performance as the regular ‘Here Come The Nice’ mixed to mono but similar to other releases at the time, was subjected to varispeed so plays slightly faster.
  • • Talk To You (mono)
  • • Become Like You (mono)
  • • Get Yourself Together (mono)

Vinyl seven-inch #3: Itchycoo Park – French E.P.

  • • Itchycoo Park (mono)
  • • I’m Onky Dreaming (mono)
  • • Green Circles (mono)
  • • Eddie’s Dreaming (mono)

Vinyl seven-inch #4: Replica acetate: “Mystery…”

  • Intended to be a single, a handful of acetates of Mystery were produced for the band and Andrew Loog Oldham to check the mix. For unknown reasons, the single wasn’t released, and Ronnie went back into Olympic to record a new vocal during April 1967 for the newly entitled Something I Want To Tell You. This is a replica of the acetate delivered to Andrew Loog Oldham back in 1967.

I CD sempre quattro sono ma il contenuto cambia, però…non se ne può più, per me!

mike-bloomfield-box

Per finire parliamo di questo cofanetto dedicato al grande Michael Bloomfield, annunciato per la Sony Legacy in uscita il 4 febbraio 2014, conterrà 3 CD + 1 DVD, visto che è stata resa pubblica la lista dei contenuti (anche con alcune rarità assolute registrate con Bob Dylan): titolo From His Head To His Heart To His Hands, dovrebbe essere il documento definitivo su uno dei più grandi chitarristi americani della storia del rock e del blues (purtroppo anche lui con una storia con un finale tragico, dopo molti anni “difficili”, morto per una probabile overdose nel 1981, quando aveva 37 anni e il sottoscritto che lo ha visto in quel periodo lo ricorda veramente come l’ombra di sè stesso). 46 canzoni sui tre CD con dodici brani inediti e un DVD Sweet Blues, che è la storia della sua vita e delle sue passioni musicali. Ecco la tracklist con i tre dischetti divisi per “argomenti”:

CD1 – ROOTS

  1. I’m a Country Boy 2:45*
  2. Judge, Judge 2:03*
  3. Hammond’s Rag 2:09*
  4. I’ve Got You in the Palm of My Hand 2:26
  5. I’ve Got My Mojo Workin’ 2:36
  6. Like a Rolling Stone (Instrumental) 6:35* – performed by Bob Dylan
  7. Tombstone Blues (Alternate Chambers Brothers Version) 5:58* – performed by Bob Dylan
  8. Michael Speaks About Paul Butterfield 0:39
  9. Born in Chicago 3:05 – performed by The Paul Butterfield Blues Band
  10. Blues with a Feeling 4:23 – performed by The Paul Butterfield Blues Band
  11. East-West 13:12 – performed by The Paul Butterfield Blues Band
  12. Killing Floor 3:51 – performed by The Electric Flag
  13. Texas 4:47 – performed by The Electric Flag
  14. Susie’s Shuffle (Live Jam) 3:42* – performed by The Electric Flag
  15. Just a Little Something (Live) 3:22* – performed by The Electric Flag
  16. Easy Rider 0:47 – performed by The Electric Flag

CD2 – JAMS

  1. Albert’s Shuffle 6:55
  2. Stop 4:17
  3. His Holy Modal Majesty 7:17
  4. Opening Speech (Live) 1:23
  5. 59th Street Bridge Song (Feeling Groovy) (Live) Hybrid Edit 5:39*
  6. Don’t Throw Your Love on Me So Strong (Live) 7:49
  7. Santana Clause (Live) 4:41*
  8. The Weight (Live) 4:08
  9. Opening Speech (Live) 1:27
  10. One Way Out (Live) 4:17
  11. Her Holy Modal Highness (Live) 6:09
  12. Fat Grey Cloud (Live) 4:30
  13. Mary Ann (Live) 5:19
  14. That’s All Right (Live) 3:42

CD3 – LAST LICKS

  1. I’m Glad I’m Jewish (Live) 3:15
  2. Men’s Room – Spoken Word Segment from McCabe’s (Live) 0:51
  3. Don’t You Lie to Me (Live) 3:09
  4. Can’t Lose What You Ain’t Never Had (Live) 3:04 – performed by Muddy Waters
  5. Gypsy Good Time (Live) 4:29
  6. One Good Man 4:02 – performed by Janis Joplin
  7. It’s About Time (Live) 5:15
  8. Carmelita Skiffle (Live) 2:53
  9. Darktown Strutters Ball (Live) 3:56
  10. Don’t Think About It Baby 3:31
  11. Jockey Blues/Old Folks Boogie (Live) 3:15
  12. A-Flat Boogaloo (Live) 3:55
  13. Glamour Girl (Live) 8:02*
  14. Spoken Intro – Bob Dylan (Live) 2:02*
  15. The Groom’s Still Waiting at the Altar (Live) 5:50* – performed by Bob Dylan
  16. Hymn Time (Live Excerpt) 1:53

(*) denotes previously unreleased track

DVD – Sweet Blues: A Film About Michael Bloomfield

  • A Ravin’ Film. Directed by Bob Sarles. Produced and Edited by Bob Sarles and Christina Keating. Director of photography: Ted Leyhe. Producers: Ted Leyhe, Larry Milburn & Bruce Schmiechen.

That’s all folks, alla prossima!

Bruno Conti