Visto Il Periodo Non Potevo Esimermi: Per Un’Autentica “Summer Of Love”! Mike Love – 12 Sides Of Summer

mike love 12 sides of summer

Mike Love – 12 Sides Of Summer – MELECO/BMG Rights Management CD

Tra tutti i membri o ex membri dei Beach Boys, Mike Love è certamente il meno amato dai veri fans dello storico gruppo californiano. Cugino dei tre fratelli Wilson, Love è sempre stato il frontman della band, nonché una delle voci principali ed il secondo compositore dopo Brian Wilson. Se negli anni settanta Mike si caricò il gruppo sulle spalle per cercare di sopperire alle numerose assenze di Brian dovuti ai ben noti problemi mentali e psicologici, in seguito il nostro abusò di questo suo ruolo, pubblicando dischi non esattamente degni del passato della band ed assumendo atteggiamenti discutibili, inclusa un’antipatica disputa legale per crediti non riconosciuti nella scrittura di diverse canzoni. Ma quello che è sempre risultato più controverso nell’atteggiamento di Love, oltre ad essere stato indicato come la principale causa del fallimento del progetto Smile, è il fatto di aver girato per anni a nome “The Beach Boys” insieme a Bruce Johnston (dal 1965 sostituto di Brian dal vivo, ma dotato di un millesimo del suo talento) ed un gruppo di onesti mestieranti, cosa che è ripresa anche all’indomani della reunion dei membri originali ancora in vita avvenuta nel 2012 per il loro cinquantesimo anniversario.

A parte tutto questo, Mike Love non è comunque un personaggio che ispiri grande simpatia (e lui lo sa, al punto che una volta ha dichiarato che “Per tutti quelli che pensano che Brian possa camminare sulle acque, io sono l’Anticristo”), ma è indubbiamente un musicista di primo piano, anche perché non attraversi una storia lunga come quella dei Beach Boys da protagonista se non sei qualcuno. Mike nel tempo ha sempre dedicato i suoi sforzi al gruppo che gli ha dato la fama, pubblicando solo un album da solista nel 1981, il non indimenticabile Looking Back With Love, e qualche singolo sparso sia a nome suo che come leader dell’estemporaneo gruppo Celebration. Ultimamente però Mike sembra aver ritrovato un’energia quasi giovanile, visto che negli ultimi tre anni ha dato alle stampe ben tre album: il doppio Unleash The Love nel 2017 (interessante più che altro per il secondo CD in cui riproponeva vecchi hit dei Beach Boys), il natalizio Reason For The Season (gradevole ma con i limiti tipici di un disco stagionale) ed ora questo 12 Sides Of Summer, che già dal primo ascolto si dimostra il più riuscito di tutti. Mike ha voluto creare una sorta di concept con dodici brani accomunati dal tema dell’estate, scegliendo canzoni non sue in maniera abbastanza eterogenea, qualche rivisitazione ancora dei Beach Boys e completando il tutto con un unico pezzo nuovo, anche se vedremo tra breve che proprio nuovo non è.

Mike ha fatto il disco che tutti i suoi fan si aspettano: musica decisamente piacevole, solare e sufficientemente coinvolgente, incisa benissimo e cantata con consumato mestiere (peccato il ricorso qua e là all’auto-tune). Le atmosfere e le armonie vocali sono quelle tipiche del gruppo che lo ha reso famoso, e nonostante i quattro diversi produttori ed un lungo elenco di sessionmen (non li cito dato che sono tutti abbastanza sconosciuti, a parte Bruce Johnston alle voci in un brano) il suono risulta compatto e non dispersivo. Il CD inizia con California Beach, il brano nuovo che dicevo prima che però è in realtà una outtake del 1979 dei Ragazzi Da Spiaggia, una canzone tipica, scorrevole e molto gradevole, contraddistinta da un suono che fa pensare ad un beach party con cocktail, sole e belle ragazze, un tocco caraibico e gli immancabili coretti. Ci sono poi ben quattro brani dei Beach Boys, a partire da It’s OK che non è tra le più note (era sull’album 15 Big Ones del 1976, che nonostante il titolo non era un’antologia), un pezzo decisamente coinvolgente e con Love assistito alle armonie vocali dal trio degli Hanson, arrangiamento moderno e suono splendido; Surfin’ fu il primo singolo dei BB, e qui mantiene il suo spirito fresco e solare seppur attualizzato nel sound, mentre Surfin’ Safari la conoscono anche i sassi e quindi non ha bisogno di grandi presentazioni, anche se questa versione ha un ritmo più rallentato dell’originale, che resta comunque superiore. Chiude il quartetto di brani dell’ex gruppo di Mike (si può dire ex?) una grintosa rilettura chitarristica e rockeggiante di Keepin’ The Summer Alive, in questo caso forse meglio di quella del 1980.

California Sun è un’oscura pop song degli anni sessanta che i BB hanno eseguito qualche volta dal vivo in passato, e qui è un trascinante rockabilly con fiati aggiunti ed un delizioso sapore sixties: pura fun music ma fatta benissimo; On And On And On degli ABBA deve piacere particolarmente al nostro dato che l’aveva già incisa per Looking Back With Love, e questa rilettura ci fa lasciare la fredda Svezia per adagiarci su un’assolata spiaggia californiana. Here Comes The Sun dei Beatles è proposta in una strana veste che la fa diventare una raffinata ballata d’atmosfera peraltro un po’ leccata, una soluzione che sinceramente non mi fa impazzire, meglio il superclassico bossa nova The Girl From Ipanema che con lo stesso tipo di arrangiamento suona molto più azzeccata: niente atmosfere brasiliane (che non ho mai potuto soffrire) e grande classe, oltre ad un apprezzabile tentativo del nostro di cantare in portoghese. Detto di una gradevolissima Over And Over dei Dave Clark Five in puro stile reggae-caraibico che farebbe la felicità di Jimmy Buffett, il CD si chiude con due dei pezzi migliori, cioè un’energica e trascinante Summertime Blues di Eddie Cochran ed una sorprendente Rockaway Beach, una canzone dei Ramones che qui suona in tutto e per tutto come una “lost gem” dei Beach Boys, pur mantenendo lo spirito rock’n’roll della band dei Queens.

Non è certo un capolavoro questo 12 Sides Of Summer, ma è piacevole, ben fatto e, in mancanza degli originali, è quanto di più vicino ai Beach Boys a cui oggi si possa ambire.

Marco Verdi

Anche Questo Succedeva 50 Anni Fa, Ancora Grande Musica! Beach Boys – 1967 Sunshine Tomorrow

beach boys sunshine tomorrow

The Beach Boys – 1967 Sunshine Tomorrow – 2 CD Capitol – 30-06-2017

Oltre a Sgt. Pepper’s dei Beatles http://discoclub.myblog.it/2017/06/01/it-was-really-fifty-years-ago-today-ovvero-era-giusto-50-anni-fa-oggi-the-beatles-sgt-peppers-lonely-hearts-club-band/, nel 1967 uscivano anche due dischi dei loro rivali storici oltreoceano, i Beach Boys: a settembre Smiley Smile, e a dicembre Wild Honey. Proprio in questi giorni la Universal, nuova proprietaria dei diritti degli album Capitol del gruppo americano, pubblica il doppio CD che vedete effigiato qui sopra, e che è una sorta di “combinato disposto” dei due album in questione, ma arricchito da una quantità spropositata di bonus tracks ed al prezzo di un CD (ogni tanto i miracoli accadono, delle ristampe a “prezzi umani). Vediamo (e sentiamo) cosa contiene. Prima di tutto vi riporto nuovamente la lista completa dei contenuti, poi andiamo ad esaminarla più nel dettaglio.

CD 1

Wild Honey (New Stereo Mix) (original mix released as Capitol ST 2859, 1967)
(New stereo mix, except as noted *. Recorded September 15 to November 15, 1967 at Brian Wilson’s house and at Wally Heider Recording in Hollywood, California)

1. Wild Honey (2:45)
2. Aren’t You Glad (2:16)
3. I Was Made To Love Her (2:07)
4. Country Air (2:21)
5. A Thing Or Two (2:42)
6. Darlin’ (2:14)
7. I’d Love Just Once To See You (1:49)
8. Here Comes The Night (2:44)
9. Let The Wind Blow (2:23)
10. How She Boogalooed It (1:59)
11. Mama Says * (Original Mono Mix) (1:08)

Wild Honey Sessions: September – November 1967 (Previously Unreleased)
12. Lonely Days (Alternate Version) (1:45)
13. Cool Cool Water (Alternate Early Version) (2:08)
14. Time To Get Alone (Alternate Early Version) (3:08)
15. Can’t Wait Too Long (Alternate Early Version) (2:49)
16. I’d Love Just Once To See You (Alternate Version) (2:22)
17. I Was Made To Love Her (Vocal Insert Session) (1:35)
18. I Was Made To Love Her (Long Version) (2:35)
19. Hide Go Seek (0:51)
20. Honey Get Home (1:22)
21. Wild Honey (Session Highlights) (5:39)
22. Aren’t You Glad (Session Highlights) (4:21)
23. A Thing Or Two (Track And Backing Vocals) (1:01)
24. Darlin’ (Session Highlights) (4:36)
25. Let The Wind Blow (Session Highlights) (4:14)

Wild Honey Live: 1967 – 1970 (Previously Unreleased)
26. Wild Honey (Live) (2:53) – recorded in Detroit, November 17, 1967
27. Country Air (Live) (2:20) – recorded in Detroit, November 17, 1967
28. Darlin’ (Live) (2:25) – recorded in Pittsburgh, November 22, 1967
29. How She Boogalooed It (Live) (2:43) – recorded in Detroit, November 17, 1967
30. Aren’t You Glad (Live) (3:12) – recorded in 1970, location unknown

31. Mama Says (Session Highlights) (3:08)
(Previously unreleased vocal session highlights. Recorded at Wally Heider Recording, November 1967)

CD 2

Smiley Smile Sessions: June – July 1967 (Previously Unreleased)
(Recorded June and July 1967 at Brian Wilson’s house, Western Recorders, SRS, and/or Columbia Studios, except as noted *)
1. Heroes And Villains (Single Version Backing Track) (3:38)
2. Vegetables (Long Version) (2:55)
3. Fall Breaks And Back To Winter (Alternate Mix) (2:28)
4. Wind Chimes (Alternate Tag Section) (0:48)
5. Wonderful (Backing Track) (2:23)
6. With Me Tonight (Alternate Version With Session Intro) (0:51)
7. Little Pad (Backing Track) (2:40)
8. All Day All Night (Whistle In) (Alternate Version 1) (1:04)
9. All Day All Night (Whistle In) (Alternate Version 2) (0:50)
10. Untitled (Redwood) * (0:35)
(Previously unreleased instrumental fragment. Studio and exact recording date unknown. Discovered in tape box labeled “Redwood”)

Lei’d In Hawaii “Live” Album: September 1967 (Previously Unreleased)
(Recorded September 11, 1967 at Wally Heider Recording in Hollywood, CA, with additional recording September 29, 1967 (except as noted *). Original mono mixes from assembled master ½” reel, dated September 29, 1967, discovered in the Brother Records Archives.)
11. Fred Vail Intro (0:24)
12. The Letter (1:54)
13. You’re So Good To Me (2:31)
14. Help Me, Rhonda (2:24)
15. California Girls (2:30)
16. Surfer Girl (2:17)
17. Sloop John B (2:50)
18. With A Little Help From My Friends * (2:21)
(Recorded at Brian Wilson’s house, September 23, 1967)
19. Their Hearts Were Full Of Spring * (2:33)
(Recorded during rehearsal, August 26, 1967, Honolulu, Hawaii)
20. God Only Knows (2:45)
21. Good Vibrations (4:13)
22. Game Of Love (2:11)
23. The Letter (Alternate Take) (1:56)
24. With A Little Help From My Friends (Stereo Mix) (2:21)

Live In Hawaii: August 1967 (Previously Unreleased)
(The Beach Boys recorded two complete concerts and rehearsals in Honolulu on August 25 and 26, 1967. Brian Wilson rejoined the group onstage for these shows; Bruce Johnston was not present. The following tracks derive from the original 1″ 8-track master reels discovered in the Brother Records Archives.)
25. Hawthorne Boulevard (1:05)
26. Surfin’ (1:40)
27. Gettin’ Hungry (3:19)
28. Hawaii (Rehearsal Take) (1:11)
29. Heroes And Villains (Rehearsal) (4:45)

Thanksgiving Tour 1967: Live In Washington, D.C. & Boston (Previously Unreleased)
(The touring Beach Boys – Mike, Carl, Dennis, Al, and Bruce – embarked on a Thanksgiving Tour immediately after delivering the finished Wild Honey album to Capitol Records. For this tour, the band was augmented by Ron Brown on bass and Daryl Dragon on keyboards.)
30. California Girls (Live) (2:32) – recorded in Washington, DC, November 19, 1967
31. Graduation Day (Live) (2:56) – recorded in Washington, DC, November 19, 1967
32. I Get Around (Live) (2:53) – recorded in Boston, November 23, 1967

Additional 1967 Studio Recordings (Previously Unreleased)
33. Surf’s Up (1967 Version) (5:25)
(Recorded during the Wild Honey sessions in November 1967)
34. Surfer Girl (1967 A Capella Mix) (2:17)
(Previously unreleased mix of Lei’d In Hawaii take from the Wally Heider Recording sessions in September 1967)

Come vedete in tutto 65 brani, di cui ben 54 tracce inedite, in studio e dal vivo, con Wild Honey che appare su CD mixato per la prima volta in stereo. La sequenza cronologica vorrebbe che prima vengano le sessions per l’album Smiley Smile, iniziate al 3 giugno del 1967 e terminate a luglio (poco dopo l’ultima sessione del maggio 1967 per il leggendario Smile, che verrà poi accantonato per uscire postumo, solo nel 2011), mentre quelle per Wild Honey si tennero tra il 15 settembre e il 15 novembre dello stesso anno, con in mezzo, tanto per gradire, anche alcune registrazioni dal vivo, vere e “fasulle”, in quella a Honolulu dell’agosto del 1967 c’è anche Brian Wilson, e una traccia registrata pure nel 1970. Nel doppio 1967 Sunshine Tomorrow la sequenza viene rovesciata, nel senso che nel primo CD troviamo il materiale di Wild Honey (e molto altro), mentre nel secondo CD quello di Smiley Smile. Andiamo a sentire!

Wild Honey è il loro album soul/R&B, diciamo visto da una prospettiva “bianca”, ma comunque assai godibile, forse leggero, benché di buona qualità: negli anni addirittura è stato rivalutato a livello critico, anche se non mancano i detrattori. Al sottoscritto non dispiace per nulla, certo, se doveva essere la risposta (insieme a Smiley Smile) al Sgt, Pepper’s dei Beatles, forse non ci siamo, ma alcuni giornalisti musicali americani, tra cui lo stimato Robert Christgau del Village Voice, lo hanno addirittura inserito nella loro Top 10 all time, e anche il produttore Tony Visconti lo inserisce tra i suoi preferiti di sempre, mentre Rolling Stone lo cita tra i migliori “dischi estivi” (e visto il gruppo ci sta). Non mancano i detrattori come detto, ma visto che stiamo facendo una recensione positiva, al limite ve li andate a cercare voi. Le undici canzoni (per 25 minuti scarsi di durata!) sono tutte firmate da Brian Wilson Mike Love, meno una da Love, con Brian Johnston, Al Jardine Carl Wilson, più una cover della celebre (e molto bella) I Was Made To Love Her di Stevie Wonder. La title track è un classico brano alla Beach Boys metà anni ’60, con gli effetti sonori (vale a dire un uso più marcato delle testiere) che Wilson iniziava a padroneggiare in grande souplesse, unito a questo stile R&B “bianco”, che era una primizia; Aren’t You Glad sembra quasi un brano di Bacharach dell’epoca, quindi bello, piacevole pure la cover di I Was To Made To Love Her, anche se Carl Wilson forse fatica a calarsi in questo ruolo di “nero bianco”. Country Air è uno dei loro pezzi cantati coralmente, con le solite splendide armonie vocali, e non male, per usare un eufemismo, l’intricata One Thing Or Two; Darlin’, cantata nuovamente da Carl, rivaleggia con le loro migliori canzoni di sempre. A seguire i due brani cantati da Brian, I’d Love Just Once To See You Here Comes The Night, al solito allegre e spensierate, magari forse non dei super classici. Ottime ancora Let The Wind Blow, scritta e cantata coralmente dai fratelli Carl e Brian e dal cugino Mike e anche la danzereccia How She Boogalooed, scritta da tutto il gruppo. A chiudere il tutto la cortissima e a cappella Mama Says. E nella brevità delle canzoni sta forse l’unico limite di questo album, la più lunga dura due minuti e 40 secondi, le altre meno. Ottimo comunque il nuovo mix stereo.

Tra le chicche inedite, tutte molto belle, nel primo CD, dalle sessions di Wild Honey: Lonely Days, non inserita nell’album, la malinconica e quasi sperimentale Cool Cool Water, incisa per Smile, e pubblicata poi su Sunflower in un’altra versione. La quasi barocca Time To Get Alone, uscita poi su 20/20 e anche Can’t Wait Too Long, che uscirà addirittura solo nel 2008 nel disco solo di Brian Wilson, That Lucky Old Sun. Con l’aggiunta di questi quattro pezzi probabilmente Wild Honey sarebbe stato un signor album, in grado forse di rivaleggiare con Pet Sounds, forse. Poi nel CD troviamo diverse versioni alternative e frammenti di canzoni inserite nell’album, tra cui una  I’d Love Just Once To See You più bella dell’originale e una I Was Made To Love Her più lunga e grintosa. A seguire cinque o sei inserti strumentali assai interessanti che ci fanno tuffare nel mondo del gruppo, il migliore forse quello di Darlin’. Ci sono poi alcuni pezzi dal vivo del 1967, qualità sonora ottima e sorprendente, soprattutto le versioni di Wild Honey Country Air a Detroit e quella di Darlin’ a Pittsburgh, sono quasi pari agli originali di studio, alla faccia della scarsa tecnologia live dell’epoca; e molto interessante il lungo ed intricato estratto vocale per le prove in studio di Mama Says. 

Il secondo CD contiene alcune versioni alternative di brani che erano stati pubblicati su Smiley Smile, l’altro album del 1967 dei Beach Boys: partendo con due capolavori come Heroes And Villain Vegetables, come pure i due frammenti di All Day All Night che sarebbe uscita come Whistle In sull’album. Il famoso disco Lei’d In Hawaii avrebbe dovuto essere un album dal vivo registrato a Honolulu, ma paventando il disastro fu cancellato all’ultimo minuto, e ri-registrato dal vivo in studio, come direbbe The Donald un fake album Live, inciso ai Wally Heider Recording Studios di Hollywood, CA, l’11 settembre del 1967, e che sentito oggi, è un concerto della Madonna: ricco di cover sorprendenti e splendide e di alcuni classici (si fa per dire, visto che sono solo sette pezzi in tutto), tra cui The Letter dei Box Tops e una delicatissima With A Little Help From My Friends dei Beatles cantata da Brian Johnston (che curiosamente anni dopo sarebbero state incise entrambe da Joe Cocker)Help Me Rhonda, California Girls Sloop John B. A seguire troviamo le prove senza pubblico del concerto di Honolulu, con versioni da sballo di God Only Knows, Good Vibrations e le due cover appena citate. E anche 5 brani registrati davvero dal vivo ( lo si capisce dal pubblico urlante) alle Hawaii, ripescati dagli archivi della band, insieme ad altri tre registrati a fine anno tra Washington e Boston, tra cui una splendida California Girls e una malinconica Graduation Day, il tutto con qualità sonora (e di esecuzione) sorprendentemente buona. L’ultima rarità  inclusa nel secondo CD è una lunga versione di Surf’s Up che verrà poi inclusa nell’album omonimo nel 1971, ma che in questa versione venne registrata nel novembre del 1967.

Esce venerdì 30 giugno: come si usa dire in queste occasioni, imperdibile!

Bruno Conti

Una Estate Lunga 50 Anni (E Passa)! The Beach Boys – Made In California

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The Beach Boys – Made In California – Capitol/Universal 6CD Box Set

C’era da aspettarselo che come capitolo finale delle pubblicazioni per celebrare i 50 anni dei Beach Boys (anche se nel frattempo Mike Love ha ricominciato la sua personale guerra verso il resto del gruppo), dopo la sequenza disco nuovo-tour mondiale-DVD live-Greatest Hits-CD live, la Capitol (label storica del gruppo) pubblicasse l’obbligatorio supercofanetto retrospettivo. A dire il vero quando ho letto la notizia che un cofanetto di 6CD era in preparazione ho storto un po’ il naso, dato che nel 1993 (per il trentennio) Brian Wilson e compagni pubblicarono Good Vibrations, un box set quintuplo molto ben fatto e decisamente esauriente (e non è che i ragazzi negli ultimi vent’anni siano stati discograficamente molto attivi come band): paventavo quindi quello che è successo con i Byrds, che fecero uscire un meraviglioso box quadruplo nel 1990, pieno di inediti e con addirittura una reunion estemporanea per registrare quattro brani nuovi, per poi rovinare tutto nel 2006 con un altro cofanetto, There Is A Season, meno interessante e praticamente inutile.

Ebbene, ora che ho tra le mani il prodotto finito devo (con piacere, visto quello che costa) ricredermi: Made In California è senza dubbio la retrospettiva definitiva del leggendario gruppo californiano, che rende semmai Good Vibrations un oggetto non più necessario. Certo, ci sono parecchie ripetizioni, i classici della band ci sono proprio tutti (e ci mancherebbe), ma la selezione, ripartita su sei CD di lunga durata, è molto più accurata che sul box precedente (nel quale era compresa nei primi quattro dischetti, essendo il quinto più che altro una serie di prove di studio).

Si va dunque da Surfin’, il primo singolo uscito nel 1961, fino al loro ultimo album That’s Why God Made The Radio, passando in rassegna tutti i periodi della carriera, e lasciando per fortuna da parte le ciofeche (che, specie negli anni ottanta, non mancavano). Ma quello che è il fiore all’occhiello dell’operazione sono i più di sessanta inediti strillati anche sullo sticker in copertina: per l’esattezza sarebbero 64, anche se io tenderei a considerarne come tali “solo” una cinquantina, dato che non sarò mai d’accordo nel considerare inediti le versioni remixate di canzoni note.

E comunque quello che c’è basta ed avanza: partendo dal quinto CD, che contiene quindici perfomances dal vivo mai sentite, che vanno dal 1965 al 1993 (con vere chicche come Runaway di Del Shannon, The Letter dei Box Tops, una I Can Hear Music del 1975 e due brani anche dalla tournée acustica del 1993) ed arrivando al sesto, con ben 26 registrazioni totalmente “unreleased”, prese dai loro archivi, più alcuni pezzi incisi per la BBC, una vera e propria manna per ogni fan dei ragazzi, non sto ad elencarvi i brani perché ci vorrebbe un post a parte.

Non è che nei primi quattro CD non ci siano delle sorprese: versioni di gruppo di California Feelin’ e Soul Searchin’, due brani ripresi in seguito da Brian Wilson da solo (e nella seconda la voce solista è del fratello scomparso Carl), la bellissima e malinconica (Wouldn’t It Be Nice To) Live Again, ad opera di Dennis, altro fratello di Brian passato a miglior vita, una innocua ma piacevole Goin’ To The Beach ed una divertente rilettura di Da Doo Ron Ron di Phil Spector (e portata al successo dalle Crystals).

Se a tutto aggiungiamo la confezione lussuosa, un libro ricco di notizie e di foto inedite, note accurate brano per brano (con anno di uscita, album di appartenenza e posizione in classifica) ed una impressionante lista di sessionmen che hanno collaborato durante tutti i 50 anni (rigorosamente in ordine alfabetico), oltre chiaramente al valore artistico del contenuto musicale,  non esiterei a definire Made In California un’opera imperdibile.

Non è solo musica, è cultura.

Marco Verdi

*NDB Questa è la tracklist completa:

Disc 1:
1. Home Recordings / “Surfin'” Rehearsal Highlights (2012 Edit – Mono)
2. Surfin’ (with Session Intro – Mono)
3. Their Hearts Were Full Of Spring (Demo – Mono)
4. Surfin’ Safari (Original Mono Long Version)
5. 409 (Original Mono Long Version)
6. Lonely Sea (Original Mono Mix)
7. Surfin’ U.S.A.
8. Shut Down (2003 Stereo Mix)
9. Surfer Girl
10. Little Deuce Coupe
11. Catch A Wave
12. Our Car Club
13. Surfers Rule (with Session Intro)
14. In My Room
15. Back Home
16. Be True To Your School (Mono Single Version)
17. Ballad Of Ole’ Betsy
18. Little Saint Nick (Stereo Single Version)
19. Fun, Fun, Fun (Mono Single Version)
20. Little Honda
21. Don’t Worry Baby (2009 Stereo Mix)
22. Why Do Fools Fall In Love (2009 Stereo Mix)
23. The Warmth Of The Sun
24. I Get Around (with Session Intro – Mono)
25. Wendy (2007 Stereo Mix)
26. All Summer Long (2007 Stereo Mix)
27. Girls On The Beach
28. Don’t Back Down
29. When I Grow Up (To Be A Man) (2012 Stereo Mix)
30. All Dressed Up For School (Mono)
31. Please Let Me Wonder (2007 Stereo Mix)
32. Kiss Me, Baby (2000 Stereo Mix)
33. In The Back of My Mind (2012 Stereo Mix)
34. Dance, Dance, Dance (2003 Stereo Mix)

Disc 2:
1. Do You Wanna Dance (2012 Stereo Mix)
2. Help Me, Rhonda (Mono Single Version)
3. California Girls (2002 Stereo Mix)
4. Amusement Parks USA (Early Version)
5. Salt Lake City (2001 Stereo Mix)
6. Let Him Run Wild (2007 Stereo Mix)
7. Graduation Day (Session Excerpt and Master Take, 2012 Mix)
8. The Little Girl I Once Knew (Mono)
9. There’s No Other (Like My Baby) (2012 “Unplugged” Mix with Party Session Intro)
10. Barbara Ann (2012 Stereo Mix)
11. Radio Spot “Wonderful KYA” (Mono)
12. Sloop John B (1996 Stereo Mix)
13. Wouldn’t It Be Nice (2001 Stereo Mix)
14. God Only Knows (1996 Stereo Mix)
15. I Just Wasn’t Made For These Times (1996 Stereo Mix)
16. Caroline No (1996 Stereo Mix)
17. Good Vibrations (Mono)
18. Our Prayer (2012 “Smile Sessions” Stereo Mix)
19. Heroes And Villains: Part 1 (“Smile Sessions” Mix – Mono)
20. Heroes And Villains: Part 2 (“Smile Sessions” Mix – Mono)
21. Vega-Tables (“Smile Sessions” Stereo Mix)
22. Wind Chimes (“Smile Sessions” Stereo Mix)
23. The Elements: Fire (Mrs. O’Leary’s Cow) (“Smile Sessions” Mix – Mono)
24. Cabin Essence (“Smile Sessions” Mix – Mono)
25. Heroes And Villains (2012 Stereo Mix)
26. Wonderful (2012 Stereo Mix)
27. Country Air (2012 Stereo Mix)
28. Wild Honey (2012 Stereo Mix)

Disc 3:
1. Darlin’ (2012 Stereo Mix)
2. Let The Wind Blow (2001 Stereo Mix)
3. Meant For You (Alternate Version)
4. Friends
5. Little Bird
6. Busy Doin’ Nothin’
7. Sail Plane Song (2012 Stereo Mix)
8. We’re Together Again (2012 Stereo Mix)
9. Radio Spot “Murray The K” (Mono)
10. Do It Again (2012 Stereo Mix)
11. Old Man River (Vocal Section)
12. Be With Me
13. I Can Hear Music
14. Time To Get Alone
15. I Went To Sleep
16. Can’t Wait Too Long (A Cappella)
17. Break Away (Alternate Version)
18. Celebrate The News
19. Cotton Fields (The Cotton Song) (Single Version, 2001 Stereo Mix)
20. Susie Cincinnati (2012 Mix)
21. Good Time
22. Slip On Through
23. Add Some Music To Your Day
24. This Whole World
25. Forever
26. It’s About Time
27. Soulful Old Man Sunshine
28. Fallin’ In Love (2009 Stereo Mix)
29. Sound Of Free (Mono Single Version)
30. ‘Til I Die
31. Surf’s Up

Disc 4:
1. Don’t Go Near The Water
2. Disney Girls (1957)
3. Feel Flows
4. (Wouldn’t It Be Nice To) Live Again
5. Marcella
6. All This Is That
7. Sail On Sailor
8. The Trader
9. California Saga (On My Way To Sunny Californ-I-A)
10. Rock And Roll Music (2012 Mix w/Extra Verse)
11. It’s OK (Alternate Mix)
12. Had To Phone Ya
13. Let Us Go On This Way
14. I’ll Bet He’s Nice
15. Solar System
16. The Night Was So Young
17. It’s Over Now (Alternate Mix)
18. Come Go With Me
19. California Feelin’
20. Brian’s Back (Alternate Mix)
21. Good Timin’
22. Angel Come Home
23. Baby Blue
24. It’s A Beautiful Day (Single Edit) (2012 Mix)
25. Goin’ To The Beach

Disc 5:
1. Goin’ On
2. Why Don’t They Let Us Fall In Love
3. Da Doo Ron Ron
4. Getcha Back
5. California Dreamin’
6. Kokomo
7. Soul Searchin’
8. You’re Still A Mystery
9. That’s Why God Made The Radio
10. Isn’t It Time (Single Version)
11. Runaway (Live – Chicago 1965 — w/Concert Promo Intro – Mono)
12. You’re So Good To Me (Live – Paris 1966 – Mono)
13. The Letter (Live – Hawaii Rehearsal 1967)
14. Friends (Live – Chicago 1968 – Mono)
15. Little Bird (Live – Chicago 1968 – Mono)
16. All I Want To Do (Live – London 1968)
17. Help Me, Rhonda (Live – New Jersey 1972)
18. Wild Honey (Live – New Jersey 1972)
19. Only With You (Live – New York 1972)
20. It’s About Time (Live – Chicago 1973)
21. I Can Hear Music (Live – Maryland 1975)
22. Vegetables (Live – New York 1993)
23. Wonderful (Live – New York 1993)
24. Sail On Sailor (Live – Louisville 1995)
25. Summer In Paradise (Live – Wembley 1993)

Disc 6:
1. Radio Spot (1966 — Mono)
2. Slip On Through (A Cappella Mix)
3. Don’t Worry Baby (Stereo Session Outtake w/ Alternate Lead Vocal)
4. Pom Pom Play Girl (Vocal Session Highlight)
5. Guess I’m Dumb (Instrumental Track w/Background Vocals)
6. Sherry She Needs Me (1965 Track w/1976 Vocal)
7. Mona Kana (Instrumental Track)
8. This Whole World (A Cappella)
9. Where Is She?
10. Had To Phone Ya (Instrumental Track)
11. SMiLE Backing Vocals Montage (from “The Smile Sessions”)
12. Good Vibrations (Stereo Track Sections)
13. Be With Me (Demo)
14. I Believe In Miracles (Vocal Section)
15. Why (Instrumental Track)
16. Barnyard Blues
17. Don’t Go Near The Water (Instrumental Track)
18. You’ve Lost That Lovin’ Feeling
19. Transcendental Meditation (Instrumental Track)
20. Our Sweet Love (Vocals w/Strings)
21. Back Home (1970 Version)
22. California Feelin’ (Original Demo)
23. California Girls (“Lei’d In Hawaii” Studio Version)
24. Help You, Rhonda (“Lei’d In Hawaii” Studio Version)
25. Surf’s Up (1967 Version) (2012 Mix)
26. My Love Lives On
27. Radio Spot (1964 – Mono)
28. Wendy (BBC — Live in the Studio 1964 – Mono)
29. When I Grow Up (To Be A Man) (BBC — Live in the Studio 1964 – Mono)
30. Hushabye (BBC — Live in the Studio 1964 – Mono)
31. Carl Wilson: Coda (2013 Edit)

Altra Piccola “Fregatura”! Beach Boys – Live The 50Th Anniversary Tour

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The Beach Boys – Live the 50th Anniversary Tour – Capitol(Universal) 2 CD – 21-05-2013

Già l’anno scorso i fans dei Beach Boys non erano stati felicissimi del DVD 50 Live In Concert che conteneva “ben” 21 brani tratti dal tour della reunion del 2012, considerando che quasi in ogni serata venivano eseguite almeno una cinquantina di canzoni. Adesso esce anche il doppio CD, dove le cose vanno un po’ meglio e i brani inseriti sono 41. Ma non era proprio possibile pubblicare un concerto nella sua intererezza? Forse è per questo che nella foto di copertina sono ripresi di spalle, si vergognano? “God Only Knows”. In ogni caso ecco la lista completa del contenuto:

Disc: 1
1. Do It Again
2. Little Honda
3. Catch a Wave
4. Hawaii
5. Don’t Back Down
6. Surfin’ Safari
7. Surfer Girl
8. The Little Girl I Once Knew
9. Wendy
10. Getcha Back
11. Then I Kissed Her
12. Marcella
13. Isn’t It Time
14. Why Do Fools Fall In Love
15. When I Grow Up (To Be a Man)
16. Disney Girls
17. Be True To Your School
18. Little Deuce Coupe
19. 409
20. Shut Down
21. I Get Around

Disc: 2
1. Pet Sounds
2. Add Some Music To Your Day
3. Heroes and Villains
4. Sail On, Sailor
5. California Saga: California
6. In My Room
7. All This Is That
8. That’s Why God Made The Radio
9. Forever
10. God Only Knows
11. Sloop John B
12. Wouldn’t It Be Nice
13. Good Vibrations
14. California Girls
15. Help Me Rhonda
16. Rock and Roll Music
17. Surfin’ U.S.A.
18. Kokomo
19. Barbara Ann
20. Fun, Fun, Fun

E non sarà neppure al prezzo di 2 x 1, per reclami rivolgersi a Brian Wilson, Mike Love, Al Jardine, Bruce Johnston & David Marks!

Bruno Conti

P.S. Oggi per problemi tecnici, Post breve e veloce, per fortuna tengo sempre qualche news di scorta!

Ritorno Al Futuro! Beach Boys – That’s Why God Made The Radio

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Beach Boys – That’s Why God Made The Radio – Capitol/EMI

Se questo sarà il loro canto del cigno hanno deciso di andarsene con grande dignità, insomma non siamo di fronte ad un “We’re Only In It For The Money” di Zappiana memoria o almeno non solo, il testo del brano Spring Vacation ad un certo punto recita “We’re back together, easy money”, e non casualmente lo canta Mike Love, il cugino di ritorno all’ovile di famiglia dopo più di venti anni di carte bollate. Ed è stato calcolato che il tour mondiale della reunion per il 50° anniversario del gruppo, dovrebbe fruttare ai Beach Boys qualcosa come 45 milioni di dollari (che anche in euro fa una bella cifra). Però poi ascolti la musica e ti dici, accipicchia (o cazzarola) sono ancora bravi, quelle armonie sono fantastiche e sai una cosa, anche le canzoni non sono male, questo Brian Wilson (con Lennon/McCartney) è stato il vero “King Of Pop”.

L’album è proprio una sorta di “Back To The Future”, 12 brani per un totale di 39 minuti come si usava ai tempi d’oro del LP, anche se, paradossalmente, i Beach Boys non mai stati una band da album finché Brian Wilson non ha sviluppato una (in)sana competizione con i loro rivali d’oltreoceano, quei quattro tipi di Liverpool, che prima ha prodotto quel capolavoro assoluto che si chiama Pet Sounds e poi, invece di Smile, una lunga discesa all’inferno per Brian Wilson stesso. Ma anche negli anni agli inizi della sua lunga malattia mentale, i Beach Boys hanno prodotto alcuni dischi come Surf’s Up e Holland che erano proprio degli album e non delle raccolte di singoli.

Per questa, forse (toccatevi pure, avete il permesso), ultima avventura, eccoli di nuovi uniti insieme: c’è Mike Love, il cantante e “cugino”, Brian Wilson, il creatore di mini-sinfonie e “genio”, c’è Al Jardine, il chitarrista ritmico e occasionale cantante e, curiosamente, il suo temporaneo rimpiazzo dell’epoca, David Marks. E per finire, Bruce Johnston, entrato nel gruppo nel 1965, cantando California Girls, per sostituire Glenn Campbell, autore poi di una brillantissima carriera solista. Non ci sono gli altri due “Ragazzi di Spiaggia”, quello vero, il surfista, batterista e bello ufficiale, lo sfortunato Dennis Wilson e Carl Wilson, la chitarra solista, quello che ha cantato (con gli altri, come sempre) Good Vibrations e God Only Knows, e questo basterebbe ampiamente. Completano la formazione i musicisti della band di Brian Wilson che in questi anni 2000 della sua “resurrezione artistica” gli hanno consentito di completare Smile e di realizzare una serie di buoni album come solista.

Ma insieme sono un’altra cosa: i brani sono tutti più che soddisfacenti, a partire dal singolo, That’s Why God Made The Radio, che è perfetta per tutte le radio e per tutte le estati prossime, da qui all’eternità, ma sono i brani all’inizio e alla fine che fanno la differenza. La breve Think About The Days, una mini sinfonia vocale senza parole ma che voci, ragazzi! E la trilogia finale, una piccola suite che parte con From There To back Again, scritta da Brian e cantata divinamente da Al Jardine che ci riporta agli splendori dell’epoca dell’oro, poi a seguire Pacific Coast Highway una breve ballata cantata da Brian con le armonie degli altri ragazzi e un arrangiamento a cura di Paul Mertens che è geniale nella sua perfezione. Conclude la trilogia e l’album, la bellissima Summer’s Gone una canzone di una bellezza struggente, malinconica e matura che sfuma sui rumori della risacca e di una spiaggia alla fine di una giornata o di una vita. In mezzo ci sono tante altre belle canzoni, tra cui una Daybreak Over The Ocean che è l’occasione per gustare la voce di Mike Love, che non ha perso il vecchio splendore, specie quando è circondato da quelle armonie vocali che hanno fatto la storia della musica pop.

Qualcuno dirà, niente di nuovo, ma averne di gruppi che fanno della musica “vecchia” così bene, per una volta ancora; gli altri brani sono forse meno validi (ma forse), comunque lascio a voi la scoperta, ci potrebbero essere ulteriori piacevoli sorprese e zero ciofeche ( a differenza di altri album senza Brian), sarà solo musica pop ma che classe.

Bruno Conti

Segnali Di Vita Dal Pianeta Beach Boys! That’s Why God Made The Radio.

Ieri è partito il tour dei Beach Boys, quello per festeggiare la reunion per i 50 anni di attività, la prima data era Tucson, Arizona e il 26 luglio saranno anche Roma alle Capanelle e il giorno successivo all’Arena di Milano. Con Mike Love e Brian Wilson e il resto della “famiglia” (chi c’è ancora, mancano all’appello Carl & Dennis Wilson), riuniti per la prima volta. Probabilmente il 5 giugno uscirà il nuovo album che non ha ancora un titolo definitivo ma è quasi pronto e mixato: si sarebbe dovuto chiamare That’s Why God Made The Radio, che titolo! Ma hanno detto che era troppo lungo e difficile da ricordare, peccato! Rimane il titolo del primo brano che anticipa l’uscita dell’album e se il buongiorno si vede dal mattino, da quello che si può ascoltare nel video qui sopra…

Prima ancora, solo in America, e solo nei negozi della catena WalMart, il 1° Maggio uscirà una “The Beach Boys 50th Anniversary Commemorative ‘Zine Pack”, una confezione con un libretto di 72 pagine con foto rare e nuove interviste realizzate per l’occasione, cartoline da collezione più un CD con 11 brani tra cui una versione di Do It Again incisa appositamente. Se avete amici o parenti negli States…

Bruno Conti