Lost Treasures! Morly Grey – The Only Truth

morly grey the only truth.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Morly Grey – The Only Truth – Sundazed

Originari di Alliance, Ohio i fratelli Mark & Tim Roller (Roller Brothers non sarebbe stato un nome malvagio per un gruppo) sono più noti (con l’aggiunta dei batteristi Paul Cassidy e Bob LaNave) come i Morly Grey, un gruppo che manda un brivido di piacere tra i collezionisti e gli appassionati di psichedelia. Il loro unico album, questo The Only Truth uscito in origine per la Starshine Records è (era) considerato uno dei pezzi più pregiati, misconosciuti e rari della musica americana di quegli anni, molto ricercato perché mai ufficialmente ristampato se non in versioni “pirata” ricavate dal vinile originale e quindi di scarsa qualità e non autorizzate.

La Sundazed colma questa lacuna con la prima uscita ufficiale in CD (e doppio vinile) di questo “classico perduto”. Prima di un esame più approfondito vorrei dire che questo disco non è il capolavoro assoluto di cui si è spesso parlato ma è sicuramente un album molto buono, ottimo addirittura che si assicura il giusto posto in quel filone che possiamo definire progressivo-psichedelico-garage che ispirato dal power trio rock di formazioni come Cream e Blue Cheer si avvicina alle sonorità di gruppi come la James Gang o i primi Grand Funk.
Una sezione ritmica agile ma anche rocciosa con il basso sinuoso e rotondo di Mark Roller su cui si inseriscono le continue improvvisazioni della chitarra del fratello Tim, il primo batterista Paul Cassidy divide gli interventi vocali con Mark Roller come nella raffinata You Came To Me dove fa capolino anche una chitarra acustica come nella successiva, sognante Who Can I Say You Are dove un inizio alla Who (o alla Blue Cheer) si stempera in un brano dalla struttura più semplice ma sempre ricercata con le chitarre sempre in evidenza.

L’iniziale Peace Officer viceversa era una gagliarda cavalcata rock-blues nei territori sonori dei gruppi citati prima con chitarra, basso e batteria a dividersi i compiti nei migliori stilemi del genere. Cassidy è l’autore del brano I’m Afraid altro esempio della psichedelia gentile e ricercata del trio mentre Our Time comincia ad aprirsi, nei suoi oltre sei minuti, verso una musica più improvvisata che, curiosamente, ricorda anche la musica dei primi Yes, quelli più progressivi che sinfonici anche se non ci sono le tastiere a moderare il suono e quindi la chitarra è libera di sbizzarrirsi in lunghe improvvisazioni anche con il wah-wah.

After me again ricorda nelle sue armonie vocali anche il sound westcoastiano con vigorose iniezioni psichedeliche nella parte strumentale. A feeling for you è un momento più tranquillo e riflessivo (ma sempre rock) che prelude al centrepiece del disco, la lunghissima ed improvvisata title-track The Only Truth, oltre 17 minuti di musica dove risiede la fama del disco, continui cambi di tempo a cura del nuovo batterista Bob LaNave che si occupa anche delle parti vocali, mentre Tim Roller è libero di intrecciare con il fratello Mark lunghi passaggi strumentali che da momenti pastorali si tramutano in feroci cavalcate chitarristiche e poi di nuovo in intermezzi acidi e psichedelici conditi da brillanti soluzioni musicali.

Se tutto ciò non vi basta la Sundazed ha aggiunto al disco originale che qui si concluderebbe tre bonus tracks (oltre ai 2 brani che comprendevano il singolo di esordio) tra cui le lunghissime, quasi dieci minuti a testa, None are for me e Come Down, altri brillanti esempi della capacità di improvvisazione di questi Morly Grey, che con la giusta distribuzione discografica e diffusione della loro musica avrebbero potuto lasciare un segno più evidente delle loro notevoli capacità. Il suono del disco, masterizzato da Bob Irwin, è eccellente, il contenuto pure, direi che tutto è perfetto. Un pensierino o anche due sull’acquisto di questo disco lo farei!

Bruno Conti