Signore E Signori: La Storia Della Musica! Bob Dylan – The Complete Album Collection Vol. One – Terza Ed Ultima Puntata

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Puntata finale dell’anticipazione sul nuovo cofanetto di Bob Dylan The Complete Album Collection da 47 CD, in uscita il prossimo 5 novembre, i due Post precedenti li trovate domenica 6 ottobre e domenica 29 settembre, la parola a Marco Verdi, buona lettura!

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Oh, Mercy (1989): e Dylan risorge. Chiama Daniel Lanois a produrre, va a New Orleans ed incide il suo miglior disco da Blood On The Tracks. Un album quasi perfetto, con Bob tirato a lucido e brani imperdibili come Where Teardrops Fall, Ring Them Bells, Shooting Star, Most Of The Time e Man In The Long Black Coat. E lascia fuori cose come Series Of Dreams e Dignity. Un pazzo.

 

Under The Red Sky (1990): un disco pieno di superospiti (George Harrison, Elton John, Steve Ray Vaughan ed il fratello Jimmy, Slash, David Crosby, Bruce Hornsby) ed un produttore di gran moda (Don Was), ma il risultato finale è tutto sommato deludente. L’album è pieno di testi di una banalità sconcertante (sembrano filastrocche per bambini, ed infatti Bob dedica il disco a sua figlia Desirée, nata da poco), mentre musicalmente si salva la splendida Born In Time (che infatti risale all’anno prima, periodo Oh, Mercy) e le discrete 2×2 e Handy Dandy, nella quale Al Kooper cerca di rievocare le atmosfere di Like A Rolling Stone. Tra l’altro questo sarà per ben sette anni l’ultimo disco di brani originali per Dylan, anche se al momento nessuno può immaginarlo.

 

Good As I Been To You (1992): nell’anno delle celebrazioni del trentennale della carriera, Dylan torna all’antico e pubblica un disco acustico di brani tradizionali folk. Il risultato è eccellente, con punte quali Jim Jones (sentite come canta, da brividi), Hard Times, Tomorow Night e Blackjack Davey.

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World Gone Wrong (1993): ancora acustico, è il seguito del disco precedente, anche se i traditionals qui sono meno folk e più blues: meritano una menzione la title track, Delia, Two Soldiers e, soprattutto, una Jack-A-Roe da applausi.

 

MTV Unplugged (1995): a parte i Bootleg Series, questo è ad oggi l’ultimo album live di Bob, registrato per l’omonima trasmissione televisiva. Dylan è in gran forma, con una delle migliori band del suo Neverending Tour, e ci offre splendide versioni di Tombstome Blues, Shooting Star, Desolation Row, John Brown, The Times They Are A-Changin’ ed una emozionante With God On Our Side come finale.

 

Time Out Of Mind (1997): il gran ritorno di Dylan vede ancora Daniel Lanois in cabina di regia, e Time Out Of Mind è l’ennesimo capolavoro. Love Sick, Standing In The Doorway, Tryin’ To Get To Heaven, Not Dark Yet (con un grande testo sulla vecchiaia e sulla morte che si avvicina), Make You Feel My Love e l’interminabile Highlands sono brani che ci fanno ritrovare il Dylan degli anni sessanta. La mancata rimasterizzazione per questo box ha creato qualche malumore, ma pare che sia stato Lanois stesso a non dare l’ok.

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Love And Theft (2001): il disco più roots di Dylan, un’altra prova convincente. Autoprodotto (come anche i seguenti) contiene un capolavoro come Mississippi (scartato da Time Out Of Mind), una Honest With Me che sembra provenire dalle sessions di Highway 61, e le ottime Moonlight, High Water e Sugar Baby. Ma anche purtroppo due rockettini qualunque come Tweedle Dee And Tweedle Dum e Summer Days.

 

Modern Times (2006): un disco di grande successo (al primo posto di Billboard dopo trent’anni esatti), anche se Bob non cambia una virgola nel suono. Meno brillante del precedente (e dei successivi), a causa della produzione un po’ piatta, di qualche brano troppo lungo e di un paio di riempitivi che abbassano il giudizio finale. Comunque contiene tre grandi canzoni (When The Deal Goes Down, Workingman’s Blues # 2 e Nettie Moore) e l’ottimo rock’n’roll di apertura Thunder On The Mountain.

 

Together Through Life (2008): un album migliore del precedente (ed a mio parere anche di Love And Theft), con David Hidalgo e Mike Campbell in session a dare più spessore al suono. Tranne forse Life Is Hard, tutti i brani tendono dal buono all’ottimo, specialmente Beyond Here Lies Nothing, If You Ever Go To Houston, la mexican-flavoured This Dream Of You e l’errebi I Feel A Change Comin’ On. Il nostro è tornato a non sbagliare un colpo.

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Christmas In The Heart (2008): personalmente trovo questo disco godibilissimo: già pensare ad un Dylan alle prese con traditionals natalizi fa abbastanza sensazione, ma poi ascoltarlo divertirsi come un matto in brani come Here Comes Santa Claus, Must Be Santa o Christmas Island, cantare in latino in O Come All Ye Faithful o ancora interpretare con grande rigore classici come Winter Wonderland o Little Drummer Boy è un’esperienza unica.

 

Tempest (2012): l’ultimo album di Dylan è un altro capolavoro assoluto, di sicuro nella Top Ten dei suoi lavori più riusciti. Non c’è un solo minuto sottotono, con momenti sublimi come l’iniziale Duquesne Whistle, lo slow anni sessanta Soon After Midnight, la roccata Pay In Blood ed il toccante tributo a Lennon Roll On, John. Per arrivare all’epica title track, nella quale Dylan, nel corso di ben diciassette minuti e con uno splendido arrangiamento da folk ballad irlandese, narra a modo suo la vicenda del Titanic. Se, come ha ipotizzato qualcuno, questo sarà il suo ultimo disco (ma io spero di no), Dylan si congeda davvero alla grande.

 

Side Tracks: una delusione. Il tanto atteso doppio CD di rarità, esclusivo per questo box, si riduce ad una raccolta degli inediti pubblicati a suo tempo sul box Biograph (rendendolo praticamente inutile) più quelli tratti dai tre Greatest Hits e dai vari Essentials (da Positively 4th Street a Things Have Changed, passando per Watching The River Flow e Series Of Dreams, tanto per citarne alcune), inserendo come unica vera chicca la versione acustica del singolo del 1971 George Jackson.

E che fine hanno fatto gli altri singoli mai apparsi su album (George Jackson full band, If You Gotta Go, Go Now, Rita May, Band Of The Hand, Most Of The Time rifatta nel 1990), tutti i lati B inediti, i brani tratti da colonne sonore e tribute albums?

Un’occasione sprecata: a mio parere se fosse stata compilata meglio, questa collezione avrebbe fatto crescere sensibilmente gli acquirenti del box (dato che non è previsto che venga pubblicata a parte), mentre così com’è ne scoraggerà più di qualcuno. E poi la mancata rimasterizzazione di Shot Of Love non mi è andata giù.

*NDB Questa è la tracklist completa. Non è ancora certo al 100%, ma pare che uscirà separatamente come triplo vinile per il “Black Friday”, il Record Store Day del 29 novembre:

  • Baby, I’m in the Mood for You *
  • Mixed-Up Confusion (45) *
  • Tomorrow Is a Long Time (live) **
  • Lay Down Your Weary Tune *
  • Percy’s Song *
  • I’ll Keep It With Mine *
  • Can You Please Crawl Out Your Window? (45) *
  • Positively 4th Street (45) *
  • Jet Pilot *
  • I Wanna Be Your Lover *
  • I Don’t Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (live) *
  • Visions of Johanna (live) *
  • Quinn the Eskimo (1967) *
  • Watching the River Flow (45) **
  • When I Paint My Masterpiece **
  • CD 2
  • Down in the Flood (1971) **
  • I Shall Be Released (1971) **
  • You Ain’t Goin’ Nowhere (1971) **
  • George Jackson (45 acoustic version)
  • Forever Young (demo) *
  • You’re a Big Girl Now (alternate)*
  • Up to Me *
  • Abandoned Love *
  • Isis (live) *
  • Romance in Durango (live) *
  • Caribbean Wind *
  • Heart of Mine (live) *
  • Series of Dreams
  • Dignity
  • Things Have Changed

* From “Biograph.” ** From “Greatest Hits, Volume II.”

Concludo (siete ancora con me?) con un riferimento a quel minaccioso Vol. 1 scritto nel titolo, che ha già gettato nel panico più di un fans: pare, ma non è confermato, che il secondo volume, in uscita fra un anno, includerà tutti i Bootleg Series pubblicati finora (altra scelta quantomeno strana, dato che è una serie in pieno sviluppo), più altri live d’archivio come il Gaslight Café o il Brandeis University.

E spero vivamente anche un secondo Side Tracks con roba più interessante.

Marco Verdi

Fine, anzi…

P.S. del Bruno Blogger, sempre il 5 novembre usciranno anche questi due titoli:

“The Very Best Of Bob Dylan” (1-CD)

 

1. Like a Rolling Stone 

2. Blowin’ In The Wind 

3. Subterranean Homesick Blues 

4. Lay, Lady, Lay

5. Knockin’ On Heaven’s Door 

6. I Want You 

7. All Along The Watchtower 

8. Tangled Up In Blue 

9. Don’t Think Twice, It’s All Right 

10. Hurricane 

11. Just Like a Woman 

12. Mr. Tambourine Man 

13. It Ain’t Me Babe 

14. The Times They Are A-Changin’ 

15. Duquesne Whistle 

16. Baby, Stop Crying 

17. Make You Feel My Love 

18. Thunder on the Mountain 

 

“The Very Best Of Bob Dylan” (2-CD Deluxe 35 Classic Tracks)

 

 

Disc one in this collection is the same as the above single CD release. Disc two consists of:

 

1. Maggie’s Farm 

2. Rainy Day Women 

3. Girl From The North Country 

4. Positively 4th Street 

5. A Hard Rain’s A-Gonna Fall 

6. Shelter From The Storm 

7. Mississippi 

8. (Quinn The Eskimo) The Mighty Quinn 

9. I Shall Be Released 

10. It’s All Over Now, Baby Blue 

11. Forever Young 

12. Gotta Serve Somebody 

13. Things Have Changed 

14. Jokerman 

15. Not Dark Yet 

16. Ring Them Bells 

17. Beyond Here Lies Nothin’