E Questi Da Dove Sono Sbucati? Various Artists – Golden State Psychedelia

golden state psychedelia

Various Artists – Golden State Psychedelia – Big Beat/Ace 

Nel corso degli anni sono uscite decine, forse centinaia, di compilations dedicate alla musica psichedelica e garage americana, la più famosa è la serie Nuggets, curata da Lenny Kaye, ma pure i due cofanetti quadrupli della Rhino sulla scena di San Francisco e Los Angeles, o i vari album dedicati ai gruppi texani dalla International Artists sono fondamentali per conoscere questa musica, e anche in Inghilterra, soprattutto attraverso l’etichetta Big Beat del gruppo Ace (e parecchie altre meno note), sono usciti molti CD dedicati a questo fenomeno musicale di fine anni ’60. Non stiamo ad addentrarci troppo nel filone che è complesso, perché rischiamo di non uscirne vivi. Diciamo solo che vanta molti estimatori, ancorché di nicchia, e passiamo oltre. Il titolo dell’album in questo caso spiega molte cose: Psychedelia è piuttosto chiaro, Golden State è il nome degli studi di registrazione fondati da Leo De Gar Kulka in quel di San Francisco nel 1965: Kulka era un ex agente dei servizi segreti americani nella II guerra mondiale, di origine cecoslovacca e con una passione sfrenata per gli aspetti audiofili della musica, da qui l’idea di creare degli studi di registrazione nella nascente industria discografica californiana, quando ancora le grandi case non avevano i loro studios, che sarebbero arrivati verso la fine dei sixties.

Comunque se volete leggervi tutta la storia, all’interno del CD c’è un libretto molto esauriente, a cura del giornalista Alec Palao (grande esperto della materia) che racconta tutti gli avvenimenti con dovizia di particolari e che è quasi più bello dei contenuti del disco, quasi. Come recita la fascetta sul retro copertina stiamo per addentrarci in “ rare o mai pubblicate gemme psichedeliche pescate dagli archivi dei Golden State Recorders Studios di San Francisco nei tardi anni ‘60” e questo può bastare. Le cose che ci interessa conoscere sono fondamentalmente due: primo, la qualità sonora è veramente eccellente, in quanto gli studi di Kulka erano quanto di meglio la tecnologia di allora era in grado di offrire, secondo, i nomi dei gruppi sono sconosciuti ai più, per quanto alcuni brani erano usciti in una compilation della Big Beat pubblicata nel 1997, What A Way To Come Down che faceva parte della serie Nuggets From The Golden State. Il sottoscritto tra i nomi presenti ricorda solo, ma a fatica, The Immediate Family, che erano nel dischetto chiamato “Suburbia” del box della Rhino Love Is The Song We SIng, dedicato alla scena di San Francisco. Ma di tutti i tredici gruppi presenti, per un totale di 25 brani, ci si meraviglia che non siano riusciti a pubblicare degli album nel dipanarsi del loro percorso musicale.

Abbiamo The Goody Box, che venivano da Pacifica, con due ottimi brani, Blow Up, tra organi sognanti e chitarre “fuzzate”, e Ah Gee, meno frenetica ma sempre molto psych (e ci mancherebbe). The Carnival, da LA, che avevano il clavinet come strumento solista, sono presenti con tre pezzi, caratterizzati da belle e complesse armonie vocali. I Tow-Away Zone, tra i più acidi, che pubblicarono un singolo per la Epic nel 1968, la qui presente Shab’d, più Daddy’s Zoo Song, The Bristol Boxkite, con ben quattro brani presenti nella compilation, sono tra i più interessanti e, insisto, ci si meraviglia come mai non pubblicarono un album, Sunless Night, Mad Rush World, Chasing Rainbows e Who Are We rivaleggiano con il meglio della produzione di quegli anni, con un interessante dualismo tra una voce solista maschile ed una femminile. I citati Immediate Family, due brani, sono più corali e sempre affascinanti, mentre The Ticket Agents, Magician con la “maligna” Fuck For Peace, The Seventh Dawn, con Don’t Worry Me, incisa nel 1970 ma ancora in mono, però molto bella, The Royal Family e The Gants, tutti presenti solo con una canzone, hanno comunque un loro perché. The Short Yellow, già presenti con entrambi i brani nel CD del 1997, molto validi, come pure Celestial Hysteria,  presenti con due brani, che suonarono anche al Fillmore e hanno un cantante che ricorda Marty Balin. Ottimi anche Royal Family, da Los Angeles, anche loro tra i tanti che Kulka e il suo tecnico del suono Larry Goldberg presentarono a varie etichette senza arrivare a pubblicare un disco, e pure i Just Slightly Richer, con tracce R&B nella loro musica, non erano male. Direi che li abbiamo citati tutti, disco di nicchia, nomi sbucati dal nulla, e che lì sono tornati, ma se amate il genere, vale assolutamente la pena.

Bruno Conti        

Novità Di Gennaio Parte II, Ristampe. Long Ryders, Stax Volt Box, Velvet Underground, Monkees, Muddy Waters, The Truth, Looking Stateside

long ryders final wild songs

Ci eravamo lasciati con la prima parte di questa rubrica nella prima decade di gennaio, in cui promettevo che ci sarebbero state altre due puntate dedicate alle anticipazioni discografiche sulle uscite del mese. In seguito, come avrete notato, molti album in uscita hanno avuto, e avranno, dei Post specifici a loro dedicati; domani penso Eleanor Friedberger, nei prossimi giorni a seguire Ben Caplan, Tedeschi Trucks Band e altri. Ovviamente comunque non si riesce a recensire tutto, per cui questa rubrica rimane utile per tratteggiare e segnalare in breve le novità più importanti, cercando di tornare, ove possibile, su quelle più interessanti, sempre, più o meno, secondo i nostri gusti. Oggi tocca ad alcuni cofanetti in uscita in questo mese di gennaio.

Iniziamo con il box di 4 CD dedicato ai Long Ryders, titolo Final Wild Songs, etichetta Cherry Red Records, riporta la discografia completa della band di Sid Griffin Stephen McCarthy, quindi tutti gli EP ed album originali, periodo storico anni 80, rimasterizzati ed arricchiti da bonus copiose, più un concerto inedito Live ‘T Beest, Goes, The Netherlands.

Grande band!

Ecco la lista completa dei contenuti:

CD1: 1983-1984]
Original 10/5/60 EP:
1. Join My Gang
2. You Don’t Know What’s Right…
3. 10/5/60
4. And She Rides
5. Born To Believe In You
Native Sons:
6. Final Wild Son
7. Ivory Tower
8. Run Dusty Run
9. (Sweet) Mental Revenge
10. Fair Game
11. Tell It To The Judge On Sunday
12. Wreck Of The 809
13. Too Close To The Light
14. Never Got To Meet The Mom
15. I Had A Dream
16. Masters Of War
17. Black Girl – Acoustic May-June 1984
18. Wreck Of The 809 – Acoustic May-June 1984
19. Further Along – Acoustic May-June 1984
20. The Rains Came – CBGBs April 1984
21. You Can’t Judge A Book By The Cover – West End, Chicago Nov 1984

[CD2: 1985]
State Of Our Union:
1. Looking For Lewis And Clark
2. Lights Of Downtown
3. WDIA
4. Mason-Dixon Line
5. Here Comes That Train Again
6. Years Long Ago
7. Good Times Tomorrow, Hard Times Today
8. Two Kinds Of Love
9. You Can’t Ride The Boxcars Anymore
10. Capturing The Flag
11. State Of My Union
12. Southside Of The Story
13. Child Bride
14. If I Were A Bramble And You Were A Rose
15. Looking For Lewis And Clark – OGWT
16. Lights Of Downtown – Captain’s Mix, Island Studios
17. Capturing The Flag – Captain’s Mix, Island Studios
18. Christmas In New Zealand – State Of Our Union
19. Encore From Hell

[CD3: 1986]
Two Fisted Tales:
1. Gunslinger Man
2. I Want You Bad
3. A Stitch In Time
4. The Light Gets In The Way
5. Prairie Fire
6. Baby’s In Toyland
7. Long Story Short
8. Man Of Misery
9. Harriet Tubman’s Gonna Carry Me Home
10. For The Rest Of My Days
11. Spectacular Fall
12. Ring Bells
Demos:
13. 17 Ways
14. Basic Black
15. Pushin’ Uphill
16. How Do We Feel What’s Real
17. He’s Got Himself A Young Girl (And He Can’t Keep Up)
18. He Can Hear His Brother Calling
19. Sad Sad Songs
20. Flak Jacket
21. Blues Theme

[CD4: Live ‘T Beest, Goes, The Netherlands]
1. Mason Dixon Line
2. Time Keeps Traveling
3. (Sweet) Mental Revenge
4. Run Dusty Run
5. You Don’t Know What’s Right…
6. As God Is My Witness
7. Ivory Tower
8. I Can’t Hide
9. Masters Of War
10. Wreck Of The 809
11. Good Times Tomorrow, Hard Times Today
12. Six Days On The Road
13. Southside Of The Story
14. Still Get By
15. Tell It To The Judge On Sunday

complete stax volt singles 1959 1968

In questo caso basta solo la parola, si tratta della ristampa in versione budget (prezzo tra i 35 e 40 euro, indicativamente) del mitico cofanetto volume 1 dedicato ai singoli in ordine cronologico della Stax Volt: Singles 1959-1968 è il titolo di questo box da 9 CD, il vero Santo Graal della soul music, assolutamente da avere, imperdibile. Basta leggere i titoli sotto, tra noti ed ignoti una vera enciclopedia della musica soul:

 CD1]
1. Fool In Love – The Veltones
2. ‘Cause I Love You – Carla & Rufus
3. Gee Whiz, Look At His Eyes – Carla Thomas
4. You Make Me Feel So Good – The Chips
5. A Love Of My Own – Carla Thomas
6. Last Night – The Mar-Keys
7. I Didn’t Believe – Rufus & Friend
8. I’m Going Home – Prince Conley
9. (Mama, Mama) Wish Me Good Luck – Carla Thomas
10. Morning After – The Mar-Keys
11. The Life I Live – Barbara Stephens
12. About Noon – The Mar-Keys
13. Burnt Biscuits – Triumphs
14. I Kinda Think He Does – Carla Thomas
15. Foxy – Mar-Keys
16. You Don’t Miss Your Water (Extended) – William Bell
17. Formula Of Love – William Bell
18. Goofin’ Off – Macy Skipper
19. Wait A Minute – Barbara Stephens
20. Sunday Jealous – Nick Charles
21. That’s The Way It Is With Me – Barbara Stephens
22. No Tears – The Tonettes
23. Pop-Eye Stroll – The Mar-Keys
24. The Three Dogwoods – Nick Charles
25. Why Should I Suffer With The Blues – The Canes
26. Whot’s Happenin’ – The Mar-Keys
27. Just Across The Street – The Del-Rios
28. There’s A Love – The Del-Rios
29. Can’t Ever Let You Go – Rufus Thomas

[CD2]
1. Green Onions – Booker T. & The MG’s
2. Behave Yourself – Booker T. & The MG’s
3. Any Other Way – William Bell
4. I’ll Bring It Home To You – Carla Thomas
5. Sack O’ Woe – The Mar-Keys
6. These Arms Of Mine – Otis Redding
7. Teardrop Sea – The Tonettes
8. The Dog – Rufus Thomas
9. Jelly Bread – Booker T. & The MG’s
10. I Told You So – William Bell
11. Bo-Time – The Mar-Keys
12. Home Grown – Booker T. & The MG’s
13. My Imaginary Guy – Deanie Parker & The Valadors
14. Just As I Thought – William Bell
15. What A Fool I’ve Been – Carla Thomas
16. The Hawg, Part I – Eddie Kirk
17. Don’t Be Afraid Of Love – Oscar Mack
18. That’s My Guy – Cheryl & Pam Johnson
19. Chinese Checkers – Booker T. & The MG’s
20. Somebody Mentioned Your Name – William Bell
21. What Can I Do – Bobby Marchan
22. That’s What My Heart Needs – Otis Redding
23. What Can It Be – The Astors
24. Bango – Billy & The King Bees
25. Them Bones – Eddie Kirk
26. Walking The Dog – Rufus Thomas
27. I’ll Show You – William Bell

[CD3]
1. Pain In My Heart – Otis Redding
2. Gee Whiz, It’s Christmas – Carla Thomas
3. Mo’ Onions – Booker T. & The MG’s
4. Frog Stomp – Floyd Newman
5. Can You Monkey Do The Dog – Rufus Thomas
6. You Won’t Do Right – Bobby Marchan
7. Wondering (When My Love Is Coming Home) – The Drapels
8. Each Step I Take – Deanie Parker
9. Honeydripper – The Van-Dells
10. Who Will It Be Tomorrow – William Bell
11. Come To Me – Otis Redding
12. Don’t Leave Me This Way – Otis Redding
13. I Don’t Want You Anymore – Eddie Jefferson
14. Restless – The Cobra’s
15. Somebody Stole My Dog – Rufus Thomas
16. Big Party – Barbara & The Browns
17. That’s Really Some Good – Rufus and Carla Thomas
18. Night Time Is The Right Time – Rufus and Carla Thomas
19. Security – Otis Redding
20. Dream Girl – Oscar Mack
21. Closer To My Baby – Dorothy Williams
22. I’ve Got No Time To Lose – Carla Thomas
23. Young Man – The Drapels
24. Soul Dressing – Booker T. & The MG’s
25. After Laughter (Comes Tears) – Wendy Rene
26. Can’t Explain How It Happened – Ivory Joe Hunter
27. Bush Bash – The Mar-Keys
28. Please Return To Me – The Fleets

[CD4]
1. Jump Back – Rufus Thomas
2. Chained And Bound – Otis Redding
3. In My Heart – Barbara & The Browns
4. Spunky – Johnny Jenkins
5. Bar-B-Q – Wendy Rene
6. The Sidewalk Surf – The Mad Lads
7. Can’t Be Still – Booker T. & The MG’s
8. A Woman’s Love – Carla Thomas
9. Yank Me (Doodle) – Baracudas
10. That’s How Strong My Love Is – Otis Redding
11. Mr. Pitiful – Otis Redding
12. Don’t Let Her Be Your Baby – Del-Rays
13. Can’t See You When I Want To – David Porter
14. My Lover – Barbara & The Browns
15. Got You On My Mind – The Admirals
16. How Do You Quit (Someone You Love) – Carla Thomas
17. Biggest Fool In Town – Gorgoeus George
18. Banana Juice – The Mar-Keys
19. Little Sally Walker – Rufus Thomas
20. A Place Nobody Can Find – Sam & Dave
21. Goodnight Baby – Sam & Dave
22. Boot-Leg – Booker T. & The MG’s
23. Outrage – Booker T. & The MG’s
24. I’ve Been Loving You Too Long – Otis Redding
25. I’m Depending On You – Otis Redding
26. Candy – The Astors
27. Give You What I Got – Wendy Rene

[CD5]
1. Stop! Look What You’re Doin – Carla Thomas
2. Willy Nilly – Rufus Thomas
3. Don’t Have To Shop Around – The Mad Lads
4. Crying All By Myself – William Bell
5. I Take What I Want – Sam & Dave
6. When You Move You Loose – Rufus and Carla Thomas
7. Respect – Otis Redding
8. Make It Me – The Premiers
9. The World Is Round – Rufus Thomas
10. In The Twilight Zone – The Astors
11. Blue Groove – Sir Isaac & The Do-Dads
12. You Don’t Know Like I Know – Sam & Dave
13. Grab This Thing (Part 1) – The Mar-Keys
14. Be My Lady – Booker T. & The MG’s
15. Comfort Me – Carla Thomas
16. I Can’t Turn You Loose – Otis Redding
17. Just One More Day – Otis Redding
18. I Want Someone – The Mad Lads
19. Birds & Bees – Rufus and Carla Thomas
20. Philly Dog – The Mar-Keys
21. I Had A Dream – Johnnie Taylor
22. Satisfaction – Otis Redding
23. Things Get Better – Eddie Floyd
24. I’ll Run Your Hurt Away – Ruby Johnson
25. Hot Dog – The Four Shells
26. Let Me Be Good To You – Carla Thomas
27. Hold On, I’m Comin’ – Sam & Dave

[CD6]
1. Laundromat Blues – Albert King
2. Sugar Sugar – The Mad Lads
3. Share What You Got (But Keep What You Need) – William Bell
4. Marching Off To War – William Bell
5. My Lover’s Prayer – Otis Redding
6. Your Good Thing (Is About To End) – Mable John
7. I Got To Love Somebody’s Baby – Johnnie Taylor
8. I Want A Girl – The Mad Lads
9. Knock On Wood – Eddie Floyd
10. B-A-B-Y – Carla Thomas
11. My Sweet Potato – Booker T. & The MG’s
12. Booker-Loo – Booker T. & The MG’s
13. Oh, Pretty Woman (Can’t Make You Love Me) (Single) – Albert King
14. Said I Wasn’t Gonna Tell Nobody (LP/Single Version) – Sam & Dave
15. Never Like This Before – William Bell
16. Fa-Fa-Fa-Fa-Fa [Sad Song] – Otis Redding
17. Patch My Heart – The Mad Lads
18. Sister’s Got A Boyfriend – Rufus Thomas
19. Come To Me My Darling (Single Version) – Ruby Johnson
20. When My Love Comes Down – Ruby Johnson
21. Try A Little Tenderness – Otis Redding
22. Crosscut Saw – Albert King
23. Little Bluebird – Johnnie Taylor
24. Toe-Hold – Johnnie Taylor
25. Jingle Bells – Booker T. & The MG’s

[CD7]
1. You Got Me Hummin’ (LP/Single Version) – Sam & Dave
2. You’re Taking Up Another Man’s Place – Mable John
3. All I Want For Christmas Is You – Carla Thomas
4. Please Uncle Sam (Send Back My Man) (Single Version) – The Charmels
5. Something Good Is Going To Happen To You – Carla Thomas
6. Raise Your Hand – Eddie Floyd
7. Ain’t That Loving You – Johnnie Taylor
8. I Don’t Want To Lose Your Love – The Mad Lads
9. When Something Is Wrong With My Baby – Sam & Dave
10. Let Me Slow Down – Bobby Wilson
11. Hip Hug-Her – Booker T. & The MG’s
12. Everybody Loves A Winner – William Bell
13. Mini-Skirt Minnie – Sir Mack Rice
14. When Tomorrow Comes – Carla Thomas
15. The Spoiler – Eddie Purell
16. I Love You More Than Words Can Say – Otis Redding
17. If I Ever Needed Love (I Sure Do Need It Now) – Ruby Johnson
18. Same Time, Same Place – Mable John
19. Tramp – Otis Redding & Carla Thomas
20. Soul Finger – The Bar-Kays
21. Knucklehead – The Bar-kays
22. Shake [Live Europe Version] – Otis Redding
23. Born Under A Bad Sign – Albert King
24. Soothe Me (LP/Single Version) – Sam & Dave
25. I Can’t Stand Up For Falling Down – Sam & Dave
26. Don’t Rock The Boat – Eddie Floyd

[CD8]
1. My Inspiration – The Mad Lads
2. Love Sickness – Sir Mack Rice
3. Sophisticated Sissy – Rufus Thomas
4. I’ll Always Have Faith In You – Carla Thomas
5. How Can You Mistreat The One You Love – Jeanne & The Darlings
6. Love Is A Doggone Good Thing – Eddie Floyd
7. Groovin’ – Booker T. & The MG’s
8. Slim Jenkins Place (aka Slim Jenkins’ Joint) – Booker T. & The MG’s
9. The Glory Of Love – Otis Redding
10. I’m A Big Girl Now – Mable John
11. Wait You Dog – Mable John
12. You Can’t Get Away From It – Johnnie Taylor
13. Eloise (Hang On In There) – William Bell
14. Knock On Wood – Otis Redding & Carla Thomas
15. I’m Glad To Do It – C.L. Blast
16. Double Up – C.L. Blast
17. You Can’t Run Away From Your Heart – Judy Clay
18. I’ll Gladly Take You Back (Single Version) – The Charmels
19. Soul Man – Sam & Dave
20. Daddy Didn’t Tell Me – The Astors
21. Give Everybody Some – The Bar-kays
22. On A Saturday Night – Eddie Floyd
23. Don’t Hit Me No More – Mable John
24. Somebody’s Sleeping In My Bed – Johnnie Taylor
25. Winter Snow – Booker T. & The MG’s
26. Every Day Will Be Like A Holiday – William Bell
27. What’ll I Do For Satisfaction – Johnny Daye
28. Pick Up The Pieces – Carla Thomas

[CD9]
1. Down Ta My House – Rufus Thomas
2. As Long As I’ve Got You – The Charmels
3. Soul Girl – Jeanne & The Darlings
4. Cold Feet – Albert King
5. I Thank You – Sam & Dave
6. Wrap It Up – Sam & Dave
7. (Sittin’ On) The Dock Of The Bay – Otis Redding
8. Don’t Pass Your Judgement – Memphis Nomads
9. Lovey Dovey – Otis Redding & Carla Thomas
10. I Got A Sure Thing – Ollie & The Nightengales
11. Big Bird – Eddie Floyd
12. A Hard Day’s Night – The Bar-kays
13. Next Time – Johnnie Taylor
14. A Tribute To A King – William Bell
15. Every Man Oughta Have A Woman – William Bell
16. Able Mable – Mable John
17. The Memphis Train – Rufus Thomas
18. I Think I Made A Boo Boo – Rufus Thomas
19. What Will Later On Be Like – Jeanne & The Darlings
20. Hang Me Now – Jeanne & The Darlings
21. Soul Power – Derek Martin
22. Bring Your Love Back To Me – Linda Lyndell
23. A Dime A Dozen – Carla Thomas
24. Whatever Hurts You – The Mad Lads
25. The Happy Song (Dum-Dum-De-De-De-Dum-Dum) – Otis Redding
26. I Love Lucy – Albert King
27. I Ain’t Particular – Johnnie Taylor

E anche i due cofanetti successivi, già ristampati, che completano la trilogia, sarebbero da avere. Meglio di quella di “Guerre Stellari”, la prima serie!

velvet underground live at max's kansas city

Se vi eravate persi le precedenti ristampe di questo Live At Max’s Kansas City dei Velvet Underground, compresa quella doppia uscita nel 2004, potreste approfittare di questa ennesima versione uscita di recente nel box multiplo di Re-Loaded della band di Lou Reed. In questa edizione con masterizzazione targata 2015 abbiamo 15 brani tratti dal famoso concerto dell’agosto 1970 che testimonia l’ultima apparizione di Lou con il gruppo, prima della reunion del 1993.

1. I’m Waiting For The Man
2. White Light White Heat
3. I’m Set Free
4. Sweet Jane
5. Lonesome Cowboy Bill
6. New Age
7. Beginning To See The Light
8. I’ll Be Your Mirror
9. Pale Blue Eyes
10. Candy Says
11. Sunday Morning
12. After Hours
13. Femme Fatale
14. Some Kinda Love
15. Lonesome Cowboy Bill (Version 2)

monkees classic album collection

Altro cofanetto uscito di recente (tutti comunque pubblicati ieri 22 gennaio) è questo decuplo, su etichetta Rhino/Warner, che festeggia 50 anni di Monkees che con Classic Album Collection vedono ristampati in un colpo solo, a prezzo speciale, tutti i nove album della loro carriera The Monkees; More of the Monkees; Headquarters; Pieces, Aquarius, Capricorn & Jones Ltd .; The Birds, The Bees & the Monkees; Head; Instant Replay; Present; Changes, più un decimo CD che raccoglie singoli, rarità e remix

1. A Little Bit Me, A Little Bit You (Single/Album Version)
2. She Hangs Out
3. The Girl I Knew Somewhere (Mono Single Mix)
4. All Of Your Toys
5. Goin’ Down (2007 Remastered Stereo Mix)
6. D.W. Washburn
7. It’s Nice To Be With You
8. Porpoise Song (Theme from “Head”) (Single Version)
9. Someday Man
10. Do It In The Name Of Love (Single / Deluxe Reissue Album Version) – Micky Dolenz & Davy Jones/The Monkees
11. Lady Jane
12. That Was Then, This Is Now (Single Version)
13. Daydream Believer (1986 Remix)

La band di Michael Nesmith, nata quasi per scherzo a seguito di un audizione per creare un gruppo creato a tavolino che doveva essere la risposta americana ai Beatles, in seguito, per certi versi, lo è stata davvero, lasciando una notevole quantità di belle canzoni e una serie di album che sentiti ancora oggi non hanno perso una briciola della freschezza che avevano ai tempi.

muddy waters critic's choice 1947-1971 muddy waters critic's choice 1947-1971 back

L’americana Rockbeat, che di solito si occupa della pubblicazione di dischi con concerti inediti, spesso di provenienza radiofonica, questa volta edita un doppio CD, Critic’s Choice 1947-1971, che attraverso le 46 canzoni contenute nei due dischetti ripercorre la carriera di Muddy Waters. Non credo che ci sia materiale inedito, comunque se non avete nulla, ad un rapido esame della tracklist riportata qui sopra, trovate tutti i grandi classici di McKinley Morganfield, tratti dal periodo passato alla Chess Records, anche se esistono già altre mille antologie.

truth a step in the right direction

Viceversa dei The Truth in CD esisteva poco o nulla, anzi di loro si erano perse le tracce e credo che il nome dica poco a quasi tutti. Si tratta della band formata da Dennis Greaves, il bravissimo cantante e chitarrista dei Nine Below Zero, dopo lo scioglimento della propria band nel 1982, e che pubblicò tre album in quegli anni (di cui gli ultimi due, fine anni ’80, con buon successo negli States, ma con un sound che virava pericolosamente verso un AOR tamarro come pochi), peraltro non compresi in questo cofanetto da 3 CD, che infatti giustamente si chiama A Step In The Right Direction Singles Demos BBC Sessions 1983-1984, e che vede Greaves affiancato dall’altro chitarrista Mick Lister, per una versione più leggera, tra R&B, soul e Mod dei NBZ, sulla scia dello scioglimento dei Jam di Paul Weller.

Il triplo esce per la Cherry Red Records inglese e ha questo contenuto:

 [CD1: The Formation Singles]
1. Confusion (Hits Us Everytime)
2. Me And My Girl
3. A Step In The Right Direction
4. Beat Generation
5. What You Want Me To Say
6. Second Time Lucky
7. No Stone Unturned
8. Flesh And Fantasy
9. Don’t Tell Me
10. Love A Go-Go (Live)
11. From The Heart (Live)
12. Nothing’s Too Good For My Baby (Live)
13. I Get So Excited (Live)
Bonus Tracks:
14. Come On (Demo) *
15. If I Ever Find Love (Demo) *
16. Instrumental (Demo) *
17. Look My Way (Demo)
18. Sweet Sensation (Demo) *

* Previously unissued

[CD2: Live At The BBC]
In Concert At The Paris Theatre, London 19/11/83:
1. Exception Of Love
2. Listen To What I Say
3. Always On My Mind
4. Is There A Solution?
5. Beat Generation
6. The Sweetest Feeling
7. You Play With My Emotions
8. Second Time Lucky
9. A Step In The Right Direction
10. Just Can’t Seem To Stop
Live At Goldiggers, Chippenham 14/1/84:
11. Confusion (Hits Us Everytime) (Excerpt)
12. Exception Of Love
13. Listen To What I Say
14. Always On My Mind
15. Is There A Solution?
16. No Stone Unturned
17. A Step In The Right Direction
18. Second Time Lucky
19. It’s A Miracle
20. You Play With My Emotions
21. Just Can’t Seem To Stop
22. Flesh & Fantasy

All tracks previously unissued

[CD3: Live At The Marquee]
1. Love A Go Go
2. Listen To What I Say
3. Me And My Girl
4. Out Of The Darkness
5. Always On My Mind
6. Is There A Solution
7. Confusion (Hits Us Everytime)
8. You Play With My Emotions
9. What You Want Me To Say
10. It’s A Miracle
11. Don’t You Just Know It
12. Come On
13. Just Can’t Seem To Stop
14. Nothing’s Too Good For My Baby (Live)
15. Reach Out I’ll Be There
16. I’m In Tune
Bonus Tracks:
17. House Party (Live)
18. I Get So Excited (Live)

All tracks previously unissued

Come vedete moltissimo materiale inedito, tra cui un poderoso Live At The Marquee che quasi rivaleggia con quello della band originale di Greaves. Le note del libretto contenuto nel box sono firmate da Lois Wilson di Mojo, con la diretta collaborazione di Greaves e Lister.

looking stateside box

Un’altra etichetta inglese, la RPM, pubblica questo triplo cofanetto, Looking Stateside, sottotitolato 80 US R&B Mod, Soul And Garage Nuggets, che raccoglie una serie di brani rari e oscuri, spesso inediti su CD,  ancor di più di quelli contenuti nei famosi box di Nuggets. Quindi se amate garage, psych-rock, frat -rock, ma anche soul e R&B, qui c’è veramente trippa per gatti. Il cofanetto è il seguito di tre compilations, sempre di questa serie “Looking…”uscite negli scorsi anni, più orientare verso materiale di provenienza britannica. Alcuni gruppi sono anche “famosi” ( i Brogues erano quelli di I Ain’t No Miracle Worker, per noi italiani Sono Un Ragazzo Di Strada dei Corvi, Champs quelli di Tequila, in Gotta Have A New Dress di Curtis Knight, c’è Jimi Hendrix alla chitarra, Timi Yuro era quella di Hurt, sempre per noi italici, A Chi di Fausto Leali) ma in questo caso si tratta di brani veramente sconosciuti anche per gli appassionati.

[CD1]
1. Sugar Shack Queen – Georgia Lynn
2. Hey Sah Lo Ney – Mickey Lee Lane
3. Where’s My Money – Willie Jones
4. Buzzzzzz – Jimmy Gordon
5. Love Wheel – Millie Foster
6. Gotta Have New Dress – Curtis Knight
7. I Feel So Bad – Earl Wade
8. Bongo Talk – Jimmy Mcquade & The Unique Echoes
9. Take The Bitter With The Sweet – Little Gigi
10. I’m Gonna Get You – Kansas City
11. Now Let’s Popeye – Eddie Bo
12. Snow Surfin’ – Zeke Sheppard
13. Mogul Monster – The Rangers
14. You Copped My Soul – The Demetrons
15. Two Steps Ahead (Of A Woman) – Herb Johnson
16. Make It Saturday Night – The Locomotions
17. The Push And Kick – Mark Valentino
18. Tnt – The Buena Vistas
19. He’s Mine – The Swans
20. The Sweetest Boy – The Kittens
21. Switzerland – The Champs
22. I’d Rather Fight Than Switch – The Tomboys
23. Just In The Nick Of Time – Billy Lee
24. South Swell – Little Joe And The Mustangs
25. Running Around Town – Teddy & Twilights
26. I Just Want To Know – The Delacardos
27. Passing Thru Music City – Music City Swingers

[CD2]
1. I Will Love You – Richie Barrett
2. Gone – Timi Yuro
3. Tear Stained Face – Don Varner
4. The Yesterday Of Our Love – Jimmy Seals
5. These Chains Of Love (Are Breaking Me Down) – Chuck Jackson
6. Take It Baby – The Showmen
7. I Can Take Care Of Myself – The Spyders
8. Are You Satisfied – Sheila Ferguson
9. I’ll Forgive And Forget – Ron Holden
10. Never Too Young (To Fall In Love) – The Modern Redcaps
11. Has It Happened To You Yet – The Falcons
12. Put That Woman Down – John Leach
13. I’ve Got To Keep Movin’ – Charles Lamont & The Extremes
14. Can’t Live Without You – The Jay Walkers
15. Hard Hard Way – Silent Glo
16. The Boston Monkey – Richard Anthony & The Blue Notes
17. Double Life – Jerry Fuller
18. Here She Comes – Sonny Stiles and his King Men
19. It Will Be Done – Eddie Carlton
20. You’ve Got It Bad – The Kampells
21. I Wanna Be Free – Joe Tex
22. Baby I’m Coming Home – Mack Rice
23. Everybody Crossfire – Sammy Stevens
24. Yesterday Today And Tomorrow – Linda Cumbo
25. I’m A Teardrop – The Newbeats
26. Soulville – Jimmy Radcliffe
27. Some Kind Of Fever (Pray For Rain) – Maxine Sellers

[CD3]
1. Don’t Shoot Me Down – The Brogues
2. 99th Floor – The Moving Sidewalks
3. Fat City – Sons Of Champlin
4. Bird-Doggin’ – Gene Vincent
5. You Got Yours – The US Male
6. As A Matter Of Fact – The Knickerbockers (featuring Jimmy Walker)
7. It Won’t Be Long Now – The Rivals
8. Out Of Our Tree – The Wailers
9. Boss Hoss – The Sonics
10. Show Me The Way – The Free For All
11. Girl Can’t Take A Joke – The Druids
12. Crazy World – Peck’s Bad Boys
13. You Ain’t Tuff – Lindy Blaskey & The Lavells
14. Leaving Here – The Rationals
15. I Want The Rain Pt 1 – The Executioners
16. Harlem Shuffle – The Traits
17. Congo – International Bongo Band
18. Shame Shame Shame – Hal & The Prophets
19. Lazy – Georgy & The Velvet Illusions
20. Midnight Hour – The Berrys
21. Mirror Of Your Mind – We The People
22. Tobacco Road – Love Society
23. Feedback – Culver Street Playground
24. Tomorrow’s Gonna Be Another Day – Sir Raleigh & The Cupons
25. Endless Search – The Centurys
26. My Mind – The Misunderstood

Direi che anche per oggi è tutto, alla prossima.

Bruno Conti

 

Recuperi (E Sorprese) Di Fine Anno 1. Aiuto! Il Mio Lettore Va A Fuoco! The Sonics – This Is The Sonics

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The Sonics – This Is The Sonics – Revox CD

Quando è uscito questo disco l’ho preso più che altro per curiosità, senza immaginare che mi sarei ritrovato a fine anno ad inserirlo tra i miei dieci preferiti del 2015. I Sonics, storica garage band proveniente da Tacoma, stato di Washington, erano inattivi discograficamente addirittura dal 1967 (il peraltro rinnegato Introducing The Sonics, in quanto Sinderella del 1980 era composto da rifacimenti di alcune loro canzoni, ma nulla di nuovo), e gli anni diventano 49 se si conta dal loro secondo LP, Boom, che seguiva di un anno il bombastico esordio di Here Are The Sonics. I Sonics sono il prototipo della band di culto per antonomasia, di scarso (per non dire nullo) successo, ma di grande influenza per le generazioni di musicisti a venire: il loro suono, un rock’n’roll grezzo, potente ed aggressivo, viene considerato il progenitore del punk degli anni settanta e del grunge dei novanta, ed i due dischi del biennio 1965-1966 sono la punta di diamante del movimento garage sotterraneo, insieme agli album di band quali The Wailers, The Kingsmen e Paul Revere & The Raiders (questi ultimi però il successo lo conobbero eccome), anticipando di diversi anni l’effetto della storica compilation Nuggets (dalla quale erano peraltro assenti, ma furono inclusi con la loro Strychnine nella riedizione espansa in box del 1998).

I musicisti che hanno più o meno fatto riferimento negli anni al gruppo di Tacoma sono molteplici: i nomi più noti sono quelli dei Nirvana, White Stripes, Dream Syndicate, Flaming Lips e perfino Bruce Springsteen, che ha più volte proposto dal vivo la cover di Have Love, Will Travel di Richard Berry nell’arrangiamento proprio dei Sonics. This Is The Sonics non è però un disco di settantenni bolsi e patetici che si sono rimessi insieme per ricordare i vecchi tempi, ma una vera e propria bomba sonora che mi ha lasciato senza fiato, una scarica elettrica che attraversa le dodici canzoni del CD con la stessa forza di una scossa tellurica. I membri originali sono tre su cinque (Gerry Roslie, voce, piano e organo, Larry Parypa, chitarra solista e voce, Rob Lind, sassofono, armonica e voce), coadiuvati da Freddie Dennis (Kingsmen) al basso e voce e da Dusty Watson (Dick Dale Band) alla batteria, e con questo disco ci dimostrano che nonostante l’età sono in grado di dare dei punti (e tanti) anche a gente di due o tre generazioni successive.

Ma il disco, che si divide tra cover e brani originali, non è solo musica suonata a volume alto, ma anche con grande energia e feeling, un muro sonoro dominato dalla chitarra di Parypa che mena fendenti e riff a destra e a manca e dal sassofono impazzito di Lind, con una sezione ritmica che definire rocciosa è poco, un rock’n’roll quasi primordiale, con elementi blues ed errebi che colorano maggiormente il tutto. Fare una disamina dettagliata brano per brano in questo caso è quasi inutile, in quanto tutto il disco è una fucilata dal primo all’ultimo pezzo, a partire dall’uno-due iniziale da k.o., con la cover di I Don’t Need No Doctor (Ray Charles), un rock-blues tirato allo spasimo che ricorda il suono del disco dello scorso anno di Roger Daltrey con Wilko Johnson (ma con un sound ancora più “primitivo”), e la devastante Be A Woman, suonata a ritmo indiavolato e con il ritornello letteralmente sparato in faccia dell’ascoltatore.

La grezza Bad Betty precede uno degli highlights del CD, cioè una cover incredibilmente energica di You Can’t Judge A Book By The Cover di Willie Dixon (però portata al successo da Bo Diddley), con il sax in evidenza, ed una The Hard Way che spazza via in un sol colpo l’originale dei Kinks (non certo gli ultimi arrivati). Tra le mie preferite ci sono anche il rock’n’roll suonato ai duecento all’ora Sugaree, la furiosa Look At Little Sister (Hank Ballard, peraltro rifatta mirabilmente negli anni ottanta da Steve Ray Vaughan), la roca Livin’ In Chaos (mi brucia la laringe solo ad ascoltarla) e le conclusive Save The Planet e Spend The Night, che mettono definitivamente al tappeto chiunque sia ancora in piedi a questo punto.

E’ da molto tempo che un disco non mi dava questa adrenalina: per me album rock’n’roll dell’anno.

Marco Verdi

Un Vero Gruppo “Stracult”: Pepite O Ottone? The Monks – Monk Jam Live

monks monk jam live

The Monks – Monk Jam Live – Cavestomp/Rockbeat Records

Il fenomeno dei cosiddetti dischi di culto è sempre stato croce e delizia per gli appassionati alla ricerca di chicche gustose provenienti dal passato, ma nel caso dei Monks, usando il titolo di una trasmissione televisiva un po’ trash, più che di cult band dovremmo parlare di “Stracult”. Autori di un unico album, Black Monk Time, pubblicato in origine nel 1966 dalla Polydor, i Monks erano un quintetto di militari americani di stanza in Germania che per diletto si erano dedicati ad uno stile che giustamente, a posteriori, è stato definito proto punk o garage ante litteram, ma che all’uscita non ebbe un’accoglienza particolarmente calorosa della critica, e meno ancora dal pubblico, che a parte alcuni appassionati scatenati non era certo numeroso https://www.youtube.com/watch?v=7TvvvQS1aro . Il disco, secondo chi scrive, poi è stato rivalutato anche al di là dei suoi effettivi meriti, però rimane un manufatto di sicuro valore di quell’epoca gloriosa del rock: certo dire che le loro canzoni erano “commentari socio-politici degni dei Fugs” e che “Black Monk Time è uno degli album più formidabili degli anni ’60”, aggiungendo che se i Beatles impressionavano folle di ragazzini perbene (e comunque i Beatles suonarono negli stessi locali di Amburgo, anni prima), i Monks li spaventavano con brani come Drunken Maria (accusata di blasfemia), I Hate You, Shut Up e Complication,  denota la voglia di stupire da parte di chi lo scrive.

The Monks 1

Se però gente come Stooges, Velvet Underground, MC5, Captain Beefheart, persino i Sonics, e tutti gli artisti presenti in Nuggets, con diversi gradi di fama, sono giunti ai giorni nostri e i Monks no, un motivo ci sarà pure stato! Anche il fatto di presentarsi vestiti da frati, pure con la tonsura nel taglio di capelli, mi puzza tanto di idea promozionale, un po’ come Paul Revere and The Raiders che si vestivano da patrioti della guerra di indipendenza americana o Johnny Kidd & The Pirates, appunto da pirati, con tanto di banda nera sull’occhio. Certo, lo stile dei Monks era un garage, ruvido, distorto e tirato, che oggi ed allora viene citato come fonte di ispirazione per Clash e Sex Pistols, che però secondo me manco li conoscevano, ma probabilmente, oltre ai vari gruppi garage citati poc’anzi, si avvicinava di più agli episodi sonori più tirati dei primi Kinks o Who, con l’aggiunta di un organetto selvaggio e di un banjo elettrico amplificato che sicuramente era una primizia ai tempi. Il gruppo all’inizio del 1967 si sciolse e se non fosse stato per la mania delle ristampe che ha portato alla ripubblicazione di qualsiasi reperto discografico di un minimo interesse, mania che prosegue ai giorni nostri, nell’aprile del 1999 non ci sarebbe stato questo Cavestomp Garage Rock Festival, al Westbeth Theatre di New York, per la prima esibizione live in terra americana dei Monks.

Concerto che venne pubblicato su CD una prima volta nel 2000 come Let’s Start A Beat – Live From Cavestomp, poi l’anno dopo dalla spagnola Munster e oggi dai tipi della Rockbeat. Il disco è sempre lo stesso, le note mi pare pure, forse il suono è leggermente migliorato, ma non ci giurerei, comunque il disco è divertente e tirato, se amate quel R&R sporco e selvaggio, chiedere a Peter Zaremba e a suoi Fleshtones, Fuzztones, Chesterfield Kings, oltre che a Seeds, Count Five, Blues Magoos e gli altri ricordati, nei 50 minuti abbondanti del disco ci sono tutti i “successi” del gruppo, sedici brani, con un paio che si avvicinano addirittura ai sei minuti, dove l’organo di Larry Clark è l’elemento principale, ma anche la chitarra di Gary Burger, pure voce solista e il banjo elettrico distorto di Dave Day contribuiscono a creare questa atmosfera da party time eterno, reiterato ed estremo, con il basso pulsante di Eddie Shaw (l’unico con una carriera musicale, a parte i Monks è stato anche il bassista dei Copperhead di John Cipollina) a dettare i tempi, voci rauche e coretti demenziali, esplosioni di chitarra psych improvvise, che divertono il pubblico tra una reminiscenza sui vecchi tempi e l’altra e brani che scorrono da Monk Time a We Do, Wie Du, che piaceva molto ai tedeschi https://www.youtube.com/watch?v=udLefkSkhxw , alla brevissima Boys Are Boys ,la quasi ballata demenziale Pretty Suzanne, i singoli Cuckoo https://www.youtube.com/watch?v=H2b_JLjK9BM  e Complication  https://www.youtube.com/watch?v=uV5Gzbze7QI in sequenza, e il cavallo di battaglia I Hate You, strumentale stralunato e psichedelico, forse uno dei pochi che rafforza la loro fama di band intemerata e senza limiti, con un finale cantato abbastanza free form https://www.youtube.com/watch?v=ipcKTzAKRRc , seguito da una Monk Jam, sei minuti di improvvisazione libera su un tema beat alla Bo Diddley e derive garage pure, con chitarre, banjo e organo tartassati dai componenti della band https://www.youtube.com/watch?v=udLefkSkhxw . Probabilmente non dei geni ma dei “piccoli artigiani di culto”, nel frattempo scomparsi quasi tutti, con l’eccezione dell’organista Larry Clark e di Shaw. Per chi ama il genere un must, per gli altri la voglia di togliersi uno sfizio.

Bruno Conti

Chitarre Acide E Vecchi Organetti! The Standells – Live On Tour 1966!

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The Standells – Live On Tour -1966! – Sundazed Music

Nello scorcio di poco più di un anno sono stati pubblicati ben tre “nuovi” CD degli Standells: prima, a dicembre 2013, usciva, molto a sorpresa, un nuovo album, Bomp (45 anni circa dopo il loro periodo d’oro), poi, qualche mese fa, la Rockbeat Records ha edito una versione doppia, potenziata e rivisitata, del classico Riot On Sunset Strip (Revisited appunto, dal vivo, nel 1999), disco attribuito sia agli Standells come alla Chocolate Watchband, e ora la Sundazed pubblica questo concerto “inedito”, registrato nell’ottobre del 1966 all’Hill Auditorium dell’Università del Michigan, ad Ann Arbor, nel corso del tour per promuovere quello che all’epoca era il loro terzo album, Why Pick On Me Sometimes Good Guys Don’t Wear White (che non possiamo dimenticare includeva quella “straordinaria” canzone in italiano Mi hai fatto innamorare, un connubio fra mandolini napoletani e beat, giuro, verificate https://www.youtube.com/watch?v=d13xW6-GG8E!).

standells the live ones

Una frequenza di uscite che rivaleggia con l’output discografico di quel fertile periodo, ricco di successi per la band californiana, vessillifera di un garage proto punk e beat con ampie connotazioni psichedeliche che spopolava all’epoca https://www.youtube.com/watch?v=qdaavm_fVEA , e tra l’altro aveva proprio esordito nel 1964 con un album dal vivo, The Standells In Person at P.J.’s https://www.youtube.com/watch?v=Pu4gTvWvuYA , ma questo Live On Tour-1966 che esce solo oggi per la prima volta nella sua interezza, è nettamente superiore sia a livello qualitativo (ci sono tutti i successi), come a livello sonoro, dove gli specialisti della Sundazed hanno effettuato un ottimo lavoro di restauro dei nastri originali. In questo concerto del 1966, come ci ricorda lo speaker della serata nella presentazione, gli Standells aprono per i Beach Boys, e, come era usanza nell’epoca pre-rock, il tutto dura poco meno di 35 minuti, ricchi di intensità, come evidenzia subito l’intenso interplay tra l’organo di Larry Tamblyn (anche alla chitarra) e l’acida chitarra di Tony Valentino, in una Mr. Nobody https://www.youtube.com/watch?v=ENOjxMvy1Cw  che unisce mirabilmente il suono della british invasion con il primo rock californiano di band di Doors, Jefferson, pre-Grace Slick e le sonorità di band come i citati Chocolate Watchband, Thirteen Floor Elevators, Seeds e molti altri che costituiranno il “cuore” del celebre Nuggets di Lenny Kaye.

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Ma il gruppo, già in pista nei clubs di tutti gli States dal lontano 1962, aveva, come altri, anche una forte componente R&B, più “sbiancata” forse, come dimostra una vivace cover del classico degli Young Rascals, Good Lovin’, uscito proprio in quei mesi, con gli immancabili yeah-yeah vocali del periodo e le mani di Tamblyn che volano sulla rudimentale tastiera dell’organo. Why Did You Hurt Me, una composizione del chitarrista Valentino con il batterista Dick Dodd, è intrisa del grintoso beat sound che imperversava all’epoca, mentre la cover di Lazy Summer Afternoon (così presentata, manco i titoli sapevano!), sarebbe la bellissima Sunny Afternoon dei Kinks di Ray Davies, tuttavia in una versione che non perde la pigra e sorniona aria dell’originale, con l’organo di Tamblyn che aggiunge un tocco alla Lovin’ Spoonful; sempre dalla british invasion viene una Gloria che in America era più nota nella versione dei soci Shadows Of Knight che nell’originale dei Them di Van Morrison, il brano è l’occasione per il gruppo per dimostrare una grinta notevole https://www.youtube.com/watch?v=uJErk-wwEOo , e anche una capacità di improvvisazione, che si divide tra sketches rumoristici ed umoristici che divertono molto il pubblico presente, tanto che la canzone si protrae, forse troppo, oltre i 5 minuti, ingenua, pure se sono i primi esempi di quello che diventerà il rock da lì a poco, spettacolo ma anche impeto dirompente.

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Why Pick On Me, title-track del nuovo album, firmata da Ed Cobb, eminenza grigia, sia come autore che come musicista e produttore della scena garage psichedelica, è un’altra piccola pepita tipica del periodo, mentre il lato soul/R&B viene illustrato da una Please, Please, Please dove il batterista Dobb ci offre la sua versione di James Brown, più bianco e molto meno esplosivo dell’originale, comunque segno di un sentito amore per la musica black, come ribadito nella successiva Midnight Hour, preceduta dal solito siparietto comico, il sound non è travolgente come nell’originale di Wilson Pickett e Steve Cropper, ma ricorda un beat-pop-rock à la Sir Douglas Quintet, con ampio uso d’organo. La conclusione è affidata ai loro cavalli di battaglia più psych-rock, prima Sometimes Good Guys Don’t Wear White (dedicata ironicamente a Lindon B. Johnson, non particolarmente popolare all’epoca) e poi l’inno generazionale Dirty Water (sempre di Cobb), tra i più bei singoli di quell’epoca irripetibile e uno dei riff indimenticabili del rock all-time https://www.youtube.com/watch?v=5apEctKwiD8 , che conclude degnamente questo piacevole reperto discografico, riemerso dalle nebbie del tempo per il nostro piacere.

Bruno Conti   

Il Tempo Si E’ Fermato E Nessuno Mi Ha Avvertito? – Mark Lindsay – Life Out Loud

mark linday life out loud

Mark Lindsay – Life Out Loud – Bongo Boy CD

Devo confessare che mi ero completamente dimenticato dell’esistenza di Mark Lindsay, ex voce solista di Paul Revere And The Raiders, una delle band più popolari in America a cavallo tra gli anni sessanta e settanta con la loro miscela di pop e garage rock (anche se il loro contributo alla storia della musica non si può certo definire determinante), con brani di successo come Kicks, Hungry, Good Thing ed il loro unico numero uno, Indian Reservation http://www.youtube.com/watch?v=zQ6RjP7MlXk

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Quando ho visto questo Life Out Loud, nuovissima fatica del cantante originario dell’Oregon, mi sono dunque stupito due volte (ho anche controllato che non fosse un altro musicista con lo stesso nome): la prima perché Mark non è mai stato molto prolifico da quando nei seventies ha lasciato i Raiders (il suo ultimo disco di brani originali, Video Dreams, è del 1996, dopodiché solo un album natalizio e qualche live), e la seconda, dopo averlo ascoltato, perché…è un disco della Madonna http://www.youtube.com/watch?v=qOEQL1MRXyI ! 

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Temevo infatti una mezza ciofeca, il classico disco di una vecchia gloria (in America direbbero has been) trascinata controvoglia in uno studio di registrazione per tentare inutilmente di rievocare i bei tempi che furono; niente di tutto ciò: Life Out Loud è un signor disco, fresco, diretto, cantato con grinta e convinzione e soprattutto suonato con una energia ed un feeling che non immaginavo.                                 

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Lo stile è quello classico che ha reso famoso il gruppo di Revere: un garage rock chitarristico con una spiccata sensibilità pop, un suono decisamente anni sessanta, ma che beneficia delle tecniche di registrazione odierne anche se le quattordici canzoni sono state incise come si faceva una volta, senza computers e pro-tools ma suonando e cantando dal vivo in studio, con pochissimi overdubs.                         

Anzi, la maggior parte dei brani (tutti originali e nuovi, non è un disco di vecchi successi re-incisi) è stato pubblicato senza essere remixato più di tanto, per dare l’idea della spontaneità e comunicare a gran voce che Mark non si è dimenticato come si fa del sano rock’n’roll.  

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Non conosco la discografia solista di Lindsay (*NDB Tre o quattro ai tempi dei Raiders, buoni e, tre o quattro in tempi recenti, niente di memorabile, quindi ha ragione Marco, questo è il migliore!) ma non mi stupirei che Life Out Loud venisse considerato il suo album migliore: gran parte del merito va certamente attribuito a Gar Francis, che ha scritto tutte le canzoni a quattro mani con Mark, ha prodotto il CD in maniera molto diretta e ha suonato tutti gli strumenti a parte la batteria (Richard Heyman e Kurt Reil) ed il basso (ad opera di Mike Caruso).  

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L’iniziale Baby Come Back mette subito le cose in chiaro: grinta a volontà, chitarre in tiro e la voce di Mark che sembra quella di quattro decadi fa. Siamo quasi dalle parti dei Creedence più elettrici, e non è poco. Anche Easy Street picchia duro, Mark canta come se non ci fosse domani e la batteria pesta di brutto: garage rock at its best.                                                                                                                           

La cadenzata Everything About You è decisamente sixties (a partire dal suono dell’organo), ma il suono è teso e diretto: se fosse uscita 45 anni fa sarebbe di certo entrata in classifica.                        

Sono stupito da questo inizio, Mark ha la grinta di un ragazzino (anzi, di più, vista la media dei ragazzi in giro oggi, e non solo in campo musicale) http://www.youtube.com/watch?v=uR7NJHV2QqA .  

                                                                                 

Rainy Day Children alza un po’ il piede dall’acceleratore, il suono si fa leggermente più morbido e pop, anche se non dovete aspettarvi una ballata (in questo disco non c’è spazio per brani lenti), mentre con l’essenziale Ghost Of A Girl si torna al rock’n’roll più puro e diretto.                                    

Like Nothing That You’ve Seen (nella quale troviamo un cameo vocale di Little Steven, grande amico e fan di Lindsay) ha un riff che ricorda Louie Louie, ed è una rock song potente con Mark perfettamente a suo agio (ed ascoltando questo brano appare chiaro come anche Tom Petty debba aver ascoltato parecchio i Raiders in gioventù), mentre Let’s Fly Away sembra presa pari pari da Nuggets http://www.youtube.com/watch?v=8VZOHtLj3yo . 

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 La saltellante I Can’t Slow Down è, appunto, un jumpin’ blues con assolo di sax da parte dello stesso Lindsay (qualcuno ha detto Thorogood?), la vigorosa Don’t Stop non abbassa l’asticella del ritmo, così come la bluesata Rush On You (con Myke Scavone all’armonica, vi ricordate dei Ram Jam e di Black Betty?), uno schiaffo in faccia senza neanche chiedere scusa.                                              

La bella New Thing è rock’n’roll deluxe, una delle migliori del CD, Show Me The Love è ancora tutta chitarre e sudore, così come i due pezzi conclusivi, la tesa Poco Loco Crazy e la rutilante Merry Go Round, una pop song coi fiocchi dalla deliziosa melodia, che chiude degnamente un album che, ripeto, mi ha stupito non poco.                                                                                                                  

Un disco d’altri tempi, come se Lindsay fosse stato ibernato nel 1970 e liberato solo ora.

Marco Verdi

P.s Anche questo disco in effetti sarebbe uscito a giugno del 2013, ma visto che parliamo di dischi da “carbonari” che si trovano a fatica, come diceva il buon maestro Manzi, non è mai troppo tardi. BC

Manca Una Gamba, Ma Il “Cuore” C’è Sempre! Leslie West – Still Climbing

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Leslie West – Still Climbing – Mascot/Provogue/Edel 29-10-2013

Come sosteneva il noto medico chirurgo e “canzonettista” milanese Enzo Jannacci –  La televisiun la g’ha na forsa de leun – anche se  poi, ironicamente, faceva rima con cuiun: anche la musica ha una forza da leone, e Leslie West, dopo l’amputazione sostenuta nel 2011, a seguito delle complicazioni di un diabete mal curato, torna, più forte che mai, con questo nuovo album, Still Climbing, il secondo del nuovo ciclo, dopo Unusual Suspects, e che cita, fin dal titolo, il primo album del gruppo che ha fatto la fortuna del newyorkese Leslie Weinstein, i Mountain. E il buon vecchio Leslie, 68 anni quest’anno, quella montagna non ha mai cessato di scalarla. La sua carriera era iniziata con il garage psichedelico dei Vagrants, celebrato anche da Lenny Kaye nel primo Nuggets, dove era contenuta una versione gagliarda di Respect del grande Otis.

I Mountain di West e del grande Felix Pappalardi  sono state una delle migliori band rock-blues, sin dal loro esordio a Woodstock nel 1969 e poi con una serie di album notevoli nella prima metà degli anni ’70, tuttora in attività sino ai giorni nostri, anche se Pappalardi non c’è più, ucciso a colpi di rivoltella, per gelosia, dalla moglie Gail. Sull’argomento, ricordando con affetto il vecchio pard, West ha detto scherzando, che, nel 2009, in occasione dei 40 anni da Woodstock, ha preferito sposare sul palco, quella era che la sua compagna, per evitare future sorprese. Tornando all’album, anche questo disco, come il precedente, si avvale della presenza di vari ospiti. In Unusual Suspects c’erano Billy Gibbons, Zakk Wylde, Slash, Steve Lukather e Joe Bonamassa, per questo Still Climbing il parterre è meno ricco ma qualche nome di prestigio c’è, li vediamo mano a mano.

Come nel precedente, molti dei testi dei brani sono firmati dalla moglie Jennifer, con l’aggiunta di una buona scelta di cover e riprese di vecchi classici: l’apertura, uno dei brani più duri della raccolta, è Dyin’ Since The Day I Was Born, che lo vede affiancato da Mark Tremonti, l’attuale chitarrista degli Alter Bridge e prima dei Creed, per una cavalcata tra hard e light metal, dove West sfoggia una voce che è di nuovo simile al ruggito (parlando di leoni) che aveva ai tempi d’oro, dopo che negli ultimi anni, per i noti problemi di salute, dovuti ad anni di bagordi, ha smesso di fumare. Il secondo brano è una delle piacevoli sorprese di questo CD, che non è sicuramente un capolavoro ma si lascia ascoltare piacevolmente senza inutili lungaggini ed eccessi chitarristici come ai tempi di Nantucket Sleighride, il brano si chiama Busted, Disgusted Or Dead, ed è una poderosa cavalcata nel blues, con un duello a colpi di slide con il vecchio compagno di avventura, Johnny Winter, poco più di 3 minuti, il minimo sindacale, ma che grinta, ragazzi. Fade Into You addirittura si apre su una serie di arpeggi di Leslie all’acustica, ma non temete è questioni di attimi, si riprende subito a picchiare a tempo di rock, in questa hard ballad dove anche le tastiere, oltre all’immancabile solista del titolare hanno il giusto spazio, insieme ad una vena melodica che è sempre stata presente nel DNA del musicista americana sin dai tempi della sublime Theme From An Imaginary Western, non siamo a quei livelli, e ci mancherebbe, ma ci si difende.

Not Over You At All è ancora classico Power trio rock, anche se bisognerebbe dire quartet, visto che c’è l’inconsueta presenza di un sax a duettare con la chitarra di West. Anche Tales Of Woe vede la presenza di una chitarra acustica che si riverbera sull’elettrica in questo brano dall’atmosfera più raccolta e ricercata, comunque nelle corde del gigante americano, mentre il rock ritorna cattivo in una cadenzata Feeling Good introdotta da piano e organo e che poi si trasforma in un duetto (non malvagio) con Dee Snider, il frontman dei Twisted Sister, che non sarebbe proprio una mia prima scelta, potendo, ma forse sono rapporti di buon vicinato tra vecchi newyorkesi. Hatfield & McCoy è un altro dei brani migliori del CD, un brano a guida slide che ricorda molto il classico southern anni ’70, un genere poco frequentato nel passato ma che in questo caso rende bene. Ancora più indietro risale la passionaccia per il classic soul, con una cover dell’immortale When A man Loves A Woman (Percy Sledge & Otis Redding), un bel duetto con un ruspante Johnny Lang, di nuovo in forma, dopo le titubanze dell’ultimo album. Anche meglio la ripresa di Long Red, un brano che si trovava nel primissimo Leslie West Mountain, e che se è stata ripresa anche da uno come Christy Moore, un fascino deve averlo avuto e risentita oggi, in un bell’arrangiamento che dà ampio spazio all’organo Hammond (come in molti brani del disco peraltro), conferma il valore del disco. Manca una gamba, ma non la classe.                     

Bruno Conti  

Novità Di Luglio Parte I. Box Loz Nuggets, Dr. Feelgood 2, Runrig, Tom Robinson Band, Blood, Sweat & Tears

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Partiamo con le prime uscite relative al mese di luglio, questa volta siamo perfettamente in ordinario, direi addirittura in anticipo, visto che si tratta delle uscite del prossimo martedì, 2 luglio. Il volume 12 dei Singoli della Motown è un reminder visto che ne ho già trattato nella rubrica delle Anticipazioni a lunga gittata, mentre gli altri due (e ulteriori tre di cui leggerete sotto) sono di imminente pubblicazione. Tutte ristampe, ma roba buona!

La serie Nuggetz è sempre stata una delle più gloriose della epopea Rhino e ha avuto una lunga serie di capitoli che ci hanno portato in giro per il mondo alla ricerca di “pepite” tra garage rock, psichedelia, acid rock, beat, protopunk e tutte le variazioni possibili del gener dagli anni ’60 ai giorni nostri. Ma francamente il lato latino non era stato ancora sviscerato a dovere (sì, brani di gruppi italiani, spagnoli e altri di matrice spagnola erano apparsi nelle varie compilations) ma ora la Rockbeat Records dedica un intero cofanetto di 4 CD a Loz Nuggetz 1960’s Pop, Punk, Psychedelic From Latin America. E questo è il contenuto:

 

Disc One

1. Bule Bule (Los Shains)

2. Hey Joe (Los Locos del Ritmo)

3. Es La Edad (Los Salvajes)

4. El Psicodelico (Los Yorks)

5. Colours (Kaleidoscope)

6. Ya Se (Los Ovnis)

7. Vem Quento Que Eu Estou Fervendo (Erasmo Carlos e Sues Tremandoes)

8. Me Atrapeste (Los Matematicos)

9. El Tren Pasa Esta Noche (Los Shains)

10. Esta Bota Son Para Caminar (Gloria Benevides)

11. La Moto (Los Bravos)

12. Satisfaccion (Los Apson)

13. I Wanna Go (Los Mockers)

14. Pregunto (Los Matematicos)

15. Probemos Otra Vez (Los Americans)

16. Triste Luna (Los Apson)

17. XERB XERF (radio ID)

18. Que Chica Tan Formal (Los Polares)

19. Todo Negro (Los Salvejes)

20. Conoces El Final (Los Cheyenes)

21. Voy Por Ti (Los Apson)

22. Amame Dos Veces (Los Shalers)

23. La Droga (Los Polares)

24. Sahins A Go Go (Los Shains)

25. Te Quiero (Los Chijuas)

26. Spanish cola commercial

Disc Two

1. Deja De Llorar (Los Johnny Jets)

2. Te Esperaba (Los Pops)

3. Hielo En Vez De Amor (Los Salvajes)

4. Soy Muy Hombre (Els 5 Xics)

5. Baby Please Don’t Go (Los Young Beats)

6. Bla Bla Bla (Los Cheyenes)

7. Miragem (Los Lobos)

8. Pobre Gato (Los Beat 4)

9. Diablo Con Vestido Azul (Los Streaks)

10. Cielo (Los Yorks)

11. Radio Barcelona Estacion Identification

12. Soy Asi (Los Salvaajes)

13. Pobre Nina (Los Monjes)

14. Nadie Te Quiere Ya (Los Brincos)

15. Yo Crei (Los 4 Crickets)

16. Incompresdidos (Los No)

17. Te Olvidare (Los Speakers)

18. P.S. Come Back (Kaleidoscope)

19. Yo No Puedo Encontrar (Los 007)

20. Im So Glad ((Traffic Sound)

21. Corre Corre (Los Salvejes)

22. Cadillac (Los Gatos Negr23. La Neurastenia (Los ASalvajes)

23. Arriba Abajo Y Lados (Los Belmonts)

24. Zombie (Los Sleepers)

Disc Three

1. Radio Capital

2. Mi Generacion (Lone Star)

3.Tijuana Sun (The Famous Finks)

4. Extende Tus Brazos (Los Stop)

5. No Tu Astuses Es Solo Vivre (Los Dug Dugs)

6. Cuando Caminas (Los Pumas)

7. Radio Bogota

8. Gloria (Los Young Beats)

9. 96 Lagrimas (Los Shains)

10. Mrs. Robinson (Francis Morello)

11. Every Night (Los Mockers)

12. Dia De Noche (Los Yaki)

13. Hello I Love (Los Pets)

14. Um, Um, Um, Um, Um, Um (Mike and the Runaways)

15. Loco Te Patina El Coco (Juan “El Matematico) Garza)

16. Yo Grito (Los Sirex)

17. Volkswagen Commercial

18. Mi Auto Puedes Manejar (Los Tiajuana Five)

19. Voy Para Loco (Los Ovnis)

20. Sola Estoy (Lorella Con Los Shakers)

21. Te Digo Adios (Los Rockeros)

22. Pienso En Ti (Los Salvajes)

23. Pronto Un Doctor (Los Yorks)

24. El Calcetin (Los Huracanes)

25. Fire (Los Sirex)

Disc Four

1. Me Reire (Los Shakers)

2. Nadie Como Yo (Los Yakis)

3. Sueno Sicodelico (Los Holys)

4. Orange Crush Commercial

5. Viento De Otono (Los Pop Tops)

6. Ya No Hay Beatles (Los Apson)

7. Please Please Me (Los Mustang)

8. Aqui En Mi Nube (Sonia)

9. Mes Enlla (Els Xocs)

10. La Carta (Los Mustang)

11. Solo Estoy (Los Yorks)

12. Tu Seras Mi Baby (Los Gatos Negros)

13. Setima Patrulla (Los Belkings)

14. XELO Radio Estacion ID

15. No Hay Mas Qui Dar (Los Shains)

16. Vuelve A Mi (Los Rockeros)

17. Acto De Fuerza (Los Sirex)

18. Queiro Quo Me Quieras (Los Go Go)

19. Casa Del Sol Naixent (Els Dracs)

20. Peace of Mind (La Vida)

21. Siepmpre Brilla El Sol (Ethel Y Los Drakers)

22. El Hombre Del Brazo Oro (Los Iracundos)

23. Un Amor Sin Igual (Los Nivram)

24. Bye Bye Baby (Los Bravos)

Il 99% dei gruppi non li ho mai sentiti nominare, molto delle canzoni sì e immagino che dietro i titoli in spagnolo di molti brani si nascondano classici del genere rivisitati: Bule Bule dovrebbe essere Wooly Bully, Esta Bota Sono Par Caminar è These Boots Are Made For Walkin’, Hey Joe è Hey Joe, penso di sapere cosa sia Satisfaccion e tra i titoli del primo CD si dovrebbe nascondere You Really Got Me ma non l’ho individuata. Non so neppure se i Los Bravos sono quelli famosi (che però sarebbero spagnoli) o è un caso di omonimia. Interessante ma decisamente per “maniaci musicali”. 

Dopo il successo del primo cofanetto dedicato ai Dr. Feelgood (ristampato a grande richiesta pochi mesi or sono), All Trough The City che si occupava degli anni dal 1974 al 1977, quelli con Wilko Johnson alla chitarra, che sono giustamente considerati i migliori, ora la EMI (che è ora la Universal) pubblica il seguito (4 CD + DVD), Taking No Prisoners (With Gypye 1977-1981) che si occupa del periodo, spesso sottovalutato, in cui il nuovo chitarrista della band era John “Gypye” Mayo mentre alla voce e all’armonica troviamo sempre il grandissimo Lee Brilleaux, The Big Figure alla batteria e John B. Sparks al basso. Intendiamoci, i primi album sono strepitosi, ma anche qui non si scherza, soprattutto il primo album della “nuova gestione” Be Seeing You (prodotto da Nick Lowe ancora in piena era punk) è esplosivo ma tutti e quattro gli album dell’epoca sono notevoli e occupano i primi due CD del cofanetto. Poi ci sono una valanga di singoli, EP, Rarità, Live, BBC Sessions sparse sui sui restanti 2 CD e sul DVD. Remaster 2013, questo è quanto:

Full track listing

Disc: 1

 

Be Seeing You

 

  • 1. Ninety Nine and a Half (Won’t Do) (2013 – Remaster)
  • 2. She’s a Wind Up (2013 – Remaster)
  • 3. I Thought I Had It Made (2013 – Remaster)
  • 4. I Don’t Wanna Know (2013 – Remaster)
  • 5. That It, I Quit (2013 – Remaster)
  • 6. As Long As the Price Is Right (2013 – Remaster)
  • 7. Hi-Rise (2013 – Remaster)
  • 8. My Buddy Buddy Friends (2013 – Remaster)
  • 9. Baby Jane (2013 – Remaster)
  • 10. The Blues Had a Baby and They Named It Rock ‘n’ Roll (No 2) (2013 – Remaster)
  • 11. Looking Back (2013 – Remaster)
  • 12. 60 Minutes of Your Love (2013 – Remaster)

 

Private Practice

 

  • 13. Down At the Doctors (2013 – Remaster)
  • 14. Every Kind of Vice (2013 – Remaster)
  • 15. Things Get Better (2013 – Remaster)
  • 16. Milk and Alcohol (2013 – Remaster)
  • 17. Night Time (2013 – Remaster)
  • 18. Let’s Have a Party (2013 – Remaster)
  • 19. Take a Tip (2013 – Remaster)
  • 20. It Wasn’t Me (2013 – Remaster)
  • 21. Greaseball (2013 – Remaster)
  • 22. Sugar Shaker (2013 – Remaster)
  • 23. As Long As the Price Is Right (Second Version) (2013 – Remaster)
  • 24. Down At the (Other) Doctors (2013 – Remaster)
  • 25. Riding On the L & N (Demo Version)

 

Disc: 2

 

Let It Roll

 

  • 1. Java Blue (2013 – Remaster)
  • 2. Feels Good (2013 – Remaster)
  • 3. Put Him Out of Your Mind (2013 – Remaster)
  • 4. Bend Your Ear (2013 – Remaster)
  • 5. Hong Kong Money (2013 – Remaster)
  • 6. Keeka Smeeka (2013 – Remaster)
  • 7. Shotgun Blues (2013 – Remaster)
  • 8. Pretty Face (2013 – Remaster)
  • 9. Riding On the L & N (2013 – Remaster)
  • 10. Drop Everything and Run (2013 – Remaster)

 

A Case Of The Shakes

 

  • 11. Jumping from Love to Love (2013 – Remaster)
  • 12. Going Some Place Else (2013 – Remaster)
  • 13. Best in the World (2013 – Remaster)
  • 14. Punch Drunk (2013 – Remaster)
  • 15. King for a Day (2013 – Remaster)
  • 16. Violent Love (2013 – Remaster)
  • 17. No Mo Do Yakamo (2013 – Remaster)
  • 18. Love Hound (2013 – Remaster)
  • 19. Who’s Winning (2013 – Remaster)
  • 20. Coming to You (2013 – Remaster)
  • 21. Drives Me Wild (2013 – Remaster)
  • 22. Case of the Shakes (2013 – Remaster)
  • 23. Waiting for Saturday Night (2013 – Remaster)
  • 24. Eileen (2013 – Remaster)

 

Disc: 3

 

The Paddocks, Canvey Island 10th June 1977 (previously unreleased)

 

  • 1. You’ll Be Mine (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 2. My Buddy Buddy Friends (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 3. Looking Back (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 4. Homework (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 5. You Upset Me Baby (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 6. Hey Mama Keep Your Big Mouth Shut (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 7. Cheque Book (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 8. Back in the Night (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 9. Lucky Seven (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 10. Lights Out (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 11. Sneakin’ Suspicion (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)
  • 12. Great Balls of Fire (The Paddocks, Canvey Island, 10th June 1977)

 

As It Happens Live

 

  • 13. Take a Tip (Live at The Pavillion, Hemel Hempstead) (2013 – Remaster)
  • 14. Every Kind of Vice (Live at The Pavillion, Hemel Hempstead) (2013 – Remaster)
  • 15. Down At the Doctors (Live at The Pavillion, Hemel Hempstead) (2013 – Remaster)
  • 16. Baby Jane (Live at The Pavillion, Hemel Hempstead) (2013 – Remaster)
  • 17. Sugar Shaker (Live at The Pavillion, Hemel Hempstead) (2013 – Remaster)
  • 18. Things Get Better (Live at The Pavillion, Hemel Hempstead) (2013 – Remaster)
  • 19. She’s a Wind Up (Live at The Pavillion, Hemel Hempstead) (2013 – Remaster)
  • 20. Ninety Nine and a Half (Won’t Do) (Live At Crocs, Rayleigh, Essex) (2013 – Remaster)
  • 21. My Buddy Buddy Friends (Live At Crocs, Rayleigh, Essex) (2013 – Remaster)
  • 22. Milk and Alcohol (Live At Crocs, Rayleigh, Essex) (2013 – Remaster)
  • 23. Matchbox (Live At Crocs, Rayleigh, Essex) (2013 – Remaster)
  • 24. As Long As the Price Is Right (Live At Crocs, Rayleigh, Essex) (2013 – Remaster)
  • 25. Night Time (Live At Crocs, Rayleigh, Essex) (2013 – Remaster)

 

Disc: 4

 

As It Happens EP

 

  • 1. Riot in Cell Block Number Nine (Live At Crocs, Rayleigh, Essex) (2013 – Remaster)
  • 2. Blues Had a Baby and They Named It Rock ‘N’ Roll (Live At Crocs, Rayleigh, Essex) (2013 – Remaster)
  • 3. Lights Out (Live At The Pavillion, Hemel Hempstead) (2013 – Remaster)
  • 4. Great Balls of Fire (Live At The Pavillion, Hemel Hempstead) (2013 – Remaster)

 

The Pavillion Hemel Hempstead Oct 15th 1978 (previously unreleased)

 

  • 5. Looking Back (Live At The Pavillion, Hemel Hempstead)
  • 6. Going Back Home (Live At The Pavillion, Hemel Hempstead)
  • 7. Stupidity (Live At The Pavillion, Hemel Hempstead)
  • 8. I Thought I Had It Made (Live At The Pavillion, Hemel Hempstead)
  • 9. Shotgun Blues (Live At The Pavillion, Hemel Hempstead)
  • 10. Roxette (Live At The Pavillion, Hemel Hempstead)
  • 11. Johnny Be Goode (Live At The Pavillion, Hemel Hempstead)

 

On The Job Live

 

  • 12. Drives Me Wild (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 13. Java Blue (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 14. Jumping from Love to Love (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 15. Pretty Face (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 16. No Mo Do Yakamo (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 17. Love Hound (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 18. Best in the World (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 19. Who’s Winning (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 20. Riding On the L & N (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 21. A Case of the Shakes (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 22. Shotgun Blues (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)
  • 23. Goodnight Vienna (Live At Manchester University) (2013 – Remaster)

 

Disc: 5 (DVD)

 

BBC Sight and Sound In Concert

 

  • 1. Looking Back (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 2. Stupidity (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 3. You’ll Be Mine (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 4. You Upset Me Baby (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 5. Homework (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 6. Baby Jane (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 7. The Blues Had a Baby and They Named It Rock ‘N’ Roll (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 8. That It, I Quit (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 9. Lucky Seven (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 10. She’s a Wind Up (BBC Sight and Sound in Concert)
  • 11. Lights Out (BBC Sight and Sound in Concert)

 

Top Of The Pops

 

  • 12. Lights Out (BBC Top of the Pops 12/5/77)
  • 13. She’s a Wind Up (BBC Top of the Pops 15/9/77)
  • 14. Down At the Doctors (BBC Top of the Pops 14/9/78)
  • 15. Milk and Alcohol (BBC Top of the Pops 25/1/79)
  • 16. Milk and Alcohol (BBC Top of the Pops 8/2/79)

 

Promo Videos

 

  • 17. She’s a Wind Up (Promo Clip)
  • 18. Baby Jane (Promo Clip)
  • 19. Down At the Doctors (Promo Clip)
  • 20. Milk and Alcohol (Promo Clip)
  • 21. No Mo Do Yakamo (Promo Clip)
  • 22. Violent Love (Promo Clip)

 

Alright Now (Tyne Tees Television)

 

  • 23. Java Blue (Alright Now – Tyne Tees Television 17/7/80)
  • 24. Pretty Face (Alright Now – Tyne Tees Television 17/7/80)

 

South Bank Show (London Weekend Television)

 

  • 25. South Bank Show (Interviews with Lee Brilleaux and The Big Figure)
  • 26. Interview with Richard Gottehrer
  • 27. Interview with John (Gypie) Mayo

 

runrig stepping down.jpgtom robinson band the anthology 1977-1979.jpgblood sweat and tears rare.jpg

 

 

 

 

 

 

Altri due cofanetti della benemerita serie di ristampe a prezzo speciale della EMI (e altre ne seguiranno a Luglio, ne parliamo prossimamente, c’è anche un bel quadruplo di rarità dei Gentle Giant) e una bella “ristampa” a sorpresa della Wounded Bird dedicata ai Blood, Sweat And Tears. In uscita sempre il 2 luglio.

Partiamo con il box sestuplo dedicato agli scozzesi Runrig, si intitola Stepping Down The Glory Road (The Chrysalis Years 1988-1996) e sono gli anni migliori del loro Gaelic Rock, i primi 6 album (The Cutter And The Clan, Searchlight, The Big Wheel, Amazing Things, The Greatest Flame e Mara) arricchiti da una valanga di singoli, EP, Live e rarità:

CD I –
1. Alba
2. The Cutter
3. Hearts Of Olden Glory
4. Pride Of The Summer
5. Worker For The Wind
6. Rocket To The Moon
7. The Only Rose
8. Protect And Survive
9. Our Earth Was Once Green
10. An Ubhal As Airde (The Highest Apple)
11. Protect And Survive (Extended Studio Version)
12. Protect And Survive (Live)
13. Hearts Of Olden Glory (Live)
14. Chi M’In Tir (I See The Land)
15. The Times They Are A Changin’
16. This Time Of Year
17. Pride Of The Summer (Live)
18. Loch Lomond (Live)
19. Harvest Moon (Live)

CD II –
1. News From Heaven
2. Every River
3. City Of Lights
4. Eirinn
5. Tir A Mhurain
6. World Appeal
7. Tear Down These Walls
8. Only The Brave
9. Siol Ghoraidh
10. That Final Mile
11. Small Town
12. Precious Years
13. Stepping Down The Glory Road
14. Harvest Moon
15. Satellite Flood
16. The Apple Came Down
17. Hearthammer (Edit)
18. Solus Na Madainn (The Morning Light)

 

CD III –
1. Headlights
2. Healer In Your Heart
3. Abhainn An T-Sluaigh
4. Always The Winner
5. This Beautiful Pain
6. An Cuibhle Mor / The Big Wheel
7. Edge Of The World
8. Hearthammer
9. I’ll Keep Coming Home
10. Flower Of The West
11. Ravenscraig
12. Chi Mi’n Geamhradh
13. April Come She Will
14. Saints Of The Soil
15. An T-Iasgair (The Fisherman)
16. Suilven

 

CD IV –
1. The Fisherman (An T-Iasgair)
2. Morning Tide
3. Amazing Things
4. Wonderful
5. The Greatest Flame
6. Move A Mountain
7. Pog Aon Oidche Earraich (One Kiss One Spring Evening)
8. Dream Fields
9. Song Of The Earth
10. Forever Eyes Of Blue
11. Sraidean Na Roinn Eorpa (Streets Of Europe)
12. Canada
13. Ard (High)
14. On The Edge
15. This Time Of Year (Second Version)

 

CD V –
1. Wonderful (Live)
2. Dream Fields (Live)
3. I’ll Keep Coming Home (Live)
4. Day In A Boat
5. Nothing But The Sun
6. The Mighty Atlantic/Mara Theme (Orchestral Mix – feat. The Royal Scottish National Orchestra)
7. Things That Are
8. Road And The River
9. Meadhan Oidhche Air An Acairseid
10. The Wedding
11. The Dancing Floor
12. Thairis Air A Ghleann
13. Lighthouse
14. Amazing Things (Remix)
15. That Other Landscape

 

CD VI –
1. Rhythm Of My Heart
2. The Mighty Atlantic / Mara Theme (Longer Orchestral Mix – feat. The Royal Scottish National Orchestra)
3. Canada (Live)
4. Cum Ur N’Aire
5. Cadal Chadian Mi
6. The Greatest Flame (1996 Remix)
7. Protect And Survive (Acoustic Medley) (Live)
8. Siol Ghoraidh / Thairis Air A Ghleann (Chorus) (Live)
9. Hearthammer (Live)
10. Always The Winner (Live)
11. Abhainn An T-Sluaigh (Live)
12. Dance Called America (Live)
13. Going Home (Live)
14. Cnoc Na Feille (Live)
15. Nightfall On Marsco / ‘S Tu Mo Leannan (Live)

Sempre materiale EMI anche per il quadruplo della Tom Robinson Band Anthology 1977-1979, 3 CD + 1 DVD. Quello che è sorprendente è che il gruppo di Tom Robinson pubblicò in quegli anni solo due album, Power in The Darkness e TRB2, entrambi molto belli,  furono tra i primi gruppi inglesi esplicitamente politicizzati a livello sociale e anche gay (Tom Robinson si presentò a cantare Glad To Be Gay alla BBC Television nell’orario di pranzo, e anche una fantastica 2-4-6-8 Motorway, un pezzo rock eccezionale, e non avevano ancora un contratto discografico!). Facevano dell’ottimo rock e nella raccolta c’è una messe di materiale inedito e raro, visto che in quegli anni i singoli e i mix imperavano, oltre a moltissimi brani tratti da BBC e Peel Sessions.

 

CD 1
1. 2-4-6-8 Motorway (2013 – Remaster)
2. I Shall Be Released (2013 – Remaster)
3. Don’t Take No for An Answer (John Peel Session)
4. Up Against the Wall (Radio One John Peel Session, recorded 1 November 1977)
5. Long Hot Summer (Radio One John Peel Session, recorded 1 November 1977)
6. Ain’t Gonna Take It (Radio One John Peel Session, recorded 1 November 1977)
7. Don’t Take No For An Answer (Live At Sussex University, Brighton, DEC 1977) (2013 – Remaster)
8. (Sing If You’re) Glad to Be Gay (Live At The London Lyceum, Dec 1977) (2013 – Remaster)
9. Martin (Live At The London Lyceum, Dec 1977) (2013 – Remaster)
10. Right On Sister (Live At the Town Hall, High Wycombe, Nov 1977) (2013 – Remaster)
11. Waiting For My Man (Live At London Lyceum 1977) (2013 – Remaster)
12. I’m Alright Jack (2013 – Remaster)
13. Up Against the Wall (2013 – Remaster)
14. Grey Cortina (2013 – Remaster)
15. Too Good to Be True (2013 – Remaster)
16. Ain’t Gonna Take It (2013 – Remaster)
17. Long Hot Summer (2013 – Remaster)
18. Winter of ’79 (2013 – Remaster)
19. Man You Never Saw (2013 – Remaster)
20. Better Decide Which Side You’re On (2013 – Remaster)
21. You Gotta Survive (2013 – Remaster)
22. Power in the Darkness (2013 – Remaster)
CD 2
1. Suits Me, Suits You (Demo) (2013 – Remaster)
2. Elgin Avenue (Live At The Old Waldorf, San Francisco, June 1978) (2013 – Remaster)
3. All Right All Night (2013 – Remaster)
4. Why Should I Mind (2013 – Remaster)
5. Black Angel (2013 – Remaster)
6. Let My People Be (2013 – Remaster)
7. Blue Murder (2013 – Remaster)
8. Bully for You (2013 – Remaster)
9. Crossing Over the Road (2013 – Remaster)
10. Sorry Mr Harris (2013 – Remaster)
11. Law and Order (2013 – Remaster)
12. Days of Rage (2013 – Remaster)
13. Hold Out (2013 – Remaster)
14. Black Angel (Radio One John Peel Session, recorded 5 March 1979)
15. Blue Murder (Radio One John Peel Session, recorded 5 March 1979)
16. All Right All Night (Radio One John Peel Session, recorded 5 March 1979)
17. Crossing Over the Road (Radio One John Peel Session, recorded 5 March 1979)
18. Getting Tighter (2013 – Remaster)
CD 3
1. 2-4-6-8 Motorway (BBC Sight & Sound, Live At The Golders Green Hippodrome, 4 March 1978)
2. Grey Cortina (BBC Sight & Sound, Live at The Golders Green Hippodrome, 4 March 1978)
3. (Sing If You’re) Glad to Be Gay (BBC Sight & Sound, Live at The Golders Green Hippodrome, 4 March 1978)
4. Ain’t Gonna Take It (BBC Sight & Sound, Live at The Golders Green Hippodrome, 4 March 1978)
5. Martin (BBC Sight & Sound, live at The Golders Green Hippodrome, 4 March 1978)
6. Up Against the Wall (BBC Sight & Sound, live at The Golders Green Hippodrome, 4 March 1978)
7. Don’t Take No for An Answer (BBC Sight & Sound, live at The Golders Green Hippodrome, 4 March 1978)
8. All Right All Night (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
9. Winter of ’79 (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
10. Black Angel (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
11. Blue Murder (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
12. Getting Tighter (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
13. Too Good to Be True (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
14. Sorry Mr Harris (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
15. Bully for You (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
16. Ain’t Gonna Take It (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
17. 2-4-6-8 Motorway (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
18. Right On Sister (Encore) (BBC Radio ‘In Concert’, Recorded At the Wycombe Town Hall, 1 January 1979)
DVD
1. 2-4-6-8 Motorway (LWT, Janet Street-Porter Lunchtime Show, July 1977 (First TRB TV Appearance))
2. (Sing If You’re) Glad to Be Gay (LWT, Janet Street-Porter Lunchtime Show, July 1977 (First TRB TV Appearance))
3. Granada TV Documentary ‘Too Good to Be True?’
4. Don’t Take No For An Answer (Promo Video)
5. Black Angel (Promo Video)
6. Bully for You (Promo Video)
7. Winter of ’79 (Live Demo Video)

L’etichetta americana Wounded Bird, che taceva da un po’, pubblica a sorpresa un disco di materiale inedito dei grandissimi Blood, Sweat & Tears che fin dal titolo è tutto un programma, Rare, Rarer and Rarest. Si tratta di versioni alternative di alcuni dei loro brani più celebri, un inedito, e, per la prima volta in CD, la colonna sonora di The Owl & The Pussycat (che sarebbe “Il Gufo e la gattina”, il film con Barbra Streisand)!

  1. You’ve Made Me So Very Happy (Mono Single Version) (3:26) (Columbia 4-44776, 1969)
  2. Blues-Part II (Mono Single Version) (5:26) (Columbia 4-44776, 1969)
  3. More And More (Mono Single Version) (2:38) (Columbia 4-44871, 1969)
  4. Spinning Wheel (Mono Single Version) (2:39) (Columbia 4-44871, 1969)
  5. And When I Die (Mono Single Version) (3:26) (Columbia 4-45008, 1969)
  6. Hi-De-Ho (Single Version) (4:05) (Columbia 4-45204, 1970)
  7. Got To Get You Into My Life (Single Version) (3:09) (Columbia 3-10151, 1975)
  8. Krakbergravningen (The Crow’s Funeral) (3:48) (Columbia 4-45661, 1972)
  9. M (4:38) (previously unreleased)
  10. The Confrontation (Instrumental Interlude – Part 1) (2:19)
  11. The Confrontation (Instrumental Interlude – Part 2) (2:28)
  12. The Warmup (Instrumental Interlude – Part 1) (:40)
  13. The Warmup (Instrumental Interlude – Part 2) (2:17)
  14. The Seduction (Instrumental Interlude – Part 1) (:21)
  15. The Seduction (Instrumental Interlude – Part 2) (:45)
  16. The Morning After (Instrumental Interlude – Part 1) (1:20)
  17. The Morning After (Instrumental Interlude – Part 2) (1:08)
  18. The Morning After (Instrumental Interlude – Part 3) (1:30)
  19. The Reunion (Instrumental Interlude – Part 1) (1:58)
  20. The Reunion (Instrumental Interlude – Part 2) (:19)
  21. Just Want To Mention (You’ve Been Alone Too Long) (The Owl and the Pussycat – Closing Credits) (3:08)
  22. The Owl and the Pussycat (Instrumental Interlude – Outtake 1) (1:23)
  23. The Owl and the Pussycat (Instrumental Interlude – Outtake 2) (3:21)
  24. The Owl and the Pussycat (Instrumental Interlude – Outtake 3) (:44)
  25. The Owl and the Pussycat (Instrumental Interlude – Outtake 4) (:20)

Tracks 10-21 originally released in different form with dialogue excerpts on The Owl and the Pussycat: Comedy Highlights and Music from the Soundtrack, Columbia LP S 30401, 1971

Tracks 21-25 are previously unreleased outtakes from The Owl and the Pussycat

Direi che è tutto anche per oggi.

Bruno Conti