Uno Dei Più Grandi Bluesmen Bianchi Della Storia. Paul Butterfield – Complete Albums 1965-1980

paul butterfield complete albums

Paul Butterfield – Complete Albums1965-1980 – 14CD box set (Elektra/Rhino/Warner) – 30-10-2015

Come vi dicevo alcuni giorni or sono tra i vari box annunciati dal gruppo Warner in uscita per il 30 ottobre 2015 c’è anche questo bellissimo cofanetto dedicato al grande armonicista e cantante blues Paul Butterfield, scomparso ormai dal maggio 1987, al quale non era mai stata dedicata una ampia antologia retrospettiva, nonostante la sua copiosa produzione, sia con la Butterfield Blues Band, sia con i Better Days, come anche i pochi album solisti a nome proprio. Diciamo che questa volta il termine “Complete” è più aderente alla realtà, anche se non completamente esatto, in quanto nel box manca il suo ultimo album solista The Legendary Paul Butterfield Rides Again, uscito per la Amherst nel 1986, che però obiettivamente è veramente un brutto disco, infarcito di disco music e rock americano anni ’80, lontanissimo dalle radici blues del musicista di Chicago. Mentre, più colpevolmente, è assente l’ottimo Live At Winterland Ballroom, dei Better Days, registrato nel 1973 e pubblicato nel 1999 e ristampato nel 2014 http://discoclub.myblog.it/2014/09/05/piccoli-tesori-riemergono-paul-butterfields-better-days-live-at-winterland-ballroom/, più qualche album dal vivo postumo, tra cui l’ottimo Rockpalast del 1978/2008 e qualche ex bootleg o broadcast radiofonico, uscito sempre di recente il doppio Paul Butterfield Live New York 1970, ma la discografia ufficiale è presente tutta, questi gli album:

The Paul Butterfield Blues Band – 1965
East-West – 1966
The Resurrection Of Pigboy Crabshaw – 1967
In My Own Dream – 1968
Keep On Moving – 1969
The Butterfield Blues Band Live – 1970 (2CD)
Sometimes I Just Feel Like Smilin’ – 1971
The Original Lost Elektra Sessions – 1964 (1995)
Better Days (on Bearsville Records) – 1973
It All Comes Back (on Bearsville Records) – 1973
Put It In Your Ear (on Bearsville Records) – 1976
North South (on Bearsville Records) – 1981
Live In Whitelake, NY 8/19/69

e questi i brani, disco per disco:

Disc: 1
1. Born In Chicago
2. Shake Your Money-Maker  
3. Blues With A Feeling
4. Thank You Mr. Poobah
5. I Got My Mojo Working
6. Mellow Down Easy
7. Screamin’
8. Our Love Is Drifting
9. Mystery Train
10. Last Night
11. Look Over Yonders Wall

Disc: 2
1. Walkin’ Blues
2. Get Out Of My Life, Woman
3. I Got A Mind To Give Up Living
4. All These Blues
5. Work Song
6. Mary, Mary
7. Two Trains Running
8. Never Say No
9. East-West

Disc: 3
1. One More Headache
2. Driftin’ And Driftin’
3. Pity The Fool
4. Born Under A Bad Sign
5. Run Out Of Time
6. Double Trouble
7. Drivin’ Wheel
8. Droppin’ Out
9. Tollin’ Bells

Disc: 4
1. Last Hope’s Gone
2. Mine To Love
3. Get Yourself Together
4. Just To Be With You
5. Mornin’ Blues
6. Drunk Again
7. In My Own Dream

Disc: 5
1. Love March (LP Version)
2. No Amount Of Loving
3. Morning Sunshine
4. Losing Hand
5. Walkin’ By Myself (LP Version)
6. Except You
7. Love Disease (LP Version)
8. Where Did My Baby Go
9. All In A Day
10. So Far So Good
11. Buddy’s Advice
12. Keep On Moving

Disc: 6
1. Everything Going To Be Alright (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
2. Love Disease (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
3. The Boxer (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
4. No Amount Of Loving (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
5. Driftin’ And Driftin’ (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
6. Intro To Musicians (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
7. Number Nine (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
8. I Want To Be With You (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
9. Born Under A Bad Sign (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
10. Get Together Again (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
11. So Far, So Good (Live @ The Troubadour, Los Angeles)

Disc: 7
1. Gene’s Tune (Previously Unissued Live @ The Troubadour, Los Angeles)
2. Nobody’s Fault But Mine (Previously Unissued Live @ The Troubadour, Los Angeles)
3. Losing Hand (Previously Unissued Live @ The Troubadour, Los Angeles)
4. All In A Day (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
5. Feel So Bad (Previously Unissued) (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
6. Except You (Previously Unissued) (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
7. You’ve Got To Love Her With A Feeling (Previously Unissued) (Live @ The Troubadour, Los Angeles)
8. Love March (Previously Unissued) (Live @ The Troubadour, Los Angeles)

Disc: 8
1. Play On
2. 1000 Ways
3. Pretty Woman
4. Little Piece Of Dying
5. Song For Lee (Remastered ’97 Version)
6. Trainman
7. Nightchild
8. Drowned In My Own Tears
9. Blind Leading The Blind (Remastered ’97 Version)

Disc: 9
1. Good Morning Little School Girl
2. Just To Be With You
3. Help Me
4. Hate To See You Go
5. Poor Boy
6. Nut Popper #1
7. Everything’s Gonna Be All Right
8. Lovin’ Cup
9. Rock Me
10. It Hurts Me Too
11. Our Love Is Driftin’ (Remastered ’97 Version)
12. Take Me Back Baby
13. Mellow Down Easy
14. Ain’t No Need To Go No Further
15. Love Her With A Feeling
16. Piney Brown Blues
17. Spoonful
18. That’s All Right
19. Goin’ Down Slow

Disc: 10
1. New Walkin’ Blues
2. Please Send Me Someone To Love
3. Broke My Baby’s Heart
4. Done A Lot Of Wrong Things
5. Baby Please Don’t Go
6. Buried Alive In The Blues
7. Rule The Road
8. Nobody’s Fault But Mine
9. Highway 28

Disc: 11
1. Too Many Drivers
2. It’s Getting Harder To Survive
3. If You Live
4. Win Or Lose
5. Small Town Talk
6. Take Your Pleasure Where You Find It
7. Poor Boy
8. Louisiana Flood
9. It All Comes Back

Disc: 12
1. You Can Run But You Can’t Hide
2. (If I Never Sing) My Song
3. The Animal
4. The Breadline
5. Ain’t That A Lot Of Love
6. I Don’t Wanna Go
7. Day To Day
8. Here I Go Again
9. The Flame
10. Watch ‘Em Tell A Lie

Disc: 13
1. I Get Excited
2. Get Some Fun In Your Life
3. Footprints On The Windshield Upside Down
4. Catch A Train
5. Bread And Butterfield
6. Living In Memphis
7. Slow Down
8. I Let It Go (To My Head)
9. Baby Blue

Disc: 14
1. Intro (Live In White Lake, N.Y. 1/18/69)
2. Born Under A Bad Sign (Live in White Lake, N.Y. 8/18/1969)
3. No Amount Of Loving (Live In White Lake, N.Y. 1/18/69)
4. Driftin’ And Driftin’ (Live In White Lake, N.Y. 1/18/69)
5. Morning Sunrise (Live In White Lake, N.Y. 1/18/69)
6. All In A Day (Live In White Lake, N.Y. 1/18/69)
7. Love March (Live In White Lake, N.Y. 1/18/69)
8. Everything’s Gonna Be Alright (Live In White Lake, N.Y. 1/18/69)

Mi è ignoto cosa sia questo Live In Whitelake, NY 8/19/69, ma vado a intuito. Dovrebbe essere l’esibizione completa a Woodstock (in realtà lo è, perché ho verificato), solo che la data esatta era il 18/8 e il nome della località era quello della comunità più vicina al sito del Festival. Per cui trattasi di album inedito, in effetti nella parte anteriore del cofanetto sono riportate solo 13 copertine. E sempre per la precisione nonostante il cofanetto riporti 1965-1980, l’album North South è del 1981!

In caso di variazioni ed ulteriori notizie vi terrò informati come di consueto.

Bruno Conti

Piccoli Tesori Riemergono! Paul Butterfield’s Better Days – Live At Winterland Ballroom

paul butterfiled better days

Paul Butterfield’s Better Days – Live At Winterland Ballroom – Wounded Bird

Paul Butterfield ha fronteggiato due grandi band nel corso della sua esistenza (1945-1987). La Butterfield Blues Band, che ha gli ha dato gloria imperitura, soprattutto con quella formazione dove le evoluzioni di Mike Bloomfield ed Elvin Bishop (ma anche Mark Naftalin e lo stesso Butterfield erano solisti di grandi spessore) sono state tra le più “avventurose” mai concepite nella storia del blues moderno, soprattutto nei primi due album, l’omonimo e il magnifico East West https://www.youtube.com/watch?v=NulCT6ZPXzU , meno nei dischi successivi, senza più Bloomfield, con Bishop e Naftalin che venivano affiancati da una sezione fiati dove spiccava il giovane David Sanborn, ancora bene in The Resurrection Of Pigboy Crabshaw, meno nei due successivi, e con il colpo di coda della esibizione al Woodstock Festival. Meno celebrata è la vicenda dei Better Days, altra grande band, che pubblicò solo due dischi, entrambi per la Bearsville, tra il 1972 e il 1973, prima di sciogliersi.

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Però fecero in tempo a registrare questo strepitoso concerto il 23 febbraio del 1973 al Winterland Ballroom di San Francisco. Edito una prima volta in CD nel 1999, solo per il mercato giapponese su etichetta Victor (anche se al sottoscritto pare di ricordare che uscì anche per la Bearsville/Rhino, ma magari mi sbaglio) con note originali firmate da Geoff Muldaur, uno dei due chitarristi, che ricorda Butterfield e il bravissimo pianista/organista di New Orleans Ronnie Barron, entrambi scomparsi, rispettivamente negli anni ’80 e ’90. A completare la formazione c’erano Amos Garrett, l’altro chitarrista, uno dei più grandi stilisti dello strumento in ambito rock e blues, Bill Rich, che era stato il bassista di Taj Mahal e Chris Parker alla batteria, altro vecchio marpione della musica, che ai tempi aveva già suonato con Bonnie Raitt e Don McLean. E tutto questo senza dimenticare la presenza di Paul Butterfield, forse il più grande armonicista bianco del Blues, o comunque uno dei più grandi, spesso paragonato a Big Walter Horton, ma senza mai considerarlo un mero imitatore.

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Il resto lo fa un repertorio scintillante e quello che otteniamo è un eccellente concerto, che si apre con una Countryide dove Paul sale subito al proscenio con la sua armonica per poi lasciare spazio alla chitarra di Muldaur e alla slide di Garrett, che si intrecciano all’organo di Barron, con un risultato che sfiora i migliori Little Feat dell’epoca, anche grazie alla strepitosa sezione ritmica che ha un drive micidiale, Butterfield rinviene più forte che prima nel finale. Buried Alive In The Blues è un classico di Chicago Blues, scritto da Nick Gravenites, ma qui grazie al pianino di Barron e all’attitudine deep south della band assume connotazioni quasi New Orleans, con i vari musicisti che si scambiano il ruolo di voce solista. Small Town Talk è quella bellissima ballata, scritta da Rick Danko e Bobby Charles, per il disco omonimo di quest’ultimo, qui ripresa in una versione delicata e coinvolgente https://www.youtube.com/watch?v=-YgJvTolJV0 , con le tastiere e l’armonica che si sfiorano senza mai collidere, mentre Garrett prosegue il suo lavoro di fine cesellatore della chitarra (in quegli anni lo si poteva trovare nei dischi di Geoff e Maria Muldaur, Jesse Winchester, Karen Dalton, Todd Rundgren, anche nel primo di Garcia).

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New Walkin’ Blues la riconosci subito, uno dei classici di Robert Johnson, qui in una versione elettrica e vibrante, con entrambe le chitarre a sfidarsi in un duello che cerca di riproporre, in parte riuscendoci, quelli della vecchia Butterfield Blues Band o del Taj Mahal, magari con Cooder e Jesse Ed Davis, di pochi anni prima https://www.youtube.com/watch?v=km6JPmQAglI . Spazio per Barron, che propone la sua Broke My Baby’s Heart, una costruzione sonora che deve in pari misura al New Orleans soul quanto al blues classico, con una notevole interpretazione dello stesso Barron, ricca di passione, grinta e feeling, come nella migliore musica della Crescent City https://www.youtube.com/watch?v=PCXUjRqLLWs .Highway 28 di Ron Hicks, potrebbe quasi ricordare le scorribande più vicine al rock della Band, con tutta il gruppo, ed in particolare la sezione ritmica, libera di improvvisare. Gran classe anche in una versione in punta di dita del grande classico di Percy Mayfield, Please Send Me Someone To Love, che è sempre un bel sentire, soprattutto un “magico” Amos Garrett.

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Ma il centrepiece del disco e del concerto è una versione monstre di quasi 15 minuti di He’s Got All The Whiskey, un’altra composizione di Bobby Charles, nella cui versione di studio suonavano proprio i Better Days https://www.youtube.com/watch?v=5B7iSQAXGZo , qui liberi di improvvisare in modo stupendo, ancora vicini alle evoluzioni che in quel periodo si potevano ascoltare solo dai migliori Little Feat o dalla Band, con Barron, Garrett, Muldaur e Butterfield, grandissimo quest’ultimo, che gigioneggiano e giganteggiano, se mi passate il bisticcio, con una classe e una passione irrefrenabili. E non è ancora finita, manca una Nobody’s Fault But Mine, attribuita a Nina Simone, ma qui in una versione blues/gospel, elettrica e di grande intensità, a concludere una serata unica per una grande formazione che il tempo ha dimenticato https://www.youtube.com/watch?v=Fwh4ZQAFe9Q . Semplicemente bella musica!

Bruno Conti